Scherma anche in carrozzina
La scherma paralimpica nasce come sistema di recupero per i reduci della II guerra mondiale inventato in Inghilterra (paese che, non a caso, ha dato vita al movimento paralimpico internazionale) dal Prof. Ludwig Guttman nel 1948 . In Italia nasce nel 1953 e cioè solo poco tempo dopo l’avvento nel paese dello sport per disabili.
Come è noto uno degli elementi fondamentali della scherma tradizionale è l’uso delle gambe, mediante le quali l’atleta può indietreggiare per parare o schivare i colpi. Nella scherma in carrozzina ovviamente ciò non è possibile, le carrozzine sono fissate alla pedana di gara in maniera quasi ortogonale alla stessa e l’atleta deve quindi avere un’enorme prontezza di riflessi per parare e portare il colpo, non potendo indietreggiare.
Vi è una classificazione a seconda del tipo e la portata della disabilità degli schermidori. Il sistema di classificazione consente agli schermitori di competere contro altri con un analogo livello di funzionalità. La scherma ha tre classi, A, B e C:
· classe A: atleti con il movimento del tronco pieno e buon equilibrio;
· classe B: atleti senza movimento delle gambe, ridotta funzionalità del tronco e scarso equilibrio;
· classe C: atleti con disabilità in tutti e quattro arti
Foto del nostro Mister Click, Gian Marco Valentini