Regolamento sulla spada


 

tutta-spada

 

Conoscere le regole è indispensabile

 

 

 

 

 

Elementi comuni a tutte le tre armi

 Caratteristiche comuni a tutte le ARMI

Esistono tre tipi di armi: il fioretto, la spada e la sciabola.

Tutte le armi sono ammesse a condizione di essere conformi al presente regolamento e alle norme di sicurezza in esso inserite.

L’arma è costruita in modo da non poter normalmente ferire il tiratore o il suo avversario. Eventuali interventi correttivi di rettifica, di limatura o altre modifiche in una lama, alla coccia e alla punta sono vietati.

È vietato affilare il bordo o i bordi della punta.

Descrizione generale

Ogni arma è composta dalle seguenti parti:

una lama di acciaio flessibile, che termina in cima con un bottone e alla base con un codolo (quest’ultimo incluso nel manico, quando l‘arma è montata).

Un’impugnatura in cui il codolo è fissato da un dado di fissaggio o in altro modo che consenta alla mano del tiratore di reggere l’arma. Essa può essere costituita da uno o più parti; in quest’ultimo caso, si compone in manico (che normalmente contiene la mano) e pomolo (parte posteriore del manico che serra il manico al codolo).

Una coccia metallica fissata – il lato convesso verso la parte anteriore – tra la lama e l’impugnatura che serve a proteggere la mano che regge l’arma. Nel fioretto e nella spada, la coccia deve obbligatoriamente contenere un’imbottitura o un cuscinetto per ammortizzare i colpi; conterrà inoltre una presa elettrica di coccia per la connessione con il passante.

Dimensioni

Ogni arma ha la sua forma e le misure specifiche

La lunghezza della lama include il bottone e ogni altro pezzo davanti alla convessità della coccia, anche se non collegato ad essa.

La lunghezza totale dell’arma e quella delle sue diverse parti, corrisponde alle distanze che separano i piani paralleli tra loro e perpendicolari all’asse della lama; questi piani si trovano: a) all’estremità anteriore dell’arma;

b) al punto in cui la lama esce dalla superficie convessa anteriore della coccia;

c) nella parte posteriore della coccia;

d) tra il manico e il pomolo;

e) alla fine del’impugnatura.

La lunghezza totale dell’arma è la distanza tra i piani a) ed e); la lunghezza della lama quella tra a) e b); la lunghezza del manico quella tra b) ed e) e la profondità della coccia tra b) e c).

La lunghezza massima totale dell’arma è inferiore alla lunghezza massima ammissibile della lama e del manico addizionati tra loro; queste due lunghezze devono, in conseguenza, compensarsi per formare la lunghezza totale dell’arma.

Per misurare la lunghezza totale sia dell’arma che della lama, è necessario che quest’ultima non presenti alcuna curvatura; durante la misurazione essa sarà quindi mantenuta piatta su una superficie piana.

Tra i piani d) ed e) si possono trovare solo il pomolo o il dado di fissaggio.

Impugnatura

Nel fioretto e nella spada la lunghezza massima del manico è di 20 cm tra i piani b) ed e) e 18 cm tra i piani b) e d). Nella sciabola, la lunghezza massima del manico è di 17 cm.

L’impugnatura deve passare attraverso la sagoma (gabarit) in cui passa la coccia. Essa è costruita in modo tale da non poter, normalmente, ferire il tiratore o il suo avversario.

E’ consentito ogni sistema di impugnatura a condizione che soddisfi il regolamento che ha per obiettivo di mettere in condizioni di parità i vari tipi di arma. Tuttavia, nella spada, le impugnature metalliche ortopediche o di altro tipo non possono essere ricoperte con pelle o con qualsiasi altro materiale che permettano di nascondere fili o pulsanti.

L’impugnatura non può includere nessun dispositivo che favorisca l’uso dell’arma come arma da lancio.

Il manico non può includere alcun dispositivo in grado di aumentare in alcun modo la protezione che la coccia fornisce alla mano o al polso del tiratore e il codolo o l’attacco elettrico che oltrepassino la coccia sono severamente proibiti.

Se l’impugnatura (o il guanto) include un dispositivo o un attacco o una forma speciale (ortopedica) che fissa la mano sull’impugnatura, l’impugnatura deve soddisfare le due condizioni seguenti:

a) determinare e garantire un’unica posizione della mano sull’impugnatura;

b) quando la mano occupa sull’impugnatura questa posizione, la punta del pollice, completamente allungato, non può essere ad una distanza superiore a 2 cm dalla superficie interna della coccia.

Coccia

La faccia convessa della coccia, con superficie liscia e poco lucida, ha una forma tale da non poter arrestare o trattenere la punta dell’arma avversaria. I bordi non possono essere in rilievo.

Nel fioretto e nella spada, la coccia deve obbligatoriamente contenere un cuscinetto (imbottitura) largo abbastanza da proteggere i fili elettrici dalle dita del tiratore. L’imbottitura della faccia interna della coccia deve avere uno spessore inferiore a 2 cm e essere disposta in modo da non aumentare la protezione che la coccia dà alla mano.

b) La disposizione degli organi di connessione elettrica deve essere tale da rendere impossibile per il tiratore provocare rotture o contatti durante il combattimento.

c) Nel fioretto, il filo sarà protetto da una guaina isolante.

d) Nella spada, i due fili saranno protetti da due guaine isolanti, una per ciascun filo.

e) Il filo e la guaina isolante arriveranno nelle immediate vicinanze della borchia fissa.

f) In nessun caso, i fili non isolati debbono sporgere dalle borchie.

All’interno della coccia, il sistema di connessione è libero, a condizione che soddisfi le seguenti condizioni:

a) deve essere facile da attaccare e staccare;

b) deve consentire le ispezioni con l’uso di dispositivi semplici, come un temperino o una moneta;

c) deve permettere di applicare facilmente la punta avversaria contro la parte messa a terra; d) deve essere dotato di un dispositivo di sicurezza per evitare la disconnessione durante il combattimento; se il dispositivo di sicurezza non è attaccato all’arma, tale dispositivo deve essere attaccato alla presa del passante.

e) deve assicurare il contatto dei conduttori elettrici in modo assoluto: un’interruzione, anche temporanea, durante il funzionamento delle apparecchiature, non deve essere possibile; f) non deve includere pezzi che permettano di stabilire un passaggio di corrente tra i terminali.

a) La resistenza ohmica da rispettare per il fioretto e la spada è di 2 ohm max.

b) Coloro che vogliono montare armi elettrificate, senza possedere mezzi per effettuare controlli elettrici, sono avvisati che i limiti di resistenza dei circuiti indicati per ciascuna arma sono scelti in modo che ogni montatore che applichi un minimo di attenzione al suo lavoro possa ottenerli.

c) Si raccomanda loro di:

i) di ben disossidare la superficie esterna della coccia e le superfici di contatto all’interno di questa;

ii) di non danneggiare l’isolamento dei fili, soprattutto quando essi passano nella scanalatura della lama in corrispondenza del bottone o della coccia;

iii) di evitare accumuli di colla nelle scanalature della lama.

a)  In fioretto e spada saranno accettate solo le punte d’arresto tradizionali o omologate. Nessun altro tipo di punta d’arresto, soprattutto le nuove punte non omologate, sarà accettato durante il controllo.

Per una facile identificazione, ricordate che una punta tradizionale dispone di due viti per fissare il bottone della punta d’arresto alla base, tutto è in metallo e non sono presenti parti in plastica alla base.

Per facilitare le operazioni di controllo delle armi e consentire l’osservazione completa della punta e della sua base, i fiorettisti sono invitati a presentare al loro controllo delle armi i loro fioretti con le punte nude non rivestite di nastro per i 15 cm di lunghezza.

b) per far sì che i segnali attivati dal contatto della punta con l’avversario siano correttamente trasmessi all’apparecchio di segnalazione, le punte d’arresto devono essere pulite. La resistenza elettrica misurata con un ohmetro non deve superare il limite di due ohm.

L.e lame, le cocce di spada e fioretto, e la guardia della sciabola sono interamente metalliche, salvo che nella sciabola dove la parte della coccia dal lato del pomolo è isolata (guaina isolante), le cocce non possono essere coperte nella parte esterna da nessun materiale (plastica o altro).

Le cocce e la guardia della sciabola (il cappuccio) non possono portare alcuna pubblicità.

Questo è valido anche per la parte isolata della guardia della sciabola.

d) Il tiratore o la persona che cerca di segnare stoccate in modo non regolare sia con l’arma sia con la manipolazione del dispositivo di segnalazione saranno esclusi dalla competizione o dal campo di gara e, dopo l’identificazione, saranno passibili di sanzioni complementari.

La lunghezza della lama include il bottone e ogni altro pezzo davanti alla convessità della coccia, anche se non collegato ad essa.

m.3.2 La lunghezza totale dell’arma e quella delle sue diverse parti, corrisponde alle distanze che separano i piani paralleli tra loro e perpendicolari all’asse della lama; questi piani si trovano: a) all’estremità anteriore dell’arma;

b) al punto in cui la lama esce dalla superficie convessa anteriore della coccia;

c) nella parte posteriore della coccia;

d) tra il manico e il pomolo;

e) alla fine del’impugnatura.

m.3.3 La lunghezza totale dell’arma è la distanza tra i piani a) ed e); la lunghezza della lama quella tra a) e b); la lunghezza del manico quella tra b) ed e) e la profondità della coccia tra b) e c).

m.3.4 La lunghezza massima totale dell’arma è inferiore alla lunghezza massima ammissibile della lama e del manico addizionati tra loro; queste due lunghezze devono, in conseguenza, compensarsi per formare la lunghezza totale dell’arma.

m.3.5 Per misurare la lunghezza totale sia dell’arma che della lama, è necessario che quest’ultima non presenti alcuna curvatura; durante la misurazione essa sarà quindi mantenuta piatta su una superficie piana.

m.3.6 Tra i piani d) ed e) si possono trovare solo il pomolo o il dado di fissaggio.

Impugnatura

m.4

m.4.1 Nel fioretto e nella spada la lunghezza massima del manico è di 20 cm tra i piani b) ed e) e 18 cm tra i piani b) e d). Nella sciabola, la lunghezza massima del manico è di 17 cm (vedi disegni).

m.4.2 L’impugnatura deve passare attraverso la sagoma (gabarit) in cui passa la coccia. Essa è costruita in modo tale da non poter, normalmente, ferire il tiratore o il suo avversario.

m.4.3 E’ consentito ogni sistema di impugnatura a condizione che soddisfi il regolamento che ha per obiettivo di mettere in condizioni di parità i vari tipi di arma. Tuttavia, nella spada, le impugnature metalliche ortopediche o di altro tipo non possono essere ricoperte con pelle o con qualsiasi altro materiale che permettano di nascondere fili o pulsanti.

m.4.4 L’impugnatura non può includere nessun dispositivo che favorisca l’uso dell’arma come arma da lancio.

m.4.5 Il manico non può includere alcun dispositi

 

REGOLAMENTO TECNICO PER LE GARE DI SCHERMA

COMPETIZIONE

Assalto e match

Il combattimento cortese tra due schermitori (o tiratori) è un “assalto”; quando si prende

in considerazione il risultato di questo combattimento (gara) lo si definisce “match”.

 Incontro

L’insieme dei matchs tra schermitori di due squadre diverse si chiama “incontro”.

 Prova

È l’insieme dei matchs (prove individuali) o degli incontri (prove a squadre)

necessari per designare il vincitore della gara.

Campionato

Definizione data ad una prova destinata a designare il miglior schermitore o la

migliore squadra in ciascuna arma, di una federazione, di un continente, del mondo e per

una durata definita.

SPIEGAZIONE DI ALCUNI TERMINI TECNICI USATI PIÙ FREQUENTEMENTE

NEL GIUDIZIO DI UNA FASE SCHERMISTICA

 Tempo

Il tempo schermistico è la durata d’esecuzione di un’azione semplice.

AZIONI OFFENSIVE E DIFENSIVE

 Definizione

Le azioni offensive sono: l’attacco, la risposta e la contro-risposta.

• L’attacco è l’azione offensiva iniziale eseguita distendendo il braccio e

minacciando costantemente il bersaglio valido dell’avversario, movimento che

deve comunque precedere l’inizio dell’affondo o della flèche.

• La risposta è l’azione offensiva dello schermitore che ha parato l’attacco.

• La contro-risposta è l’azione offensiva dello schermitore che ha parato la

risposta.

Le diverse azioni difensive sono le parate.

La parata è l’azione difensiva eseguita con l’arma per impedire ad un’azione

offensiva di toccare.

SPIEGAZIONI:

 Azioni offensive

 L’attacco

L’azione è semplice quando è eseguita in un solo movimento:

– sia diretta (nella medesima linea).

– sia indiretta (in un’altra linea).

L’azione è composta quando viene eseguita in più movimenti.

Risposta

La risposta è immediata o a tempo perso: è questione di fatto e di rapidità di esecuzione.

Le risposte sono:

a) semplici dirette:

• Risposta dritta: risposta che tocca l’avversario senza aver lasciato la

linea dove la parata è stata fatta

• Risposta sul ferro: risposta che tocca l’avversario scivolando sul ferro

dopo la parata

b) semplici indirette:

• Risposta di cavazione: risposta che tocca l’avversario nella linea

opposta a quella dove la parata è stata fatta (passando sotto il suo

ferro, se la parata ha avuto luogo in linea alta, e sopra il suo ferro, se la

parata ha avuto luogo in linea bassa).

• Risposta di coupé: risposta che tocca l’avversario nella linea opposta

a quella dove la parata è stata fatta (passando, in ogni caso, la lama

davanti alla punta avversaria).

c) composte:

• Risposta di circolata: risposta che tocca l’avversario nella linea opposta

a quella dove la parata è stata eseguita, ma dopo aver percorso attorno

alla lama avversaria una circonferenza completa.

• Risposta di uno e due: risposta che tocca l’avversario nella linea dove la

parata è stata eseguita, ma dopo essere stata inizialmente nella linea

opposta, passando al disotto del ferro avversario.

 Contrattacco

I contrattacchi sono azioni offensive o difensive-offensive eseguite durante

l’offensiva dell’avversario:

a) Arresto: contrattacco eseguito sull’attacco.

b) Contrazione: (arresto in opposizione): contrattacco eseguito chiudendo la

linea ove deve finire l’attacco.

c) Uscita in tempo

 Altre azioni offensive

a) Rimessa: Azione offensiva semplice immediata che segue una prima

azione,senza ritirare il braccio, dopo una parata o una ritirata dell’avversario,

sia che egli abbia lasciato il ferro senza rispondere, sia che abbia risposto in

ritardo, o indirettamente o con azione in più tempi.

b) Raddoppio: Nuova azione, semplice o composta, su un avversario che

c) Ripresa d’attacco: Nuovo attacco eseguito immediatamente dopo il ritorno

in guardia.

d) Controtempo: Tutte le azioni eseguite dall’attaccante su un arresto del

suo avversario.

Azioni difensive

Le parate sono semplici, dirette, quando sono eseguite nella stessa linea dell’attacco. Sono

circolari (di contro) quando sono eseguite sulla linea opposta a quella dell’attacco.

 Posizione di “punta in linea” (o “ferro in linea” o “arma in linea”)

La punta in linea è una posizione particolare nella quale lo schermitore mantiene il

braccio armato disteso e minaccia costantemente con la punta dell’arma il bersaglio valido

del suo avversario

IL TERRENO

Il terreno deve presentare una superficie piana ed orizzontale. Non può avvantaggiare

né svantaggiare l’uno o l’altro dei due avversari, soprattutto per quanto riguarda l’illuminazione.

La parte del terreno destinata al combattimento viene definita pedana.

Le prove alle tre armi si disputano sulle stesse pedane.

La larghezza della pedana è da metri 1,50 a metri 2,00

. La lunghezza della pedana è di 14 metri, in maniera tale che ciascun tiratore, stando a 2

metri dalla linea mediana, abbia a sua disposizione, per indietreggiare senza

oltrepassare la linea di fine pedana con i due piedi, una lunghezza totale di 5 metri.

Sulla pedana sono tracciate, in maniera ben visibile, cinque linee perpendicolari alla

lunghezza della pedana, cioè:

a) una linea mediana che deve essere tracciata con una linea tratteggiata su tutta

la larghezza della pedana;

b) due linee di messa in guardia a due metri e da ciascun lato della linea mediana (e

che devono essere tracciate attraverso tutta la pedana);

c) due linee di fine-pedana, che devono essere tracciate attraverso tutta la pedana, ad

una distanza dalla linea mediana di sette metri;

d) Inoltre gli ultimi due metri, che precedono queste linee del limite posteriore,

devono essere chiaramente segnalati – possibilmente con un colore della pedana

differente – in maniera tale che i tiratori possano individuare facilmente la loro posizione

in pedana. (vedi il disegno).

Il COMBATTIMENTO

I tiratori si armano, si equipaggiano, si vestono e tirano sotto la loro responsabilità e a

loro rischio e pericolo.

Ogni atleta che si riscalda o si allena con un altro atleta sul luogo di una competizione

ufficiale della FIE ( incluse le sale di allenamento collegate alla competizione) deve

obbligatoriamente indossare la tenuta e il materiale regolamentare FIE. Ogni persona che

da lezione deve obbligatoriamente indossare almeno ili piastrone da Maestro, un guanto di

scherma e una maschera regolamentare. Ogni atleta che riceve la lezione deve

obbligatoriamente indossare una maschera e un guanto.

 Modo di tenere l’arma

Alle tre armi, l’azione difensiva si esercita esclusivamente con l’aiuto della lama e della

coccia, impiegate sia separatamente che congiuntamente.

In assenza di un dispositivo speciale o di un attacco o di una forma speciale (anatomica), il

tiratore è libero di tenere l’impugnatura come vuole e può anche, durante l’assalto,

modificare la posizione della mano. Tuttavia l’arma non può, in modo permanente o

temporaneo, apparente o celato, essere trasformata in arma da lancio: essa deve

essere impugnata senza che la mano abbandoni l’impugnatura e, durante un’azione

offensiva, senza scivolare sull’impugnatura, dall’avanti all’indietro.

Quando esiste un dispositivo speciale, o un attacco, o una forma speciale (anatomica),

l’impugnatura deve essere tenuta in maniera tale che la superficie superiore del

pollice sia orientata nella medesima direzione della scanalatura della lama (di fioretto o di

spada), o perpendicolare al piano di flessibilità della lama della sciabola.

L’arma è impugnata da una sola mano; il tiratore non può cambiare di mano fino alla fine

dell’assalto, a meno che non sia autorizzato dall’arbitro, in caso di ferita alla mano o al

braccio.

Messa in guardia

Il tiratore che è chiamato per primo, deve piazzarsi alla destra dell’arbitro, salvo nel

caso di un assalto tra un destro ed un mancino, se il primo ad essere chiamato è il

mancino.

L’arbitro fa piazzare ciascuno dei due avversari in modo che il piede anteriore sia a

due metri dalla linea mediana della pedana (quindi dietro la linea di “messa in guardia”).

La messa in guardia all’inizio dell’assalto e le rimesse in guardia, si fanno sempre nel

mezzo della larghezza della pedana.

Nel momento della messa in guardia, durante l’assalto, la distanza tra i due tiratori deve

essere tale che nella posizione “ferro in linea” le punte non possano venire in contatto.

Dopo ogni stoccata giudicata valida, i tiratori sono rimessi in guardia al centro della

pedana.

Se la stoccata non è stata aggiudicata, essi sono rimessi in guardia nel posto che

occupavano all’interruzione del combattimento.

La messa in guardia dopo ogni intervallo dell’assalto, o dell’eventuale minuto

supplementare, deve essere effettuata al centro della pedana.

La rimessa in guardia, a giusta distanza, non può aver per conseguenza il piazzare

oltre la linea di fine-pedana lo schermitore che si trovava al di qua della linea al

momento della sospensione del combattimento. Se il tiratore ha un piede al di là del limite,

egli resta al suo posto.

La rimessa in guardia a giusta distanza, dovuta a uscita laterale, può piazzare il

concorrente in difetto al di là della linea di fine-pedana, assegnandogli una stoccata contro.

Gli schermitori si mettono in guardia al comando “In guardia” (“en garde”) dato dall’arbitro.

Dopo di che l’arbitro domanda: “Pronti?” (“Etes-vous prets?”). Dopo una risposta

affermativa o in assenza di una risposta negativa, l’arbitro dà il segnale di combattimento:

“A voi!” (“Allez!”)

I tiratori devono mettersi in guardia in maniera corretta e conservare l’immobilità

completa fino al comando di “A voi!” (“Allez!”).

Al fioretto ed alla sciabola la posizione di guardia non può essere assunta

ponendosi nella posizione “ferro in linea”

Inizio, arresto e ripresa del combattimento.

L’inizio del combattimento è dato dal comando “A voi!”. Nessuna stoccata lanciata o

portata prima del comando è ritenuta valida.

La fine del combattimento è data dal comando “Alt!” (“Halte!”), salvo in caso di

fatti che modificano le condizioni regolari e normali del combattimento.

Dopo il comando “Alt!”, il tiratore non può iniziare una nuova azione: solo la stoccata già

lanciata rimane valida. Tutto quello che avviene dopo non è più assolutamente valido.

Se uno dei tiratori si ferma prima del comando ”Alt!” ed è toccato, la stoccata è valida.

L’ordine “Alt!” è anche dato se il gioco dei tiratori è pericoloso, confuso o

contrario al Regolamento, se uno dei tiratori è disarmato, se uno dei tiratori esce

dalla pedana, o se, retrocedendo, si avvicina troppo al pubblico o all’arbitro.

Salvo casi eccezionali, l’arbitro non può autorizzare un tiratore ad abbandonare la

pedana. Chiunque lo faccia senza autorizzazione, sarà passibile delle sanzioni

previste.

Combattimento ravvicinato

Il combattimento ravvicinato è ammesso fino a che i tiratori possono servirsi regolarmente

delle loro armi e fino a che l’arbitro può, nel fioretto e nella sciabola continuare a seguire l’azione.

Il corpo a corpo

Il corpo a corpo si ha quando i due avversari vengono in contatto; in questo

caso il combattimento viene arrestato dall’arbitro.

Nel fioretto e nella sciabola, è proibito provocare il corpo a corpo (anche senza brutalità

e violenza). In questo caso, l’arbitro infliggerà allo schermitore falloso le sanzioni previste

e la stoccata eventualmente portata dal concorrente fallososarà annullata.

In tutte e tre le armi è proibito provocare il corpo a corpo volontario per evitare una

stoccata, o urtare l’avversario. Nel caso di una simile infrazione, l’arbitro infliggerà al

tiratore colpevole le sanzioni previste e l’eventuale stoccata portata dal tiratore colpevole sarà annullata.

Schivate – Spostamenti e superamenti

Gli spostamenti e le schivate sono permessi, anche quelli in cui la mano non armata

può venire a contatto col terreno.

È proibito durante il combattimento volgere la schiena all’avversario. In tal caso, l’arbitro

infliggerà al tiratore colpevole le sanzioni previste e l’eventuale stoccata portata dallo schermitore colpevole sarà annullata.

Nel corso di un combattimento, quando un tiratore supera l’avversario, l’arbitro

deve dare immediatamente il comando “Alt!” e rimettere i tiratori nel posto occupato prima

del superamento.

In caso di scambio di stoccate nel momento del superamento, la stoccata

immediatamente portata è valida; la stoccata portata dopo il superamento è annullata,

ma quella immediatamente portata dal tiratore che ha subito l’azione offensiva è valida

anche se quest’ultimo si gira.

Quando, nel corso di un match, un tiratore che ha eseguito una flèche è segnalato toccato

e oltrepassa l’estremità della pedana d’una distanza sufficientemente lunga da provocare

lo strappo del rullo o del filo di collegamento di questo, la stoccata che egli ha ricevuto

non sarà annullata.

Sostituzione di bersaglio ed utilizzo del braccio e della mano non armata

L’utilizzo della mano e del braccio non armato è proibito sia per esercitare un’azione

offensiva che difensiva. In caso di tale infrazione, la stoccata portata dal tiratore che l’ha commessa sarà annullata e quest’ultimo riceverà le sanzioni previste (cartellino rosso).

Nel fioretto ed nella sciabola è proibito proteggere o sostituire un bersaglio valido con

un’altra parte del corpo, sia per copertura, sia con un movimento anormale.  La stoccata eventualmente portata dal tiratore falloso sarà annullata:

Se, durante la frase schermistica, c’è una protezione o sostituzione di una

superficie valida, il tiratore falloso riceverà le sanzioni previste.

Se, durante la frase schermistica, a causa della protezione o sostituzione di

una superficie valida, una stoccata correttamente portata è stata segnalata

come non valida, il tiratore falloso riceverà le sanzione previste e la stoccata sarà concessa dall’arbitro.

Durante il combattimento, la mano non armata del tiratore non deve in alcun caso

afferrare una parte qualsiasi dell’equipaggiamento elettrico. La stoccata eventualmente portata dal tiratore falloso sarà annullata.

Nel caso in cui l’arbitro s’accorga che nel corso del match uno dei tiratori fa uso del

braccio o/e della mano non armata, o protegge, o copre un bersaglio valido con un’altra

parte del corpo non valida, può chiedere l’assistenza di due assessori neutrali, che

saranno designati dalla Direzione di Torneo.

Questi assessori, piazzati da una parte e dall’altra della pedana, seguono l’insieme del

combattimento e segnalano, alzando la mano o su richiesta dell’arbitro, l’utilizzo del

braccio o della mano non armata, o la protezione o la copertura della superficie valida con

un’altra non valida.

L’arbitro può far scambiare di posto i due tiratori in maniera tale che colui il quale è

ritenuto commettere tale infrazione non gli volga le spalle.

TERRENO GUADAGNATO O PERSO

All’ordine di “Alt” il terreno guadagnato resta acquisito finché una stoccata non sia

stata concessa. Al momento della rimessa in guardia, ciascun tiratore deve arretrare di una

distanza uguale, così da riprendere la distanza di messa in guardia.

Ciò nonostante, se l’incontro è stato sospeso a causa di un corpo a corpo, i tiratori

saranno rimessi in guardia, in modo tale che colui che ha subito il corpo a corpo rimanga nel

posto ove si trovava; così pure se l’avversario ha eseguito una flèche, anche senza un corpo a

corpo.

SORPASSO DEI LIMITI

 Arresto del combattimento

Se un tiratore supera con uno o con due piedi uno dei limiti laterali della pedana,

l’arbitro deve immediatamente dare l’ “Alt”.

Se il tiratore esce di pedana con i due piedi, l’arbitro deve annullare tutto quello che è

successo dopo il superamento del limite, salvo la stoccata ricevuta dallo schermitore che

ha sorpassato il limite, anche se dopo il superamento, a condizione che si tratti di

una stoccata semplice e immediata.

Per contro, la stoccata portata dal tiratore uscito di pedana con un piede resta valida se

l’azione è lanciata prima dell’Alt.

Quando uno dei due tiratori esce dalla pedana con i due piedi, può solo essere

presa in considerazione la stoccata portata dallo schermitore che è rimasto in pedana

con almeno un piede, anche in caso di un colpo doppio.

 

Limiti posteriori

Quando uno schermitore supera completamente, con i due piedi, il limite posteriore della

pedana è dichiarato toccato.

Limiti laterali

Se un tiratore supera un limite laterale, dovrà indietreggiare di un metro a partire dal punto

di uscita; se esce durante un attacco, dovrà tornare al punto in cui il suo attacco è

incominciato e indietreggiare ancora di un metro.

Se, in seguito all’applicazione di questa sanzione, uno dei tiratori avrà i due piedi oltre il

limite posteriore della pedana, verrà dichiarato toccato.

Il tiratore che, per evitare di essere toccato, esce con i due piedi da uno dei limiti laterali

della pedana – specialmente facendo una flèche – riceverà le sanzioni previste.

Uscita accidentale

Il tiratore che supera involontariamente uno dei limiti a seguito di un caso fortuito (quale

una spinta) non è passibile di alcuna penalizzazione.

DURATA DEL COMBATTIMENTO

Per durata del combattimento si intende la durata effettiva, cioè la somma del tempo

trascorso tra l’ “A voi” e l’ “Alt”.

La durata del combattimento è controllata dall’arbitro o dal cronometrista. Per le finali

delle prove ufficiali della F.I.E., così come per tutte le fasi che comportano un cronometro

visibile dagli spettatori, il cronometro deve essere sistemato in modo tale da essere visibile

anche dai due schermitori in pedana e dall’arbitro.

La durata del combattimento effettivo è:

• nei gironi: 5 stoccate, massimo 3 minuti;

• nell’eliminazione diretta: 15 stoccate, massimo 9 minuti divisi in periodi di 3

minuti, con un minuto di riposo tra due periodi;

• negli incontri a squadre: 3 minuti per ciascuna frazione.

Lo schermitore può richiedere il tempo ogni volta che il combattimento è interrotto.

Quando un tiratore cerca abusivamente di provocare o di prolungare interruzioni di

combattimento, l’arbitro gli infliggerà le sanzioni previste.

Alla scadenza del tempo regolamentare, se il cronometro è inserito

nell’apparecchio segnalatore (norma obbligatoria per tutte le finali delle prove ufficiali della

F.I.E.), questo dovrà provocare automaticamente l’emissione di un potente segnale sonoro

e bloccare automaticamente il funzionamento dell’apparecchio; ma le segnalazioni

registrate prima del bloccaggio dell’apparecchio devono restare visibili sull’apparecchio

stesso. Dopo la percezione del segnale sonoro il combattimento è terminato.

Quando il cronometro non è inserito nell’apparecchio, il cronometrista deve gridare

“Alt!” o azionare un segnale sonoro che arresta il combattimento ed anche la stoccata

lanciata non è valida.

In caso di malfunzionamento del cronometro o di errore del cronometrista, l’arbitro

dovrà valutare autonomamente il tempo che rimane alla fine del combattimento.

INCIDENTE – RITIRO DI UNO SCHERMIDORE

Trauma o crampo, ritiro di un tiratore

A causa di un trauma o crampo sopravvenuti nel corso del combattimento e constatato

ufficialmente dal delegato della Commissione Medica o dal medico di servizio, potrà

essere concessa una sosta di 10 minuti di massimo, calcolata dal momento che il medico

ha constatato il trauma, e strettamente destinata alle cure del trauma che ha provocato

l’interruzione. Prima dello scadere o alla fine di tale sosta di 10 minuti, se il medico

constata l’impossibilità dello schermitore a riprendere l’assalto, egli decide il ritiro dello

schermitore dalle prove individuali e/o la sua sostituzione, se possibile, negli incontri a

squadre.

Nel seguito della stessa giornata non potrà essere concessa una nuova sosta a meno

che il trauma non sia diverso dal precedente.

In caso di richiesta ingiustificata di una sosta, ufficialmente constatata dal

Delegato della Commissione Medica o dal medico di servizio, l’arbitro infliggerà allo

schermitore le sanzioni previste.

Negli incontri a squadre, lo schermitore giudicato dal medico di servizio incapace a

riprendere il combattimento, potrà tuttavia, dopo la decisione dello stesso medico,

 

ARBITRAGGIO E GIUDIZIO DELLE STOCCATE

La Direzione di Torneo può modificare l’ordine degli incontri dei gironi per assicurare il

buon andamento della gara.

Il fatto di accettare una designazione sia ad arbitro o ad assessore comporta l’impegno

d’onore del designato a rispettare ed a far rispettare i regolamenti, così come ad

adempiere le proprie funzioni con la più scrupolosa imparzialità e la massima attenzione.

Gli arbitri non possono cumulare la loro funzione con nessun altro ruolo all’interno dello

stesso torneo, quale membro della Direzione di Torneo, capitano di una squadra,

osservatore ufficiale della propria federazione nazionale, accompagnatore, ecc.

GLI ARBITRI

Ogni incontro di scherma in una competizione ufficiale della FIE è diretto da un

arbitro titolare di licenza di arbitro FIE valida per la stagione in corso. Per ragioni

pratiche, gli arbitri di categoria nazionale candidati che hanno pagato e annunciato la

loro candidatura agli esami d’arbitraggio della FIE sono autorizzati a giudicare le

competizioni satellite.

L’arbitro ha numerosi compiti:

a) fa l’appello dei tiratori.

b) Ha la direzione dell’incontro.

c) prima di ogni assalto, l’arbitro deve controllare le armi, l’abbigliamento ed il

materiale dei tiratori, secondo le disposizioni qui presenti.

d) sorveglia il regolare funzionamento dell’apparecchio. Di sua iniziativa, o su

richiesta di un capitano di squadra o di un tiratore, procede agli esami di

verifica e di localizzazione del difetto eventualmente verificatosi. Impedisce che

i tiratori contrastino le ricerche modificando o sostituendo intempestivamente il

proprio materiale.

e) dirige gli assessori, i cronometristi, i cartellonisti, ecc.

f) deve posizionarsi e spostarsi in modo da poter seguire l’assalto, potendo

constatare in qualsiasi momento l’accensione delle luci.

g) sanziona le trasgressioni al regolamento.

h) assegna le stoccate.

i) mantiene l’ordine.

j) ogni volta che lo ritiene opportuno, deve consultare i tecnici in materia di

segnalazione elettrica.

GLI ASSESSORI

L’arbitro compie la sua missione con l’aiuto di un apparecchio di controllo

automatico delle stoccate con, eventualmente, l’assistenza di due assessori che

sorvegliano l’uso del braccio o della mano non armata, la sostituzione del bersaglio

valido, le stoccate di spada portate a terra nella spada, le uscite laterale e posteriori

della pedana, o tutte le altre fallosità definita dal regolamento.

L’intervento degli assessori è obbligatorio in tutte le finali (da 4 o da 8) individuali e per

la finale (da 2) a squadre.

Gli assessori si piazzano ai due lati dell’arbitro, da una parte e dall’altra della

pedana; essi seguono tutte le fasi del combattimento.

Gli assessori si devono scambiare di lato a metà dell’assalto, dopo ogni intervallo, e

dopo ogni frazione di un incontro a squadre, in modo da non dover controllare sempre lo

stesso tiratore.

GIUDIZIO DELLE STOCCATE

Materialità della Stoccata

La materialità della stoccata è constatata dopo le indicazioni dell’apparecchio,

eventualmente con la consultazione degli assessori.

Solo l’indicazione dell’apparecchio segnalatore, manifestatasi con l’accensione delle

lampade o con le luci di ripetizione, fa fede per giudicare le stoccate. Mai l’arbitro può

giudicare toccato un tiratore senza che l’apparecchio abbia segnalato regolarmente la

stoccata (salvo nei casi previsti dal Regolamento per le stoccate di penalizzazione).

Invece l’arbitro dovrà annullare la stoccata segnalata dall’apparecchio nei casi specifici

stabiliti per ciascuna arma.

Validità o priorità della stoccata

Dopo l’arresto del combattimento, l’arbitro analizza brevemente le azioni che

hanno composto l’ultima frase d’arma.

Dopo la constatazione relativa alla materialità della stoccata l’arbitro decide, applicando

le regole, quale tiratore è toccato, se sono toccati tutti e due (alla spada) o se non

si è verificata nessuna stoccata.

Video-Arbitraggio

Il video-arbitraggio è obbligatorio nelle tre armi durante le competizioni di Grand

Prix, competizioni di Coppa del Mondo Assoluta individuale e a squadre,

Campionati del Mondo e Giochi Olimpici, Campionati di Zona e le prove di

qualificazione per i Giochi Olimpici. E’ facoltativo ai Campionati del Mondo

Veterani.

 Ricorsi

Nelle competizioni individuali e a squadre, solo il tiratore in pedana ha il diritto di

domandare un ricorso al video-arbitraggio.

. Nell’individuale i tiratori dispongono:

• Durante i gironi, di una sola possibilità di ricordo per ogni match;

• Durante gli assalti di eliminazione diretta, di due possibilità di

ricorso al video-arbitraggio.

Se l’arbitro da ragione al tiratore che ha richiesto il videoarbitraggio,

il tiratore recupera la sua possibilità di ricorso.

Nella competizione a squadre, i tiratori dispongono di un ricorso al

video-arbitraggio per ogni turno ed essi recupereranno il ricorso se

l’arbitro darà loro ragione.

Quando c’è un ricorso al video-arbitraggio, l’arbitro si metterà dietro il

consulente-video e insieme rivedranno il video e dopo aver analizzato

l’azione, l’arbitro renderà sua decisione finale.

Il numero di ripetizioni dell’azione è limitato a 4. L’arbitro ha la scelta tra il tempo

reale e/o quello rallentato alla velocità necessaria.

In tutte le armi e in qualsiasi momento, l’arbitro può consultare il suo monitor

prima di prendere la decisione.

Alla fine dell’assalto e se i due tiratori sono in parità, per la stoccata decisiva,

l’arbitro deve obbligatoriamente ricorrere al video-arbitraggio, prima di dare la sua

decisione.

In qualsiasi momento, il consulente-video ha la possibilità di domandare all’arbitro

di ricorrere al video-arbitraggio.

Dopo l’analisi dell’azione effettuata dall’arbitro con il consulente-video dovuta ai

seguenti casi:

• Per l’iniziativa dell’arbitro;

• Su richiesta dell’atleta;

• In caso di parità prima della stoccata decisiva;

• Su richiesta del consulente-video.

La decisione presa dall’arbitro è definitiva e non può essere richiesta nessun altra

verifica della stessa azione.

Note:

1) L’arbitro analizza e spiega le sue decisioni per mezzo delle definizioni e dei gesti sopra

riportati;

2) in seguito alla frase schermistica, l’arbitro impiegherà ancora le seguenti parole, senza

fare alcun gesto: “Risposta!”, “Controrisposta!”. Il gesto “attacco” sarà utilizzato anche

per le azioni di “Rimessa!”, “Ripresa!”, “Raddoppio!”.

3) Gli schermidori possono, cortesemente, chiedere all’arbitro una ricostruzione più completa

della frase schermistica.

4) Ogni gesto deve avere una certa durata (1 o 2 secondi), dovrà essere espressivo ed

eseguito correttamente; nell’esempio sono eseguiti per lo schermidore a destra dell’arbitro.r

 

 

 

Elementi specifici della spada

 

spada-caratteristiche-fisiche-dell-arma

 

 

LA SPADA

CONVENZIONI DEL COMBATTIMENTO

 

MODO DI PORTARE LE STOCCATE

La spada è un’arma esclusivamente di punta. L’azione offensiva di quest’arma si esercita

con la punta e solo con la punta.

Durante il combattimento (tra l’ “A voi” e l’ “Alt”) è proibito appoggiare o trascinare la

punta della’arma sulla pedana metallica. È ugualmente proibito, in qualsiasi momento,

raddrizzare la lama sulla pedana. Tale infrazione sarà punita.

 

BERSAGLIO VALIDO

Il bersaglio valido comprende tutto il corpo dello schermitore, compresa la sua divisa e

tutto l’equipaggiamento. Perciò ogni stoccata arrivata è assegnata, qualunque sia la parte del

corpo (tronco, arti o testa), dell’abbigliamento o dell’equipaggiamento che è stata colpita. (Vedi figura)

bersagliospada

 

CORPO A CORPO FLECHES

 

Lo schermitore che, sia con una flèche, sia portandosi decisamente in avanti, provoca,

anche più volte consecutive, il corpo a corpo (senza brutalità né violenza) non

trasgredisce le convenzioni fondamentali del combattimento di spada, né commette alcuna

irregolarità.

Il tiratore che provoca il corpo a corpo volontariamente per evitare una stoccata, o che

urta l’avversario, riceve le sanzioni previste.

Non bisogna confondere la “flèche che finisce sistematicamente in un corpo a corpo”

di cui si tratta in quest’articolo con la “flèche che termina in uno scontro che urta

l’avversario”, la quale a tutte e tre le armi è considerata un atto brutale volontario e

come tale punita.

Viceversa, la “flèche eseguita correndo al di là dell’avversario” e senza corpo a corpo

non è proibita: l’arbitro non deve dare l’ “Alt” troppo presto per non annullare l’eventuale

risposta; se eseguendo questo tipo di flèche, senza aver toccato l’avversario, il tiratore

supera uno dei limiti laterali della pedana, deve essere sanzionato

 

GIUDIZIO DELLA STOCCATA

Le prove di spada sono giudicate con l’aiuto dell’apparecchio elettrico di segnalazione

delle stoccate.

Quando i due tiratori sono toccati e l’apparecchio segnala validamente le due stoccate,

si avrà il “colpo doppio”, cioè una stoccata per ciascuno.

 

Regola Fondamentale

Per giudicare la materialità della stoccata, solamente l’indicazione dell’apparecchio

segnalatore fa fede. L’arbitro non potrà dichiarare toccato uno schermitore senza

che l’apparecchio abbia regolarmente registrato la stoccata (salvo per le stoccate di

penalizzazione).

 

Annullamento delle stoccate

Nel giudicare, l’arbitro non deve tenere conto delle segnalazioni dovute a colpi:

• lanciati prima dell’ “A voi” e dopo l’ “Alt” ;

• provocati da un incontro tra le punte delle spade o per una botta che

colpisca il terreno fuori dalla pedana isolata;

• o che tocchi oggetti qualsiasi esterni all’avversario, compreso il suo

equipaggiamento.

Il tiratore che, volontariamente, provocherà una segnalazione toccando una qualsiasi

superficie esterna all’avversario, subirà le sanzioni previste.

 

L’arbitro deve tenere conto dei eventuali guasti del materiale elettrico ed annullare

l’ultima stoccata registrata nei casi seguenti:

a) se un colpo portato sulla coccia del tiratore segnalato come toccato o sulla

pedana metallica, provoca l’accensione dell’apparecchio;

b) se una stoccata regolamentare portata dallo schermitore segnalato toccato non

provoca l’accensione dell’apparecchio;

c) se l’apparecchio s’accende intempestivamente dalla parte dello schermitore

segnalato toccato, per esempio a seguito di una battuta sul ferro o per

qualsiasi movimento dell’avversario, o per qualsiasi altra causa diversa da una

stoccata regolare;

d) se la segnalazione di una stoccata portata dal tiratore indicato toccato, risulta

annullata da un’ulteriore stoccata dell’avversario.

e) Casi particolari:

• Se si verifica un colpo doppio per una stoccata valida ed una non valida

(stoccata al di fuori dell’avversario, stoccata portata dopo aver

abbandonato la pedana), si annulla solamente la stoccata non valida.

Se si verifica un colpo doppio per una stoccata certa ed una

dubbiosa (guasto dell’apparecchio elettrico), il tiratore che ha portato la

stoccata certa può scegliere di accettare il colpo doppio o di farselo annullare.

 

L’arbitro deve inoltre applicare le seguenti regole d’annullamento delle stoccate:

a) Solo l’ultima stoccata che precede la constatazione del guasto può essere

annullata, e solamente se il tiratore dato come toccato è svantaggiato da tale guasto.

b) Il guasto deve essere constatato da esami fatti immediatamente dopo l’arresto del

combattimento, sotto la sorveglianza dell’arbitro e senza cambiare nulla del

materiale utilizzato.

c) In tali esami, si deve solo constatare se esiste la possibilità materiale di un

errore nel giudizio a causa di un guasto. La determinazione di tale guasto

nell’insieme del materiale elettrico, compreso l’equipaggiamento personale dell’uno o

dell’altro dei tiratori, è senza importanza per il giudizio.

d) Il tiratore che, senza essere invitato dall’arbitro, proceda a modificare o cambiare

il suo materiale, prima che il giudizio sia reso, perde il diritto all’annullamento (vedi

d). Ugualmente, dopo la rimessa in guardia e dopo la ripresa effettiva del

combattimento, un tiratore non può più chiedere l’annullamento di una stoccata

segnalata su di lui prima della ripresa del combattimento.

e) Non è necessario, per l’annullamento di una stoccata, che il guasto segnalato si

ripeta a ciascun colpo, ma è necessario che sia constatato, con certezza,

almeno una volta dall’arbitro.

f) Se gli incidenti si producono a seguito del distacco delle

prese di contatto del passante del tiratore (sia presso la mano, sia sul dorso del

tiratore), essi non possono dar luogo all’annullamento della stoccata segnalata.

Tuttavia, se il dispositivo di sicurezza prescritto non funziona o non esiste, l’annullamento

deve essere concesso nel caso di distacco della spina sul dorso del tiratore.

g) Il fatto che la spada di un tiratore presenti sulla coccia, sulla lama o altrove, macchie

isolanti più o meno diffuse, formate da ossido, colla, pittura o altra materia, sulle quali

le stoccate avversarie possono provocare un segnale, così come il bottone elettrico

mal fissato sulla punta della lama in modo tale, cioè, da poter essere avvitato o

svitato con l’uso delle mani, non può costituire motivo d’annullamento di stoccate a

carico di quel tiratore.

h) Il fatto che il tiratore segnalato come toccato si trovi ad aver rotto la lama,

motiva l’annullamento della stoccata su di lui portata da parte dell’avversario, a meno

che la rottura non si sia verificata nettamente dopo la registrazione della stoccata.

i) Nel caso in cui, per un colpo a terra, un tiratore strappa la pedana metallica, e nel

contempo il segnale si accende dal suo lato, la stoccata deve essere annullata.

j) In tutti i casi in cui la verifica divenga impossibile a seguito di un caso fortuito, la

stoccata sarà considerata dubbia e annullata.

k) L’arbitro deve essere molto attento alle stoccate non registrate o registrate

in modo anomalo dall’apparecchio. Nel caso in cui tali difetti si ripetano, l’arbitro

deve far appello ai membri della Commissione SEMI presenti o ad un esperto tecnico

in servizio, in modo da verificare se il materiale è consono al Regolamento. L’arbitro

dovrà stare attento affinché non venga modificato nulla sia nell’equipaggiamento

dello schermitore, sia nell’apparecchio elettrico prima del controllo dell’esperto.

t.69 L’arbitro dovrà, inoltre, sorvegliare lo stato della pedana metallica; non ammetterà che

l’assalto si inizi o si continui se la pedana presenta strappi che possano alterare la registrazione o

provocare incidenti. (Gli organizzatori dovranno prendere le misure necessarie per provvedere

alla riparazione o alla tempestiva sostituzione delle pedane metalliche).