Notoriamente le tasche di Eta Beta, il “marziano” di Walt Disney, riservano sempre delle sorprese e ci si trova di tutto:
ebbene immaginatelo vestito da scherma …e…
Calendari di passione scherma
Assalti condizionati
Formule schermistiche
Scout
Tipi di gara sociale
Ecco alcuni suggerimenti per allenarsi …divertendosi:
Il momento agonistico riveste un’importanza primaria nella formazione dello schermitore: è di fronte alla realtà del combattimento che i carismi e la bontà della preparazione a larga banda vengono messi alla prova dei fatti.
Non solo: l’istante è molto proficuo per l’insegnante che vede il proprio allievo ai raggi X, traendone preziose informazioni per affinare la sua preparazione personalizzata ed il suo allenamento specifico.
Questo prezioso istante conoscitivo non è costituito solo dalle gare ufficiali della Federazione o di altri enti promotori, ma anche da quelle che si possono organizzare all’interno della stessa Sala; ovviamente questo vale soprattutto per i neofiti, ma indubbiamente anche per ragazzi già formati.
Tra l’altro questi istanti agonistici familiari, oltre che a preparare psicologicamente i mini atleti alle future competizioni, perseguono anche finalità ricreative e di importante valore di coesione sociale.
La fantasia si può liberamente sbizzarrire a trovare le formule più accattivanti ed anche astruse: dai semplici gironicini individuali all’italiana, alle gare a squadre e …così via.
Qui di seguito riporto quelle che ho organizzato per i miei allievi negli anni del mio insegnamento.
Torneo del Saraceno
I due contendenti, entrambi in guardia di fronte al Maestro, devono colpire per primi la mano del conduttore nelle diverse spazialità proposte.
La precedenza delle stoccate è affidata all’apparecchio elettrico:basterà collocare due rulli da una stessa parte e girare l’apparecchio stesso perpendicolarmente alla pedana per essere visto meglio dai contendenti.
Gli incontri possono disputarsi sia con girone all’italiana, sia con eliminazione diretta con o senza ripescaggio.
Orazi e Curiazi
I partecipanti vengono divisi in più squadre di tre, quattro o al massimo cinque elementi.
Ognuna di queste squadre fa scendere inizialmente in campo il primo dei suoi “campioni”; al termine del primo assalto a cinque stoccate la squadra, il cui elemento sarà stato sconfitto, dovrà far scendere in campo un altro dei suoi componenti; il vincitore del primo assalto, tuttavia, si trascinerà in questo secondo incontro le stoccate precedentemente ricevute, che vengono a costituire quindi uno svantaggio di partenza. Gli assalti continuano con questo fardello di eredità, sino a quando una squadra non avrà più sostituti da far scendere in pedana e quindi risulterà perdente.
Le varie squadre, magari in funzione del loro numero, si potranno affrontare in un girone all’italiana o in un’eliminazione diretta.
Sfida tra schermitrici e schermitori
Si tratta ovviamente di una sfida a squadre, sia nella formula a staffetta, sia a sommatoria di vittorie.
Data la nota rivalità dei sessi (anche in Sala) lo spettacolo è garantito e, soprattutto, non osate proporre qualche stoccata di vantaggio alle schermitrici!
Staffettone del panettone
Consiste in un’accademia dell’intero gruppo, cioè non si tratta di una gara vera e propria, bensì di un’esibizione.
Naturalmente con tutti i limiti del caso, gli schermitori dovranno essere invitati a “dare spettacolo”, avendo cura di tirare non solo stando attenti al punteggio, ma anche allo stile (postura della guardia, qualità di esecuzione dei gesti tecnici, scelta del tipo di azione).
Non so quanta effettiva risposta a questo tipo di appello del Maestro ci possa essere in pedana, l’importante è comunque che i veteres percepiscano di “esibirsi” di fronte ad un pubblico; poco importa se questo in fin dei conti sarà composto per lo più dai propri compagni di Sala, da loro parenti e da qualche raro ospite.
Tale formula ben si adatta a ricorrenze (appunto staffettone del panettone per festeggiare il Natale) od occasioni particolari, come ad esempio quella di fine anno schermistico.
Il contenitore-formula è quello della staffetta tra due maxi-squadre, in cui il Maestro avrà l’accortezza di cercare di accoppiare per i vari assalti atleti di pari valore, affinché non ci sia troppo divario nel punteggio finale.
Gli incontri dovranno essere svolti con una certa forma: presentazione per nome degli schermitori, loro saluto con l’arma all’indirizzo del pubblico, sottolineatura da parte del presidente di giuria-speaker di azioni particolarmente apprezzabili, applausi e …quant’altro.
Questa formula ha lo scopo di far intuire agli allievi, al di là del pragmatismo della registrazione della stoccata, quanto valore estetico possa esserci nella nostra disciplina.
Guelfi e Ghibellini
Tramite sorteggio si dividono i partecipanti, senza distinzione di sesso, in due squadre (non importa che il numero dei partecipanti sia pari); senza un precostituito ordine di tabellone ogni componente di una squadra affronta via via quelli dell’altra in assalti alle cinque stoccate, trascrivendo in caso di vittoria su un apposito cartellone il proprio nome di battesimo nella parte denominata Guelfi oppure in quella Ghibellini, a seconda della propria appartenenza alle due squadre.
Solo dopo aver esaurito tutti gli avversari della squadra avversaria si può iniziare una nuova tornata di incontri.
Non è necessario che l’ultima tornata di squadra sia eventualmente portata tutta a termine: infatti tutte le volte che due avversari si incontrano danno alle due squadre pari opportunità di punteggio. In genere si stabilisce di interrompere la gara ad un determinato orario.
Naturalmente al termine vincerà la squadra con un maggior numero di nomi propri trascritti, ovvero di vittorie.
Sempre contando i nomi propri presenti sul cartellone si potrà anche stilare una classifica individuale in base al numero di vittorie che ognuno avrà conseguito. In quest’ottica, pur dovendo osservare il principio di affrontare gli avversari in tornate complete, ognuno ha interesse a disputare quanti più assalti è possibile.
Carnevale: gara in maschera
Si tratta di una normale competizione, svolta secondo la formula dell’eliminazione diretta con ripescaggio e finale a quattro con girone all’italiana: due elementi si classificano direttamente secondo il cartellone della diretta, mentre due devono percorrere i ripescaggi.
Sin qui niente di particolare; ma ci sono gli ornamenti obbligatori: infatti per poter partecipare alla gara occorre presentarsi in pedana con degli accessori di carattere carnevalesco.
Se volete sentirne delle belle: penne di fagiano infilate sulla maschera – mantelli neri o blu – segni di guerra tracciati sul viso e/o sulla maschera come i Sioux – due pezzi indossato sulla divisa – baffi sulla maschera – bandane – braccio non armato alla Capitan Uncino – bandiere legate sulla schiena – scudi (naturalmente non isolati e quindi costituenti bersaglio valido!) – foderi – …da morire dalle risate!
Naturalmente dopo la gara foto e bevuta finale.
Torneo Nutella
Poca importa riveste la formula usata: tutta l’attenzione di partecipanti viene riposta nei premi, che consistono in tre confezioni, naturalmente di diverso formato, della nota leccornia nazionale.
Ovviamente c’è un particolare “gusto” a vincere questa gara!
Torneo a handicap
La formula di gara è quella di un normale girone all’italiana a cinque stoccate, ma la particolarità è che ognuno si assegna un equalizzatore di partenza: ogni partecipante, naturalmente sotto il controllo del Maestro, si assegna un certo numero di stoccate preventive a proprio sfavore in funzione di un’autovalutazione..
In pratica gli assalti partiranno dallo zero a zero solo in caso di due contendenti senza handicap, altrimenti il punteggio d’inizio sarà determinato dai loro equalizzatori.
Come parziale compensazione per gli schermitori che si gravano di molte stoccate di partenza si può decidere di abolire il colpo doppio quale ultima e decisiva stoccata dell’assalto.
Lo scopo di questo tipo di competizione è ovviamente quello di sfavorire i più forti, obbligandoli in tal modo a concentrarsi al massimo e ad applicare le azioni più idonee alla situazione sfavorevole (azioni di filo e soprattutto il controtempo).
L’immortale
Si tratta della formula più crudele (!) e reale che si possa attuare: assalti ad una sola stoccata con eliminazione diretta senza ripescaggio.
Gli accoppiamenti di partenza sono rigorosamente estratti a sorte e il tempo a disposizione è di tre minuti con eventuale “priorità”.
Riproducendo la situazione di un vero e proprio duello, si assiste per lo più a una spontanea metamorfosi tecnica: rispetto assoluto della misura, grossa attenzione alla copertura del braccio armato e punta indirizzata a quello dell’avversario, pochi attacchi e quasi esclusivamente ai bersagli avanzati ed il tutto ispirato sempre ad una marcata prudenza.
Questa formula di gara si è dimostrata molto spettacolare e spesso ha catalizzato l’attenzione di tutti i presenti in Sala.
La tipologia di competizione esalterà la concentrazione, la prudenza e la determinazione.
Lo stoccatore
Questa formula si basa sul principio di riuscire a mettere il maggior numero di stoccate, prendendone contemporaneamente il minor numero possibile.
Gli assalti vengono disputati con un girone all’italiana non ad un prestabilito numero di colpi,bensì in un prestabilito lasso di tempo; ovviamente tale tempo sarà effettivo, cioè cronometrato come nelle gare ufficiali (sono utilizzabili i cellulari in quanto hanno tra le loro varie funzioni anche quella di cronometro).
In questo tipo di gara è quindi necessaria la presenza di un compagno che funga da presidente di giuria.
La durata degli incontri è scelta in funzione del numero dei partecipanti, comunque è consigliabile farla oscillare da un minimo di tre minuti ad un massimo di cinque.
Alla fine di ogni assalto il risultato finale sarà rappresentato da un numero relativo (o nel caso limite da zero), che starà ad indicare la differenza tra stoccate date e stoccate ricevute. I colpi doppi non saranno presi in considerazione.
La classifica finale della gara sarà ottenuta procedendo alla sommatoria dei singoli risultati: la graduatoria partirà dai valori positivi più alti sino a giungere a mano a mano a quelli negativi più alti.
Questo tipo di competizione sarà molto utile per imparare a valutare il trascorrere del tempo in situazione di pressione agonistica.
La scalata
La formula si basa sul trasferimento progressivo da una pedana ad un’altra del vincitore di un assalto.
Ad esempio, potendo fruire dell’uso di tre piste, si partirà dalla prima pedana denominata del “quinto e sesto posto”, dove i primi due concorrenti si affronteranno in un assalto alle tre stoccate; il vincitore si sposterà sulla seconda pedana denominata del “terzo e quarto posto”, in attesa di uno sfidante proveniente sempre dalla prima pedana; chi vincerà si sposterà sulla pedana denominata del “primo e secondo posto”, in attesa del nuovo vincitore sulla seconda pedana.
L’ordine progressivo d’ingresso sulla prima pedana di gara è sorteggiato.
Occupate finalmente tutte le pedane si procederà per tornata: in base all’esito degli assalti chi vincerà si sposterà sulla pedana di classifica superiore, chi invece perderà resterà sulla stessa pedana in attesa di colui che arriverà da una posizione inferiore.
Chi perderà sulla pedana del “primo e secondo posto” ripartirà dall’ultima posizione e tenterà nuovamente la “scalata” al primo posto.
Ovviamente il numero delle pedane su cui svolgere la gara varia in funzione dei partecipanti, per cui, avendo ancora piste a disposizione, si può partire dalla pedana denominata del “settimo e ottavo posto” e così via.
Al contrario, avendo a disposizione poche pedane o essendo presenti molti iscritti, si possono creare delle postazioni di attesa, in cui aspettare il proprio turno secondo il giusto ordine di precedenza.
Arrivati ad un certo orario prestabilito, si interromperà lo spostamento di pedana in pedana e sulle singole piste si disputeranno gli ultimi assalti con in palio la classifica relativa alle singole posizioni.
Tale tipo di gara, una vera e propria “maratona”, ha la funzione di vagliare e controllare la resistenza alla fatica dei veteres.
Torneo degli assalti condizionati
Si tratta, come del resto suggerisce la stessa denominazione, di assalti per certi aspetti vincolati a determinate situazioni di pedana: in effetti sono presenti delle precise restrizioni in ambito sia spaziale che temporale (VEDI ARTICOLO LE TASCHE DI ETA BETA)
Nel primo caso i partecipanti devono disputare incontri alle cinque stoccate, partendo, alternativamente, in posizione di vantaggio e/o svantaggio di punteggio: iniziando l’incontro da meno due (o tre stoccate al massimo) uno dei due contendenti ha ancora un minuto di tempo effettivo per sovvertire l’esito dell’assalto.
Finito l’incontro, le parti vengono invertite e chi era in svantaggio ora, invece, parte da due (o tre stoccate) ed è l’altro che deve tentare di recuperare.
Invece nel secondo caso è lo spazio ad essere ”condizionato”: l’assalto, normalmente alle cinque stoccate, è sempre fatto partire non dalla linea di mezzeria, ma, dalla linea degli ultimi due metri.
Finito l’incontro anche in questo caso si provvederà ad invertire le parti, per offrire a ciascuno dei partecipanti pari opportunità.
Quindi un incontro tra due partecipanti si risolverà, in pratica, in quattro assalti condizionati; in caso di tre vittorie parziali si otterrà, ovviamente, la vittoria totale che comporterà tre punti, mentre in caso di pareggio (due a due), si otterrà solo un punto.
Gli incontri, inseriti in un girone all’italiana, permetteranno di stilare una classifica finale. In proposito ho elaborato un apposito segnapunti, di cui fornisco copia all’allegato numero tre.
Com’è evidente tale tipo di competizione andrà ad arricchire il bagaglio esperienziale dei partecipanti: la riproduzione virtuale delle varie situazioni stimolerà negli allievi la ricerca e l’applicazione delle tattiche più opportune.
La Sfida
Al di fuori del calendario ufficiale viene anche disputata una gara di carattere permanente: la Sfida.
All’inizio dell’anno, dopo aver trascritto i nomi degli schermitori e delle schermitrici su cartellini mobili, vengono compilate due classifiche degli stessi tramite estrazione a sorte e i cartellini vengono poi disposti in bella vista su un tabellone esposto in Sala.
Tali classifiche saranno a mano a mano modificate in conformità ai risultati di “sfide” incrociate: ognuno (naturalmente tranne il primo) potrà sfidare il compagno che lo precede nella classifica o, al massimo, quello che lo precede di due posizioni; nessun sfidato potrà sottrarsi alla sfida (il limite è comunque di una sfida giornaliera a volta con lo stesso avversario).
Se lo sfidante batte lo sfidato, va ad occupare la posizione della sua classifica, altrimenti resta nella posizione in cui si trova.
Ovviamente le graduatorie saranno via via aggiornate sui relativi prospetti.
Per eventuali innesti di nuovi partecipanti si partirà sempre dal fanalino di coda, cioè dall’ultima posizione in classifica.
Chi si assenta per più di tre settimane “precipita” all’ultimo posto.
Gli incontri, senza arbitraggio esterno, sono effettuati al meglio delle quindici stoccate secondo le regole temporali dell’eliminazione diretta.
Le valenze positive di questo tipo di competizione sono evidenti: innanzi tutto il suo carattere di gara costante tiene sempre vivo l’interesse e, giorno per giorno, si possono verificare “colpi di scena”.
Gli schermitori sono inoltre costretti a ricercarsi e ad aspettarsi come in veri e propri duelli, creando in Sala una corroborante atmosfera. La classifica viene infatti percepita, dopo gli assestamenti apportati dai primi assalti, come una “scala di valori” e lo spirito di emulazione dei partecipanti è sicuramente stimolato al massimo.
Tra l’altro l’utilizzo della classifica della “sfida” rappresenta il metodo oggettivamente più valido e incontestabile per comporre in modo equo le squadre che si disputeranno il relativo Campionato sociale.
Parole, parole, parole
Domande da esaurimento nervoso
1) Perché separato si scrive tutto insieme, mentre tutto insieme si scrive separato?
2) Perché abbreviazione è una parola così lunga?
3) Qual è il sinonimo di sinonimo?
4) Perché non c’è un alimento per gatti a base di topo?
5) Se niente si incolla al teflon, come hanno fatto ad incollarlo nelle padelle?
6) Perché le ballerine danzano sempre sulle punte? Non si potrebbero scritturare ballerine più alte?
7) Voglio comperare un boomerang nuovo. Come faccio a sbarazzarmi di quello vecchio?
8) Perché i negozi aperti 24 ore su 24 hanno le serrature?
9) Perché gli aeroplani non vengono costruiti con lo stesso materiale delle scatole nere?
10) Come si fa a sapere se una parola scritta sul dizionario è sbagliata?
11) Come può Paperino avere dei nipoti, se non ha fratelli né sorelle?
12) Adamo aveva l’ombelico?
13) Se una navetta spaziale viaggia alla velocità della luce, la sera deve accendere i fari?
14) Se un gatto cade sempre dritto sulle proprie zampe e una tartina di burro cade sempre dalla parte del burro, cosa succede se si incolla la tartina imburrata sulla schiena del gatto e poi lo si lancia dalla finestra?
Non tutti sanno che
1) Che è impossibile mordersi il gomito
2) Che è possibile far salire le scale ad una vacca, ma non fargliele scendere
3) Che il verso di un’anatra (quac, quac) non fa eco e nessuno sa perché
4) Che un coccodrillo non può tirare fuori la lingua
5) Che i porci non possono fisicamente guardare il cielo
6) Che moltiplicando 111.111.111 x 111.111.111 si ottiene 12.345.678.987.654.321
7) Che in una statua equestre: se il cavallo ha due zampe per aria, la persona sul suo dorso è morta in combattimento; se il cavallo ha una delle zampe anteriori alzate, la persona è morta in seguito ad una ferita inferta in combattimento; se il cavallo ha le quattro zampe a terra, la persona è morta per cause naturali
8) Che è impossibile starnutire con gli occhi aperti
9) Che gli elefanti sono gli unici animali che non possono saltare
10) Che quando i conquistatori inglesi arrivarono in Australia, si spaventarono nel vedere strani animali che facevano salti incredibili. Chiamarono uno del luogo e cercarono di fare domande a gesti. Sentendo che l’indigeno diceva sempre Kan Ghu Ru adottarono il vocabolo kangaroo (canguro). I linguisti determinarono dopo ricerche che il significato di quello che gli indigeni volevano dire era: “non vi capisco”
11) Il cuore di un gamberetto è nella testa
12) Più del 50% delle persone del mondo non ha fatto o ricevuto una telefonata
13) I ratti e i cavalli non possono vomitare
14) Se due cugini si sposano, i loro figli avranno 6 nonni e non 8
I giochi del nonno
I giochi del onno ultimi I giochi del nonno I gioci del nonno Anche gli schermitori, magari dopo qualche milione di stoccate, diventano nonni; il tanto pensare e ragionare in pedana a questo punto può dare qualche frutto: in questo caso, costruiti quasi con nulla, tanti giochi da popolare il famoso paese dei balocchi di Pinocchio.
Luna – park
luna-park Cosa c’entra un luna-park con la scherma? A parte che siamo nelle tasche di Eta Beta e nessuno al mondo sa cosa ci sta dentro! Luna- park è un’esperienza che ho vissuto anche in sala di scherma (oltre a scuole e parrocchie), esperienza che regala divertimento a chi gioca, a chi costruisce giochi, a chi conduce i giochi, ai genitori e anche ai nonni che spesso vogliono far vedere ai bambini come si fa a vincere …e all’occasione si possono fare discreti introiti da destinare ovviamente, nel nostro caso, alla nostra sala (in genere povera!).
Sperimentalia
sperimentalia Apparentemente tra la scherma e gli esperimenti di Fisica (magnetismo, forza di coesione dell’acqua e quant’altro) sembra che non ci sia alcun tipo di legame. Invece, a pensar bene, tra il procedimento scientifico utilizzato durante gli esperimenti e la conduzione di un match su una pedana ci sono molte affinità: in effetti in entrambi i casi prima si deve osservare, poi desumere, poi trarre le dovute conclusioni. Con questo non è che debba convincervi ad allenarvi nelle vostre sale di scherma con alambicchi, dinamometri o altro; voglio solo dire che “giocando” con Sperimentalia si acquisisce una forma mentis molto utile per lo schermitore. I più giovani, soprattutto quelli che frequentano la Scuola secondaria di primo grado, tra l’altro verificheranno quanto di “scientifico” (e tanto!) c’è nella nostra disciplina. Buoni esperimenti a tutti.
Logicandia
logicandia Tra le qualità che uno schermitore deve avere e coltivare c’è sicuramente la logica: lo richiede lo studio dell’avversario, la ricerca della “contraria” più opportuna e l’analisi continua dello sviluppo del match. Logicandia, scritto a quattro mani con mia moglie Elena, è un’occasione per allenare la propria mente alla risoluzione di problemi di varia natura (come varie sono le tipologie di avversari che si possono incontrare sulla pedana); per facilitare il rinvenimento delle soluzioni, per quasi tutti i quesiti abbiamo realizzato (come da fotografia) piccoli manufatti, che consentono ai più giovani di “visualizzare” i problemi. Buon divertimento
La vita è un quiz
Anche ogni assalto è un quiz: ogni avversario ha caratteristiche diverse! Quindi allenando la tua capacità logica dovresti migliorare la tua prestazione sulla pedana e, se frequenti ancora gli studi, dovresti migliorare i tuoi voti. Almeno questa è la speranza!!!
DO – re – mi – fa – il -quiz
do-re-mi-fa-il-quiz Cosa c’entra una specie di musichiere con la scherma? I riflessi sono molto importanti nella nostra disciplina: organizza il gioco magari con una corsetta per raggiungere il campanello per prenotarsi per la risposta così farai anche preparazione atletica! Se giochi da solo prendi il gioco come un allenamento della memoria! Le canzoni forse sono un po’ vecchiotte; se sei un appassionato di musica più recente crea pure nuove play-list.
Cinemania
Stesso discorso vale per questa raccolta di indizi che portano dritto dritto al titolo di un film
Parvae pulchritudines
parvae-pulchritudines Se ami il bricolage e vuoi produrre una serie di premi – trofei – regalini adatti ad una sala di scherma, leggi questi suggerimenti
Detti e proverbi di buon senno
detti-e-proverbi-di-buon-senno Fruga pure tra questi detti e proverbi del passato, che sono la saggezza dei popoli; forse ne trovi
qualcuno utile anche in pedana!
Giochi di parole (…..o scelleratezze)
Se hai dei dubbi di come funzioni il cervello di uno schermitore (almeno il mio) leggi questo libello; scherzi a parte, guardate un po’ come si possono associare in modo burlesco le parole …..sai in questo modo quante contrarie riesci a trovare all’istante di fronte ad un nuovo avversario!?
Effemeridi 2017 di Stefano
La mia lunga pratica schermistica mi ha abituato a monitorare sempre e a grandangolo tutto ciò che arriva nei miei pressi; in questo caso sono parole, scritte o sentite, che hanno colpito il mio immaginario e ho voluto fermarle in un archivio per rifletterci sopra con più calma e magari a distanza di tempo; voglio soppesare il loro significato, semplice o complesso che sia, per rendermi conto se devono entrare a far parte delle mie idee. Offro volentieri a tutti voi, per condividerli, questi spunti che ho raccolto dalla mia esperienza.
– Mi hai mentito! Certo, perché non sopporti la verità (dal film L’amore secondo Dan)
– Le mie figlie non mi sopportano! Allora vuol dire che stai facendo qualcosa di giusto (dal film L’amore secondo Dan)
– Sei un buon padre, ma un cattivo papà (dal film L’amore secondo Dan)
– Non capisci di non capire (dal film L’amore secondo Dan)
– L’amore non è un sentimento, ma una capacità (dal film L’amore secondo Dan)
– ..a chi crede che Gesù bambino sia Babbo Natale da giovane (da canzone sentita alla radio)
– …ma se le biblioteche ti sono sempre piaciute! Ti ricordi a scuola,ci facevi sesso dentro (dal film Suburban girl)
– E’ cosi affascinante che per strada lo seguono anche i cani. Lo credo, i cani seguono i cani (dal film Suburban girl)
– Non indossa le mutande…forse era in ritardo e non ha fatto in tempo a mettersele (dal film Suburban girl)
– Noi tutti cerchiamo un anima, anche istintivamente, quando riflettiamo su un personaggio della Storia. Cercare l’anima significa scoprire le motivazioni dei gesti, non certo negarli. Magari ammetterli, ma dopo aver capito il perché delle cose (dal libro Tiberio, di Antonio Spi Spinosa)
– I fati troveranno la via: le cose si compiranno per loro intima forza (dal libro Tiberio, di Antonio Spinosa)
– Vi ricordo che i più grandi personaggi della storia sono mortali: immortale è solo lo Stato (Tiberio, imperatore)
– Il biografo, nel tracciare la storia di Tiberio, è inorridito non per le gesta del principe, ma per l’ostinazione dei detrattori (dal libro Tiberio Tiberio, di Antonio Spinosa)
– Non c’è nulla di eccezionale o di sorprendente nella possibilità di rivedere e di ripensare problemi che sono già stati analizzati innumerevoli volte in precedenza, perché è questa la forza straordinaria del sapere: potersi porre problemi antichi con interrogativi nuovi, con strumenti di analisi nuovi, che sono dati dall’accumularsi del sapere stesso e da quella esperienza storica che è coestensiva alla vita (dal libro, Gesù di Nazaret Tabù e trasgressione, di Ida Magli)
– Tutto ciò che facciamo, diciamo, pensiamo, va a far parte del nostro tessuto interiore, anche se noi lo rielaboriamo immediatamente a seconda dei nostri bisogni personali e quindi in qualche modo lo trasformiamo. Ma questa unicità del singolo individuo nulla toglie al fatto che costruiamo la nostra personalità con gli stessi “mattoni” culturali e sociali con i quali sono costruite le personalità di tutti coloro che condividono la nostra cultura (dal libro, Gesù di Nazaret tabù e trasgressione, di Ida Magli)
– Tutte le volte che lei aveva un orgasmo, lui andava a farsi un panino … perché non gli faceva il panino prima ?! (dal film, Insonnia d’amore)
– Sai, quel sogno dove tu cammini nuda per la strada e tutti ti guardano … adoro quel sogno! (dal film, Insonnia d’amore)
– Hai tante probabilità di vincere quante una palla di neve all’inferno (dal film, Matrimonio in appello)
– Hai cinquantasei anni …solo qualche parte di me! (dal film, Matrimonio in appello)
– Io penso che tu debba far pensare me (dal film, Matrimonio in appello)
– Oggi non sappiamo più invecchiare (da articolo Nazione, Teo Teocoli)
– Il mare è come il cielo rovesciato solo che al posto degli uccellini ci sono i pesci (dal film, La spiaggia)
– Una linea è una lunghezza senza larghezza (dal film, Il senso di Smilla per la neve)
– I parassiti non uccidono i loro ospiti …non sarebbe educato (dal film, Il senso di Smilla per la neve)
– E (Ulisse) disse al fiume: Signore, chiunque tu sia, a te arrivo fuggendo dal mare; ora m’immergo nella tua corrente e mi proclamo tuo debitore; abbi pietà di me (dall’Odissea di Omero)
– …l’abbraccio del silenzio… (da una canzone sentita alla radio)
– …per me che sono nullità nell’immensità… (dalla canzone, L’immensità)
– Traduzione del verso dei gatti miao in lingua inglese = meow ! (dal film, In the cut)
– A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca (Giulio Andreotti, politico)
– Che ci dicano cosa vuol dire, secondo loro, rinunciare al secolo e come si fa a riconoscere quelli che hanno abbandonato il secolo: forse solo perché non portano armi e non sono legalmente sposati? E che ci spieghino un po’ se ha davvero abbandonato il secolo chi cerca quotidianamente di accrescere le sue ricchezze con tutti i mezzi, allettando con le beatitudini del regno celeste, minacciando l’eterno supplizio dell’inferno, e così col pretesto di Dio e di qualche santo spogliando gli ignoranti e riducendo i loro eredi alla miseria (Carlo Magno, dal libro Carlo Magno un padre dell’Europa, di Alessandro Barbero)
– Il tuo corpo è la somma di tutti i desideri (da canzone sentita alla radio)
– La vita è come leccare miele da un cactus (dal film, Killer Elite)
– Lei si comporta come se la stupidità fosse una virtù (dal film, Il volo della Fenice)
– “Non faccio distinzioni tra gli uomini; non sono interessato alla loro discendenza o alle loro origini. Per me ogni straniero virtuoso è un greco e ogni cattivo greco è peggio di un barbaro” (Arriano, Anabasi di Alessandro)
– …il mormorio degli anni… (da canzone sentita sulla spiaggia di Misano Adriatica)
– La cosmologia è la religione degli atei intelligenti (dalla presentazione del film La teoria del tutto)
– I greci credevano nella scienza, non negli dei, per spiegare le cose. O, piuttosto, provavano prima con la scienza e davano credito agli dei solo quando non riuscivano a trovare una risposta da soli (dal libro, “Io, Cleopatra” di Margaret George
– Passeggiavo a piedi nudi nella tua anima (canzone cantata da Fausto Leali)
– Il tuo sorriso annaspa in un cerchio chiuso (canzone sentita alla radio)
– Sono allo zenit (ascoltatrice alla radio)
– Mia madre, dopo avermi fatto, ha buttato via lo stampo (dal film, Pensieri pericolosi)
– Devo aprirti la testa e scrivercelo dentro per fartelo capire! (dal film, Lo sperone insanguinato)
– Un giorno mi sono innamorato della fossetta in mezzo al mento di una ragazza, poi sono stato costretto a sposare tutto il resto (da un Film)
– Da piccolo ero così povero che meno male che ero un maschietto e avevo così qualcosa con cui giocare (da un film)
– Parli troppo spesso e fai poche pause di silenzio, che poi sono le cose più interessanti di te (da un film)
– Attenti al cane e al padrone (cartello di una casa con giardino a Misano Adriatico)
– In certe cose non esistono risposte, ma solo scelte (dal film, Solaris)
– Da un diamante non nasce nulla, dal guano nascono i fiori (da una canzone di Fabrizio de André)
– Non sapresti fare andare nemmeno un citofono (da un film)
– Mio nonno mi ha detto che comincerà a mangiare il pesce solo quando non starà più nell’acqua ma nel lambrusco (da un commensale al restaurant di un albergo a Misano Adriatico)
– Dio esiste e ha la maglia azzurra (da Nazione, giornale di Firenze dopo la vittoria al mondiale)
– Da giovane ero così magra che mi chiamavano gruccia vestita (da Rita, nostra amica)
– …presto nei migliori cinema e anche in quelli così così (da una pubblicità alla radio)
– E’ vietato lasciare liberi i cani e non provvedere alle loro deiezioni (da un cartello in piazza duomo a Firenze)
– Dio c’è e bussa per lavarti i vetri (da canzone di Mia Martini)
– Al di là delle cose più belle, al di là delle stelle ci sei tu (da canzone di Betty Curtis)
– La paura fa bene, acuisce i nostri sensi; ti fa pensare e ragionare lucidamente (dal film, Bianco Natale a Beverly Hills)
– Se la pazienza è una grande virtù, ne servirà tanta e forse di più (da canzone sentita alla radio)
– Dalla vita non voglio tutto, ma solo una grande porzione (dal film, The women)
– …per i Cristiani che egli ( Ibn Giobair, scrittore arabo) era ben contento di poter definire “porci di bassa qualità” (dal libro, Saladino di Albert Champdor)
– Cogli nel tuo cuore la conoscenza del Profeta, senza intermediari di libri, né di maestri (dal libro, Saladino di Albert Champdor)
– Saladino adolescente completò a Damasco la sua educazione, dove i suoi nuovi maestri, a differenza di quelli precedenti, s’adoperarono ad ispirargli un attaccamento superstizioso ai riti della religione islamica e l’odio per i Cristiani (dal libro Saladino, di Albert Champdor)
– Siano invincibili le armi vostre. Possano i pericoli, le sofferenze e le fatiche della guerra essere la penitenza che Dio vi impone. Gli infedeli stanno conquistando in Terra Santa le nostre città e i nostri territori. Essi rapiscono le nostre spose e le figlie nostre e profanano i nostri santuari. Cosa aspettate voi per riparare questi terribili mali? Impugnate le armi. Accingetevi a combattere in preda ad un furore sacro. Possano risuonare in ogni dove, nel mondo cristiano, le seguenti parole del Profeta: “Guai a colui che non bagna la propria spada nel sangue (parole di San Bernardo di Chiaravalle nel XII secolo; dal libro Saladino, di Albert Champdor)
– Non mi piacciono i prepotenti che cercano di sottomettere la gente, né mi piace la gente che si lascia sottomettere dai prepotenti (dal film, Lo strano amore di Marta Ivers)
– …prima che il sole riscaldi due volte il deserto…(dal film, Nefertiti la regina del Nilo)
– Non disperare un nuovo giorno ha sempre un nuovo volto (dal film, Nefertiti la regina del Nilo)
– Dalla quantità di panni che mi ritrovo da lavare ogni settimana sono giunta alla conclusione che in casa mia vivono persone che non ho ancora incontrato (da messaggio ribaltato da mia figlia Carlotta sul cellulare)
– Ha una faccia che spaventerebbe una strega (dal film, Mary Poppins)
– Gli elettrodomestici di questa casa hanno l’età di mia nonna (dal film, One fot the money)
– Cosa aspettavi a dirmelo, la fine del mondo! (dal film, One for the money)
– Non te lo direi nemmeno se venisse il Papa e mi picchiasse con un bastone (dal film, One for the money)
– Noi siamo storia vecchia come le piramidi (dal film, One for the money)
– E’ più grassa di una vacca (dal film, One for the money)
– C’è sempre una prima volta; ma sono più importanti le ultime volte. Secondo me la vita è solo una meravigliosa collezione di ultime volte: l’ultima volta che ti cantano una ninna nanna, l’ultima volta che vai in bicicletta con le rotelle, l’ultima volta che esci dal cancello della scuola.
Purtroppo nessuno ti avverte che quella che stai vivendo è l’ultima volta; di solito non te ne accorgi nemmeno (dal film, Pazze di me).
– Lei a lui: che dici, chiediamo il conto? Lui: c’ho pensato io naturalmente. Lei: naturalmente; e cosa mi significa questo naturalmente?! Lo so io cosa significa: un secolo d’impegno, di lotta e di sacrifici, affinché le donne potessero ottenere un minimo sindacale di emancipazione; e tu me lo distruggi con il tuo naturalmente del cazzo, dando per scontato che io non sia in grado di provvedere a me stessa come femmina e quindi essere inferiore; giusto?! Lui: allora dividiamo. Lei: E’ certo essendo femmina assecondi qualsiasi cosa che io ti dica. Lui: allora paga tu. Lei: ah, ah! Comodo, la mammina che fa tutto ora ti paga anche il conto. Lo sai dove te lo puoi ficcare il tuo naturalmente?! Lui: naturalmente! Lei si alza e andandosene dice: paga tu, va! (dal film, Pazze di me)
– Controllai alcune date di nascita di famiglia e mi accorsi che mio nonno probabilmente il famoso telegramma “Obbedisco”, l’aveva letto sul giornale. E che suo padre, da bambino, forse aveva visto Napoleone per le strade di Parma. E che il bisnonno del bisnonno di suo nonno poteva aver commentato con gli amici: “Secondo me, Cristoforo Colombo è un pazzo”.
La storia perdeva così la sua astratta solennità e diventava quasi una vicenda di famiglia se, incolonnando su un foglio di quaderno una ventina di trisavoli, risalivo a un ragazzo con l’elmo e la corazza che stava sul Rubicone, mentre Cesare pronunciava quella frase sui dadi.
Troppo tardi, dicevo, avevo intuito questa dimensione familiare della storia. E così le vicende che studiai alle elementari e alle superiori mi apparvero estranee, imbalsamate. Scritte da qualcuno unicamente perché noi ragazzi venissimo promossi o bocciati (dal libro, Messalina di Luca Goldoni)
– Il sogno di chiunque scriva una biografia è quello di ribaltare l’immagine del personaggio. Dimostrare, per esempio, che Caino era un buon diavolo, Noè soffriva il mal di mare e Maria Goretti aveva una doppia vita (dal libro, Messalina di Luca Goldoni)
– E ’il periodo in cui le donne romane hanno strappato la parità, sottraendosi alla manus, cioè alla podestà del marito: se viene meno l’affectio maritalis, il consenso al vincolo nuziale, possono ottenere il divorzio. E’ incredibile, ci vorranno duemila anni per tornare a queste conquiste (dal libro, Messalina di Luca Goldoni)
– I romani avevano creato gli Dei a immagine e somiglianza degli uomini, mentre la nostra religione sostiene il contrario, ma non è un complimento al Creatore; oppure c’è da pensare che gli siamo venuti male (dal libro, Messalina di Luca Goldoni)
– La religione nasce dal peccato (da una canzone sentita alla radio)
– Quando non sai cosa fare, fai quello che devi (da Bersani, uomo politico in TV)
– Potea non volle; or che vorria non puote (dalla poesia I due susini di Luigi Flachi, ricordato spesso dal nonno Giovanni)
– La Bellezza è l’unica cosa contro cui la forza del tempo sia vana. Le filosofie si disgregano come la sabbia, le credenze si succedono l’una all’altra, ma ciò che è bello è una gioia per tutte le stagioni ed un possesso per tutta l’eternità.
Un uomo che non ha pensieri individuali è un uomo che non pensa.
Le peggiori cose son sempre fatte con le migliori intenzioni.
La disobbedienza, per chiunque conosca la storia, è la virtù originale dell’uomo. Con la disobbedienza il progresso è stato realizzato; con la disobbedienza e con la rivolta.
Esperienza è il nome che tutti danno ai propri errori.
L’anima nasce vecchia e diventa giovane. Ecco la commedia della vita. Il corpo nasce giovane e diventa vecchio. Ecco la tragedia dell’anima.
(dal libro Aforismi, di Oscar Wilde)
– E’ immorale servirsi della proprietà privata per alleviare i mali spaventosi dovuti all’istituzione della proprietà privata.
Colui per il quale il presente è la sola cosa che è presente, non conosce niente del tempo nel quale vive. Per capire i XIX secolo è necessario capire ogni secolo che l’ha preceduto e che ha contribuito a farlo tale e quale è stato.
Oggi si conosce il prezzo di tutte le cose e il valore di nessuna.
(dal libro Aforismi, di Oscar Wilde)
– Pietro Leopoldo volle essere certo che gli amministratori che lavoravano per il suo governo, si sentissero al servizio del suo popolo, rinunciando ad ogni ambizione di formare come una classe a sé (dal libro i Lorena. Granduchi di Toscana, di Marcello Vannucci)
– Gli strumenti di tortura che erano nelle stanze del palazzo del Bargello
furono posti su un rogo ed arsi, significando che nello Stato di Pietro Leopoldo la giustizia era ormai amministrata nel rispetto dei diritti che appartengono ad ogni uomo (dal libro i Lorena. Granduchi di Toscana, di Marcello Vannucci)
– Si scontrarono, ma in modo soffice, senza vincitori e vinti, le idee di coloro che si pensarono giacobini e rivoluzionari, opposti alla parte che si schierava nel nome della tradizione. A metà strada fra queste idee, si sistemarono quelli che pensarono potesse esserci il modo di restare fedeli alla tradizione, pur senza respingere le istanze di un presente, che non poteva essere ignorato (dal libro i Lorena. Granduchi di Toscana, di Marcello Vannucci)
– Forse un libro scriverai, come libero autore (dalla canzone Gli uomini Celesti di Mogol-Battisti
– La Terra non l’abbiamo ereditata dai nostri padri, ma l’abbiamo presa in prestito dai nostri figli (dal libro Il Piccolo principe, di Saint-Exupéry)
– La brutta notizia è che il tempo vola; quella bella che il pilota sei tu (da Internet)
– La superbia è tenuta per gran peccato e si punisce un atto di superbia in quel modo che l’ha commesso. Onde nullo reputa viltà lo servire in mensa, in cucina o altrove, ma lo chiamano imparare; e dicono che così è onore al piede camminare, come l’orecchio guardare; onde chi è deputato a qualche offizio, lo fa come cosa onoratissima e non tengono schiavi, perché essi bastano a se stessi, anzi soverchiano (dal libro, La città del Sole di Tommaso Campanella)
– Conosce più donne quell’uomo che una manicure (da film alla TV)
– Non vado d’accordo con lui, ma ammiro il suo modo di pensare, perché porta la discussione ad alto livello (dal libro, Italia fragile di Giuseppe Prezzolini)
– E’ un libro informativo, critico, direttivo: sempre ad un livello di intelligenza superiore ai partiti ed agli eventi. Lo specchio di un’intelligenza che vive sopra le passioni (dal libro, Italia fragile di Giuseppe Prezzolini)
– La violenza è la levatrice della Storia (Carlo Marx)
– La responsabilità di chi lancia un’idea è simile a quella di chi getta un sasso nell’acqua e non sa dove arriveranno le onde che solleva. Le parole la forza e la violenza sono simili e l’una può essere talvolta presa per l’altra. Per conto mio ho osservato che molti chiamano forza un’energia quando è da la loro parte e violenza quando l’energia è contro di loro. Ma io passo per una malalingua (dal libro Italia fragile di Giuseppe Prezzolini)
– E’ un’antica disputa se la Storia possa insegnare. Per insegnare, dovrebbe ripetersi. Ma soltanto gli atomi son supposti ripetere le loro scissioni e fusioni con gli stessi risultati. Gli atti umani producono sempre novità (dal libro Italia fragile di Giuseppe Prezzolini)
– I veri pericoli per l’indipendenza dei giornalisti e della libertà di stampa sono la RAI e la TV; ossia lo Stato. E’ lo Stato che dando a questi organi d’informazione il monopolio accontenta tutto quel pubblico pecorile, desideroso soltanto di evadere dalla realtà e di divertirsi, che non si cura affatto di avere notizie esatte e discussioni serie con indipendenza di giudizio e si contenta dei pastoni e delle pillole ammannite dai farmacisti politici dei partiti dominanti e si ferma a bocca aperta unanime alle scene sportive e a Canzonissima (dal libro Italia fragile di Giuseppe Prezzolini)
– Sono portato a credere che l’immaginazione conti nella politica più del ragionamento, delle prove, delle testimonianze, delle statistiche. E quindi che per persuadere gli uomini occorre la fantasia e non la ragione (dal libro Italia fragile di Giuseppe Prezzolini)
– Quando nel 1965 arrivarono a Firenze i burocrati e gli impiegati dello Stato piemontese parlavano ancora in dialetto; i fiorentini li chiamavano “i buzzurri” (dal libro Roma o morte, di Arrigo Petacco)
– Confronto a te Cenerentola sembrerebbe scalza (dal film, Angeli con la pistola)
– Il cuore ha delle ragioni che la ragione non comprende (Blaise Pascal)
– A che ora arrivano gli ospiti? Non arriva mai nessuno per primo, arrivano tutti per ultimi (dal film, Angeli con la pistola)
– Ha tentato di mettermi in tasca le mani, dove non ci sono tasche (dal film, Angeli con la pistola)
– Una persona semplice prende in mano dalla scacchiera un cavallo: ma guarda un po’! I ricchi mettono un cavallo su una pedina! (dal film, Angeli con la pistola)
– Sono l’uomo più fortunato del mondo; morissi adesso sarei felice (da un trailer al computer)
– Una volta guardavo il mondo assai distrattamente: non lo guardavo, lo sorvolavo. Avevo del tempo avanti a me. Ora vorrei vedere bene tutto ed essere informato di ogni cosa, come uno che non ha più tempo da perdere (dal racconto, La Lombardia, di Vincenzo Cardarelli)
– O io ho girato troppo poco o tu sei la donna più bella del mondo (dal film, Sei mai stat sulla Luna?)
– …i cittadini fossero non soltanto liberi, ma degni di esserlo (dal libro Origine della disuguaglianza di Jean-Jacques Rousseau)
– Nessuno di voi è così poco illuminato da ignorare che dove manca il vigore delle leggi e l’autorità dei loro difensori non può esservi né sicurezza né libertà per nessuno (dal libro, Origine della disuguaglianza di Jean-Jacques Rousseau)
– Mi sembra che la più utile e la meno progredita di tutte le conoscenze umane sia la conoscenza dell’uomo e oso dire che la sola epigrafe del tempio di Apollo in Delfo contenesse un precetto più importante e più difficile di tutti i grossi libri dei moralisti (dal libro Origine della disuguaglianza di Jean-Jacques Rousseau)
– Scontento del tuo stato attuale per ragioni che promettono ai disgraziati posteri una scontentezza anche maggiore, forse vorresti poter tornare indietro; e questo sentimento deve costituire un elogio per i tuoi primi avi, una critica per i tuoi contemporanei e uno spavento per quelli che avranno la disgrazia di vivere dopo di te (dal libro Origine della disuguaglianza di Jean-Jacques Rousseau)
– Lasciate all’uomo civile il tempo di radunare intorno a sé tante macchine e senza dubbio supererà facilmente il selvaggio; ma se volete vedere una gara in condizioni ancora più diseguali, metteteli l’uno davanti all’altro nudi e disarmati e riconoscerete subito quale sia il vantaggio d’aver sempre a disposizione tutte le proprie forze, d’essere sempre pronto a ogni evento e di portare sempre se stesso, per così dire, tutto intero con sé (dal libro Origine della disuguaglianza di Jean-Jacques Rousseau)
– Io non scorgo in ogni animale che una macchina complicata cui la natura ha dato i sensi perché potesse ricaricarsi da sola e difendersi, fino a un certo punto, da tutto ciò che tende a guastarla: E nella macchina umana scorgo esattamente le stesse cose, con questa differenza: che la natura da sola compie tutte le operazioni della bestia, mentre l’uomo partecipa alle sue in qualità di agente libero (dal libro Origine della disuguaglianza di Jean-Jacques Rousseau)
– In questo nuovo stato, con una vita semplice e solitaria, bisogni limitatissimi e gli strumenti che avevano inventato per provvedervi, gli uomini, che godevano di molto tempo libero, lo impiegarono a procurarsi parecchie specie di comodità sconosciute ai loro padri; e fu questo il primo giogo che si imposero senza pensarci e la prima fonte dei mali che prepararono ai loro discendenti. Infatti, oltre a continuare ad ammollirsi il corpo e lo spirito, con l’abitudine queste comodità perdettero quasi tutto il loro piacere e nello stesso tempo degenerarono in veri e propri bisogni, sì che la privazione ne divenne assai più crudele di quanto ne fosse dolce il possesso e si era infelici perdendoli senza essere felici possedendoli (dal libro Origine della disuguaglianza di Jean-Jacques Rousseau)
– A forza di vedersi non si può fare a meno di vedersi di nuovo. Si insinua nell’anima un sentimento tenero e dolce che per la minima opposizione diviene furore impetuoso: con l’amore si desta la gelosia, trionfa la discordia, e la più dolce delle passioni riceve sacrifici di sangue umano (dal libro Origine della disuguaglianza di Jean-Jacques Rousseau)
– I corpi politici risentirono ben presto degli inconvenienti che avevano costretto gli individui ad uscirne: e quello stato fu ancora più funesto nei rapporti di quei grandi corpi di quanto lo fosse prima per gli individui di cui essi erano composti. Ne nacquero le guerre nazionali, le battaglie, le uccisioni, le rappresaglie che fanno fremere la natura e urtano la ragione, e tutti quegli orribili pregiudizi che collocano nel novero delle virtù l’onore di spargere sangue umano. Le persone oneste impararono a contare fra i loro doveri quello di trucidare i propri simili; alla fine si videro gli uomini a massacrarsi a migliaia senza sapere il perché, i si facevano più uccisioni in una giornata di battaglia, e più orrori nella presa di una città, di quanti se ne fossero commessi nello stato di natura per secoli e secoli su tutta quanta la faccia della terra (dal libro Origine della disuguaglianza di Jean-Jacques Rousseau)
– Dal primo libro di Zoroastro egli aveva imparato che l’amor proprio è un pallone pieno di vento, se appena lo buchi sfiata tempesta (dal libro, Zadig di Voltaire)
– Era d’animo generoso, non temeva di fare del bene gli ingrati; in ciò seguendo quel grande precetto di Zoroastro: “Quando mangi, da’ pure qualcosa ai cani, anche se poi mordono” (dal libro, Zadig di Voltaire)
– Tutte le nazioni devono a lui (Zoroastro) il seguente dettame: è meglio correre il rischio di salvare un colpevole piuttosto di condannare un innocente” (dal libro, Zadig di Voltaire)
– Una donna, indecisa sulla paternità tra due uomini, disse di essere pronta a riconoscere come padre del bambino chi avesse saputo dargli la migliore educazione. La disputa fu portata di fronte a Zadig che chiese al primo “cosa insegnerai al tuo pupillo?”; egli rispose: “Gli insegnerò le otto parti del discorso: dialettica, astrologia, demonomania, l’essenza della sostanza e dell’accidente,dell’astratto e il concreto, le monadi e l’armonia prestabilita”. L’altro disse:” io cercherò di farlo crescere giusto e degno di avere amici”. Zadig sentenziò: “Padre o non padre del piccolo, tu secondo sposerai sua madre” (dal libro, Zadig di Voltaire)
– In Babilonia da bel millecinquecento anni durava una grande disputa che divideva in due accanite sette l’impero. Una setta asseriva che non si doveva mai entrare nel tempio di Mitra fuorché con il piede sinistro; i partigiani dell’altra, aborrendo da tale usanza, non entravano se non con il piede destro innanzi. Tutta la gente fissava Zadig per vedere come si sarebbe comportato; Zadig passò la soglia del tempio con un salto a piedi giunti; e dimostrò poi come il Dio del cielo e della terra, imparziale con tutti, non sta a badare più a una gamba che all’altra (dal libro, Zadig di Voltaire)
– Zadig concluse anche bellamente la grande controversia tra i magi bianchi e i magi neri. I bianchi consideravano empietà il volgersi verso l’oriente invernale, nelle preghiere a Dio. I neri asserivano che Dio aveva in abominazione le preghiere di coloro che si volgevano verso l’occidente estivo. Zadig diede l’ordine di volgersi di libera scelta (dal libro, Zadig di Voltaire)
– Si venne a parlare delle passioni. – h! Quanto sono fatali, – diceva Zadig. E l’eremita: – Sono i venti che gonfiano le vele del vascello, qualche volta lo portano a fondo ma senza di loro il vascello non navigherebbe. La bile può dare collera e infermità, ma senza la bile l’uomo non vivrebbe. Quaggiù tutto è rischio, ma tutto è necessità (dal libro, Zadig di Voltaire)
– Buoni a nulla, ma capaci di tutto (alla TV, lo scrittore Mauro Corona)
– I soldi non bastano: risparmieremo sul bucato e non metteremo i calzini il giovedì (dal film, Quella strana coppia)
– I pescecani devono sempre muoversi: non avendo la vescica natatoria, se si fermano vanno a fondo (da documentario alla TV)
– In quell’ufficio tutti mi guardano come se fossi un figlio illegittimo alla lettura di un testamento (dal film, dalle otto alle cinque orario continuato)
– La forza di una catena è quella del suo anello più debole (dal film, dalle otto alle cinque orario continuato)
– Io la caccia non la capisco: c’è gente che spara ad animali come Bambi e Tamburino (dal film, dalle otto alle cinque orario continuato)
– Ciurma felice, la nave vola (dal film, dalle otto alle cinque orario continuato)
– Io non ti conosco, io non so chi sei; so che hai cancellato con un gesto i sogni miei (dalla canzone, Insieme, cantata da Mina)
– Portami una bistecca al sangue, ma al sangue: deve far paura a un vampiro (dal film, Un paradiso per due)
– Più le cose che raccontava sembravano sorprendenti, più trovavano credito presso quegli spiriti ignoranti e leggeri (dal libro,Teodora imperatrice di Bisanzio, di Charles Diehl)
– Vola come una farfalla, pungi come un’ape (dal film, Un marito di troppo)
– Ricordati, la volontà vale più del talento e dell’intelligenza (dal film, Un marito di troppo)
– La caratteristica che tiene insieme tutto è l’elitismo sprezzante del sistema di comando delle democrazie di oggi (da articolo su L’espresso di Tommaso Cerno)
– L’età è solo un numero (dal film, Professore per amore)
– E’ il momento in cui non c’è domani (dalla telecronaca di una partita di pallacanestro alla TV)
– Siccità in attacco (dalla telecronaca di una partita di pallacanestro alla TV)
– Perché vi siete innamorati di tutte le cose della vita che distruggono l’uomo?! (dal discorso tenuto da Alessandro Magno su fiume Ifasi)
– Scusi che tenuta di strada ha questa macchina? Una merda, si ribalta in parcheggio (dal film Eccezzziunale veramente)
– Sei come un interruttore, ti spengi e te ne vai (da una canzone sentita alla radio)
– Le madri degli stupidi sono sempre gravide (da conferenza di Piergiorgio Odifreddi)
– Il nostro amore è come andare in contromano (da canzone sentita alla radio)
– Tutte le donne diventano come le loro madri. Questa è la loro tragedia. Gli uomini no. E questa è la loro tragedia (dal libro, Aforismi di Oscar Wilde)
– Gli uomini bramano sempre essere il primo amore di una donna e questo è un effetto della loro stupida vanità. Noi donne abbiamo un istinto più sottile. Ciò che ci piace essere …è l’ultima storia d’amore di un uomo (dal libro, Aforismi di Oscar Wilde)
– Non credo nell’aldilà, ma comunque mi porto dietro sempre un cambio di biancheria (citazione di Woody Allen, dal libro Dizionario della stupidità di Piergiorgio Odifreddi)
– Con argomenti tipici della lucidità dei pazzi… (dal libro Dizionario della stupidità di Piergiorgio Odifreddi)
– Spesso si pensa stupidamente che amare gli animali significhi coccolare cani e gatti e inorridire per le corride o i massacri delle foche. Raramente si pensa invece che il vero problema risiede invece nelle sofferenze e violazioni dei diritti degli animali causate dal loro uso nell’alimentazione e nelle sperimentazione (dal libro Dizionario della stupidità di Piergiorgio Odifreddi)
– La gente pretende di avere in casa d’estate le temperature che ci sono fuori d’inverno e d’inverno quelle che ci sono fuori d’estate. Il che costringe a indossare in casa maglioni invernali in estate e magliette estive d’inverno (dal libro Dizionario della stupidità di Piergiorgio Odifreddi)
– La stupidità degli altri mi affascina, ma preferisco la mia (citazione di Ennio Flaiano, dal libro Dizionario della stupidità di Piergiorgio Odifreddi)
– Oggi i cretini sono pieni d’idee (citazione di Ennio Flaiano, dal libro Dizionario della stupidità di Piergiorgio Odifreddi)
– E’ stupido pretendere di muovere tonnellate di metallo per spostare qualche chilo di carne, soprattutto sottraendo petrolio prezioso dal sottosuolo e immettendo gas tossici nell’atmosfera (citazione da Hermann Hesse del 1927, dal libro Dizionario della stupidità di Piergiorgio Odifreddi)
– Sfogliare i giornali non sarebbe di per sé stupido, se essi si limitassero a riportare fatti e a dare informazioni. Ma lo diventa quando invece si allargano a fornire opinioni e a fare disinformazione, a vantaggio degli investitori e dei proprietari (dal libro Dizionario della stupidità di Piergiorgio Odifreddi)
– Una cosa che mi umilia profondamente è vedere che il genio umano ha dei limiti, ma la stupidità umana no (dal libro Dizionario della stupidità di Piergiorgio Odifreddi)
– La diffusa presenza degli oroscopi è la prova del fatto che la nostra epoca non è scientifica, nonostante tutta la sua tecnologia (dal libro Dizionario della stupidità di Piergiorgio Odifreddi)
– Mi disse: – non ti scordare mai di me (canzone sentita alla radio)
– Lo torturano per farlo parlare; invece mia moglie la dovrebbero torturare per farla stare zitta (dal film, Il pirata saraceno)
– …l’universo ce l’ha con me (da film visto alla TV)
– Anche i più intelligenti possono dire stupidaggini (dal libro Dizionario della stupidità di Piergiorgio Odifreddi)
– Chi vuole nascondere la verità al popolo non deve preoccuparsi di questo libro: il popolo non legge, lavora sei giorni e il settimo va all’osteria. Ma, religiosi e filosofi, tremate che non abbia ad arrivare il giorno della ragione (Voltaire)
– Il verosimile è più convincente del vero, per potersi imporre il vero deve diventare verosimile. Il verosimile è il regno della stupidità, cioè delle superstizioni diffuse e del politicamente corretto imposto. Che la Terra abbia miliardi di anni e giri attorno al Sole, i continenti vadano alla deriva, i monti e le valli si siano lentamente formati nel tempo, le specie animali e vegetali si evolvano, le cose siano formate da atomi invisibili e la materia sia quasi completamente “piena di vuoto”: tutte queste idee inverosimili vennero avversate, a una a una, dagli stupidi di turno, a uno a uno, nell’eterna lotta dell’oscurantismo contro l’illuminismo (dal libro Dizionario della stupidità di Piergiorgio Odifreddi)
– Che il velo sia una tradizione islamica è solo uno stupido luogo comune. Nella Prima lettera ai Corinzi San Paolo dice: Una donna che prega senza velo manca di riguardo al proprio capo. Nella Sura 24 del Corano Maometto dice: Dì alle credenti di abbassare lo sguardo, di essere caste e di coprirsi il seno con un velo. Quindi le donne occidentali, che non portano più il velo ma continuano a coprirsi il seno, seguono dunque paradossalmente i precetti islamici ma non quelli cristiani (dal libro Dizionario della stupidità di Piergiorgio Odifreddi)
– Marx non era uno stupido, ma molti marxisti sì e molti non marxisti anche: non è vero che il comunismo voglia rendere tutti uguali. Infatti nella Critica al programma di Gotha dice: Da ciascuno secondo le proprie possibilità, a ciascuno secondo i propri bisogni. Esattamente come la massima evangelica degli Atti degli Apostoli (4,35) (dal libro Dizionario della stupidità di Piergiorgio Odifreddi)
– Nei tribunali troneggia il motto spudoratamente falso “La legge è uguale per tutti”, che viene ripetuto ed esibito solo per cercare di convincere gli ingenui a crederci (dal libro Dizionario della stupidità di Piergiorgio Odifreddi)
– Per molti tweetter vale la frase di Fellini nel film 8 ½: Non ho nulla da dire, ma voglio dirlo lo stesso (dal libro Dizionario della stupidità di Piergiorgio Odifreddi)
– E’ stupido pensare che con la sconfitta dei totalitarismi del novecento la libertà regni ormai sovrana nel mondo. Hitler nel Mein Kampf del 1925 ammirava gli Stati Uniti per la “soluzione finale” adottata per risolvere il problema indiano e il Vaticano per l’efficacia dei metodi inquisitori alla Bellarmino (dal libro Dizionario della stupidità di Piergiorgio Odifreddi)
– Una risoluzione del Congresso degli Stati Uniti, datata 19 ottobre 1984, stabilisce: E’ da considerarsi atto di terrorismo qualsiasi attività che: a) implichi un’azione violenta o pericolosa per la vita umana; b) sia rivolta ad intimidire la popolazione civile con l’uso della forza o a influenzare in modo coercitivo la politica di un governo. Secondo questa definizione i più efferati atti di terrorismo della storia dell’umanità sono stati perpetrati dagli Stati Uniti stessi il 6 e il 9 agosto 1945 in Giappone, con le più potenti armi di distruzione di massa fino ad oggi usate (dal libro Dizionario della stupidità di Piergiorgio Odifreddi)
– Leone XIII minacciò nel 1889 di andare in esilio se fosse stata eretta la statua a Giordano Bruno in Campo de’ Fiori a Roma. Pio XI in occasione del concordato del 1929 chiese che la statua fosse abbattuta. Un dittatore fascista dimostrò di essere meno stupido di due papi (dal libro Dizionario della stupidità di Piergiorgio Odifreddi)
– I logici nel novecento sono arrivati a capire due profonde verità a proposito del senso delle cose. La prima è che non tutte le domande sono sensate: in particolare non lo sono appunto quelle a proposito del senso. E la seconda è che non tutte le domande sensate ammettono risposta: anzi, la maggior parte non l’ammette, benché gli stupidi non riescano a farsene una ragione (dal libro Dizionario della stupidità di Piergiorgio Odifreddi)
– Il legame di ogni rapporto, sia nel matrimonio sia nell’amicizia, sta nella conversazione (dal libro Aforismi di Oscar Wilde)
– Mi piace parlare di fronte a un muro di mattoni: è l’unico interlocutore al mondo che non mi contraddice mai (dal libro Aforismi di Oscar Wilde)
– Esperienza è il nome che tutti danno ai propri errori (dal libro Aforismi di Oscar Wilde)
– …volendo imbandirci non si sa che quintessenza delle idee che non avevano, riuscirono egregiamente a felicitarci di una noia intollerabile (prefazione al libro Chitra, di Rabindranath Tagore)
– …dove il sole mattutino stampa la sua orma di fuoco fino all’estremo lembo di occidente (dal libro, Chitra di Rabindranath Tagore)
– Ma voi disperdeste il mio voto come la luna disperde il voto di oscurità della notte (dal libro, Chitra di Rabindranath Tagore)
– …chiudendo così la breve storia di un momento felice che non ha passato né futuro (dal libro, Chitra di Rabindranath Tagore)
– Il silenzio della notte parlava nello strido dei grilli (dal libro, Chitra di Rabindranath Tagore)
– …a quel modo stesso che al soffio del vento cadono i petali di un fiore (dal libro, Chitra di Rabindranath Tagore)
– Scolta un mio consiglio. Quando col venir dell’autunno muore la stagione dei fiori, allora è che s’inizia il trionfo delle frutta. Verrà il tempo che l’ardente rigoglio del corpo sarà disfiorito, ed Argiuna accetterà lieto la verità feconda e duratura che in te si racchiude (dal libro, Chitra di Rabindranath Tagore)
– Lascia il fiorellino selvaggio dov’esso spuntò; lascialo soavemente morire al cader del giorno fra i compagni languenti e le foglie appassite. Non portarlo nelle sale del palazzo per scagliarlo sulle pietre del pavimento, incapaci di pietà per le cose che sfioriscono e cadono in oblio (dal libro, Chitra di Rabindranath Tagore)
– Non volere che la sazietà della tua sera esiga più che non possa ottenere il desiderio del tuo mattino (dal libro, Chitra di Rabindranath Tagore)
– Guarda come il vento è cacciato dalla pioggia furibonda che gli scaglia dietro migliaia di strali. Eppure esso va sempre, libero ed invitto (dal libro, Chitra di Rabindranath Tagore)
– Ella somiglia allo spirito di un malinconico mattino, seduto sul picco roccioso di un monte, ed avvolto da nuvole oscure che ne velano tutta la luce (dal libro, Chitra di Rabindranath Tagore)
– Un vero viaggio non è cercare nuove terre, ma avere nuovi occhi (da scritta su Facebook)
– Le parole sono al femminile, i fatti al maschile (dalla commedia Vacanze forzate)
– …mentre nel cattolicesimo si tratta di credere in ciò che ti viene detto, nell’induismo si vive invece un’esperienza diretta (dal libro Il giro del mondo in 80 pensieri di Piergiorgio Odifreddi)
– Senza uscir fuori dalla tua porta, puoi conoscere ogni cosa in terra. Senza guardar fuori dalla tua finestra, puoi conoscere le via del cielo (versetti del Tao Te Ching, dal libro Il giro del mondo in 80 pensieri di Piergiorgio Odifreddi)
– Dalla condotta di ognuno di voi dipende il destino di tutti (dal discorso di Alessandro Magno ai Macedoni prima della battaglia di Isso del 333 a.c.)
– L’esperienza è una maestra brutale, ma da essa s’impara (dal film, Viaggio in Inghilterra)
– Il dolore di oggi fa parte della felicità di ieri (dal film, Viaggio in Inghilterra)
– O monte, che regni tra il fumo del nembo e tra il lume degli astri… (Giovanni Pascoli)
– E poiché di opinioni forti c’è veramente bisogno, in questo mondo che i media hanno ormai ridotto a sgangherata rappresentazione virtuale ed espropriato del principio di realtà e del senso delle proporzioni, ben venga chi ha il coraggio di dire apertamente le sue opinioni: ad esempio che la democrazia è totalitarismo, perché si impone ai cittadini senza concedere alternative ad essa. La rappresentatività è un’illusione, perché le elezioni consacrano i candidati attraverso deleghe in bianco. Lo Stato è immorale, perché disposto a infrangere tutti i suoi principi nell’interesse della propria autoconservazione. Il terrorismo è una burla, in confronto alla minaccia nucleare con la quale abbiamo convissuto senza tante isterie nei decenni della Guerra Fredda. I kamikaze sono eroi nemici, costretti a combattere un avversario tecnicamente incommensurabile. E Guantanamo è espressione del peggio di cui sono capaci gli esseri umani, così come la creazione musicale è espressione del meglio (da libro, Il giro del mondo in 80 pensieri di Piergiorgio Odifreddi)
– Le circostanze fanno il caso (da una canzone sentita alla radio)
– Se non si vede alla televisione o comunque in un video …allora non esiste (dal film, Come tu mi vuoi)
– Ripiegando 63 volte su se stesso un foglio di carta, spesso circa un decimo di millimetro, si otterrebbe una pila alta circa 12.500 volte la distanza dalla Terra al Sole, che è di 150 milioni di chilometri (dal libro, Il museo dei numeri di Piergiorgio Odifreddi)
– I numeri non servono solo ai mercanti per comprare e vendere, ma anche all’anima per arricchirsi (citazione in Il museo dei numeri dal libro, Repubblica di Platone)
– Di certo gli atomi non decidono da soli se e come aggregarsi, mettendosi sagacemente ciascuno al suo posto,né sono liberi di scegliere come muoversi. Al contrario, vengono sospinti e indirizzati, fin dall’eternità, nei modi e con gli urti più vari, sperimentando ogni tipo di unione e di moto. E in tal modo pervengono a quelle disposizioni delle quali consiste l’insieme delle cosa (citazione in Il museo dei numeri dal libro, La natura delle cose di Lucrezio)
– Ecco qua in azione le famose tattiche diversive e i vecchi trucchi degli Accademici: ogni volta che discutono, attaccano le teorie altrui per evitare di dover difendere le proprie! (citazione in Dalla Terra alle Lune, Il volto della Luna di Plutarco)
– Non ha SENSO DIRE CHE LA Terra sta centro dello spazio, perché quest’ultimo è infinito: dunque, non ha né inizio, né centro, né fine. E non può nemmeno stare al centro del cosmo, perché altrimenti starebbe anche al centro dello spazio che lo contiene (citazione in Dalla Terra alle Lune, Il volto della Luna di Plutarco)
– Bisognerebbe mettersi degli occhiali rosa per vedere tutto positivo (dal film, La scoperta)
– La realtà e la fantasia si escludono a vicenda e non possono esistere nello stesso spazio (dal film, La scoperta)
– Penso che il nostro istinto cerchi sempre un significato e, quando non c’è, tenda a crearne uno mentendo (dal film, La scoperta)
– Il mondo non si è fermato mai un momento, la notte insegue sempre il giorno….. (dalla canzone, Il Mondo)
Effemeridi 2018 di Stefano
– Quando il vento avrà spogliato gli alberi…..(da canzone sentita alla radio)
– Non è brutto, ma i belli sono diversi (dal film, Un po’ tanto ciecamente)
– Si lo so, quando parla sembra che gli abbiano asportato il cervello (dal film, Un po’ tanto ciecamente)
– Questo non è un telefonino, ma un cervello di ricambio (dal film, Un po’ tanto ciecamente)
– Sei uscito stasera? Sì e non sai quanti imbecilli ho incontrato in una sola ora(dal film, Un po’ tanto ciecamente)
– Le mie congetture sulla Luna sono probabili, ma non ancora completamente dimostrate: ci credo fino a quando qualcuno non andrà a verificare di persona (dal libro Il Sogno di Keplero, citazione su Dalla Terra alle Lune di Piergiorgio Odifreddi)
– Le persone sensate non credono a queste cose, ma chi ama rischiare le trova belle da credere. I miti sono incantesimi che facciamo a noi stessi e da tempo io li pratico raccontando il mio (frase di Socrate, citazione su Dalla Terra alle Lune di Piergiorgio Odifreddi)
– (parlando della Terra) Nostra nutrice e custode, artefice del giorno e della notte (Dal Timeo di Platone, citazione su Dalla Terra alle Lune di Piergiorgio Odifreddi)
– E la vacanza a Miami? Vacci da solo: in tua compagnia starai benissimo (dal film, Un’eredità per Natale)
– Basta nascondersi talvolta dietro parole inutili (da una canzone sentita alla radio)
– Un giorno non lontano una nuova era giungerà finalmente sulla Terra. La morte non esiste. La miseria, il dolore e le sue tante tragedie sono il frutto della paura e dell’ignoranza di ciò che è la vera realtà. Ma quanto tempo sarà ancora necessario? Il tempo dipende da noi, Sagredo. Il tempo è l’intervallo di tempo tra il concepimento di un’idea e la sua manifestazione. In questo secolo si sono sviluppate le arti e le scienze per porre i semi della nuova cultura che fiorirà inattesa, improvvisa proprio quando il potere si illuderà di aver vinto. Guarda dentro di te, Sagredo, ascolta la tua voce interiore e ricorda che l’unico vero maestro è l’Essere che sussurra al tuo interno. Ascoltala: è la verità che è dentro di te. (Discorso fatto da Giordano Bruno al giovane amico Sagredo, fatto in cella prima di subire il martirio)
– La Luna è una variopinta discarica delle mercanzie più disparate: le lacrime e i sospiri degli amanti, le bellezze sfiorite delle donne, l’ozio e il tempo perduto al gioco, i progetti incompiuti, i vani desideri, le adulazioni e altro ( Ariosto, Canto XXXIV dell’Orlando Furioso, citazione su Dalla Terra alle Lune di Piergiorgio Odifreddi)
– Sei come una fuga di gas: nessuno ti sente, nessuno ti vede, ma uccidi tutti (dal film, Joy)
– Le cicale riempiono l’aria di suoni e mi fanno sentire meno sola (dal film, Joy)
– Forse i tuoi sogni sono in lista di attesa (dal film, Joy)
– Potevi sposare un medico, un avvocato e invece sposi …..non so nemmeno come definirlo (dal film, Joy)
– Sono stato sposato diciotto insulsi anni del cazzo (dal film, Joy)
– La cosa buffa del nascondersi è che ci si nasconde anche da se stessi (dal film, Joy)
– Se ti guardi nel cuore, capirai che ho ragione (dal film, Joy)
– Non è una vergogna fard un lavoro duro (dal film, Joy)
– …..il vizio dell’amore….. (da canzone sentita alla radio)
– Tu sei la donna con cui voglio vivere (da canzone sentita alla radio)
– Conto su di te (da canzone di Celentano sentita alla radio)
– Perché chiudi gli occhi? …..Per vedere meglio (frase di Lorenzo de’ Medici, riportata in Atlantide alla TV)
– L’architettura è la musica congelata (frase di Lorenzo de’ Medici, riportata in Atlantide alla TV)
– Bisogna dotarsi di una base culturale per affrontare un qualsiasi argomento (da trasmissione alla TV)
– E’ tardi per capire (da una canzone sentita alla radio)
– Le menti malate dei visionari, sensitivi, medium e ciarlatani che alimentano la spazzatura filosofica, religiosa e letteraria di tutti i tempi (dal libro, Dalla Terra alle Lune di Piergiorgio Odifreddi)
– Dimmi che era un sogno e ci stiamo svegliando (da una canzone sentita alla radio
–
– L’anima dirige e informa il corpo, ma è diretta e informata dalla mente e conserva a lungo l’impronta dell’uno e dell’altra. Perché la nostra essenza non sta negli organi del nostro corpo o nelle sensazioni della nostra anima, ma nei pensieri della nostra mente (dal libro, Il sogno di Johannes Keplero)
– Gli antichi greci non scrivevano necrologi. Alla morte di un uomo si ponevano solo una domanda: era capace di passione? (dal film, Serendipity)
– Purtroppo, anche oggi, in piena tecnologia, rimane diffuso l’atteggiamento di criticare la scienza con reali fraintendimenti pseudoscientifici, da un lato, e supposte pseudo confutazioni mitologiche, dall’altro (dal libro, Dalla Terra alle Lune di Piergiorgio Odifreddi)
– …..mettendomi in guardia dai molti pericolosi ignoranti che criticano ciò che non capiscono e pretendono di imporre agli altri i propri pregiudizi ((dal libro, Il sogno di Johannes Keplero)
– Non so come fai! Basta guardare negli occhi il caos e mandarlo a fare in culo (dal film, La dura verità)
– La mia famiglia mi portava in biblioteca e i miei genitori mi dicevano: è qui che veniamo a celebrare ciò che è più sacro, le idee (dal film, Beautiful Creatures)
– I guai seguono questa famiglia come le mosche seguono il culo di una vacca (dal film, Beautiful Creatures)
– …..perché….. (?!)
– C’è un perché nascosto in tutte le cose che conduce ad un altro perché, il quale suggerisce un piccolissimo imprevisto perché, da cui probabilmente un altro e appena nato perché (dalla risposta del sistema vocale Siri del mio ipad)
– …..sento il peso dell’ultimo sorriso…..(da canzone sentita alla radio)
– …..il presente scivola già…..(da canzone sentita alla radio)
– …..ti volti, ma non mi vedi…..(da canzone sentita alla radio)
– …..tutti quei viaggi serviti solo a tornare…..(da canzone sentita alla radio)
– La sincerità è tutto. Una volta che hai imparato a fingerla, sei a posto (dal film, Perfect stranger)
– Ho visto nei tuoi occhi il cielo luccicare…..(da canzone sentita alla radio)
– I poeti non guardano, i poeti vedono (da trasmissione a Radio Fiesole)
– Perché mi fai sempre ridere? Perché i tuoi standard sono molto bassi (dal film, The Mist)
– Amare è breve, dimenticare è lungo (frase di Pablo Neruda dal film, Scusa ma ti chiamo amore)
– Il tempo mi scivola addosso (da canzone di Renato Zero)
– Gli uomini hanno quel produci bambini (da film)
– Lo guarda come avesse il pisello di platino (dal film, Un amore di testimone)
– Quando ritorna le dico se stiamo insieme, ma niente matrimonio …..romantico! (dal film Un amore di testimone)
– Se la vita ti volta le spalle, toccale il culo (da frase su Facebook)
– O non pretendo di essere migliore di questi grand’uomini, ma ho il vantaggio di vivere dopo di loro (frase di Huygens, dal libro dalla Terra alle Lune di Piergiorgio Odifreddi)
– Che cosa rispondere loro, se non che la penserebbero diversamente, se fossero un po’ meno ignoranti? Ovviamente a studiare sono pochi, perché ai più mancano il cervello, i mezzi o il tempo: non li biasimiamo, dunque, ma se insisteranno a criticarci a vanvera non ci preoccuperemo del loro giudizio disinformato (frase di Huygens, dal libro dalla Terra alle Lune di Piergiorgio Odifreddi)
– Ci saranno poi quelli che salteranno su a dire che quei discorsi sono contrari alle Sacre Scritture. Perché la Bibbia non parla della creazione o dell’esistenza di altri esseri intelligenti, ma semmai lascia intendere il contrario: parla infatti soltanto dell’uomo e di come tutto sia stato posto al suo servizio. A questi bigotti rispondo che il Creatore non ha certo voluto che la Bibbia ci dicesse tutto ciò che dobbiamo sapere sulla creazione. E infatti (il primo capitolo del Genesi) parla degli astri, in generale, ma non nomina ad esempio Giove o Saturno, in particolare: perché mai dovremmo dunque escludere l’esistenza di altri esseri in altri mondi, solo perché la Bibbia si limita a parlare di quelli sulla Terra? (frase di Huygens, dal libro dalla Terra alle Lune di Piergiorgio Odifreddi)
– Comunque, se i nostri antenati avessero seguito i consigli di questa gente, oggi non conosceremmo la forma della Terra o l’esistenza dell’America. Non sapremmo che la Luna brilla di luce riflessa o come avvengono le eclissi. Tutte queste cose ora sono chiare come il Sole, ma prima di essere svelate erano perfettamente oscure. E poiché è proprio per studiare la Natura che l’uomo ha ricevuto la volontà e l’intelligenza, non c’è nessun motivo di porre un limite alle sue ricerche(frase di Huygens, dal libro dalla Terra alle Lune di Piergiorgio Odifreddi)
– Un attimo che diventa eterno …..come la gloria (da sito sulla scherma)
– Quando vai via non rimane più niente (da canzone sentita alla radio)
– Quando mi parli con i tuoi silenzi (da canzone sentita alla radio)
– Io cercavo una ragazza con un fiore tra i capelli, tu sorridi a brutti e belli e un giardino in testa hai (dalla canzone Una , di Mogol – Battisti)
– Per quanto gli uomini, ammucchiati in uno stretto spazio a centinaia di migliaia, cercassero di isterilire quella terra sulla quale si stringevano; per quanto coprissero quella terra di pietre affinché nulla più ci crescesse; per quanto estirpassero ogni stelo di erba che vi germogliava; per quanto appestassero l’aria col carbon fossile e il petrolio; per quanto tagliassero le piante e cacciassero tutti gli animali e tutti gli uccelli; – pur tuttavia la primavera era la primavera, anche in città (dal libro Risurrezione di Lev Tolstoj)
– Ti imploro di implorarmi (dal film, Il mio ragazzo è un bastardo)
– Ritenere che la Terra sia l’unico mondo abitato in uno spazio infinito è tanto assurdo quanto ritenere che in un intero campo seminato a miglio germogli un unico chicco (Metrodoro di Chio – 500 a.c., citazione dal libro dalla Terra alle Lune di Piergiorgio Odifreddi)
– Un modo per apprezzare enormi distanze consiste nel valutare il tempo necessario a percorrerlo velocemente. Per stimare l’altezza del cielo e la profondità del Tartaro si immagina che un incudine di ferro sia lasciata cadere (Esiodo nella sua Teogonia – 720 a.c., citazione dal libro dalla Terra alle Lune di Piergiorgio Odifreddi)
– I suoi argomenti non mi convincono, ma non sono nemmeno sicuro che si sbagliasse (Huygens, citazione dal libro dalla Terra alle Lune di Piergiorgio Odifreddi)
– Cartesio ha costruito un tale castello in aria sull’origine delle comete, dei pianeti e del mondo intero, che mi sono spesso domandato perché si sia dato tanta pena per scrivere simili fantasie. La mia opinione è invece che dovremmo accontentarci di riuscire a capire come stanno le cose, anche se per ora ne siamo ancora ben lontani; è inutile inventarsi risposte a casaccio ((Huygens, citazione dal libro dalla Terra alle Lune di Piergiorgio Odifreddi)
– Se le fa tutte …basta che respirino (dal film Turbolenze d’amore)
– E tu continui a scopare tutto ciò che si muove ((dal film Turbolenze d’amore)
– Non ho mai passato un’ora con un idiota …lei ha un’ora? (dal film Turbolenze d’amore)
– Tu come le conosci le donne? …ti ho osservato per 15 anni (dal film Turbolenze d’amore)
– All’osservazione e alla conoscenza della Natura è affidato il compito di dissipare le tenebre e le paure dell’uomo (citazione di Tito Lucrezio Caro, dal libro Come stanno le cose di Piergiorgio Odifreddi)
– Se vogliamo fondare su sensate esperienze e necessarie dimostrazioni le cose supreme, il moto del Sole e della Luna e gli avvenimenti della Terra, a maggior ragione dovremo indagare anche la vera essenza dell’anima e la vera natura dell’uomo. E capire cos’è che ci terrorizza, venendoci incontro, quando vegliamo ammalati o sogniamo addormentati, tanto da credere di vedere e udire gli spiriti dei morti, ormai sotterrati e in scheletriti. Non sono i raggi del Sole o la luce del giorno a dover dissipare il terrore e le tenebre dell’animo, ma la visione e la ragione scientifiche. (citazione di Tito Lucrezio Caro, dal libro Come stanno le cose di Piergiorgio Odifreddi)
– Quando le cose create si dissolvono, la Natura le riduce agli elementi di cui sono costituite, ma non le distrugge. Se il tempo causasse l’invecchiamento e la dissoluzione delle cose consumando la materia di cui esse sono costituite, da dove trarrebbe la Natura nuova materia per generare quelle nuove? Dunque nulla si distrugge, ma tutto si trasforma. Le piogge mandate dal cielo svaniscono nel grembo della terra, ma da questa spuntano le messi. Gli alberi mettono le foglie e danno frutti, di cui poi si nutrono animali e uomini. Le pecore prima pascolano nell’erba, poi si adagiano sazie per offrire le loro mammelle grondanti latte agli agnellini. Le cose non periscono affatto come sembrerebbe a prima vista. Invece la Natura ricava una cosa dall’altra e non permette che qualcosa si generi, se non grazie a qualcun’altra che dà la sua vita per essa (citazione di Tito Lucrezio Caro, dal libro Come stanno le cose di Piergiorgio Odifreddi)
– Se non ci fosse il vuoto le cose non potrebbero muoversi perché i corpi oppongono ostacolo e resistenza; e invece osserviamo che molte cose si muovono in cielo, in Terra e nell’acqua. Le cose stesse , benché ci appaiano compatte e piene, sono porose e contengono il vuoto. La voce di di parla in una stanza chiusa si sente attraverso i muri e il freddo invernale penetra fino alle ossa. Perché tutto ciò possa accadere devono esserci dovunque spazi vuoti in cui penetrare. E poi, perché alcuni corpi pesano più di altri, benché abbiano lo stesso volume? Se un gomitolo di lana contenesse tanta materia quanto una palla di piombo, l’uno e l’Altra peserebbero ugualmente. E due cose con lo stesso volume pesano diversamente, è perché una contiene più vuoto , che non pesa, e l’tra più materia, che pesa (citazione di Tito Lucrezio Caro, dal libro Come stanno le cose di Piergiorgio Odifreddi)
– Se ancora non ti avessi convinto, potrei darti molte altre ragioni. Ma poiché so che tu sei sveglio, e io non voglio essere pedante, lascerò che ci pensi da solo. Come a un segugio basta qualche labile traccia per fiutare una preda in fuga tra i monti, nascosta fra i cespugli, così anche tu potrai seguire gli indizi che ti dato, per procedere nel buio e arrivare all’illuminazione (citazione di Tito Lucrezio Caro, dal libro Come stanno le cose di Piergiorgio Odifreddi)
– Tutta la Natura consiste di due aspetti: la materia , di cui sono costituiti i corpi, e lo spazio vuoto, in cui essi sono contenuti e si muovono. Altro non c’è. Qualunque cosa, infatti, grande o piccola che sia, o è percepibile dai sensi, e allora è un corpo materiale, oppure è impercettibile, e allora è una porzione di spazio vuoto. E qualunque cosa, grande o piccola che sia, o è interagente coi corpi, e allora è uno di essi, oppure è inerte, e allora è puro spazio immateriale. Oltre alla materia e allo spazio, dunque, niente può essere percepito dai sensi o concepito dalla ragione (citazione di Tito Lucrezio Caro, dal libro Come stanno le cose di Piergiorgio Odifreddi)
– Le proprietà essenziali delle cose sono quelle che non possono essere impunemente disgiunte da esse: non si può staccare il peso dal masso, il calore dal fuoco, la fluidità dall’acqua, la tangibilità dalla materia e l’intangibilità dal vuoto. Le proprietà accidentali invece sono quelle che, con la loro presenza o la loro assenza, non intaccano la natura delle cose: libertà o schiavitù, povertà o ricchezza, guerra e pace, possono esserci o non esserci, ma con o senza di loto l’essenza delle cose rimane qual è (citazione di Tito Lucrezio Caro, dal libro Come stanno le cose di Piergiorgio Odifreddi)
– Il tempo non esiste di per sé: sono i corpi e la loro posizione nello spazio a dar senso a quanto è successo in passato, succede nel presente e succederà nel futuro. Non si può percepire il tempo di per sé, indipendentemente dalla quiete o dal moto dei corpi (citazione di Tito Lucrezio Caro, dal libro Come stanno le cose di Piergiorgio Odifreddi)
– Eraclito si guadagnò una chiara fama per il pensiero oscuro e fu popolare più fra i Greci dalla testa vuota che tra quelli che la riempiono di verità. Perché gli stupidi ammirano e amano tutto ciò che si nasconde dietro parole enigmatiche, e prendono per vero tutto ciò che accarezza le orecchie e suona bene (citazione di Tito Lucrezio Caro, dal libro Come stanno le cose di Piergiorgio Odifreddi)
– Nrlle frasi che stai leggendo puoi notare molte lettere che ricompaiono in molte parole e ciò nonostante le varie frasi e le varie parole significano cose diverse e risuonano in maniera diversa. Quanto potere deriva alle lettere, solamente grazie alle loro combinazioni. Pensa dunque quanto potere deriverà agli atomi, che sono molti di più delle lettere, quando si combinano a formare le cose più varie (citazione di Tito Lucrezio Caro, dal libro Come stanno le cose di Piergiorgio Odifreddi)
– I pensieri sono immagini di cose e le parole sono simboli di pensiero( citazione di Aristotele – L’interpretazione- dal libro Come stanno le cose di Piergiorgio Odifreddi)
– Io compongo canti lucidi su cose opache, con un tocco artistico. E questo non è insensato. D’altronde anche i medici quando prescrivono l’amaro assenzio ai bambini, toccano col dolce miele l’orlo della tazza, per approfittarsi a fin di bene della loro ingenuità e far loro trangugiare la sgradevole medicina che li curerà. Io faccio lo stesso con te, perché certi argomenti sembrano amari a chi è intellettualmente infantile e ingenuo e vanno addolciti col miele della letteratura. Come un medico dell’animo io ti propino dunque le mie parole alate, per conquistare la tua attenzione a proposito della natura delle cose (citazione di Tito Lucrezio Caro, dal libro Come stanno le cose di Piergiorgio Odifreddi)
– L’avido mare (dal libro, De rerum natura di Tito Lucrezio Caro)
– Questa guida ti mostrerà, con poco sforzo, come capire. Le cose si chiariranno una con l’altra. La cieca notte non ti impedirà il cammino, impedendoti di vedere i confini della Natura. Le cose illumineranno le cose e tutto si illuminerà a vicenda (citazione di Tito Lucrezio Caro, dal libro Come stanno le cose di Piergiorgio Odifreddi)
– O misera mente umana, o animo cieco. In quali tenebrose esistenze, fra quanti gravi opericoli trascorri la tua breve vita. Non vedi che la Natura ti implora solo di risparmiare al corpo il dolore fisico e di sgombrare gioiosamente l’animo da affanni e timori mentali? Al corpo e all’animo basta veramente poco: qualche analgesico che lenisca un po’ il dolore dell’uno e dia un po’ di sollievo all’altro (citazione di Tito Lucrezio Caro, dal libro Come stanno le cose di Piergiorgio Odifreddi)
– La vita è un travaglio avvolto da tenebre interiori. Mentre i bambini hanno paura delbuio fisico, noi l’abbiamo anche alla luce del sole e temiamo cose che non sono affatto più temibili di quelle temute dai bambini. A dissipare le paure e le tenebre dell’animo non possono dunque essere l’arrivo del giorno e i raggi solari, ma solo la natura delle cose e la ragione (citazione di Tito Lucrezio Caro, dal libro Come stanno le cose di Piergiorgio Odifreddi)
– Supponi per assurdo che lo spazio sia finito. Se arrivassi al confine e scoccassi una freccia, essa lo trapasserebbe o ne verrebbe respinta? Queste sono le uniche due possibilità, ma entrambe non ti lasciano scampo e ti costringono a pensare che lo spazio sia infinito. Per ché sia che la freccia voli al di là, sia che qualcosa dal di là la rimbalzi, in entrambi i casi quello non è il confine. E in qualunque altro posto tu volessi stabilirlo, io ti chiederei sempre cosa succede alla freccia (citazione di Tito Lucrezio Caro, dal libro Come stanno le cose di Piergiorgio Odifreddi)
– Come vedi, stiamo procedendo passo passo, analizzando gli argomenti uno a uno, per capire come ogni cosa si compia secondo ragione. Ma alcuni ignoranti si oppongono a questo modo di procedere e credono che senza un provvidenziale intervento divino la Natura non potrebbe adeguarsi così bene agli interessi umani. Ma coloro che si inventano che sono stati gli dei a stabilire ogni cosa, sono ben lontani dal vero. Quanto a me, anche se ignorassi i principi delle cose potrei comunque affermare, già solo guardandomi intorno, che il mondo ha così tanti difetti, che non può certo essere stato pianificato dagli dei per gli uomini (citazione di Tito Lucrezio Caro, dal libro Come stanno le cose di Piergiorgio Odifreddi)
– Spesso dinanzi agli splendidi simulacri degli Iddii cade immolato a piè delle are ardenti incenso il vitello perdendo dal petto un fumante fiume di sangue. Ma l’orbata madre aggirandosi per le verdi campagne lascia sul suolo le orme del bipartito piede, tutti quanti ricercando con gli occhi i luoghi, se mai possa vedere il figlio perduto e soffermandosi empie i boschi frondiferi di lamento; e frequentemente rivisita la stalla, trafitta dal desiderio del caro giovenco. Né i teneri salci, né le erbe belle di rugiada, né i fonti cascanti dagli alti clivi possono dilettarle il cuore e distorre la subita doglia. Né possono le bellezze degli altri vitelli lieti nei grassi paschi, distrarla altrove, ed alleviarle l’affanno. Tanto ella cerca un certo che di proprio e noto solo al suo cuore (traduzione di Ugo Foscolo di un passo di Tito Lucrezio Caro, citazione dal libro Come stanno le cose di Piergiorgio Odifreddi)
– E ora, o lettore, ti svelerò una vera dottrina. Le tue orecchie stanno per udire qualcosa di inaudito e un nuovo aspetto della natura delle cose ti si manifesterà. Ma tu fa’ molta attenzione, perché anche le banalità più facili e ovvie, agli inizi risultano difficili e sorprendenti. O forse sono le cose difficili e sorprendenti che col passar del tempo diventano delle banalità? Prova a pensare come apparirebbe il cielo dal colore chiaro e limpido, con tutto ciò che esso contiene, a qualcuno che lo vedesse improvvisamente per la prima volta. Non c’è nessuno spettacolo più mirabile, eppure nessuno si degna più di alzare gli occhi al cielo per osservarlo, tanto ci siamo assuefatti ad esso. Tu dunque non respingere una dottrina soltanto perché ti spaventa la sua novità. Piuttosto, giudicala con tutto il tuo acume. Se ti dovesse apparire vera, arrenditi all’evidenza. E se invece ti sembrasse falsa , preparati a confutarla (citazione di Tito Lucrezio Caro, dal libro Come stanno le cose di Piergiorgio Odifreddi)
– Quando ci sono infinita materia, infinito spazio e infinito tempo a disposizione, e niente che si opponga, è obbligatorio che prima o poi si formino dagli atomi cose inanimate ed esseri animati. Quindi ci devono essere infiniti mondi, ciascuno con le proprie estensioni spaziali, le proprie durate temporali e le proprie specie di esseri. E ciascuno di questi mondi è stato creato nella stessa maniera casuale in cui è stato creato il nostro; la Natura non è sottomessa a padroni superbi: fa tutto da sé (citazione di Tito Lucrezio Caro, dal libro Come stanno le cose di Piergiorgio Odifreddi)
– Tutto, piano piano, si corrompe; ogni cosa muore disfatta dall’eterno sgocciolio del tempo e viene seppellita dalla terra (citazione di Tito Lucrezio Caro, dal libro Come stanno le cose di Piergiorgio Odifreddi)
– A dispensare ogni cosa è la Natura e niente può mai turbare la pace dell’animo. E non c’è da aver terrore di finire sottoterra, più di quanto si debba aver paura di viverci sopra. La morte non è nulla per noi, perché fin quando ci siamo noi non c’è la morte e, quando c’è la morte, non ci siamo più noi (citazione di Tito Lucrezio Caro, dal libro Come stanno le cose di Piergiorgio Odifreddi)
– Un portico a colonnati perfettamente paralleli, se guardato nella direzione della lunghezza, dà l’impressione che le sue pareti, il suo pavimento e il suo tetto siano come la facce di una piramide. . Cioè che convergano verso un vertice lontano quanto un punto all’infinito , nel quale s’incontrano le colonne di destra e di sinistra, e i basamenti con i capitelli (citazione di Tito Lucrezio Caro, dal libro Come stanno le cose di Piergiorgio Odifreddi)
– La felicità non sta nel non cadere mai, ma nel rialzarsi dopo ogni caduta (Confucio)
– Lei è stronzo di suo o ha fatto un master (dal film, Poli opposti)
– Sei un centrifugato di nulla (dal film, Poli opposti)
– Si raccontano storie di tutti i colori, condite di prodigi e meraviglie, pur di non ammettere che ci sono luoghi deserti e dimenticati dagli dei. Si raccontano in buona o cattiva fede, per ignoranza o interesse, miracoli di ogni tipo. Anche perché il degenere genere umano è avido di orecchie che ascoltino, da un lato, e di bocche che ingannino, dall’altro (citazione di Tito Lucrezio Caro, dal libro Come stanno le cose di Piergiorgio Odifreddi)
– Il movimento, infatti, è solo un’illusione causata dal rapido scorrere di immagini statiche, prodotte in sequenza una dopo l’altra, ciascuna in posa leggermente diversa dalla precedente (citazione di Tito Lucrezio Caro, dal libro Come stanno le cose di Piergiorgio Odifreddi)
– Evita attentamente di compiere l’errore di pensare che gli occhi siano stati creati perché noi possiamo vedere, i piedi e le gambe per camminare, le mani e le braccia per afferrare. Chi dice così sragiona e scambia gli effetti per le cause, perché non sono le funzioni ad aver creato gli organi, ma gli organi le funzioni. Per questo, ripeto, non devi sbagliare a credere che essi siano stati creati per un uso specifico (citazione di Tito Lucrezio Caro, dal libro Come stanno le cose di Piergiorgio Odifreddi)
– E tu ascoltami con orecchie dritte e mente attenta, per non venire poi a negare ottusamente le mie verità senza averle sentite, o a confutare testardamente le mie ragioni senza averle capite (citazione di Tito Lucrezio Caro, dal libro Come stanno le cose di Piergiorgio Odifreddi
– La fertilità dei genitori non dipende dal capriccio degli dei, come crede il marito che si reca nei templi a fare offerte sugli altari, per ottenere la grazia di ingravidare la moglie e di poter essere chiamato padre da un tenero figlio. E’ inutile pregare o consultare gli astri per ottenere queste cose .Tutto dipende dalla qualità del seme dei genitori (citazione di Tito Lucrezio Caro, dal libro Come stanno le cose di Piergiorgio Odifreddi)
– Se non purifichiamo la nostra mente , quante battaglie dovremo combattere e quanti pericoli dovremo correre , anche controvoglia? E quanti desideri irrealizzati, quanti affanni irrisolti, lacerano il cuore dll’uomo turbato? Per non parlare dei danni provocati dalla superbia, l’avarizia e l’arroganza, così come dal lusso e dalla pigrizia. Epicuro li ha scacciati dal nostro animo non con la forza delle armi, ma con la persuasione delle parole: egli ci ha svelato la natura delle cose (citazione di Tito Lucrezio Caro, dal libro Come stanno le cose di Piergiorgio Odifreddi)
– Il mondo ha così tanti difetti che non può essere certo stato pianificato dagli dei per gli uomini (citazione di Tito Lucrezio Caro, dal libro Come stanno le cose di Piergiorgio Odifreddi)
– O Dio vuole impedire il male e non può; o può e non vuole; o non può e non vuole; o vuole o può. Se vuole e non può, è impotente; se può e non vuole, è perverso; se non può e non vuole, è sia impotente che perverso; se vuole e può, perché mai non lo fa? (Anatole France, citazione dal libro Come stanno le cose di Piergiorgio Odifreddi)
– Circa il moto delle stelle, la prima possibilità è che sia l’intera sfera celeste a ruotare; la seconda è che le stelle si muovano autonomamente. E’ difficile dire quale delle due possibilità sia quella vera. Ma io ti espongo non soltanto come le cose sono, quando so come sono, ma anche come possono essere, quando non lo so. Naturalmente la causa è una sola, ma in mancanza di prove a favore non possiamo fingere che le nostre ipotesi siano delle tesi (citazione di Tito Lucrezio Caro, dal libro Come stanno le cose di Piergiorgio Odifreddi)
– Si decise di non fare male agli altri, perché non fosse fatto male a sé (citazione di Tito Lucrezio Caro, dal libro Come stanno le cose di Piergiorgio Odifreddi)
– Suddivisero campi e bestiami, assegnandoli a ciascuno secondo le proprie necessità, e imponendo a ciascuno di coltivare e allevare secondo le proprie possibilità (citazione di Tito Lucrezio Caro, dal libro Come stanno le cose di Piergiorgio Odifreddi)
– Dopo le pelli , a monopolizzare gli interessi degli uomini e delle donne sono ora i gioielli e i vestiti: essi costituiscono i maggiori interessi e le massime preoccupazioni della nostra vita, benché non soddisfino alcun bisogno naturale. Mentre senza coprirsi di pelli i nostri antenati avrebbero infatti sofferto il freddo, non c’è nessun motivo per noi di coprirci d’oro e di porpora, quando un vestito ordinario sarebbe più che sufficiente. Il genere umano si affanna dunque senza motivo e senza scopo, e spreca la sua vita nella vana ricerca del possesso illimitato e del piacere sfrenato. Questo ci ha fatto andare alla deriva sul mare della vita, e ha rimestato dal fondo la melma della guerra (citazione di Tito Lucrezio Caro, dal libro Come stanno le cose di Piergiorgio Odifreddi)
– Poco a poco il tempo concepisce idee nuove e la ragione le partorisce. Così gli uomini vedevano chiarirsi nella mante le cose, una dopo l’altra, fino a raggiungere le massime vette delle scienze e delle arti (citazione di Tito Lucrezio Caro, dal libro Come stanno le cose di Piergiorgio Odifreddi)
– Epicuro comprese che il male stava nel contenitore e non nel contenuto: era il vaso a procurare dei problemi e non ciò che gli veniva messo dentro (citazione di Tito Lucrezio Caro, dal libro Come stanno le cose di Piergiorgio Odifreddi)
– Chi ignora cosa esiste e cosa no, chi non sa perché e come le cose accadono, chi non conosce le proprietà e i fondamenti delle cose, vive infelicemente in balia dell’errore e viene travolto dalla propria ignoranza (citazione di Tito Lucrezio Caro, dal libro Come stanno le cose di Piergiorgio Odifreddi)
– Faccio la fotografa ai matrimoni: il mio mestiere è immortalare tristezze e rimpianti (dal film, Se ci incontrassimo oggi)
– Hai qualcosa sulle labbra …te lo tolgo con le mie? (dal film, Se ci incontrassimo oggi)
– Il tuo nickname è @ va fan culo?! (dal film, Se ci incontrassimo oggi)
– Non sei altro che un gigantesco stronzo a forma di essere umano (dal film, Se ci incontrassimo oggi)
– Avevi ragione: le relazioni si basano su alchimie che sono veramente inspiegabili e sono fatte di momenti e di attimi cruciali con le persone con cui si condividono (dal film, Se ci incontrassimo oggi)
– Sei un’opera d’arte che cammina (dal film, 40 carati)
– E’ così buono che è come se un arcobaleno ti scoppiasse in bocca (dal film,Ricomincio da nudo)
– Come pioggia tu piangerai (dalla canzone, Arriverà)
– I tuoi corti capelli come sono cambiati, non mi dire chi li ha accarezzati (dalla canzone, Più ci penso di Gianni Bella)
– Più ci penso e più mi viene voglia di lei, anche se nella mia mente diversa tu sei (dalla canzone, Più ci penso di Gianni Bella)
– Stasera dovrei uscire con un’altra te (dalla canzone, No di Gianni Bella)
– Con il sale in bocca di dico no (dalla canzone, No di Gianni Bella)
– Ma cosa hai il cervello in restauro?! (dal film, 100 ragazze)
– Quella ragazza ha una bellezza porca (dal film, 100 ragazze)
– Tu per me sei tutto quanto, tutto quanto voglio avere (dalla canzone, Senza Fine)
– Nel più bel sogno ci sei solo tu (dalla canzone, Canzone)
– Ce ne sono troppi di dei perché siano veri (dal film, Ercole contro Sansone)
– L’illusione di competere col tempo ( dalla canzone, L’amore non esiste)
– Spente le stelle (titolo dell’omonima canzone)
– Non Oso baciare una signora così bella: ho un solo cuore da perdere (dal film, Il primo cavaliere)
– Un abbraccio per potersi proteggere dal vento (dalla canzone, L’amore non esiste)
– Apri gli occhi, intanto non puoi sognare (Dalla canzone, No)
– Acquista l’aspirapolvere marca ….ha la tecnologia superturbolenza (da pubblicità sentita alla radio)
– Gli dei non vogliono lusso, ma sincerità di intenti (dal film, Oedipus Rex)
– Il povero…lavora – il ricco…sfrutta il primo – il soldato…li difende tutti e due – il contribuente…paga per tutti e tre – il vagabondo…si riposa per tutti e quattro – l’ubriaco…beve per tutti e cinque – il banchiere…li imbroglia tutti e sei – l’avvocato…li inganna tutti e sette – il medico…li accoppa tutti e otto – il becchino…li sotterra tutti e nove – il politico…campa alle spalle di tutti e dieci (Elogio alla follia di Cicerone)
– Come sempre bellezza e ricchezza si cercano (dal libro, Fiorentinacci di Pier Francesco Listri)
– Guardate e riguardate ancora. Ciò che avete in vista è unico al mondo. Il Dio che fece le colline di Firenze era un artista (dal libro, Fiorentinacci di Pier Francesco Listri)
– La reciprocità è un comportamento evoluzionisticamente vincente anche in Natura e questo giustifica la sua ubiquità nelle massime morali, nei precetti etici e nelle disposizioni giuridiche (dal libro, La democrazia non esiste di Piergiorgio Odifreddi)
– Noi riteniamo che sono per se stesse evidenze le seguenti verità. Che tutti gli uomini sono creati uguali. Che essi sono stati dotati dal Creatore di certi inalienabili diritti. Che tra questi diritti ci sono la vita, la libertà e il perseguimento della felicità. Che i governi vengono istituiti dagli uomini per garantire questi diritti e derivano i loro giusti poteri dal consenso dei governati. Che ogni qualvolta una qualsiasi forma di governo tende a negare questi fini, il popolo ha diritto di mutarla o di abolirla, di istituire un nuovo governo fondato su tali principi e di organizzare i poteri nella forma che al popolo sembri meglio atta a procurare la propria sicurezza e la propria felicità (citazione della Dichiarazione d’indipendenza degli Stati Uniti del 1776 dal libro, La democrazia non esiste di Piergiorgio Odifreddi)
– Quando nessuno comanda c’è anarchia, “senza governo”. Il termine oggi viene solitamente usato in senso denigratorio, come sinonimo di disordine e caos, ma non era questa la visione dei teorici dell’anarchismo nell’ottocento, da Pierre-Joseph Proudhon a Michail Bakunin. Al contrario, essi ne facevano semplicemente una questione di libertà universale e incondizionata, senza le costrizioni che lo Stato impone ai molti per preservare i privilegi dei pochi che comandano (dal libro, La democrazia non esiste di Piergiorgio Odifreddi)
– Benché la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo dichiarasse appunto di essere universale, sarebbe ingenuo pensare che lo fosse allora o che lo sia diventata ora. Anzitutto, nel 1948 le Nazioni Unite consistevano soltanto di 58 stati e rappresentavano soltanto una parte del mondo. Paradossalmente, fra i 48 paesi che votarono a a favore della Dichiarazione ce n’erano alcuni contro i quali essa sembrava espressamente rivolta. La Cina nazionalista di Chiang Kai-chek, ad esempio, che era una dittatura militare. O l’Inghilterra e la Francia, che mantenevano sotto il gioco coloniale quasi tutti i paesi dell’Africa. O gli Stati uniti, che perpetuavano la discriminazione e la segregazione razziale a casa loro. Si astenne invece in Sud Africa, che si trovava n una simile condizione di apartheid. Si astennero anche 6 paesi comunisti per motivi ideologici. Infatti la Dichiarazione si ispirava ai valori borghesi, per i quali si fecero la Rivoluzione Americana e la Rivoluzione francese, ma non teneva conto di quelli proletari, per i quali si era fatta la Rivoluzione russa e si stava facendo la Rivoluzione cinese (dal libro, La democrazia non esiste di Piergiorgio Odifreddi)
– Il Dharma (il dovere) è buono, ma che cosa costituisce il Dharma? (Esso comprende) poco male, molto bene, gentilezza, generosità, sincerità e purezza. E le nobili azioni del Dharma e la pratica del Dharma consistono nel far crescere la gentilezza, la generosità, la sincerità, la purezza, la dolcezza e la bontà tra le persone. Tutte le religioni dovrebbero risiedere ovunque, perché tutte desiderano l’autocontrollo e la purezza di cuore. Tutte le confessioni religiose vanno rispettate per una ragione o per l’altra. Chi disprezza l’altrui credo, abbassa il proprio credendo d’esaltarlo. I galli non devono essere trasformati in capponi, le stoppie che nascondono esseri viventi non devono essere bruciate e neanche le foreste devono essere bruciate senza ragione o per uccidere delle creature. Un animale non deve essere nutrito con un altro (Editti di Asoka, citazione dal libro La democrazia non esiste di Piergiorgio Odifreddi)
– Io non posso stare fermo con le mani, tante cose devo fare prima che venga domani (dalla canzone Margherita di Riccardo Cocciante)
– E’ povero non chi non ha nulla, ma chi non ha un lavoro (sentito alla radio, Charles-Louis de Secondat, barone di Montesquieu)
– E’ solo un trucco linguistico parlare di “maggioranza semplice” quando si intende non la metà, ma un quarto degli aventi diritto al voto. Il numero legale in parlamento è infatti la metà dei componenti e la maggioranza della metà è appunto un quarto: certo non una percentuale democraticamente adeguata per la fiducia al governo o l’approvazione delle leggi (dal libro, La democrazia non esiste di Piergiorgio Odifreddi)
– Il popolo crede di essere libero, ma sbaglia di grosso: lo è soltanto durante l’elezione dei parlamentari. Appena questi sono eletti, lui diventa schiavo e non vale più niente. Ma nei brevi momenti della sua libertà, l’uso che ne fa giustifica il fatto che la perda (citazione dal Contratto sociale di Jean-Jacques Rousseau del 1762 dal libro La democrazia non esiste di Piergiorgio Odifreddi)
– Tutte e organizzazioni funzionano male perché tendono ad autoalimentarsi e irrigidirsi, a perdere gradualmente di vista i loro obiettivi primari, a non fare ciò che dovrebbero e ad assegnare un valore sproporzionato alle stupidaggini, finendo per diventare autoreferenziali e fini a se stesse (dal libro, La democrazia non esiste di Piergiorgio Odifreddi)
– Meglio meno, ma meglio (motto di Lenin, dal libro, La democrazia non esiste di Piergiorgio Odifreddi)
– Benché il fantasma della democrazia venga evocato in continuazione, la sua natura appare sfuggente come quella dell’Araba Fenice o della fedeltà degli amanti (dal libro, La democrazia non esiste di Piergiorgio Odifreddi)
– Non c’è democrazia, cioè “governo del popolo”, quando il volere di quest’ultimo viene successivamente filtrato, annacquato e incanalato dai partiti, dal parlamento, dal governo e dal presidente della Repubblica. In particolare: non c’è democrazia nel mestatorio linguaggio usato dai politici – non c’è democrazia nella cooptazione dei candidati da parte dei segretari dei partiti – non c’è democrazia nell’avallo obbligato da parte degli elettori di candidati incompetenti e disonesti – non c’è democrazia nella rimozione degli astenuti e nelle schede bianche dal gioco politico – non c’è democrazia nella dittatura di una minoranza eletta con leggi truffa maggioritarie – non c’è democrazia quando è l’esecutivo a legiferare e il legislativo ad eseguire, soprattutto sotto il ricatto del voto di fiducia – non c’è democrazia quando i due poteri dello Stato sono sottomessi al quinto, cioè all’industria e alla finanza. In una parola non c’è democrazia quando in pratica ci sono invece demagogia, populismo, oligarchia, partitocrazia, plutocrazia e cleptocrazia (dal libro, La democrazia non esiste di Piergiorgio Odifreddi)
– Dopo aver condotto per settantadue anni un’esistenza piena di vicissitudini, egli aveva imparato finalmente e troppo tardi ormai, ad apprezzare i dolci, ineffabili conforti del vivere tranquillo e ritirato. Troppo tardi, ma sempre in tempo tuttavia per terminare in pace i suoi giorni (dal libro, Le avventure di Robinson Crusoè di D.De Foe)
– Son molto contento di averti incontrato …E’ quello che di solito dicono gli stalker (dal film, L’amore ingarbugliato)
– Tua sorella sembra un parallelepipedo che cammina (e male)! Risposta: eppure da piccola era carina (sentita di viva voce)
– E’ un gran ladro: ruberebbe la coda a un’anguilla (dal film, Lo schiavo di Cartagine)
– La principessa è bellissima: averla è come vivere mille sogni (dal film, Lo schiavo di Cartagine)
– Che donne: gli occhi non si sa dove posarli (dal film, Il ribelle d’Irlanda)
– Viviamo in un mondo di marionette: la maggior parte della gente giudica una persona dall’abito (dal film, Il ribelle d’Irlanda)
– Non vi fa paura la morte, signore? Mi fa così tanta paura che farei qualunque cosa per restare vivo (dal film, La maschera di porpora)
– L’amore non è la paura della tua gelosia (da canzone sentita alla radio)
– E così dicendo, accostata la tazza alla bocca, con molta speditezza e serenità, trangugiò fino in fondo. E i più di noi che fino a quel punto eravamo stati capaci, in qualche modo, a trattenerci dal piangere, come lo vedemmo bere e dopo aver bevuto, non lo fummo più: ed anche a me le lacrime, a violenza di me stesso, cadevano a fiotti, tanto che ricopertomi il volto piangevo me stesso, non lui, ma la mia sorte poiché venivo privato di un tale amico (dal libro, Fedone di Platone)
– Quando mi scaldava il sole della tua dolcezza (da canzone sentita alla radio)
– Non puoi chiedermi di rinunciare al pranzo del giorno del Ringraziamento …è l’unico giorno in cui mia madre cucina (dal film, Natale con Holly)
– Longanesi diceva di Montanelli: “Riesce a spiegare ai lettori quello che anche lui non capisce” (sentito alla TV)
– Quella è come un rottweiler con il lucidalabbra (dal film, Ice)
– Tante cose devo fare, prima che venga domani (dalla canzone Margherita di Riccardo Cocciante)
– Giro il lazo, tiro il calcio del mulo, mi fo lo sciampo e ti mando a fan culo (dal film, Il professore Cenerentolo)
– Il concento è povero e i frati sono ricchi (sentito alla TV)
– Siete su canale 54, tanta musica e molte meno chiacchiere (dal film, SOS love)
– Lui a lei: ehi! Hai un sacco di roba lì davanti (dal film, SOS love)
– Non esiste una donna che non vuole concedersi, ma solo un uomo che non c’è ancora riuscito (dal film, SOS love)
– L’amore è come la Luna: se non cresce, cala (dal film, Il ciclone)
– Quando ad una donna parli di sesso, lei abbassa gli occhi per vedere se è vero (dal film, Il ciclone)
– Se votare servisse a qualcosa, non ce lo farebbero fare (sentito alla TV, frase di Mark Twain)
– Io ti amo, non sai quanto (dal film, After Love)
– E se poi la questione non sta in questi termini sono pronto ad imparare e ad ascoltare non solo da Cratilo, ma anche da qualunque altro (dal Cratilo di Platone)
– O buon Cratilo, mi sorprendo anch’io, da tempo, della mia sapienza e ne ho diffidenza. Mi pare dunque che io torni ad esaminare di nuovo quel che vado dicendo. Infatti il lasciarsi trarre in inganno da solo a solo è la cosa peggiore fra tutte. Poiché quando colui che sta per ingannarti non se ne sta lontano neanche un pochino, ma ti sta sempre al fianco, come potrebbe non essere una sciagura.?Occorre perciò , come pare, tornare ancora sulle cose già dette in precedenza e tentare, secondo il detto del famoso poeta, di vedere “avanti e indietro contemporaneamente” (dal Cratilo, di Platone)
– Bisogna dunque fare ricerca con coraggio e bene e non accettare facilmente (dal Cratilo, di Platone)
– Abbiamo separato in due parti tutta la numerazione: ogni numero che può essere moltiplicato per se stesso altrettante volte, assomigliandolo quanto a figura a un quadrato, noi lo chiamammo quadrato ed equilatero (dal Teeteto, di Platone)
– Da buon saggio non penserai di sapere quello che non sai (dal Teeteto, di Platone)
– Il giovedì è molto comodo: evita che il mercoledì e il venerdì collidano tra di loro (dal film, Dean Spanley)
– Abbiamo vinto la guerra contro i Boeri? Credo si sia persa più lentamente degli avversari (dal film, Dean Spanley)
– La presenza di quel prete a una discussione sulla reincarnazione è un’encomiabile apertura mentale (dal film, Dean Spanley)
– Soltanto la mente ottusa ha certezze ((dal film, Dean Spanley)
– E’ un vero abitudinario: sa quello che vuole senza nemmeno pensarci ((dal film, Dean Spanley)
– Non la chiamerei una vera bugia, ma una prematura verità (dal film, Dean Spanley)
– Non c’è motivo di rimpiangere cose che si son prese la briga di accadere con tale inevitabilità ((dal film, Dean Spanley)
– Se la tua parola non è più bella de silenzio, allora taci (sentito alla TV)
– Può essere la ragazza più bella del mondo, ma è come un palazzo pieno di luci dove dentro non c’è nessuno (dal film, L’ammiratore segreto)
– L’uomo va al di là di ciò che può afferrare (dal Film Prestige)
– Qualche volta mi sono pentito di avere parlato, di stare zitto mai (sentito alla TV, frase di S.Agostino)
– Ti mettevi un sorriso quando venivi da me (da canzone sentita alla radio)
– Ha l’aspettativa di vita di un gatto sull’autostrada (sentito alla TV, frase del giornalista Mentana)
– La conservazione della Società sembra opera piuttosto del caso che d’altra cagione e riesce veramente meraviglioso che ella possa aver luogo tra individui che continuamente si odiano s’insidiano e cercano in tutti i modi di nuocersi gli uni agli altri. Il vincolo e il freno delle leggi e della forza pubblica, che ora sembra essere l’unico che rimanga alla Società, è cosa da gran tempo riconosciuta insufficientissima a ritenere dal male e molto più a stimolare al bene. Tutti sanno con Orazio che le leggi senza i costumi non bastano e, d’altra parte, che i costumi dipendono e sono determinati e fondati principalmente e garantiti dalle opinioni (dal Discorso sopra lo stato presente dei costumi degli italiani, di Giacomo Leopardi)
– Si addice particolarmente al filosofo questa tua sensazione: il meravigliarti. Non vi è altro inizio della filosofia, se non questo (dal Teeteto, di Platone)
– Occorrerà l’un l’altro ben guardarci quanto alle trappole delle parole (dal Teeteto, di Platone)
– Sarebbe grande la contraddizione se uno che va predicando di avere in gran conto la virtù, null’altro facesse, nelle discussioni, se non commettere ingiustizie. Compiere ingiustizia avviene in questo modo, quando uno fa le discussioni se non scevera nettamente, se ha in animo di combattere o di discutere, perché nella prima ipotesi scherza e tenta, per quanto può, di incastrare l’avversario, nella seconda, invece, si impegna a dialogare e raddrizza chi dialoga con lui e gli mostra quegli errori soltanto nei quali si è lasciato invischiare, o per colpa sua o di quelli con i quali si confrontava in precedenza. Se agirai in questo modo, quelli che discutono con te chiameranno in causa se stessi per i loro turbamenti e i loro dubbi e ti verranno dietro e ti vorranno bene e avranno in odio proprio se stessi e non te e da se stessi rifuggiranno verso la filosofia per allontanarsi, una volta divenuti altri, da quello che erano in precedenza. Ma se farai il contrario di ciò, come fanno i più, ti accadrà il contrario e quelli che son con te a dialogare , anziché filosofi, li farai diventare spregiatori della filosofia (dal Teeteto, di Platone)
– Scommetto solo se sono sicuro di vincere (frase sentita alla TV)
– Il suo problema non è quando beve, ma quando smette (frase sentita alla TV)
– Il futuro era ieri con te (da canzone sentita alla radio)
– L’Illuminismo è l’esercizio sistematico del dubbio (frase di Massimo Fini, sentita su You Tube)
– Non so come fare…potresti cominciare facendo del tuo meglio (dal film, L’uomo che vide l’infinito)
– Non ti lasciare intimorire: il più grande sapere deriva spesso dalle origini più umili (dal film, L’uomo che vide l’infinito)
– Qualunque cosa sia nel tuo destino …accadrà (dal film, L’uomo che vide l’infinito)
– Questa donna è impagabile …perché, lavora gratis? (dal film, Sconnessi)
– Talvolta è meglio che i sogni restino tali (dal film, Sconnessi)
– Quando insegni insegni anche a dubitare di ciò che insegni (sentito alla TV da Fusaro)
– Una vita senza ricerca non è degna di essere vissuta (Socrate, frase riferita da Fusaro)
– La Filosofia non serve a nulla propriamente e in questo sta la sua grandezza in quanto è libera da un circolo di servitù concettuale (sentito su you-tube da Fusaro)
– Serve a scolpire la propria statua interiore (Plotino, frase riferita da Fusaro)
– Un uomo quando vince non impara nulla; quando perde può apprendere qualcosa (dal film, Un’ottima annata)
– La saggezza risiede nei posti più impensati (dal film, Un’ottima annata)
– Chi sono i sodomiti? …te lo spiego stanotte a letto (dal film, Un’ottima annata)
– Non posso venire, sto leggendo l’ultimo capitolo de’ La morte a Venezia: Visto il titolo, non credo che il finale ti sorprenderà (dal film, Un’ottima annata)
– Imparai ad apprezzare le cose effimere (dal film, 2046)
– Un buon espresso è un desiderio realizzato (da pubblicità alla radio)
– Dunque, ospite, ti è più cara l’abitudine di esporre da te con un lungo discorso parlando di quello che vuoi dimostrare , oppure per mezzo di domanda? Con uno, Socrate, che dialoga senza fatica e con pazienza è più facile così ; il discorso con un altro. In caso contrario è meglio dialogare da solo! (dal libro Sofista di Platone)
– Le vocali sono come un legame che si intromette tra le lettere, tanto che senza una di esse è impossibile alle altre armonizzarsi tra di loro l’una alla’altra (dal libro Sofista di Platone)
– Su ogni questione bisogna concordare sul fatto stesso, mediante ragionamenti, più che sul solo nome senza il ragionamento (dal libro Sofista di Platone)
– Quanto è stato detto come può non apparire chiaro anche a cieco? (dal libro Sofista di Platone)
– Il non essere è un genere, tra gli altri, sparso accanto a tutti gli esseri. Bisogna considerare se si mescola con l’opinione e con il ragionamento. Perché se questo non si mescola con essi è necessario che tutto sia vero; se si mescola invece opinione e ragionamento diventano falsi. Perché opinare e dire quel che non è fa nascere il falso nel pensiero e nel ragionamento. E quando c’è il falso c’è anche l’inganno. E se c’è l’inganno ne consegue che tutto sia pieno di parvenze, di immagini, di apparenze (dal libro Sofista di Platone)
– La pittura che è un sogno umano per chi è desto (dal libro Sofista di Platone)
– Il pensiero è uguale al dialogo dell’anima con se stessa al proprio interno senza parole (nota nel libro Sofista di Platone)
– La moda ci rende tutti uguali (da canzone sentita alla radio)
– La forma più avanzata di intelligenza è il dubbio (sentito alla radio)
– Lei: quando sei arrabbiato sei bello; lui:ma io non sono arrabbiato; lei:non sei nemmeno bello! (dal film Loving in you)
– Vorrei avere un fratello gemello, così potrei dare a lui la colpa di tutto ((dal film Loving in you)
– Prendi una matita tutta colorata e disegna un lago azzurro; buttaci i pensieri, tutti i dispiaceri e sorridi al mondo intero( dalla canzone Prendi una matita cantata da Mina)
– Vedrai che tutto passerà e un giorno tornerai alla felicità (dal film Sotto il cielo della Toscana)
– Lui: lei che mestiere fa? Lei: la scrittrice. Lui: allora potrebbe aiutare a scrivere le lettere di chi vuol suicidarsi. Lei: Lei scherza. Lui: non proprio (dal film Sotto il cielo della Toscana)
– Stai facendo l’antipatica o hai una tempesta ormonale? (dal film Sotto il cielo della Toscana)
– Le pessime idee a te piacciono tanto, vero? (dal film Sotto il cielo della Toscana)
– Le persone sembrano zombie fermi ad un incrocio (dal film Sotto il cielo della Toscana)
– Devi vivere come una sfera e andare in tutte le direzioni (dal film Sotto il cielo della Toscana)
– Ho comprato una casa senza una vita da viverci (dal film Sotto il cielo della Toscana)
– I rimpianti sono deleteri: il passato che inibisce il presente (dal film Sotto il cielo della Toscana)
– La terra è come l’economia: se non ci metti la merda non viene su nulla (dal film, Aspirante vedovo)
– Una bambina partecipa ad un matrimonio e, vedendo un’altra bambina vestita uguale a lei, dice: che bello! Siamo state gemelle per un giorno (frase di mia nipote Anna)
– Agli Dei Mani di Marco Aurelio Donato Iunior, che visse due anni, due mesi, sedici giorni. I genitori Marco Aurelio Donato e Giulia Felicita per il loro figlio carissimo fecero. Tu che leggerai , possa tu vivere, star bene, amare ed essere amato, fono a che verrà la tua ora. Bene ai buoni. ( epigrafe romana)
– Sai, ho pensato ai momenti belli che abbiamo passato insieme negli ultimi dieci anni …e non me n’è venuto in mente neanche uno (dal film, Se Dio vuole)
– E’ evaso dagli arresti domiciliari (sentito alla TV)
– La minaccia del tempo non mio troverà impreparato (sentito alla TV)
– Comandare a se stessi è il comando più arduo (Seneca)
– Le tue parole sono alle mie orecchie ronzio di mosca (dal film, Sinuhe l’Egiziano)
– La Giustizia è l’utile del più forte (dal primo libro De Repubblica di Platone)
– L’ideologia è un falso universale (Karl Marx)
– Non sono le cose che non sai a metterti nei guai; è quello che dai per certo che invece non lo è (Mark Twain)
– Jobs act che fa ridere da subito con il suo servilismo anglofono di maniera (Diego Fusaro, su You tube)
– E’ già forte lei, non combattere anche contro te stessa (Suggerimento di un allenatore ad una tennista, sentito alla TV)
– Il matrimonio tra luce ed ombra crea dei figli meravigliosi che si chiamano colori (Frase di Leonardo da Vinci, sentito alla TV)
– Siamo fatti da atomi in continuo movimento Non parlo del flusso sanguigno o di ogni altro sistema di trasporto su larga scala, ma semplicemente delle oscillazioni degli atomi intorno alla loro posizioni nelle molecole delle nostre cellule (dal libro La fisica nelle cose di ogni giorno di James Kakalios)
– La meraviglia è la sorgente del nostro desiderio di conoscere (dal libro, L’ordine del tempo di Carlo Rovelli – citazione da la Metafisica, di Aristotele)
– Fin dove arriva il nostro attuale sapere, fino al grande oceano notturno e stellato di quello che ancora non sappiamo (dal libro L’ordine del tempo di Carlo Rovelli)
– La capacità di comprendere prima di vedere è il cuore del pensiero scientifico (dal libro L’ordine del tempo di Carlo Rovelli)
– Tutti i figli di Adamo formano un solo corpo, sono della stessa essenza. Quando il tempo affligge con il dolore una parte del corpo le altre parti soffrono. Se tu non senti la pena degli altri non meriti di essere chiamato uomo (dal libro L’ordine del tempo di Carlo Rovelli – citazione del poeta persiano Sa ‘di di Shiraz)
– Gli orologi per Newton sono apparecchi che cercano di seguire lo scorrere eguale e uniforme del tempo. Newton scrive che questo tempo “assoluto, vero e matematico” non è percepibile: lo si deve dedurre con calcolo e attenzione dalla regolarità dei fenomeni. Quindi il tempo per Newton non è un’evidenza dei nostri sensi, ma solo un’elegante costruzione intellettuale. Se per noi il tempo newtoniano ci sembra semplice e naturale è perché lo abbiamo incontrato a scuola e un po’ alla volta è diventato il modo di pensare di noi tutti.; è filtrato dai libri delle scuole di tutto il mondo per divenire il modo comune di pensare il tempo; ne abbiamo fatto la nostra intuizione, ma l’esistenza di un tempo uniforme, indipendente dalle cose e dal loro moto, che oggi ci può sembrare naturale, non è un’intuizione antica e naturale per l’umanità: è solo un’idea di Newton (dal libro L’ordine del tempo di Carlo Rovelli)
– La pittura è una poesia muta e la poesia è una pittura cieca (dalla mostra “Da Vinci Experience” )
– Tristo è quel discepolo che non avanza il maestro (dalla mostra “Da Vinci Experience” )
– La sapienza è figliola della sperienza (dalla mostra “Da Vinci Experience” )
– Nessuna cosa è che più c’inganni che ‘l nostro giudizio (dalla mostra “Da Vinci Experience” )
– La percezione del mondo dipende più dalle strutture percettive del nostro corpo, più che dall’oggetto della percezione (dal libro L’ordine del tempo di Carlo Rovelli)
– Per molto tempo l’uomo ha cercato di comprendere il mondo in termini di una qualche sostanza primaria; ma più abbiamo lo abbiamo studiato, meno il mondo sembra comprensibile in termini di un qualcosa che è. Sembra invece essere meglio comprensibile in termini di relazioni tra accadimenti; capiamo il mondo studiando il cambiamento, non studiando le cose (dal libro L’ordine del tempo di Carlo Rovelli)
– E’ meglio essere un uomo senza danari che aver danari senza essere uomo (dal libro Italia – Pensieri di Ugo Foscolo)
– I poeti non cominciano a vivere se non quando muoiono (dal libro Italia – Pensieri di Ugo Foscolo)
– Questo è il tempo per noi: il ricordo e la nostalgia, il dolore e l’assenza. Ma non è l’assenza che provoca il dolore, bensì l’affetto e l’amore: se non ci fosse affetto, se non ci fosse amore, non ci sarebbe il dolore dell’assenza. Per questo anche il dolore dell’assenza, in fondo, è buono e bello, perché si nutre di quello che dà senso alla vita (dal libro L’ordine del tempo di Carlo Rovelli)
– Posso diventare il tuo sogno che vive (dal film Chloe)
– Se sei in dubbio giraci intorno (dal film The Core)
– Noi essere umani viviamo di emozioni e pensieri: ce li scambiamo quando siamo nello stesso luogo e nello stesso tempo, parlandoci e guardandoci negli occhi. Ma in realtà non abbiamo bisogno di essere nello steso luogo e nello stesso tempo per questi scambi. Pensieri ed emozioni che ci legano gli uni agli altri non hanno difficoltà ad attraversare mari e decenni, talvolta persino secoli. Legati ad esili fogli di carta oppure danzanti fra i microchip di un computer. Siamo parte di una rete che va molto al di là dei pochi giorni della nostra vita, dei pochi metri quadrati dove muoviamo i nostri passi (dal libro L’ordine del tempo di Carlo Rovelli)
– E la stagione nuova, dietro il vetro che appannava, fiorì (dalla canzone Vento nel vento di Mogol – Battisti)
– Vediamo il cielo ruotare intorno a noi ogni giorno, ma siamo noi a girare. Lo spettacolo quotidiano dell’universo che gira è quindi illusorio? No, è reale, ma non riguarda il solo cosmo; riguarda la nostra relazione con sole e stelle; lo capiamo chiedendoci come ci muoviamo noi: il moto cosmico emerge dalla relazione tra noi e il cosmo (dal libro L’ordine del tempo di Carlo Rovelli)
– Non posso ridurmi allo stato d’indifferente cosmopolita (dal libro Italia – Pensieri di Ugo Foscolo)
– Se la mia voce non ha più eco, se nel mio cuore non c’è più fuoco, se sui miei occhi è sceso un velo, se nel mio mondo non c’è più cielo, allora tu… (dalla canzone La folle corsa di Mogol – Battisti)
– Gli scritti non vivono se non quando portano seco certa equità di giudizio e vigor di passione, prodotti dalla verità (dal libro Italia – Pensieri di Ugo Foscolo)
– Il fluire del tempo non è una caratteristica dell’universo; come il roteare della volta stellata è la prospettiva particolare dall’angolo di mondo a cui apparteniamo (dal libro L’ordine del tempo di Carlo Rovelli)
– Le mele crescono proprio nel Nord dell’Europa dove la gente beve il sidro, mentre l’uva cresce proprio al Sud dove la gente beve vino. In questi casi la strana coincidenza viene dal confondere il verso delle relazioni causali: non è che le mele crescano dove la gente beve il sidro, è la gente che beve sidro dove crescono le mele (dal libro L’ordine del tempo di Carlo Rovelli)
– Siamo più complessi di quanto le nostre facoltà mentali siano in grado di afferrare (dal libro L’ordine del tempo di Carlo Rovelli)
– Lascia che la paura ti sproni a lavorare duro e a prepararti quando arriverà il momento (da Lorenzo de’ Medici alla TV)
– E invece restare prigionieri di un mondo che ti lascia solo sognare, solo sognare (dalla canzone Prigioniero del mondo di Mogol – Battisti)
– Mio padre mi diceva che non dobbiamo mai pentirci delle cose che abbiamo fatto, ma solo di quelle che non abbiamo fatto (dal film Love & Secret)
– Il tempo è il padrone inesorabile delle nostre vite (intervista a Massimo Fini)
– Il futuro non è davanti a noi, ma dietro di noi (intervista a Massimo Fini)
– E di notte, per non sentirti solo, ricorderai i tuoi giorni felici (dalla canzone Un anno d’amore)
– C’è un detto: nessuno è un insegnante finché non diventa insegnante (dal film An invisible sign)
– Penso quel che dico e dico quel che penso (dal film An invisible sign)
– La verità è che sei tu a creare il tuo destino, non aspettare che il tuo destino ti venga incontro (dal film Amore a prima vista)
– Diversi studi suggeriscono che popolazioni grandi e diversificate dal punto di vista sociale sono quelle in cui più facilmente si sviluppano le innovazioni. E’ logico: i pregiudizi sono meno resistenti e la ricerca di nuove soluzioni è più facile dove si confrontano più modi di vedere le cose (dal libro Il giro del mondo in sei milioni di anni di Guido Barbujani e Andrea Brunelli)
– Mentre nel Nuovo Mondo continuano ad affluire europei in cerca di fortuna si apre un’altra pagina, francamente ignobile, della storia delle migrazioni. Per coltivare gli immensi territori americani serve mano d’opera. Le popolazioni locali sono state praticamente sterminate; la soluzione più economica è importare schiavi dall’Africa. Lo schiavismo non nasce nel Cinquecento; nell’Atene classica erano più gli schiavi che gli uomini liberi e non potevano prescindere dagli schiavi le economie dei grandi imperi, romano e ottomano, cinese e giapponese. E’ però alla fine del Cinquecento, con la tratta atlantica, che il fenomeno raggiunge dimensioni planetarie ((dal libro Il giro del mondo in sei milioni di anni di Guido Barbujani e Andrea Brunelli)
– E’ meglio avere una cane amico che un amico cane (sentita alla radio)
– Chi, sia pure sommariamente (come noi: tanto per mettere le mani avanti), conosce la storia dell’atomica, della bomba atomica, è in grado di fare questa semplice e penosa constatazione: che si comportarono liberamente, cioè da uomini liberi, gli scienziati che per condizioni oggettive non lo erano; e si comportarono da schiavi, e furono schiavi, coloro che invece godevano di una oggettiva condizione di libertà. Furono liberi che non la fecero. Schiavi coloro che la fecero. E non per il fatto che rispettivamente non la fecero o la fecero – il che vorrebbe a limitare la questione alle possibilità pratiche di farla che quelli non avevano e questi invece avevano – ma precipuamente perché gli schiavi ne ebbero preoccupazione, paura , angoscia; mentre i liberi senza alcuna remora, e persino con punte di allegria, la proposero, vi lavorarono, la misero a punto e, senza porre condizioni o chiedere impegni (la cui più che possibile inosservanza avrebbe almeno attenuato la loro responsabilità), la consegnarono ai politici e ai militari. E che gli schiavi l’avrebbero consegnata ad Hitler, a un dittatore di fredda e atroce follia, mentre i liberi la consegnarono a Truman, uomo di “senso comune” che rappresentava il “senso comune” della democrazia americana, non fa differenza: dal momento che Hitler avrebbe deciso esattamente come Truman decise, e cioè di fare esplodere le bombe disponibili su città accuratamente, “scientificamente” scelte fra quelle raggiungibili di un paese nemico; città della cui totale distruzione si era potuto far calcolo (tra le “raccomandazioni” degli scienziati: che l’obiettivo fosse una zona del raggio di un miglio e di dense costruzioni; che ci fosse una percentuale alta di edifici in legno; che non avesse fino a quel momento subito bombardamenti, in modo da poter accertare con la massima precisione gli effetti di quello che sarebbe stato l’unico e definitivo…) (dal libro La scomparsa di Majorana di Leonardo Sciascia)
– La verità è figlia del tempo e non dell’autorità. La nostra ignoranza è infinita: diminuiamola almeno di un millimetro cubo! (citazione di Bertold Brecht, dal libro La scomparsa di Majorana di Leonardo Sciascia)
– Il cielo piangerà, gli mancherà una stella (dalla canzone T’innamorerai di Marco Masini)
– L’antiscientismo è nutrito dallo sconforto per la perdita dell’illusione che la scienza possa offrire l’immagine del mondo definitiva, dalla paura di accettare l’ignoranza. Meglio false certezze che incertezze… Ma la mancanza di certezze, lungi dall’essere una debolezza, costituisce, e ha sempre costituito, il segreto stesso della forza del pensiero razionale, inteso come pensiero della curiosità, della ribellione e del mutamento (dal libro Che cos’è la scienza – La rivoluzione di Anassimandro di Carlo Rovelli)
– Il conflitto tra due forme di sapere profondamente diverse: da un lato, un nuovo sapere sul mondo, fondato sulla curiosità, sulla ribellione alle certezze, e quindi sul cambiamento. Dall’altro, il pensiero allora dominante, che è principalmente mitico – religioso, ed è fondato in larga misura sull’esistenza di certezze che per loro stessa natura non possono essere messe in discussione (dal libro Che cos’è la scienza – La rivoluzione di Anassimandro di Carlo Rovelli)
– Il pensiero scientifico è innanzitutto un’appassionata esplorazione di modi sempre nuovi per pensare il mondo. La sua forza non consiste nelle certezze aggiunte, bensì in una radicale consapevolezza dell’estensione della nostra ignoranza; questa consapevolezza ci permette di rimettere in dubbio in continuazione ciò che crediamo di sapere, e quindi di continuare ad apprendere. La ricerca della conoscenza non si nutre di una radicale mancanza di certezza: si nutre (dal libro Che cos’è la scienza – La rivoluzione di Anassimandro di Carlo Rovelli)
– Platone e Aristotele sanno distinguere con perfetta chiarezza la differenza fra ritenere una cosa e avere argomenti convincenti al riguardo (dal libro Che cos’è la scienza – La rivoluzione di Anassimandro di Carlo Rovelli)
– L’idea che la Terra galleggi nello spazio contraddice l’immagine stessa che abbiamo del mondo. E’ un’idea palesemente assurda, naudita e incredibile. La difficoltà è accettare che il mondo possa non essere come abbiamo sempre creduto che sia, che le cose possan essere diverse da come appaiono. La vera difficoltà è abbandonare un’immagine del mondo che ci è familiare (dal libro Che cos’è la scienza – La rivoluzione di Anassimandro di Carlo Rovelli)
– Alcuni, per esempio Anassimandro, dicono che la Terra mantiene la sua posizione per indifferenza. Perché una cosa che si trovi nel centro, per la quale tutte le direzioni siano equivalenti, non ha ragione per muoversi verso l’alto o il basso o lateralmente; e siccome non può muoversi in tutte le direzioni insieme, deve necessariamente restare ferma. Questa idea è ingegnosa (dal De Caelo di Aristotele, citato dal libro Che cos’è la scienza – La rivoluzione di Anassimandro di Carlo Rovelli)
– Per coloro che sono in piedi di sotto (agli antipodi), le cose in alto sono in basso, mentre le cose in basso sono in alto ed è così intorno all’intera Terra (dal Corpus di Ippocrate- 200 a.c., citato dal libro Che cos’è la scienza – La rivoluzione di Anassimandro di Carlo Rovelli)
– Il mondo non è come ci appare, il mondo è diverso da come ci appare. Il nostro punto di vista sul mondo è limitato dalla piccolezza della nostra esperienza. La ragione, ben usata, appoggiandosi sull’osservazione, ci libera da un’illusione: ci libera da un punto di vista parziale e limitato e ristruttura la nostra comprensione del mondo in forma nuova (dal libro Che cos’è la scienza – La rivoluzione di Anassimandro di Carlo Rovelli)
– Prima di Copernico, la parola rivoluzione indicava solo il moto circolare, in particolare dei pianeti nel cielo. Il libro di Copernico De Revolutionibus Orbium Caelestium ha creato un tale sovvertimento dell’immagine del mondo che il suo titolo rivoluzione è divenuto sinonimo di sovvertimento (dal libro Che cos’è la scienza – La rivoluzione di Anassimandro di Carlo Rovelli)
– L’idea di investigazione sulla natura si basa sul riconoscimento che essa non si svela interamente a uno sguardo diretto. Al contrario, è necessario sondarne le origini e la struttura: la verità è accessibile, è parte integrante della natura stessa, ma è nascosta. Gli strumenti per raggiungerla sono l’osservazione e il pensiero. Per fare questo, il pensiero è pronto a immaginare l’esistenza di entità naturali, cioè assumere che queste esistano, anche se esse non sono immediatamente percepibili (dal libro Che cos’è la scienza – La rivoluzione di Anassimandro di Carlo Rovelli)
– Secondo la tradizione, Platone fece incidere sulla porta dell’Accademia, la sua scuola, la frase: Che nessuno entri qui, se non conosce la geometria (dal libro Che cos’è la scienza – La rivoluzione di Anassimandro di Carlo Rovelli)
– Educa i bambini e non sarà necessario punire gli adulti (citazione di Pitagora, trovata su Facebook da mia moglie Elena)
– Il mondo antico è pieno di maestri del pensiero e loro grandi discepoli. Basti pensare a Confucio e Mencio, Mosè e i profeti, Gesù Cristo e Paolo di Tarso, Budda e Kaun-dinya. I discepoli arricchiscono e approfondiscono il pensiero dei loro maestri, ma si guardano bene dal mettere in dubbio alcune loro osservazioni. Anassimandro invece fruisce delle conquiste intellettuali e dello stesso modo di pensare del suo maestro Talete, ma, all’occasione, critica frontalmente alcune sue affermazioni. L’intera scienza moderna è il risultato della scoperta dell’efficacia di questa terza via: la verità è accessibile, ma in maniera graduale e per raffinamenti successivi, attraverso una pratica lunga e quasi devota di osservazioni, discussione e ragione. Bisogna studiare i maestri, comprenderne le conquiste intellettuali, farle proprie, e sulla base di questa conoscenza acquisita, trovare gli errori nel pensiero di questi maestri, correggerli e in questo modo capire meglio il mondo (dal libro Che cos’è la scienza – La rivoluzione di Anassimandro di Carlo Rovelli)
– Il vecchio potere dei sovrani e delle case sacerdotali crolla e apre uno spazio nuovo dove nasce una cultura nuova; gli uomini imparano a diffidare del potere assoluto del sovrano e del sapere tradizionale dei sacerdoti. Si afferma la considerazione che le leggi, come le idee, degli antichi non siano necessariamente le migliori, che le decisioni più valide possano emergere da una discussione fra tanti, invece che dall’autorità sovrana di un singolo, o dalla riverenza alla tradizione, che la critica pubblica di una proposta sia utile per discernere le proposte migliori, che si possa argomentare e convergere a una conclusione (dal libro Che cos’è la scienza – La rivoluzione di Anassimandro di Carlo Rovelli)
– La scoperta è che lasciare libera la critica permette la messa in discussione, dare diritto di parola a chiunque e prendere sul serio qualunque proposta non porta a una cacofonia inconcludente. Al contrario, permette di scartare le ipotesi che non funzionano e di fare emergere le idee migliori (dal libro Che cos’è la scienza – La rivoluzione di Anassimandro di Carlo Rovelli)
– E’ l’incontro con le diversità che può aprire la nostra mente, ridicolizzando i nostri pregiudizi. Ogni volta che come nazione, come gruppo, come continente, o come religione, ripieghiamo in noi stesi nella celebrazione della nostra specifica identità, non stiamo facendo altro che celebrare i nostri limiti e cantare la nostra stupidità. Ogni volta che ci apriamo alla diversità e ascoltiamo ciò che è diverso da noi, stiamo contribuendo all’arricchimento della razza umana (dal libro Che cos’è la scienza – La rivoluzione di Anassimandro di Carlo Rovelli)
– Tu sei una galassia di cui mi mancano molte stelle (dal film La corrispondenza)
– La scienza non vanaza per ricostruzioni da zero. Avanza per pasi parziali. I cambiamenti possono riguardare questioni fondamentali: può essere modificato l’albero maestro della nave o la chiglia. Ma non si costruisce mai la nave nuova. Si continua a rattoppare all’infinito la sola nave che abbiamo e le sue varianti. La nave del nostro pensare il mondo è il nostro unico strumento per navigare nell’infinita sorpresa del reale (dal libro Che cos’è la scienza – La rivoluzione di Anassimandro di Carlo Rovelli)
– La bocca uccide più della spada e la libertà è il più grande dono della natura. Non appena nasce la virtù, l’invidia viene al mondo per attaccarla; e ricordatevi quello che vi sto dicendo, amici miei, è più facile trovare un corpo senz’anima che la virtù senza invidia (dal libro Leonardo da Vinci deve morire di Christian Gàlvez)
– Le cose difficili si fanno, quelle impossibili si tentano (dal libro Leonardo da Vinci deve morire di Christian Gàlvez)
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– La scienza non è credibile perché offe la risposta definitiva, ma perché offre la migliore risposta di cui disponiamo al presente. E offre la migliore risposta di cui disponiamo proprio perché non considera le proprie risposte come certamente vere e rimane aperta all’imparare e al cambiare idea (dal libro Che cos’è la scienza – La rivoluzione di Anassimandro di Carlo Rovelli)
– Il paradosso vitale del nostro vivere e del nostro pensare è che noi agiamo e vediamo solo all’interno di un contesto; eppure smettiamo di vivere e di comprendere se smettiamo di combattere contro le limitazioni che questo contesto ci impone (dal libro Che cos’è la scienza – La rivoluzione di Anassimandro di Carlo Rovelli)
– Essere consapevoli che posiamo avere torto è cosa completamente diversa dal ritenere che non abbia senso di parlare di torto e ragione. Considerare sul serio idee diverse dalle nostre è cosa completamente diversa dal ritenere che tutte le idee valgano eguale. Rendersi conto che un giudizio nasce all’interno di un quadro culturale complesso ed è legato a molti altri non implica assolutamente che non possiamo renderci conto che sia sbagliato. Il punto è che siamo sempre e comunque immersi in una cultura e da ciò non è possibile uscire. Non esiste nozione di verità fuori dal nostro universo di discorso, ma proprio per questo non possiamo fare a meno della nozione di verità (dal libro Che cos’è la scienza – La rivoluzione di Anassimandro di Carlo Rovelli)
– Perché non è una promessa , ma è quel che sarà; domani e sempre, sempre vivrà ( dalla canzone Un’avventura di Mogol – Battisti)
– Accettare il dialogo per essere pronti a imparare come ad insegnare (dal libro Che cos’è la scienza – La rivoluzione di Anassimandro di Carlo Rovelli)
– Quando sono con lei il sole brilla di più (dal film Il posto delle fragole)
– Un uomo senza una donna è come un pesce senza bicicletta (dal film Il posto delle fragole)
– L’accettazione acritica è un piolo cui siamo legati, il cardine della nostra ignoranza, che ci impedisce di andare a vedere altrove, di cercare qualcosa di più vero (dal libro Che cos’è la scienza – La rivoluzione di Anassimandro di Carlo Rovelli)
– L’intelligenza non ci salva necessariamente dai disastri, ma è l’arma migliore che abbiamo per difenderci (dal libro Che cos’è la scienza – La rivoluzione di Anassimandro di Carlo Rovelli)
– Non ci serve più adorare il faraone per dare legittimità alle strutture politiche con cui ci governiamo; non ci serve più pensare a Giove per renderci ragione della pioggia e del tuono. Andare verso l’incertezza ha permesso all’umanità di costruire il mondo nel quale stiamo vivendo. Il mondo in cui viviamo è la realizzazione dei sogni liberi di uomini e donne prima di noi. Il futuro può solo nascere dai nostri sogni liberi, ma per costruire il futuro è spesso necessario liberarsi del presente (dal libro Che cos’è la scienza – La rivoluzione di Anassimandro di Carlo Rovelli)
– Da dove è nata e da dove viene questa creazione? Nessuno può sapere da dove è venuta la creazione e se Egli l’ha creata oppure non l’ha creata. Egli che la sorveglia dal più alto dei cieli, Egli solo lo sa, o forse non lo sa (da Rig Veda, testo indiano del 1500 a.c., citazione dal libro Che cos’è la scienza – La rivoluzione di Anassimandro di Carlo Rovelli)
– Esistono tre tipi di persone: quelle che vedono, quelle che vedono solo ciò che mostri loro e quelle che non vedono proprio (dal libro Leonardo da Vinci deve morire di Christian Gàlvez)
– Benvenuta, Madonna. Dio si deve essersi distratto se ha lasciato che un angelo come voi finisse tra noi comuni mortali (dal libro Leonardo da Vinci deve morire di Christian Gàlvez)
– Le cose belle e mortali non sono durature: faceva parte del piano della vita; andata e ritorno, luce e ombra, vita e morte (dal libro Leonardo da Vinci deve morire di Christian Gàlvez)
– Zio Francesco mi ha insegnato l’importanza di osservare attentamente tutto ciò che ci circonda, di assaporare ogni tramonto, di correre per i campi intorno alla nostra casa; mi ha insegnato ad amare la natura (dal libro Leonardo da Vinci deve morire di Christian Gàlvez)
– Era la passione a parlare attraverso la bocca di Leonardo, non il cervello. Cos’ facendo, poteva ottenere qualsiasi cosa e, nel caso in cui non ci fosse riuscito, il fatto di averci messo passione gli avrebbe comunque permesso di non dover giustificare l’insuccesso (dal libro Leonardo da Vinci deve morire di Christian Gàlvez)
– Leonardo si dedicò anima e corpo al suo dovere di uomo scientifico senza badare a cosa pensasse la gente. L’unica cosa davvero importante era la conoscenza nuda e cruda. La verità (dal libro Leonardo da Vinci deve morire di Christian Gàlvez)
– Amico mio, con i tempi che corrono, vi consiglio di mettere da parte la tristezza. Alla fin fine, non è che un’eccedenza del passato. Non lasciatevi neanche sopraffare dall’ansia, che non è altro che un’eccedenza del futuro. Vivete nel presente e godetevi la vita (dal libro Leonardo da Vinci deve morire di Christian Gàlvez)
– La cosa importante era amare ed essere amati. L’attrazione per la ricchezza si chiama interesse. L’attrazione fisica si chiama desiderio. L’attrazione mentale si chiama ammirazione. L’attrazione senza un motivo ben preciso si chiama amore (dal libro Leonardo da Vinci deve morire di Christian Gàlvez)
– Non contavano gli anni, ma le esperienze che faceva e che la rendevano più saggia (dal libro Leonardo da Vinci deve morire di Christian Gàlvez)
– A volte, sono più enigmatici i sentimenti dei mortali che i messaggi cifrati (dal libro Leonardo da Vinci deve morire di Christian Gàlvez)
– Il sorriso di un triste trionfo; o il sorriso di una tristezza trionfale (dal libro Leonardo da Vinci deve morire di Christian Gàlvez)
– La vita è in continuo movimento, devi afferrarla (dal film La foresta dei misteri)
– E tu ti inginocchiasti ai piedi del santo di gesso. Che non diceva niente. E che fece ancor meno (dal libro Maledizione Caravaggio di Alex Connor)
– La storia si San Martino che aveva donato metà del suo mantello gli era stata raccontata dalla madre. “Anche lui era nudo?”. Sua madre l’aveva guardato con aria assente. “No San Martino era vestito”. “Allora perché non ha dato l’intero mantello al mendicante invece di regalargliene soltanto metà?” (dal libro Maledizione Caravaggio di Alex Connor)
– Esistono due possibilità: o siamo soli nello Spazio o non lo siamo; una è più terrificante dell’altra (letto su you tube, frase di Arthur C.Clark)
– Mi stai dicendo che mi lasci sino a quando non ritorno a basso contenuto di problemi? (dal film Come lo sai)
– Il coraggio è dominare la paura, non assenza di paura (dal film Come lo sai)
– Una brutta giornata rende quelle belle ancora più belle (dal film Come lo sai)
– Capisci quel che vuoi e impara a chiedertelo apertamente (dal film Come lo sai)
– Penso di essere innamorato quando mi metto il preservativo con le altre (dal film Come lo sai)
– Non fare niente a metà, se non vuoi essere felice a metà (dal film Come lo sai)
– L’ottimismo è sanità mentale (dal film Come lo sai)
– Non guardarmi con quella faccia da Bambi (dal film Come lo sai)
– Quando sei dentro una cosa devi dare tutto quello che hai; sennò cosa stai facendo?! (dal film Come lo sai)
– Il tempo consuma ogni uomo (dal libro Maledizione Caravaggio di Alex Connor)
– Ancora una volta proteso verso la luce; ero riuscito ad afferrarla, ma mai a tenerla stretta (dal libro Maledizione Caravaggio di Alex Connor)
– E’ il punto principale della felicità che un uomo voglia essere ciò che è (dal libro Maledizione Caravaggio di Alex Connor)
– Non si vince uno scontro ignorando quel che ci dice l’istinto (dal libro Maledizione Caravaggio di Alex Connor)
– Dio ha dato il meglio di Sé con gli animali (dal libro Maledizione Caravaggio di Alex Connor)
– Il coraggio di pensare (da canzone sentita alla radio)
– Io, come quando il sole illumina una tempesta, ho seppellito questo sospiro nella grinza di un sorriso, ma il dolore che è celato in un’apparente letizia è come quella gioia che il fato cangia in subitanea tristezza.
Lì le mie speranze giacciono annegate.
La mano di lei, in paragone della quale tutti i bianchi sono inchiostro che scrivono il lor proprio biasimo.
Le mie pene sono state la ricompensa delle mie fatiche.
Sicuro come una nuvola d’autunno
(dal Troilo e Cressida di William Shakespeare)
– Luna che intaglia ombre misteriose (da canzone sentita alla radio)
– Chi non ha affrontato le avversità non conosce la propria forza (da un post di un mio “amico” di face book)
– I cinquanta anni sono i nuovi quaranta (dal film Alfie)
– Uno schifoso così basso da guardare il culo ai serpenti (dal film Alfie)
– dal Troilo e Cressida di William Shakespeare)
Uno sciagurato la cui bile conia calunnie come una zecca (dal Troilo e Cressida di William Shakespeare)
– Una piccola verità è meglio di una grossa bugia (frase di Leonardo da Vinci proiettata sul Ponte Vecchio a Firenze)
Effemeridi di Stefano del 2019
- Ma noi ci amiamo e tutto l’altro è rumore di sottofondo (dal film Gone Girl)
- Hai una faccia che sembra una merda calpestata (dal film Gone Girl)
- Ora corri insieme al tempo (da canzone sentita alla radio)
- Hai mai sentito la frase: “La risposta semplice è quella giusta?”. Sì, ma non mi ha mai convinto (dal film Gone Girl)
- Mi Manchi in carne ed ossa (da canzone sentita alla radio)
- Quando desideri tanto una cosa rischi di vedere solo quella; trascuri le altre cose, magari la verità (dal film La profezia)
- Ho le scarpe piene di passi (da canzone sentita alla radio)
- Ho il tuo sangue nelle vene e ti tengo nel mio cuore (dalla canzone Sangue nelle vene)
- Lascia che entri il sole (dal film The sunshine)
- Ricordati che la vita è adesso (dal film Due cuori e una provetta)
- Non sono pessimista, sono solo un po’ realista (dal film Due cuori e una provetta)
- Io ho avuto orgasmi più lunghi delle sue relazioni (dal film Due cuori e una provetta)
- Il matrimonio è un gioco di squadra (dal film a vita segreta)
- Come ho fatto a non capire che il problema ero io; sei una stella speronata (da canzone sentita alla radio)
- Sono salito sulla cattedra per ricordare a me stesso che le cose possono essere osservate da angolazioni diverse; e il mondo appare diverso da quassù. Non vi ho convinto? Venite a vedere voi stessi. E’ proprio quando pensate di sapere qualcosa che dovete guardarla da un’altra prospettiva (dal film, L’attimo fuggente)
- Dovete combattere per trovare la vostra voce; più tardi cominciate a farlo, più grosso è il rischio di non trovarla affatto. Molti uomini hanno vite di quieta disperazione; voi non rassegnatevi a questo: non affogate nella pigrizia e guardatevi intorno. Osate cambiare, cercate nuove strade (dal film, L’attimo fuggente)
- La morte è certa per chi nasce e la nascita è certa per chi muore (dal film, Questione di Karma)
- Perché, se non si conosce, non si può nemmeno sapere (dal film, Questione di Karma)
- Dio è nei dettagli ((dal film, Questione di Karma)
- Mi piacciono le tue labbra; anche tu piaci a loro (dal film, Hitch,lui sì che capisce le donne)
- Nessuna ragazza si alza la mattina e pensa “oggi spero di non essere rapita da un principe azzurro (dal film, Hitch,lui sì che capisce le donne)
- Non importa chi, non importa come, non importa quando; ogni uomo ha l’occasione di rapire la sua bella. Gli serve solo il cavallo giusto (dal film, Hitch,lui sì che capisce le donne)
- Tutti i respiri che fate nella vita non contano; sono invece importanti quelli che perdete pensando ad una donna (dal film, Hitch,lui sì che capisce le donne)
- La perseveranza è solo una scusa per essere noiosi (dal film, Hitch,lui sì che capisce le donne)
- Comincia la giornata come se avesse uno scopo (dal film, Hitch,lui sì che capisce le donne)
- Solo a sentire la tua voce, sorrido (dal film, Hitch,lui sì che capisce le donne)
- Neanche il cane muove la coda per nulla (da intervista alla TV)
- Perché non fai come la patata …vai a farti friggere (dal film Quello strano sentimento)
- Per vedere come sei sono riuscita a portare il cervello all’altezza del culo (dal film Ghost of Girlfriends past)
- Solo così si può sperare di raggiungere la perfezione. Ma poi, in verità, più studiavo e più mi accorgevo che potevo scoprire molto di più. Lo so, tante domande e così poco tempo per trovare le risposte. Ma non ci si può fermare e la conoscenza dell’uomo non può che passare per questa via (dal libro, Leonardo il romanzo di un genio ribelle di Massimo Polidoro)
- Il fatto è che per me ogni discorso che non passa dall’esperienza è vano e forse pure dannoso. Perché non nasce da una conoscenza diretta delle cose e la natura si vendica di chi vuole fare miracoli; come i più stolti di tutti i maghi e gli incantatori, che fanno previsioni sul futuro senza sapere nulla (dal libro, Leonardo il romanzo di un genio ribelle di Massimo Polidoro)
- La pazienza fa contro le ingiurie quello che i panni fanno contro il freddo. Se aumenti i panni al crescere del freddo, questo non ti potrà nuocere. Similmente, se alle grandi offese aumenti la pazienza, quelle no potranno offendere la tua mente (dal libro, Leonardo il romanzo di un genio ribelle di Massimo Polidoro)
- Non è strano per lui cambiare idea. Egli, infatti, sostiene che la sapienza e figliola dell’esperienza; fuggi i precetti di quei teorici che non confermano le loro ragioni con l’esperienza (dal libro, Leonardo il romanzo di un genio ribelle di Massimo Polidoro)
- Era proprio vero, come diceva Aristotele, che è possibile realizzare il bello anche imitando con maestria ciò che è repellente. O, come spiegava Plutarco, che nella rappresentazione artistica il brutto imitato rimane tale ma riceve come un riverbero di bellezza dalla maestria dell’artista. Anche se forse più semplicemente, pure il bello può venire a noia persino all’uomo che ha fatto della sua capacità di rappresentarlo uni dei suoi talenti più meravigliosi. La grande bruttezza negli uomini, mi disse, è altrettanto rara e straordinaria quanto la grande bellezza, soltanto la mediocrità non suscita interesse (dal libro, Leonardo il romanzo di un genio ribelle di Massimo Polidoro)
- Il segreto del successo è la costanza: ciò che conta non è cominciare, ma perseverare (dal libro, Leonardo il romanzo di un genio ribelle di Massimo Polidoro)
- Di che te adiri, a chi invidia hai, natura?
Al Vinci che ha ritratto una tua stella,
Cecilia sì bellissima hoggi è quella
Che a’ suoi begli ochi el sol par umbra oscura
- (versi del poeta Bernardo Bellincioni dedicati a Cecilia Gallerani (ritratta da Leonardo in La dama dell’ermellino, citazione dal libro, Leonardo il romanzo di un genio ribelle di Massimo Polidoro)
- Io vivo il silenzio come un buco da riempire ( dal film, Happy Family)
- Sì come una giornata bene spesa dà lieto dormire, così una vita bene usata d° lieto morire (Leonardo da Vinci, Codice Trivulziano, citazione dal libro Leonardo il romanzo di un genio ribelle di Massimo Polidoro)
- Mi sento un anziano che si appresta a diventare vecchio (sentito alla TV)
- Tutto vuole sapere il maestro e a tutto cerca di trovare risposta. Come ho già avuto modo di dire, la sua grande forza è quella di non incaponirsi in un’idea, come fanno certi sedicenti dotti o certi “trombetti”, come li chiama lui, che ripetono a pappagallo le idee degli altri senza mai verificarle. Quando egli si accorge che l’esperienza dimostra sbagliato ciò in cui crede, egli non rigetta l’esperienza, ma, al contrario, abbandona la vecchia convinzione per avvicinarsi sempre di più a ciò che è vero (dal libro, Leonardo il romanzo di un genio ribelle di Massimo Polidoro)
- Il primo dovere dell’uomo: quello della conoscenza (dal libro, Leonardo il romanzo di un genio ribelle di Massimo Polidoro)
- Gli uomini fanno grandi discorsi e il più delle volte quel che dicono è vano o falso. Gli animali magari parlano poco tra di loro, ma quel che dicono è utile e veritiero (dal libro, Leonardo il romanzo di un genio ribelle di Massimo Polidoro)
- Se la Luna e tutti i pianeti sono uguali alla Terra e non sono sfere celesti, allora significa che la Terra forse non è quel luogo privilegiato e speciale dell’universo che noi crediamo. E se non lo è la Terra, forse non lo è neppure l’uomo (dal libro, Leonardo il romanzo di un genio ribelle di Massimo Polidoro)
- Un vero viaggio non è cercare nuove terre, ma avere nuovi occhi (visto su ipad, frase di Marcel Proust)
- Come il ferro si arrugginisce senza esercizio e l’acqua si putrefà e nel freddo si ghiaccia, così l’ingegno senza esercizio si guasta (dal libro, Leonardo il romanzo di un genio ribelle di Massimo Polidoro)
- Non sono un uomo con qualità primitive (da film visto alla TV)
- Non esiste la perfezione; ci sono sempre delle difficoltà e devi solo decidere con chi affrontarle (dal film, Before We Go)
- Non scegliamo chi amare; ed è una fregatura (dal film, Before We Go)
- Il sapere determina il destino (dal film, Frequenze)
- Se noi ci amiamo, il mondo è nostro (dal fil, Le avventure del capitano Hornblower)
- Prendo una stella dall’infinito per il mio cielo che non ha luce (da canzone sentita alla radio)
- Tutto finisce e di quello che non finisce prima o poi ci si stufa (dal film, Sandrine sotto la pioggia)
- La fortuna è quando la preparazione incontra l’opportunità (dal fil, Black list)
- Abbiamo una sola strada da percorrere nella vita e non la voglio percorrere con te (dal fil, Black list)
- Non sono mai stato con una spogliarellista! …ma quella con cui eri no era certo tua nonna! (dal fil, Black list)
- Dovresti vedere quanta roba è uscita da questo cane (dal fil, Black list)
- Quelli che non imparano dalle proprie sconfitte sono condannati a ripeterle (dal fil, Black list)
- Chiacchierare sulla strada con i viandanti per curiosità di vari gusti et diverse fantasie d’huomini (dalla prefazione al Principe di Niccolò Machiavelli)
- La Fortuna è un fiume pronto ad inondare: per questo vanno prima costruiti gli argini
- Anche se il futuro ha muri enormi (dalla canzone Non amarmi di Aleandro Baldi)
- Stanotte ho avuto un incubo terribile …ti prego non raccontarmelo (dal film, PS Ylove You)
- Mi è stato insegnato che è coraggioso colui che rischia senza paura, ma ancora più valoroso è chi affronta il pericolo malgrado la paura; il coraggio è la paura che soccombe (dal film, Lo spazio che ci unisce)
- Perché sai tutte queste cose inutili?! (dal film, Beata ignoranza)
- Anche i fiori piangono e noi continuiamo a credere che sia rugiada (dal film, Beata ignoranza)
- Tante volte credo che abbiamo aspettato l’alba sulla spiaggia sbagliata (dal film, Beata ignoranza)
- Non è necessario avere un legame di sangue per volersi bene (dal film, Beata ignoranza)
- Voi davvero pensate che lavorare duro produce ricchezza? L’unica cosa che produce ricchezza e la ricchezza. Noi l’abbiamo, voi no (dal film, Horrible Posses 2)
- Nessuna idea è una cattiva idea ((dal film, Horrible Posses 2)
- Per che le iniurie si debbono fare tutte insieme, acciò che, assaporandosi meno, offendino meno; e benefizii si debbono fare a poco a poco, acciò si assaporino meglio (da libro, Il Principe di Niccolò Machiavelli)
- Mai nelli tempi pacifici stare ozioso, ma con industria farne capitale per potersene valere nelle adversità, acciò che la fortuna, quando si muta, lo truovi parato a resisterle (da libro, Il Principe di Niccolò Machiavelli)
- Nasce una disputa, s’egli è meglio essere amato che temuto o e converso. Rispondesi che si vorre’ essere l’uno e l’altro; ma perché egli è difficile accozzarli insieme, è molto più sicuro essere temuto che amato, quando si abbi a mancare dell’uno delli duoi (da libro, Il Principe di Niccolò Machiavelli)
- E li uomini in universali iudicano più alli occhi che alle mani; perché tocca a vedere ad ognuno, a sentire a pochi; ognuno vede quello che tu pari, pochi sentono quello che tu se’; e quelli pochi non ardiscono opporsi alla opinione di molti che abbino la maestà dello stato che gli difenda; e nelle actione di tutti li uomini, e maxime de’ principi, dove non è iudizio a chi reclamare, si guarda al fine (da libro, Il Principe di Niccolò Machiavelli)
- Sempre, più sempre (da canzone sentita alla radio)
- Allarga la tua mappa mentale, fuggi dalla prigionia degli altri (sentito alla TV)
- Il principio astratto dell’uguaglianza dispensa l’ignorante dall’istruirsi, l’imbecille dal giudicarsi, il bambino dall’essere uomo e il delinquente dal correggersi. La Società cadrà a pezzi, perché non si riconosce la disuguaglianza di valore, di merito e di esperienza, cioè ciò che è il prodotto della fatica individuale; alla fine tutto culminerà nel trionfo della feccia e dell’appiattimento, pagando l’adorazione delle apparenze (dal libro, Frammenti di diario interiore di Henri Frédéric Amiel – giugno 1871)
- L’amore è un’affare per coloro che ne sono sprovvisti (dal film, Lady J)
- A che religione appartiene Dio? (scritto su un muro a Firenze)
- Nondimanco, perché il nostro libero arbitrio non sia spento, iudico potere essere vero che la fortuna sia arbitra della metà delle actioni nostre, ma che etiam lei ne lasci governare l’altra metà, o presso, a noi (da libro, Il Principe di Niccolò Machiavelli)
- Il figlio al padre: “Non sarai punito per la rabbia, ma dalla rabbia”. Il padre:”Ma chi l’ha detto?”. IL figlio:”Il Budda”. Il padre:”Ma Budda aveva figli?!” (dal film, Belli di papà)
- Non ti ho mai nascosto nulla, nemmeno l’ombra dei miei pensieri (dal film, Guerrin Meschino)
- Tutti gli uomini nascono uguali al cospetto di Dio; sì, ma tutti gli uomini muoiono diseguali al cospetto degli uomini (dal film, Guerrin Meschino)
- Il dubbio come stella polare del pensiero critico, questo è uno dei concetti base che io conservo dell’Illuminismo. L’esercizio sistematico del dubbio si fa innanzitutto su se stessi (Massimo Fini su You Tube)
- Un ribelle non è un rivoluzionario, un cospiratore, ma è uno che vuole rimanere fedele a se stesso e vuole difendere se stesso (Massimo Fini su You Tube)
- Circa l’esercizio del dubbio è la pretesa dell’Occidente di avere i valori migliori e di avere quindi il diritto-dovere di poterli applicare anche a culture diverse, storie e tradizioni completamente diverse dalle nostre. E il discorso della cultura superiore è il nuovo modo di declinare il razzismo, visto che quello classico, essendoci stato Hitler, non è più praticabile. Questa è, secondo me, la mancanza di esercizio del dubbio (Massimo Fini su You Tube)
- Siamo noi a non aver capito il pazzo o noi a non aver capito un cazzo (Massimo Fini su You Tube)
- Nell’universo scintillante ci fu un pianeta su cui animali intelligenti scoprirono la conoscenza e fu il momento più tracotante e menzognero della storia del mondo. Ci furono infatti eternità in cui non esistette l’intelletto umano. Quando questo sarà di nuovo finito, non sarà successo nulla di notevole (citazione da Friedrich Nietzsche, di Massimo Fini su You Tube)
- Il futuro è antimoderno; andando a questa velocità accorciamo il nostro futuro ( Massimo Fini su you tube)
- Ti compro un navigatore, così quando ti manderò a far in culo non ti perderai (dal film, Ci devo pensare)
- Nessun effetto è in natura sanza ragione; intendi la ragione e non ti bisogna sperienza (scritti di Leonardo da Vinci)
- Chi nega la ragione delle cose, pubblica la sua ignoranza (scritti di Leonardo da Vinci)
- Chi non punisce il male, comanda che si facci (scritti di Leonardo da Vinci)
- Chi poco pensa, molto erra (scritti di Leonardo da Vinci)
- L’omo e li animali sono proprio transito e condotto di cibo, sepoltura d’animali, albergo de’morti, facendo a sé vita dell’altrui morte, guaina di corruzione (scritti di Leonardo da Vinci)
- Dove vai a scordarti del mio amore? (da canzone sentita alla radio)
- Sempre è una dolce menzogna, ma fa bene al mio cuor (da canzone sentita alla radio)
- La fortuna è per gli sfigati (dal film, Annie la felicità è contagiosa)
- Stiamo sognando e non abbiamo assolutamente l’intenzione di svegliarci (da commento ad una partita di calcio alla TV)
- Che la fortuna sia con te; …sei tu la mia fortuna (dal film, Nel segno di Roma)
- Quando smetteremo di credere solo alle parole, resteranno solo i gesti (il giornalista Pagliaro alla TV)
- Facciamo in modo che la fortuna sia solo un optional (dal film, Una proposta per dire sì)
- Tiriamo a sorte: testa vinco io, croce perdi tu (dal film, Una proposta per dire sì)
- Avevo tutto quello che desideravo, ma nulla di cui avevo bisogno (dal film, Una proposta per dire sì)
- Se nella verde etade alcun trascura di lodato sapere ornar la mente, quando è giunta per lui l’età matura d’aver perduto un sì gran ben si pente. Cercalo allor, ma trovasi a man vuote: potea, non volle; or che vorria non puote (poesia “I due susini” di Luigi Fiacchi)
- Ho una moglie con un culo da pallavolista (dal film, Il giudice)
- Hai ingoiato un vocabolario e ce lo vomiti addosso appena puoi (dal film, Il giudice)
- Moglie e cane scomparsi; cercasi cane (dal film, Il giudice)
- Nulla compensa l’uomo della perduta libertà (dal film, Il gigante di Metropolis)
- Io non ho paure accanto a te, solo quella di perderti (dal fim, Le baccanti)
- Il viaggio termina quando gli innamorati si incontrano (citazione di Shakespeare, dal film L’amore non va in vacanza)
- La pretesa di impartire ai filosofi lezioni di filosofia è ridicola; come quella di fare di una determinata filosofia il criterio e la norma di giudizio delle altre. In effetti ogni vero filosofo è un maestro o compagno di ricerca, la cui voce ci giunge affievolita attraverso il tempo, ma può avere per noi, per i problemi che ora ci occupano, un’importanza decisiva; bisogna disporsi alla ricerca con sincerità ed umiltà (dalla prefazione alla prima edizione della Storia della Filosofia di Nicola Abbagnano)
- La sapienza orientale è essenzialmente religiosa: essa è il patrimonio di una casta sacerdotale la cui sola preoccupazione è quella di difenderla e tramandarla nella sua purezza. Il solo fondamento della sapienza orientale è la tradizione. La filosofia greca invece è ricerca. Essa nasce da un atto di fondamentale libertà di fronte alla tradizione, al costume e ad ogni credenza accettata come tale. Il suo fondamento è che l’uomo non possiede la sapienza ma deve cercarla: essa è diretta a rintracciare la verità al di là delle consuetudini, delle tradizioni e dalle apparenze (capitolo I Storia della Filosofia di Nicola Abbagnano)
- Le ombre non sono meno importanti della luce (dal film, Jane Eyre)
- Quando passi fai vibrare anche i sassi (da canzone sentita alla radio)
- Il momento è ieri (da pubblicità sentita alla radio)
- Dottor Lerner anche lei avrà un’opinione. Io ho moglie e quattro figlie: io non ho opinioni (dal film ,Professore per amore)
- Non ce l’ho con il mondo, solo con una piccola parte (dal film, Un meraviglioso Natale)
- Tra il coraggio e l’incoscienza corre solo un sottile filo (Documentario alla TV su Alessandro Magno)
- Mi porti una bistecca molto al sangue, praticamente viva (dal film, Un paradiso per due)
- Stare sul cazzo è pur sempre una posizione di rilievo (su Facebook)
- In quel film c’è una ragazza col culo che parla (dal film, Il Bacio che aspettavo)
- Chi ha troppa scelta poi finisce per fare quella sbagliata (dal film, La doppia ora)
- Ultra vires = al di là delle forze consentite (ricordo di scuola)
- Sino a quando i mali girano si può stare tranquilli (consuocero Giuseppe)
- La casa non ruba, ma nasconde (proverbio sentito da un’amica)
- Tu studi così tanto che poi le cose ti escono dalle orecchie (da telefilm, visto alla TV)
- Io non vedo, osservo (dal film, Senza indizio)
- Lui abbraccia lei e lei chiede: Hai qualcosa in tasca? (dal film, Lasciati andare)
- Presentazione: Uno dei più grandi maestri di musica italiani, una specie di juke – box umano (dalla trasmissione Tv, Maledetti amici miei)
- Una volta letto attentamente il foglio delle avvertenze e modalità d’uso delle medicine è impossibile ripiegarlo nello stesso modo in cui te lo vendono (dal libro, Trent’anni, alta, mora di Leonardo Pieraccioni)
- Contro tutti. Contro le bugie. Paladino del vero e dell’essenziale (dal libro, Trent’anni, alta, mora di Leonardo Pieraccioni)
- Raggiungimi qui: sono a braccia aperte in cima a una collina in attesa che qualcosa accada. Sarà bello poi dirsi: Tanto la vita è uno sputo”. Sarà triviale poi scoprire che, prima che lo sputo tocchi terra, la vita è già finita(dal libro, Trent’anni, alta, mora di Leonardo Pieraccioni)
– Non ho un amore, altrimenti farei l’innamorato (dal libro, Trent’anni, alta, mora di Leonardo Pieraccioni)
– Contro il culo e la corrente non c’è forza competente (dal libro, Trent’anni, alta, mora di Leonardo Pieraccioni)
– Perché col tempo bisogna tornare bambini, fare il giro completo? (dal libro, Trent’anni, alta, mora di Leonardo Pieraccioni)
– Tu sei scemo! Modestamente, sì (dal film, Ti presento Sofia)
– Quando puoi? Il giorno mai (dal film, Ti presento Sofia)
– Finché dura il tormento ci può essere l’estasi (intervista ad Angelo Branduardi)
– Sono stata trent’anni con Libero, ci avrò qualche ragione se m’è venuto a noia (dal film, Ritorno in casa Gori)
– Si sente una scoreggia. Ma che fai? E che tu pretendi dal culo una romanza?! (dal film, Ritorno in casa Gori)
– Nonno che mi presti 50.000? No, ma ti do 10.000 lire se mi fai la barba; allora si fa così: ti prendo 50.000 e ti devo 5 barbe (dal film, Ritorno in casa Gori)
– Perché non metti la protesi al ginocchio? Perché voglio morire con i pezzi originali (sentito da una signora per la strada)
– La sapienza dei dotti è tanto altezzosa quanto sterile, diversamente dal buon senso che cambia in meglio l’esistenza non sofisticata: la Sapienza, per voler essere austera ad ogni costo, diventa stolta, mentre la Stultitia, in quanto forza irrazionale e creatrice, si palesa veramente come saggia alla resa di conti (dal libro, L’elogio della follia di Erasmo da Rotterdam)
– La superiorità per taluni sta nel coniare paroloni incomprensibili, cavillare sui dogmi, sciorinare ridicolo sillogismi, tradurre in linguaggio oscuro la disarmante chiarezza (dal libro, L’elogio della follia di Erasmo da Rotterdam)
– Se poi mancano parole esotiche, tirano fuori tre o quattro vocaboli oscuri, che possano confondere l’uditore con la loro oscurità, evidentemente perché quelli che riescono a capirli possano sentirsi sempre più soddisfatti di se stessi, mentre quelli che non li capiscono restino tanto più ammirati quanto meno capiscono (dal libro, L’elogio della follia di Erasmo da Rotterdam)
– Ti avevo riservato alcune pagine del mio cuore (da canzone sentita alla radio)
- Perché hai tanti vestiti, se ne puoi mettere solo uno alla volta (dal film, L’amore arriva dolcemente)
- L’amore non è un fuoco d’artificio, l’amore vero cresce lentamente (dal film, L’amore arriva dolcemente)
- Tu sei la risposta ad ogni mia singola domanda( dal film, Love Hurts)
- Qual è la differenza tra “Mi piace” e “Ti amo”? Quando ti piace un fiore ti basta coglierlo. Ma quando si ama un fiore lo annaffi ogni giorno. Chi comprende questo, capisce la vita (Buddha)
- E ve lo dimostrerò non con sofismi da coccodrilli, con le forme cornute o altri falsi sillogismi ben noti ai dialettici, ma alla buona, facendovi toccar la cosa col dito (dal libro, L’elogio della follia di Erasmo da Rotterdam)
- I comuni mortali dei quali nessuno nasce senza difetti e il migliore è chi ne ha di meno (dal libro, L’elogio della follia di Erasmo da Rotterdam)
- La vanagloria, dolcissima sirena (dal libro, L’elogio della follia di Erasmo da Rotterdam)
- La vera saggezza, quando si è mortali, sta nel non voler esser più saggio di quanto consenta la propria sorte e o far finta volentieri di non vedere o sbagliare cordialmente come gli altri.; ma questo dicono, è appunto follia. Non voglio negarlo, purché in compenso si riconosca che questo è il modo di recitare la commedia della vita (dal libro, L’elogio della follia di Erasmo da Rotterdam)
- Nonna ora so scrivere tutte le parole che voglio (nipote Anna)
- La morte di una catastrofica di una stella porta nuova vita nell’universo; una stella deve morire per permetterci di vivere (dal film, Out of Blue)
- Il 90° della materia dell’universo è invisibile, non è identificato; c’è molto che non possiamo vedere, rilevare, comprendere. Passiamo la nostra vita cercando di arrivare al cuori di questa oscura energia (dal film, Out of Blue)
- Non viviamo semplicemente nell’universo; l’universo vive dentro di noi (dal film, Out of Blue)
- Danzala la via tua al ritmo della vita che va; ridila la tua allegria (dalla canzone, Cogli la prima mela di Angelo Branduardi)
- Figlia Carlotta: Si va al mare? – Nipote Margherita: Nonno – figlia Carlotta: Il nonno non c’è, si va al mare – nipote Margherita: nonno (da video familiare)
- Il tempo e la distanza sono diversi da come appaiono (dal film, Storia d’inverno)
- La lotta tra il bene e il male non si combatte con grandi eserciti, ma con ogni singola vita (dal film, Storia d’inverno)
- Sono attratto da lei come dall’aria quando sono sott’acqua (dal film, Storia d’inverno)
- Disegno alla luce della Luna: non sono bravo e non si vedono gli errori (dal film, Storia d’inverno)
- Ti ringrazio. Per cosa? Per essere qui con me (dal film, Il re)
- Sei pronto per quello che ci aspetta? Nessuno è mai pronto per quello che ci aspetta (dal film, Il re)
- I problemi che non vengono risolti sfociano spesso nelle crisi (dal film, Il re)
- Un re ha solo sudditi e nemici (dal film, Il re)
- Egli rispetta la guerra come solo un uomo che ne ha visto la forma più mostruosa può fare. Egli non la desidera, la valuta con cupa sobrietà e voi dovreste sperare che non smetta di farlo (dal film, Il re)
- Perché la natura sol s’astende alla produzione de’ semplici, ma l’uomo con tali semplici produce infiniti composti, ma non ha la potestà di creare nessun semplice (Mostra La botanica di Leonardo da Vinci)
- Credo che vi rendiate conto da soli quanto piacere procuri alla Filautìa (l’accarezzare se stessi) la Colachìa) (l’adulazione) ((dal libro, L’elogio della follia di Erasmo da Rotterdam)
- Poi ci sono quelli che consultano gli astri e predicono il futuro promettendo miracoli che superano perfino la magia. E, beati loro, trovano perfino chi ci crede! (dal libro, L’elogio della follia di Erasmo da Rotterdam)
- Che dire poi dei cortigiani? Non c’è schiavitù più servile, più sciocca, più spregevole della loro, eppure essi desiderano sempre essere considerati i primi. Sono pieni di modestia solo in questo: che si accontentano di portare addosso oro, gemme, porpora e tutti i simboli della virtù e della saggezza, lasciando che altri si preoccupino di esercitare le virtù rappresentate da questi simboli (dal libro, L’elogio della follia di Erasmo da Rotterdam)
- La fortuna ama gli spensierati, aiuta gli audaci, quelli che sono soliti dire: “Il dado è tratto”. Invece la saggezza rende timidi, e per questa ragione vedete di solito questi sapienti alle prese con la povertà, con la fame, col fumo, dimenticati, senza prestigio, invisi a tutti, mentre invece vedete gli stolti navigare nell’oro, salire al governo degli Stati, insomma prosperare in tutti i sensi (dal libro, L’elogio della follia di Erasmo da Rotterdam)
- E se davvero tu vuoi vivere una vita luminosa e più fragrante cancella col coraggio quella supplica dagli occhi. Troppo spesso la saggezza è la prudenza più stagnante e quasi sempre dietro la collina è il sole (dalla canzone di Mogol – Battisti, la collina dei ciliegi)
- Le rughe han troppi secoli oramai, truccarle non si può più (dalla canzone di Mogol – Battisti sentita a un concerto, Il mio caro angelo)
- Le nostre aspirazioni il buio filtrano, traccianti luminose gli additano il blu (dalla canzone di Mogol – Battisti Isentita a un concerto, il mio caro angelo)
- Da un minuto sei partita e sono solo. Sono strano e non capisco cosa c’è. Sui miei occhi da un minuto e sceso un velo. Forse è solo suggestione o paura o chissà che. E’ possibile che abbia fin da ora bisogno di te (dalla canzone di Mogol – Battisti, 7 e 40)
- Il numero degli stolti è infinito – Ogni uomo è reso stolto dalla sua sapienza (citazioni dall’Ecclesiaste, sul libro L’elogio della follia di Erasmo da Rotterdam)
- Questi teologi, estrapolando di qua e di là quattro o cinque parolette e modificandole anche all’occorrenza, le adattano come vogliono, anche se quello che precede o segue non ha nulla a che fare con l’argomento e anzi lo contraddice. E fanno questo con una tale impudenza che spesso i giureconsulti invidiano i teologi (dal libro, L’elogio della follia di Erasmo da Rotterdam)
- Ricordatevi che c’è un detto greco che suona così: “Spesso un pazzo dice cose che hanno senso” (dal libro, L’elogio della follia di Erasmo da Rotterdam)
- Uno le occasioni se le deve andare a cercare (Sceneggiato alla TV, Pezzi Unici)
- Tutte le religioni non mi piacciono: mettono troppa enfasi nella morte; io preferisco la vita ( dal film, Artù e Merlin)
- Quella donna non passa mai davanti ad uno specchio senza rinunciare a sedurlo (dal film, Maria Antonietta)
- Ti piace quel valium umano che risponde al nome di Charlie? (dal film, Crazy, stupid, love)
- L’ho amata anche quando l’ho odiata (dal film, Crazy, stupid, love)
- L’universo che respira e sospinge la tua sfera; e la luce che ti sfiora.; cosa vuoi?
- Oltre il monte c’è un gran ponte; una terra senza serra dove i frutti son di tutti (dalla canzone di Mogol-Battisti, Due mondi)
- E’ una vela la mia mente, prua verso l’altra gente; vento magica corrente, quanto amore (dalla canzone di Mogol-Battisti, Due mondi)
- Pensavo fosse il mio principe, invece era solo un ranocchio (dal film, Un cavaliere per Natale)
- Ho fatto tanta di quella cioccolata che mio marito ha consigliato l’acquisto di una betoniera (dal film, Un cavaliere per Natale)
- Ciao, Brooke. E’ Cole e ha portato il suo cavallo – Sono lieto di rivederti – Credevo che tu ne fossi andato; Brooke, avrei dovuto capirlo prima: sei tu la mia impresa – Sono la tua impresa?! – Il mio cuore è devotamente e eternamente tuo, se lo vorrai – Niente mi renderebbe più felice, mio splendido cavaliere – Brooke, ovunque tu sarai, io sarò con te (dal film, Un cavaliere per Natale)
- Ehi calmati, tu sei fuori come i balconi (dalla fiction TV Pezzi unici)
- I vasi sono tristi: contengono i fiori condannati a morte (dalla fiction TV Pezzi unici)
- Il resto ve lo dico più tardi; no, rispondono, E’ adesso più tardi (dal libro Alice nel paese delle meraviglie di Lewis Carrol)
- Leonardo, sono cinque minuti che suonano. Allora o sono dei musicisti oppure vai ad aprire (dal film di Leonardo Pieraccioni, Se son rose)
- Ehi, ma il caffè va tolto dalla cialda? ((dal film di Leonardo Pieraccioni, Se son rose)
- Ma chi sta vincendo …ma se si deve ancora cominciare (dal film di Leonardo Pieraccioni, Se son rose)
- Avete visto che le foto degli autovelox sono tutte mosse (dal film di Leonardo Pieraccioni, Se son rose)
- In fin dei conto i difetti che trovi negli altri, sono i tuoi (dal film di Leonardo Pieraccioni, Se son rose)
- Butta via l’umido più spesso perché la signora accanto ti credeva in decomposizione ((dal film di Leonardo Pieraccioni, Se son rose)
- Son cose che si dicono così per dire. Si, ma tu dici troppo volte le cose così per dire (dal film di Leonardo Pieraccioni, Se son rose)
- Ti si è ammorbidita la barba …e non solo quella (dal film di Leonardo Pieraccioni, Se son rose)
- Vuoi la pasta lunga o corta. Lunga, grazie. Allora butto quella corta. Ma scusa allora perché me lo chiedi? Perché sono democratica (dal film di Leonardo Pieraccioni, Se son rose)
- Anche tu sei malato di nostalgia; il fardello dei ricordi è troppo pesante, non serve a nulla, è inutile, ci sono dentro troppe cose: rimorsi, rimpianti e cose non dette. Nella vita bisogna viaggiare con bagaglio leggero …però che poppe che avevi! Vuol dire che nel bagaglio della vita lo porto volentieri il ricordo delle tue poppe (dal film di Leonardo Pieraccioni, Se son rose)
- Non temere di lasciare qualcosa, pensa a tutto quello che avrai in cambio (dal film, Wiew Camp9
- Ti sembro disperata? Ma come, guardati: chiedi disperatamente se sei disperata (dal film, La dura verità)
- Maria Teresa non è bella ma a me piace; L’ideale è trovare una brutta che ti piace; che gusto c’è a trovare bella una bella che ti piace; invece quella brutta agli altri non piace, ma a te piace. L’ideale è quando trovi una brutta che ti piace: se alla brutta non gli piaci, conviene che ti piace una bella; se non devi piacere ti conviene puntare in alto. E’ banale far fare la parte della brutta a una brutta; se c’è il ruolo di una bella non conviene farlo fare a una brutta perché per il suo talento si trasforma in bella e viceversa se c’è la parte di una brutta non è più interessante farla fare a una bella che si trasforma in brutta?..Ma io che parte dovrei fare? …Il bello?! …Ma allora sono brutto (soliloquio di Rocco Papaleo alla trasmissione Maledetti amici miei)
- A chi sorriderò, se non a te? A chi, se tu non sei più qui. Ormai è finita, è finita tra di noi, ma forse un po’ della mia vita è rimasta negli occhi tuoi (dalla canzone di Fausto Leali, A chi)
- Deus, sive Natura( Dio, cioè la Natura) (citazione da Spinoza, sul libro In principio era Darwin di Piergiorgio Odifreddi)
- (Darwin) Optò romanticamente per sposarsi, visto che in fondo “ci sono molti schiavi felici” (citazione da Darwin, sul libro In principio era Darwin di Piergiorgio Odifreddi)
- Per molti anni avevo seguito l’ottima regola di annotare subito e senza fallo tutto ciò che era contrario ai risultati generali della mia teoria: fosse un fatto, una nuova osservazione o un pensiero che mi capitava di leggere. Perché avevo imparato per esperienza che i fatti e i pensieri contrari tendono a sfuggire dalla memoria più facilmente di quelli favorevoli. Per questa abitudine poche furono le obiezioni alla mia teoria che già non avessi considerato e a cui non avessi cercato di dare risposta (Darwin). Ed effettivamente succede ancor oggi che le obiezioni al darwinismo che i detrattori immaginano essere delle loro astute pensate, siano già affrontate e risolte dal libro di Darwin, che essi naturalmente si guardano bene dal leggere, per evitare di essere influenzati nei loro pregiudizi (Odifreddi) (dal libro In principio era Darwin di Piergiorgio Odifreddi)
- Ciascuno di noi ospita nell’intestino una colonia di cento miliardi di individui, appartenenti ad una trentina di ceppi diversi: un numero che, benché enorme, costituisce comunque solo un millesimo dell’esercito di microbi che ocupa il nostro spazio interno e vi combatte le sue battaglie (dal libro In principio era Darwin di Piergiorgio Odifreddi)
- Quella enorme parte del pubblico che dice perché sente dire, grida perché sente gridare, urla perché sente urlare … (dal libro In principio era Darwin di Piergiorgio Odifreddi)
- Giocavo con i miei quattro nipotini a farli passare tra le mie gambe divaricate; ad un certo punto uno di essi ha urlato il nonno è mio! (dalle gioie di un nonno)
- Da ragazzina non mi consideravano, nemmeno se mi fossi vestita da grattacielo (dal film, Easy Girl)
- Devo uscire con un ragazzo. Lo conosco? Vuoi vedere che non lo conosci nemmeno tu! (dal film, Easy Girl)
- Si può aiutare solo chi vuole veramente essere aiutato (dal film, Io prima di te)
- Classici voleva dire cultura; forse da rifiutare, ma dopo averla digerita (dal libro Mao Tse-Tung di Antonio Bozzo)
- Si dice comunemente che spirito e corpo non possono essere entrambi perfett. L’uomo che usa il cervello ha un corpo debole, chi ha un corpo forte ha il pensiero debole. E’ un’assurdità che conviene soltanto a chi è di volontà debole, non certo all’uomo superiore. Confucio è morto a settantadue anni e non aveva un corpo debole. Il Budda, che viaggiava sempre per diffondere la sua dottrina, morì in tarda età. A Gesù, più sfortunato, toccò una fine ingiusta. Maometto, che aveva il Corano nella mano sinistra e impugnava la spada nella destra, conquistò il mondo. Questi uomini furono chiamati saggi e tutti erano sommi pensatori (dal libro Mao Tse-Tung di Antonio Bozzo)
Effemeridi di Stefano del 2020
- Ho un libro nuovo; ma quando è stato stampato? No, è nuovo perché ancora non l’ho aperto (dal film, 10 giorni senza mamma)
- La prepari tu la colazione? No, è meglio che te ne occupi tu: ormai è una tradizione, un uso costante, come un rito pagano (dal film, 10 giorni senza mamma)
- L’amore che ha sempre fame (da canzone sentita alla radio)
- Come una madre protegge il suo unico figlio anche a rischio della propria vita, così bisogna coltivare un cuore illimitato, aperto a tutti gli esseri (insegnamento del Buddha)
- Difficile da contenere, instabile, è la mente; svolazza dove vuole. E’ bene controllare la mente. Una mente controllata porta felicità (insegnamento del Buddha)
- Come un bel fiore colorato ma senza profumo, così infruttuosa è la parola ben detta di uno che non la mette in pratica (insegnamento del Buddha)
- Non si deve ficcare il naso nei difetti degli altri, nelle cose compiute e incompiute degli altri. Ciascuno deve invece considerare solo ciò che ha compiuto e lasciato incompiuto (insegnamento del Buddha)
- Affrettati a compiere il bene, trattieni la tua mente dal male. Se si è lenti nel fare il bene, la mente si diletta nel male (insegnamento del Buddha)
- L’errore altrui si vede facilmente, ma il proprio è difficile da vedere. Come pula si vagliano i difetti altrui, ma i propri si nascondono, come un abile cacciatore si nasconde alla preda (insegnamento del Buddha)
- Sei idiota così di tuo oppure hai fatto dei corsi (dal film, Made in Italy)
- Lo stesso concetto di cultura ne esce completamente cambiato: si proclama che è meglio essere di parte che esperti, cioè si mette al primo posto la fede ideologica invece della competenza. La lotta politica vince su tutto (dal libro, Ma Tse-Tung di Antonio Bozzo)
- Le parole non tornano indietro (sentito alla radio, Orazio)
– Nonostante tu sia la rondine mia sei andata via (dalla canzone La rondine di
Mango)
- Cose che i normali non potranno mai capire (da Facebook)
- Quasi sempre il principe di una città, quando è vittima di una congiura, finisce che aumenta il suo potere; e molte volte, anche se è buono, diventa cattivo (dal libro La congiura dei Pazzi e l’età di Lorenzo il Magnifico di Niccolò Machiavelli)
- Dormire di schiena per essere abbracciati (da canzone sentita alla radio)
- Arbitro, fischia tra le cosce di tua moglie …con tutto quel traffico (dal film, La legge del desiderio)
- Il mondo medievale aveva della violenza un concetto bivalente: essa costituì il connotato specifico del ceto aristocratico per un lungo arco di tempo durante il quale, prima dell’avvento delle armi da fuoco, la guerra era ferma portatrice di una cultura, di un’etica, di un’estetica e perfino di una ritualità sue proprie (dal libro, La congiura potere e vendetta nella Firenze dei Medici di Franco Cardini e Barbara Frale)
- Il talento non s’impara (dal film, I circuiti dell’amore)
- Vivo con i sogni appesi alle pareti (da canzone sentita alla radio)
- Lascio che la vita viva per me (da canzone sentita alla radio)
- Mi tremano le parole (dalla canzone Meravigliosa creatura di Gianna Nannini)
- Non ho mai pensato ad un vicino come amico. Per me invece sono la stessa cosa (dal film, Bad & Breakfast)
- Temporaneo è troppo tempo (dal fil Bad & Breakfast)
- Meglio amare e perdere che non amare (dal film Bad & Breakfast)
- Solo di ruggine io vivrò (da canzone sentita alla radio)
- Tutto ciò che ha la natura di apparire, ha anche la natura di cessare (Dal libro L’insegnamento del Buddha di Walpola Rahula)
- Il termine giustizia è ambiguo e pericoloso e nel suo nome è stato fatto più male che bene all’umanità (Dal libro L’insegnamento del Buddha di Walpola Rahula)
- Il linguaggio è stato creato e utilizzato dagli esseri umani per esprimere oggetti o idee di cui hanno avuto esperienza attraverso i sensi o la mente. Un’esperienza sovra mondana come quella della Verità assoluta non appartiene a queste categorie. Ecco perché non ci sono parole per esprimerla, come un pesce non ha una parola nel suo vocabolario per esprimere la natura della terraferma. Una tartaruga disse all’amico pesce che era appena ritornata nel lago dopo una lunga passeggiata sulla terraferma. Ovviamente, disse il pesce, vuoi dire che hai fatto una bella nuotata. La tartaruga cercò di spiegare che non si può nuotare sulla terraferma, perché è solida e su di essa si può solo camminare. Ma il pesce insistette che non poteva esistere una tal cosa, che doveva essere liquida come il lago, con le onde, con la possibilità di tuffarsi e nuotarci dentro. Le parole sino dei simboli che rappresentano oggetti e idee che conosciamo; e questi simboli non comunicano, non possono comunicare la vera natura delle cose, anche di quelle comuni. Si deve capire che il linguaggio illude, inganna quando si tratta di comprendere la Verità. Spesso gli ignoranti si lasciano invischiare nelle parole come un elefante nel fango (Dal libro L’insegnamento del Buddha di Walpola Rahula)
- Spesso per spiegare una cosa si ricorre ad una terminologia negativa: l’infinito è una dimensione che non finisce mai, l’eternità è un tempo che non finisce mai (Dal libro L’insegnamento del Buddha di Walpola Rahula)
- Chi troppo apertamente mira ad eccellere finisce con l’attirare su di sé l’invidia degli dei (Insegnamento di Erodoto)
- Se gli rubiamo il blu, dove va a dormire il cielo (dalla canzone Io amo di Fausto Leali)
- I ricordi mi scivolano addosso (da canzone sentita alla radio)
- Uno dei compiti più faticosi ma anche delle sfide più affascinanti che si parano dinanzi a chi scrive di storia – e che deve quindi senza dubbio descrivere, ma al tempo stesso anche spiegare, interpretare: altrimenti è solo un cronista o un erudito –è quello di portare avanti insieme i del discorso, il narrativo e il problematico due livelli (dal libro, La congiura potere e vendetta nella Firenze dei Medici di Franco Cardini e Barbara Frale)
- Secondo l’antica teologia agostiniana e bernardina il malidicio (ovvero l’omicidio di un persecutore) non è un delitto bensì l’esito di una necessitas (dal libro, La congiura potere e vendetta nella Firenze dei Medici di Franco Cardini e Barbara Frale)
- Forse molti ignorano che un pontefice, sin dai tempi più remoti, ha facoltà di dare ordini oretenus, cioè semplicemente a voce; anche se non scritti, talvolta proprio perché non è il caso di scriverli, si tratta di ordini vincolanti a tutti gli effetti (dal libro, La congiura potere e vendetta nella Firenze dei Medici di Franco Cardini e Barbara Frale)
- Stringimi forte che nessuna notte è infinita (dalla canzone, I migliori anni della nostra vita , di Renato Zero)
- Cosa sarà che ti spinge a comprare di tutto anche se è di niente che hai bisogno (dalla canzone, Cosa sarà di Lucio Dalla)
- Lei cosa fa? Manager familiare, perché sono stufa di essere chiamata casalinga (da trasmissione TV)
- L’amore che ha la faccia del tuo carceriere (da canzone sentita alla radio)
- Sto facendo del mio meglio; sì, il triste è proprio questo (dal film, Bad Moms)
- Rispetto a te sta meglio uno straccio (Bad Moms)
- Già lo sapevano gli storici dell’antichità greca e latina, che ce l’hanno spiegato molto bene: gli attentati, i colpi di mano, i colpi di stato. Hanno la caratteristica che, se falliscono, rafforzano il potere contro il quale sono diretti. Per questo la storia è piena di falsi attentati, di colpi di mano taroccati, di colpi di stato fasulli (dal libro, La congiura potere e vendetta nella Firenze dei Medici di Franco Cardini e Barbara Frale)
- Non mi chiederai mai dei soldi in prestito, vero? Perché, vuoi regalarmeli? (dal film, Un po’ in cinta)
- Qui giace un uomo che con le sue virtù ha superato i suoi difetti (dal film, La regola del caos)
- Hai mai pensato al paradiso? Probabilmente andrò dove è giusto (dal fil, Beowulf e Grendel)
- Sei un calendario senza giorni per me (da canzone sentita alla radio)
- Prima che il coraggio cambi idea (da canzone sentita alla radio)
- Prima che l’idea diventi polvere (da canzone sentita alla radio)
- Poi all’improvviso uscì una lacrima e lui credette di affogare (dalla canzone Caruso di Lucio Dalla)
- A volte vedi la tua vita come una scia di un’elica (dalla canzone Caruso di Lucio Dalla)
- Il dono della Verità supera tutti gli altri doni (detto buddista)
- Non si dovrebbe onorare solo la propria religione e condannare le religioni degli altri per questo o quel motivo. Così facendo, si aiuta la propria religione a crescere e si rende un servizio anche alle altre religioni. Comportandosi altrimenti, si scava la toma alla propria religione e si danneggiano le altre. Chiunque onora la propria religione e condanna le altre, lo fa di certo per devozione alla sua religione e pensa Voglio rendere gloria alla mia religione. Ma, al contrario, così facendo danneggia la sua religione ancor più gravemente. Pertanto la concordia è cosa buona: siate tutti disponibili ad ascoltare e siate aperti alle dottrine professate dagli altri (Editto su roccia dell’imperatore dell’India Asoka del III secolo A.C.)
- Costringere a credere e ad accettare una cosa senza comprenderla è un atteggiamento politico e non spirituale o intellettuale (Dal libro L’insegnamento del Buddha di Walpola Rahula)
- Un uomo che ha fede se dice Questa è la mia fede fin qui egli sostiene la verità; ma da questo non può arrivare alla conclusione assoluta che Questa è la sola verità e tutto il resto è falso (Dal libro L’insegnamento del Budda di Walpola Rahula)
- L’insegnamento è simile ad una zattera che serve ad attraversare un fiume e non a tenersela stratta (Dal libro L’insegnamento del Buddha di Walpola Rahula)
- Discutere di questioni metafisiche che sono di carattere puramente speculativo creano solo problemi immaginari: sono solo una selva di opinioni (Dal libro L’insegnamento del Buddha di Walpola Rahula)
- L’etichetta è irrilevante, il nome che si da ad un’idea ha scarsa importanza: che c’è nel nome; quella che chiamiamo rosa, anche con un altro nome avrebbe il suo profumo (Dal libro L’insegnamento del Buddha di Walpola Rahula)
- Stringimi forte che non voglio perderti (da canzone sentita alla radio)
- Te ne sei andata via dai sogni miei (da canzone sentita alla radio)
- Asciuga i pensieri come i panni stesi (da canzone sentita alla radio)
- Arrivato alla cima non scordar dov’eri prima (sentita alla radio)
- La scienza ha prodotto armi capaci di distruzioni inimmaginabili. Brandendo questi nuovi strumenti di morte, le grandi potenze si minacciano e si sfidano a vicenda, ognuna vantandosi, senza vergognarsene, di essere più capaci dell’altra di causare distruzione e sofferenza per il pianeta (Dal libro L’insegnamento del Buddha di Walpola Rahula)
- L’odio non è mai placato dall’odio, ma è placato dalla gentilezza (Dal libro L’insegnamento del Buddha di Walpola Rahula)
- Il vincitore provoca l’odio e il vinto cade in miseria. Chi rinuncia sia alla vittoria sia alla sconfitta è felice e in pace. La sola conquista che porti alla felicità è la conquista di sé. Si possono conquistare milioni di uomini in battaglia, ma chi conquista se stesso, uno solo, è il più grande dei conquistatori (Dal libro L’insegnamento del Buddha di Walpola Rahula)
- Un aquilone che mi porta via con sé (da canzone sentita alla radio)
- Se l’Universo deve un favore a qualcuno, quello sei tu (dal film L’Amore criminale)
- Spesso è più sicuro essere in catene che liberi (Franz Kafka)
- Michele, ma tu sei innocente? Abbastanza (dal film Tutta colpa di Giuda)
- Il tempo non aspetta nessuno (dal film Free Fallel)
- Non sono abbastanza grande per non piangere quando devo lavare i capelli (nipote Edoardo)
- Siamo andati a prendere a scuola Edoardo con Margherita a seguito; sale sulla carrozzina, si sporge verso il cugino e dice: spingi (Margherita e Edoardo)
- Un giorno senza un sorriso è un giorno perso (da Facebook)
- La misura dell’intelligenza è la capacità di ignorare molte cose (Albert Eistein)
- La mia suocera è così brutta che quando era piccina le piangeva la bambola anche senza pile (Panariello- Conti – Pieraccioni)
- Con la mi’ moglie s’è fatto di tutto, anche lo scambio di coppia; ma poi me la riportavano sempre indietro (Panariello- Conti – Pieraccioni)
- Babbo la mia amica si è rifatta il naso, io vorrei rifarmi la bocca; Ciccia, succhiati una mentina (Panariello- Conti – Pieraccioni)
- Per l’anniversario dei 25 anni ti porto alle Maldive; accidenti e allora ai 50 cosa farai? Ti vengo a riprendere (Panariello- Conti – Pieraccioni)
- Indagine: Lei quando va in bagno legge? No, la fo a memoria (Panariello- Conti – Pieraccioni)
- Lei ha mai provato un orgasmo? No perché mi trovo bene con il Dash (Panariello- Conti – Pieraccioni)
- All’esame: Lei leggerà la poesia il 5 maggio; perché non la posso leggere ora? (Panariello- Conti – Pieraccioni)
- L’immensa paura di perderti (da canzone sentita alla radio)
- Come aprire un regalo che non ti appartiene (da canzone sentita alla radio)
- Vorrei essere adottato da un cuore innamorato – vorrei che la rabbia fosse più soffice – vorrei un carattere più flessibile (da canzone sentita alla radio)
- I dolori sono acceleratori di esperienza (da canzone sentita alla radio)
- Nonno, mi puoi dire cosa ho scritto (domanda postami da mio nipote Sebastiano, cinque anni)
- I Social hanno dato la parola a legioni d’imbecilli (Umberto Eco)
- L’amore è perfetto nella sua magnifica imperfezione (dal film Il settimo sigillo)
- Mi fai venire in mente la scimmia, così simile all’uomo dall’essere stupida come lui (dal film Il settimo sigillo)
- Radio Margherita, passo più tempo con te che con mia moglie (sentito a Radio Margherita)
- Chi ha il pane non ha i denti (proverbio sentito a Radio Margherita)
- Rendi fecondi i tuoi campi: è meglio fecondare sei quarti di pollice di terra arida che vincere ventiquattro battaglie; e io sono dello stesso parere (dallo Zend-Avesta, citato in Civiltà Sepolte di C.W.Ceram)
- Scusate il mio cuore è lì, con Cesare, in quella salma, devo interrompermi finché non sia tornato in me (dal Giulio Cesare di William Shakespeare)
- Il segreto per andare avanti è iniziare (Mark Twain)
- Alla fine dell’800 furono rinvenute 40 mummie di faraoni che i sacerdoti più fedeli avevano trasportato dalle loro tombe in un unico sito per sottrarle ai tombaroli. Esse furono caricate su una nave per essere trasportate al Cairo. “In un baleno la notizia del carico che la nave nascondeva si diffuse in tutti i villaggi lungo il Nilo ed anche più lontano. E si poté constatare che l’antico Egitto, che aveva visto nei propri sovrani altrettante divinità, non era del tutto scomparso. Ritto in coperta Brugsch vide centinaia di fellah che con le loro mogli facevano da scorta d’onore al battello, sempre altri e diversi da Luxor sino alla grande ansa del Nilo. Per onorare i faraoni trapassati gli uomini scaricavano i loro fucili; le donne si cospargevano il viso e il corpo di povere, strofinandosi i seni con la sabbia. Il viaggio della nave fu accompagnato dall’eco dei lamenti funebri. Una fantastica e commovente processione si era organizzata spontaneamente” (dal libro Civiltà Sepolte di C.W. Ceram)
- Bisogna fare una distinzione tra speculazione e ipotesi. Quest’ultima entra nel metodo di indagine di ogni scienza: parte da dati sicuri e schiude certe possibilità, dietro le quali rimane sempre visibile il punto interrogativo. La speculazione, invece, non ha freni e non incontra ostacoli; il più delle volte anche i punti di partenza non sono accertati, ma voluti e la cosiddetta conclusione non è altro che un fantasia che percorre coi calzari del sogno i più tortuosi sentieri della metafisica, le selve più oscure della mistica, le regioni più misteriosi della Cabala e di un pitagorismo male inteso. Questa speculazioni sono ancora più pericolose quando sembrano accoppiarsi alla logica, a quella logica che, noi uomini del secolo ventesimo, teniamo in così alta considerazione (dal libro Civiltà Sepolte di C.W. Ceram)
- Realista nelle azioni e romantico nei sentimenti (dal libro Civiltà Sepolte di C.W. Ceram)
- Se i giovani sapessero e i vecchi potessero (sentito a Radio Margherita)
- Cosa vuole un uomo da una donna: che respiri (dal film The Truth about love)
- Bisogna ragionare e comprendere non sperare (sentito alla TV)
- Le donne sono come degli autobus: ne perdiamo uno e ne arriva subito un altro(dal film Cara, ti amo)
- Quando arrivano a esser morti tutti, la cosa finisce lì (sentito alla TV)
- Se continua a tenermi gli occhi addosso, ti dovrò chiedere l’affitto (Dal film Orient Express)
- L’uomo è ossessionato dalla dimensione dell’eternità e per questo si chiede: le mie azioni riecheggeranno nei secoli a venire? Gli altri in gran parte sentono pronunciare i nostri nomi quando siamo già morti e si chiedono chi siamo stati, con quanto valore ci siamo battuti, con quanto ardore abbiamo amato (dal fil Troy)
- Questa guerra non sarà mai dimenticata, né gli eroi che la combatteranno (dal film Troy)
- Una civiltà decadente è il frutto della massima fioritura economica (dal libro Civiltà Sepolte di C.W. Ceram)
- “Dilettanti! Dilettanti!” Così vengono chiamati con disprezzo coloro che si occupano di una scienza o di un’arte per amore di essa e per la gioia che ne ricevono, per il loro diletto, da quanti si sono dedicati agli stessi studi per il proprio guadagno, poiché costoro si dilettano solo del denaro che con tali studi si procurano. Un tale disprezzo deriva dalla meschina convinzione che nessuno possa prendere qualcosa sul serio senza lo sprone della necessità, del bisogno e dell’avidità. Il pubblico ha lo stesso atteggiamento e al stessa opinione: e di qui nasce il suo rispetto per gli “specialisti” e la sua sfiducia verso i dilettanti. La verità è, al contrario, che per il dilettante la ricerca diventa uno scopo, mentre per il professionista rappresenta solo un mezzo, ma solo chi si occupa di qualcosa con amore e con dedizione, può condurla al termine in piena serietà. Da tali individui, e non da servi mercenari, sono sempre nate le grandi cose (Arthur Schopenhauer in Civiltà Sepolte di C.W. Ceram)
- Lo sceicco di Mossul Abd-Er-Rahmancosì parlò così a Layard, archeologo scopritore di Ninive: “Ho vissuto da anni inj questa terra. Mio padre e il padre di mio padre piantarono qui la loro tenda prima di me. Ma essi non hanno mai saputo nulla di queste figure sulle tavolette di argilla. Da dodici secoli i veri credenti e, Dio sia lodato, essi soli posseggono la vera saggezza, si sono stabiliti in questa contrada, e nessuno di essi, e di quelli che vennero prima di loro, ha mai sentito parlare di un a palazzo sotterraneo. E guarda! Viene un frangi da una terra distante molti giorni di viaggio e va diritto sul posto, prende un bastone e traccia una linea di qua e un’altra di là. Qui, dice, è il palazzo, e là, dice, è la porta, e ci indica ciò che per tutta la nostra vita è stato sotto i nostri piedi, senza che ne sapessimo nulla. Meraviglioso! Meraviglioso! Hai appreso questo sui libri, per magia o attraverso i profeti? Parla, o bey! Dimmi il segreto della sapienza (dal libro Civiltà Sepolte di C.W. Ceram)
- Non tutto ciò che conta si può contare e non tutto che si può contare conta (dal film Arrivano i professori, frase di Albert Einstein)
- Un mattino mi trovavo sul tetto di questo tempio, nel momento in cui i primi raggi del sole tingevano di rosso il lontano orizzonte. La quiete mattutina era infinita. I confusi rumori della notte erano sopiti e ancora non si erano destati quelli del giorno. Nell’attesa il cielo e la terra sembravano trattenere il respiro. Sorse il sole grande, rotondo, raggiante e infiammato, e improvvisamente tutto l’universo cominciò a cantare e bisbigliare. Gli uccelli sui rami e gli insetti sulla terra intonavano un grande Te Deum. La natura stessa insegnò ai primi uomini ad adorare il sole e nel profondo del cuore l’uomo seguì sempre questo antico ammaestramento (dal libro Civiltà Sepolte di C.W. Ceram)
- La fortuna che però sorride solo ai capaci (dal libro Civiltà Sepolte di C.W. Ceram)
- Tu penserai che lo spazzacamin si trovi del mondo al più basso gradin; io sto fra la cenere eppure non c’è nessuno quaggiù più felice di me.; allegro e felice pensiero non ho. La mano puoi dare alla felicità: è bello vivere sempre così (canzone dal film Mary Poppins)
- Io sono Zoroastro: in me è rabbia contro il male, desidero il bene (Zoroastro, video su you tube)
- Laddove la verità si unisce alla umiltà, laddove il buon senso guida le mani del regnante la buona sorte sarà con quel saggio regnante (Zoroastro, video su you tube)
- Venite a me voi che siete i migliori e state con me, allora si piegherà quello che sta in alto e si innalzerà quello che sta in basso (Zoroastro, video su you tube)
- Io Dario dico: che si impegna sarà compensato secondo i suoi meriti, chi ha creato danno sarà punito secondo l’ammontare del danno; quello che un uomo dice contro un altro non sarà credibile finché non avrò sentito da tutte e due le parti. Nessuno può essere perseguitato per motivi religiosi (Leggi di Dario, re dei persiani nel 400 a.c., sentito alla TV)
- Lei: Ti sei ricordato? Lui: Che è il tuo compleanno anche oggi?! (dal film, Un fantastico via vai)
- Io ho creato i quattro venti perché ogni uomo possa respirare come i suoi fratelli; le grandi acque, perché il povero possa usarne come il suo signore; io ho creato ogni uomo eguale al fratello suo (Iscrizione su un sarcofago del medio impero egiziano- 2.000 a.c.- , parla il Dio solare; dalla Storia Universale di Corrado Barbagallo)
- Di essere incapaci di vedere il bosco a furia di cercare alberi (dal libro il Mistero di Orione, di Robert Bauval e Adrian G.Gilbert)
- Gli esperti ufficiali, questi esegeti, trascorrono ore interminabili a studiare il contenuto dei testi e a setacciare minuziosamente il materiale, ma alla fine paiono più interessati a servirsene solo per analisi e dibattiti filologici. Nel corso del processo eliminano le lacune, sostituiscono parole semplici con parole complesse. Le spiegazioni, se ci sono, sono date fra parentesi e relegate in note a piè pagina che affondano via via il lettore nella palude delle scaramucce accademiche. La pratica di spulciare le argomentazioni di questo o quel collega, alla ricerca di pecche ed errori tecnici, rende più confusi i problemi, anziché chiarirli, e costituisce un’enorme distrazione (dal libro il Mistero di Orione, di Robert Bauval e Adrian G.Gilbert)
- L’uomo è un dio caduto che ricorda i cieli ( dalle Méditations di Alphonse de Lamartine, citato dal libro il Mistero di Orione, di Robert Bauval e Adrian G.Gilbert)
- Le grandi cose cominciano dal poco (dal film Lawrence d’Arabia)
- Fare ciò che è giusto è onorevole (dal film Confucio)
- Non fare a volte è meglio di fare (dal film Confucio)
- Il debole soprassiede, il mite persiste; devi somigliare all’acqua: niente è più adattabile dell’acqua e non esiste in natura niente di più forte (dal fil Confucio)
- Tutta la mia vita sei tu (dalla canzone Parlami d’amore Mariù)
- Non importa quanto vai piano, l’importante è che non ti fermi: il valore sta nella perseveranza (da you tube Pensiero di Confucio)
- Nessuna cosa importante viene fatta in fretta (da you tube Pensiero di Confucio)
- L’importante è vedere e incoraggiare il potenziale (dal film Sempre amici)
- La gente commette errori; non so ne ho commessi così tanti (dal film Sempre amici)
- (detto dei greci che emigrando dalla loro terra approdarono nell’Italia del sud, in Francia, in Spagna, in Africa ed in Asia minore) Questi uomini non vogliono formare i loro convincimenti sulla falsariga delle idee tramandate fino a loro dalla religione, dal costume degli avi; non vogliono essere teologi, mitologi; vogliono essere filosofi, ossia indagatori della natura. Perciò dibattono per conto proprio i più gravi problemi del mondo e della vita, adoperando, come unici strumenti, l’osservazione e la ragione, irridendo alle favole dei poeti, alle piatte credenze del volgo. Vogliono altresì interrogare il passato per spiegarsi il presente. Nasce in tal modo la prima filosofia politica, la prima grande inchiesta sugli avvenimenti trascorsi, la storia, che trova risibili molti dei racconti offerti dalla tradizione; che non intende ripeterli meccanicamente, ossia continuare a fare della logografia, ma vuole passarli tutti al vaglio della critica e registrare ciascuna informazione, secondo essa risulti attendibile (dalla Storia Universale di Corrado Barbagallo)
- Non ammette proroghe il futuro (dal film Lezione di sogni)
- Spesso penso che non ci sia giustizia, ma solo leggi (dal film Il maestro e Margherita)
- Una delle cose più importanti nella comunicazione è quella di accendere i cervelli: cioè far i che per il destinatario il messaggio sia non soltanto chiaro ma anche interessante, attraente (da libro Perché accade ciò che accade di Andrea Frova)
- Per molte persone è più forte il desiderio di credere e di veder confermate le proprie speranze che quello di capire. Ma per coloro che vogliono usare il cervello e non i sentimenti nell’interpretazione della realtà, esiste una strada maestra, che è la strada che da secoli usano gli scienziati per distinguere le illusioni dalla realtà e che si basa sulla continua verifica dei fatti. Il mondo è pieno di persone che confondono le loro opinioni con la realtà e che ritengono verità quelle che sono semplicemente le loro convinzioni personali (da libro Perché accade ciò che accade di Andrea Frova)
- Ci sono molte persone che pretendono di sapere anche quello che non si sa. La scienza invece, come diceva Confucio, consiste nel “sapere ciò che si sa, non sapere ciò che non si sa”; cosa, certo, più umile, ma al tempo stesso molto più forte (da libro Perché accade ciò che accade di Andrea Frova)
- Quanto più seria, pura e rispettosa sarebbe la vita di molti uomini se potessero conservare oltre la giovinezza qualcosa di questo cercare, di questo chiedere il nome delle cose! (citazione di Hermann Hesse sul libro Perché accade ciò che accade di Andrea Frova)
- Non esiste mai idea scientifica che possa essere provata definitivamente vera per quanto numerose siano le prove e le verifiche sperimentali che la confermano. Viceversa, un solo esperimento che si pronunci in senso contrario è sufficiente a far cadere l’idea. La scienza, in altre parole, avanza dimostrando la falsità delle idee più vecchie, alla ricerca di teorie di più estesa validità (citazione di Karl Popper sul libro Perché accade ciò che accade di Andrea Frova)
- 481 a.c. alle Termopili: il migliaio di Tebani, Focesi e Locresi tradirono e i 300 opliti spartani restarono con pochi altri, destinati ad essere travolti e schiacciati dai numerosi persiani al terzo giorno di battaglia; essi combatterono non per la vittoria o la salvezza, ma per l’onore e la gloria (dal libro Storia Universale di Corrado Barbagallo
- Il fumo uccide; risposta: sempre meglio che morire di morte naturale (dal film Tutti contro tutti)
- Il matrimonio è una cura contro la promiscuità (dal film The best man)
- Dio non ci ha creato per una sola donna, altrimenti non ci avrebbe dato tutto questo sperma (dal film The best man)
- Per dimenticare una grande figa ci vuole solo un’altra grande figa (dal film The best man)
- Le feste di matrimonio sono piene di donne sole, in pratica un’oasi di palme di figa (dal film The best man)
- Ma che pezzo di ragazze ci sono di là: Dio esiste (dal film The best man)
- Ho imparato l’importanza di cogliere il momento, perché può non ripresentarsi, non tornare mai più; bisogna vivere per il presente, non per quello che è stato o che poteva essere e ciò che sarà nessuno può dirlo (dal film The best man)
- Lui e lei litigano; lui ad un certo punto dice: potrei avere l’opinione di un arbitro? (dal film P.S. I love you)
- Togli l’audio; giudica le persone solo da quello che fanno (dal film 7 ore per riconquistarla)
- Un sorriso costa molto meno della correte elettrica, ma regala molta più luce (dal film 7 ore per riconquistarla)
- Spesso quello che dicono serve solo a confondere: togli l’audio, serve solo a confondere (dal fil 7 ore per riconquistarla)
- La forza è un concetto che serve a rivelare i nostri limiti (dal fil la battaglia degli imperi)
- I sacerdoti – poeti egizi cercarono di giustificare l’incomprensibilità di Amon. Il mistero è già contento nel suo nome: poiché la sua essenza è inconcepibile, egli non può essere definito con nessun termine che accenni alla sua natura interiore. Quindi il nome Amon si riferisce al concetto di mistero e probabilmente si traduce meglio con l’espressione “colui che si nasconde” (dal Libro Miti Egizi di George Hart)
- L’arte di saper parlare è certamente una rarità, ma ciò non esclude che la si possa scoprire sulle bocche di donne che girano la macina (Istruzioni del visir Ptahhotep del 2400 a.C. circa, citato sul libro Miti Egizi di George Hart)
- Un buon esercizio è essere onesti con se stessi (Sigmund Freud)
- Dietro un angolo del cuore (da canzone sentita alla radio)
- I prati sono in fiore, profumi anche tu (dalla canzone La prima cosa bella)
- Abbiamo chiuso il tempo in un attimo (da canzone sentita alla radio)
- L’estate che dona il profumo ad ogni fiore (da canzone sentita alla radio)
- Sei la persona più egoista del mondo; ridicolo: hai già conosciuto tutte le persone del mondo?! (dal film 2 settimane per innamorarsi)
- Un amico è uno che ti conosce a fondo e, nonostante questo, ti vuole bene (dal film Profumo di donna)
- Sai perché sto con tua zia? Un giorno non sapevo cosa dirle e le dissi vuoi sposami? (dal film Anima persa)
- I regali fanno piacere a chi li fa (dal film Anima persa)
- Anche i fiori piangono e noi continuiamo a credere che sia rugiada (dal film Beata ignoranza)
- Abbiamo aspettato l’alba sulla costa sbagliata (dal film Beata ignoranza)
- Per poterci far vivere una stella deve morire: noi siamo polvere di stelle (dal film Out of blue)
- Non sono uno stupido. Bene, allora evita di fare stupidaggini (dal film Wine to love – I colori dell’anima)
- Ora basta: voglio sentire il rumore dei miei pensieri (dal film Wine to love – I colori dell’anima)
- Il Profeta in persona aveva ordinato che, mentre ai pagani doveva venir offerta la scelta fra la conversione e la morte, al Popolo della Bibbia, cioè ai cristiani e agli ebrei (fra i quali includeva anche, come favore, i seguaci di Zoroastro) venisse concesso di conservare i loto luoghi di culto e di urli senza restrizioni; ma essi non potevano aumentarne il numero, né potevano portare armi o andare a cavallo (dal libro Storia delle Crociate di Steven Runciman)
- Di regola chi disputa non lotta per la verità, ma per imporre la propria tesi (dal libro L’arte di ottenere ragione di Arthur Schopenhauer)
- La verità sta nel profondo (citazione di Democrito nel libro L’arte di ottenere ragione di Arthur Schopenhauer)
- Contra negantem principia non est disputandum: non si disputi con uno che nega i principi di partenza (dal libro L’arte di ottenere ragione di Arthur Schopenhauer)
- I tuoi soldi non comprano la felicità! …E non averne?! (dal film Lovers)
- Voi due quando vi sposate? Quando lui mi fa la proposta (dal film Lovers)
- L’ignoranza è una benedizione, na affinché la benedizione soa reale, l’ignoranza deve essere così profonda da non sospettare neppure di se stessa (citazione di Edgar Allan Poe nel film Lovers)
- Io non posso insegnare niente a nessuno, posso solo farli pensare (citazione di Socrate su face book)
- Bugie che sfiorano la verità (dalla canzone Mai di Peppino di Capri)
- Nella vita puoi prendere due strade: quella tua o quella scelta dagli altri per te (dal film Enola Holmes)
- Quando Gerusalemme fu conquistata i crociati, resi come pazzi da una vittoria così esaltante dopo tante sofferenze, si precipitarono per le strade, nelle case e nelle moschee uccidendo tutti quelli che incontravano, uomini, donne e bambini senza distinzioni. Gli ebrei si rifugiarono tutti insieme nella loro principale sinagoga, ma furono incolpati di aver aiutato i musulmani e non trovarono misericordia alcuna; l’edificio venne incendiato e vi bruciarono tutti dentro. Il massacro di Gerusalemme impressionò profondamente tutto il mondo: nessuno può dire quante siano state le vittime, ma la città svenne svuotata dei suoi abitanti musulmani ed ebrei. Quando, in seguito, i più saggi latini d’Oriente si sforzarono di trovare una base qualsiasi sulla quale cristiani e musulmani potessero collaborare, il ricordo del massacro si levò sempre sul loro cammino (dal libro Storia delle Crociate di Steven Runciman)
- Romanticismo non significa regalare rose; romanticismo significa coltivarle (da Facebook)
- Ciò che impedisce alle persone di vivere insieme è la loro stupidità e non le loro differenze (da Facebook)
- Se vuoi cambiare il mondo, comincia facendoti il letto la mattina; se rifai il letto ogni mattina, avrai portato a termine il tuo primo compito del giorno; ti darà un piccolo senso di orgoglio e ti incoraggerà a realizzare un altro compito e poi un altro ancora; alla fine della giornata quel compito portato a termine si trasformerà in una serie di compiti portati a termine e, se per caso hai una brutta giornata, almeno tonerai a casa con un letto già fatto, che tu hai fatto e un letto pronto la sera ti darà il coraggio di pensare che domani andrà meglio. Le piccole cose che cominciate cambieranno il mondo. Qui stasera ci sono circa 8.000 persone presenti e gli statistici dicono che, se ognuno di voi riesce a cambiare in meglio la vita solamente di 10 persone, e ognuna di queste persone cambiano la vita di altre 10 persone, in cinque generazioni avrete cambiato in meglio la vita di tutta la popolazione del mondo, 8 miliardi di persone e, se pensate che sia difficile cambiare la vita di dieci persone per sempre, vi sbagliate; io l’ho visto accadere ogni giorno; nulla importa se non la vostra voglia di riuscirci: non importa il colore della vostra pelle, la vostra personalità, il vostro stato sociale, se volete cambiare davvero il mondo. Cominciate a valutare le persone dalla grandezza del loro cuore, non dalla lunghezza dei loro piedi; e ricordate, incominciate ogni giorno con una piccola missione compiuta; portate rispetto per tutti, sappiate che la vita non è sempre giusta e che cadrete spesso, ma, se correte qualche rischio, se starete a testa alta quando le cose si fanno difficili, se affrontate i bulli aiutando gli oppressi e mai, mai vi arrenderete, se riuscirete in queste missioni, la prossima generazione vivrà in un mondo molto migliore di questo. Le piccole cose nella vita contano; se non riuscirete a fare bene le piccole cose, non sarete mai in grado di fare bene le cose importanti. Quindi, se davvero volete cambiare il mondo, cominciate a farvi il letto la mattina (discorso di un militare su Facebook)
- Chi non sa ridere m’insospettisce (dalla TV Gigi Proietti)
- Boemondo andò da papa Pasquale a Roma e mise davanti a lui in rilievo il fatto che il grande nemico dei latini in Oriente era l’imperatore Alessio; quando tornò in terra santa l’accompagnava il legato papale Bruno a cui erano state date istruzioni di predicare una guerra santa contro Bisanzio. Fu un momento decisivo nella storia della Crociate: la politica normanna diventava la politica del movimento crociato; i valori della cristianità nel suo insieme stavano per venire sacrificati a quelli di avventurieri franchi (dal libro Storia delle Crociate di Steven Runciman)
- Federico II di Svevia, uomo di scienza, cultura ed arte, e’ considerato il primo uomo illuminista nell’epoca del medioevo per la sua abilità personale di avere piu’ canali culturali tramite la sua conoscenza di sei lingue compresa la lingua araba.
Per questo motivo il Re Federico avuto problemi sempre con la Chiesa Romana per il suo rifiuto di andare nella terra Santa per la guerra crociata.
Il Re Federico II ha fondato la prima università europea di medicina a Salerno in, movimento di traduzione di libri dall’arabo e dall’Ebraico.
La cosa più significante è che nell’ anno 1227 quando il Papa insistè molto sul Re per la guerra crociata, Federico II decise di parteciparvi con 600 soldati, ma quando arrivò alla terra Santa in quel epoca c’era Al-Kamel (cugino del Saladino), sultano dell’Egitto, della Siria e della Terra Santa. I due re si scambiarono regali e in quanto entrambi erano appassionati di matematica, astronomia e poesia, discussero per ore; al tramonto il Re Federico non sentendo la voce del Muezin per la preghiera, chiese il perché e il Sultano Al-Kamel rispose: per il rispetto della presenza di Re Federico il moazin non ha annunciato la preghiera. Il Re Federico rispose: Sarebbe un grande onore sentire la voce del muezin che loda il Signore.
Quindi il Sultano Al-Kamel capì che il Re Federico era un uomo di pace e insieme
fecero un trattato un contratto di pace per dieci anni in terra Santa.
Al ritorno, il Papa Gregorio IX era arrabbiatissimo e marchiò Federico II come
anticristo ( da Facebook)
– Devi sempre aver ragione tu?! Solo quando gli altri hanno torto (dal film, Love guaranted)
– Senti sempre la stessa musica? Si, da quando si è incastrata la musicassetta (dalfilm, Love guaranted)
– Ghadon è nata; madre e figlia riposano, il padre è sfinito ((dal film, Love
guaranted)
– Mille successi del passato non sono utili allo scopo odierno (dal film, Love guaranted)
– Le belle donne sono il paradiso degli occhi e l’inferno dell’anima (dal film 365 giorni)
– …un giorno li ricorderai … (dalla canzone Amore che vieni amore che vai di Mango)
- I musulmani difesero valorosamente la loro città e soltanto in ottobre, dopo quattro mesi di lotta, la guarnigione si arrese, con la garanzia che avrebbero avuto salva la vita e le proprietà. I crociati violarono immediatamente i patti e compirono un grandioso massacro di infedeli, in cui gli inglesi, fieri della propria rettitudine, ebbero soltanto una parte di secondo piano (dal libro Storia delle Crociate di Steven Runciman)
– Il tempo è ignoranza: Tu non chiedere l’esito dei miei, dei tuoi giorni, Leuconoè
è un segreto sopra di noi e non tentare calcoli astrusi (Orazio)
– Non giocare a Monopoli, diventi schiavo del Capitalismo (dalla serie TV La regina degli scacchi)
– Dimmi che illusione non è, dimmi che sei tutta per me (dalla canzone Parlami d’amore Mariù)
– Neanche a me piace Charles, ma lo leggo (dalla serie TV La regina degli scacchi)
– I savi erediteranno la gloria, ma l’ignominia è la parte degli stolti (Proverbi, III, 35
citazione sul libro Storia delle Crociate di Steven Runciman)
– Conquistata la città i Crociati riuscirono a fare peggio di quanto avevano fatto gli Unni e di quanto avrebbero fatto in seguito i Mongoli (dal libro Storia delle Crociate di Steven Runciman)
– Presa Gerusalemme i vincitori si condussero in modo corretto e umano: dove 88 anni prima i franche avevano sprso fiumi di sangue, nemmeno un edificio venne allora saccheggiato né una persona colpita. Pattuito un riscatto per le persone, i musulmani furono scandalizzati nel vedere il patriarca Eraclio pagare i dieci dinari per la sua libertà e lasciare la città curvo sotto il peso dell’oro che stava trasportando e seguito da carri carichi di tappeti e vasellame. Si riversarono fuori dalle porte due correnti di cristiani, l’una formata da coloro che erano riusciti a pagare il riscatto e l’altra da quelli che invece sarebbero stati condotti in schiavitù. La loro vista era così patetica che al-Adil si volse al fratello Saladino e gli chiese di concedergliene un migliaio in ricompensa dei suoi servigi: gli vennero consegnati ed egli li liberò immediatamente. Il Saladino in persona annunziò che avrebbe liberato tutti gli anziani, uomini e donne. Quando le donne franche che erano riuscite a riscattarsi vennero piangendo a chiedergli dove mai potevano andare poiché i loro mariti o padri erano morti oppure schiavi, egli promise loro di liberare tutti i mariti prigionieri e alle vedove e agli orfani consegnò dei doni, prendendoli dal suo tesoro personale. La sua misericordia e gentilezza formavano uno strano contrasto con gli atti compiuti dai conquistatori cristiani della prima crociata. La lunga fila di profughi si snodava lentamente verso la costa e vicino a Botrun un signorotto cristiano locale, Raimondo di Niphin, derubò gli esuli di buona parte dei loro beni. Quando i comandanti delle navi mercantili italiane rifiutarono di trasportare gli esuli in porti cristiani se non dietro cospicuo pagamento, il governatore egiziano negò alle navi il permesso di uscita dal porto se non li avessero presi a bordo gratuitamente (dal libro Storia delle Crociate di Steven Runciman)
– L’adulterio rende adulti (dal film L’amore dura tre anni)
– …totalmente imbalsamato nelle regole (dal film L’amore dura tre anni)
– Guido di Lusignano, appena liberato dalla prigionia dove aveva prestato giuramento, cercò subito dopo un sacerdote per esonerarlo dal giuramento: era stato fatto in prigionia e ad un infedele, perciò, disse la Chiesa, non era valido (dal libro Storia delle Crociate di Steven Runciman)
– Lasciati guardare: sei uno spettacolo della natura (da canzone sentita alla radio)
– La terza crociata portò al sacco di Costantinopoli, uno spregio che non ha paralleli nella storia: Per nove secoli la grande città era stata la capitale delle civiltà cristiana ed era piena di opere d’arte lasciate dalla Grecia antica. I veneziani conoscevano il valore di tali oggetti e si impadronirono di molti tesori, mentre i francesi e i fiamminghi erano solo pieni di bramosia e di distruzione: strapparono tutto ciò che luccicava e distrussero tutto ciò che non potevano trasportare, violentarono e assassinarono; non risparmiarono né monasteri, né chiese, né biblioteche. Nella stessa Santa Sofia fu spezzata la grande iconostasi d’argento e furono calpestati libri sacri e icone. Donne e bambini feriti giacevano morenti per le strade. Per tre giorni continuarono le orrende scene di saccheggio e spargimento di sangue, finché l’immensa e magnifica città fu ridotta a un macello. Perfino i saraceni sarebbero stati più misericordiosi, esclamò lo storico Niceta, e con ragione. Il papa Innocenzo III si rallegrò nel Signore e dette la sua approvazione senza riserve. In Occidente crebbe l’entusiasmo quando cominciarono ad arrivare preziose reliquie trafugate. Eppure qualcuno pur raramente commentò che la crociata era stata condotta non contro gli odiati musulmani, ma contro degli stessi cristiani (dal libro Storia delle Crociate di Steven Runciman)
– Tante volte ho sbagliato nella vita: ho parlato quando dovevo ascoltare e sono stato rigido quando invece dovevo essere sensibile (dal film Ad astra)
– Non ho un’ideologia, ho una biblioteca (da Facebook)
– La vittoria di re Pietro I di Cipro che conquisto per un pochi giorni Alessandria fu celebrata con una brutalità senza paragone; due secoli e mezzo di guerra santa non avevano insegnato ai crociati sentimenti di umanità. Questo massacro fu paragonato soltanto a quelli di Gerusalemme del 1099 e di Costantinopoli del 1204; i musulmani erano stati meno crudeli ad Antiochia e ad Acri. Non risparmiarono nessuno: i cristiani indigeni e gli ebrei ebbero a soffrire tanto quanto i maomettani e perfino i mercanti europei videro i loro magazzini saccheggiati. Moschee e tombe furono depredate e i loro ornamenti asportati o distrutti; anche le chiese vennero saccheggiate. Circa cinquemila prigionieri, cristiani, ebrei e musulmani, furono presi per essere venduti schiavi. Una lunga fila di cavalli, asini e cammelli trasportavano il bottino alle navi del porto e qui, avendo terminato il loro lavoro, venivano uccisi. Tutta la città era appestata dal fetore dei cadaveri degli uomini e degli animali. Il carico delle navi era talmente eccessivo che si dovettero buttare a mare molti oggetti più pesanti del bottino; per mesi e mesi i palombari egiziani continuarono a recuperare oggetti preziosi dai bassifondi. Di ritorno a Nicosia re Pietro celebrò un Te Deum di ringraziamento (dal libro Storia delle Crociate di Steven Runciman)
– La polvere è la tintarella dei secoli (sentito su facebook)
– I trionfi delle crociate furono i trionfi della fede, ma è pericolosa la fede senza la saggezza. Nella lunga serie di influenze reciproche e di fusioni tra l’Oriente e l’Occidente, da cui si è sviluppata la nostra civiltà, le crociate furono un episodio tragico e distruttivo. C’era tanto poco coraggio e così poca lealtà, tanta devozione e così poca comprensione.; ideali elevati erano insozzati da crudeltà e cupidigia, spirito d’iniziativa e costanza nelle avversità erano annullati da un sentimento della propria giustizia cieco e limitato. La guerra santa iniziata dai Franchi tra occidente ed oriente distrusse i buoni rapporti esistenti e la loro feroce intolleranza ebbe come risposta una crescente intolleranza da parte musulmana. La guerra santa non fu altro che un lungo atto di intolleranza compiuto nel nome di Dio, il che costituisce un peccato contro lo Spirito Santo (dal libro Storia delle Crociate di Steven Runciman)
– Il Salvatore disse: “Tutte le nature, tutte le formazioni, tutte le creazioni sussistono l’una nell’altra e l’una con l’altra, e saranno nuovamente dissolte nelle proprie radici. Poiché la natura della materia si dissolve soltanto nelle radici della sua natura (dal vangelo apocrifo di Maria Maddalena)
– La pace sia con voi! Abbiate la mia pace! State all’erta che nessuno vi inganni con le parole: “Vedete qui” o “Vedete là”. Il Figlio dell’uomo è infatti dentro di voi. Seguitelo! Chi lo cerca lo trova (dal vangelo apocrifo di Maria Maddalena)
– Andate, dunque, e predicate il Vangelo del Regno. Non ho emanato alcun precetto all’infuori di quello che vi ho stabilito. Né vi ho dato alcuna legge come un legislatore, affinché non avvenga che siate da essa costretti” (dal vangelo apocrifo di Maria Maddalena)
– Da quando c’è un solo Dio si è sempre ucciso nel suo nome (dal Film Il codice da Vinci)
– Ognuno preferisce credere che giudicare (citazione di Seneca sul libro L’arte di ottenere ragione di Arthur Schpenhauer)
– I molti hanno molte opinioni (citazione di Platone sul libro L’arte di ottenere ragione di Arthur Schpenhauer)
– L’universalità di un’opinione non costituisce né una prova né un motivo che la renda probabile. A ben guardare, se consideriamo come essa si forma, troveremmo che furono in un primo momento due o tre persone ad avere supposto e affermato le opinioni di partenza e che si fu anche benevoli verso di loro da credere che le avessero davvero esaminate a fondo; con buona probabilità il pregiudizio che costoro fossero sufficientemente capaci indusse dapprima alcuni ad accettare anch’essi l’opinione; a questi cedettero a loro volta molti altri, ai quali la pigrizia suggerì di credere subito piuttosto che far faticosi controlli. Così crebbe di giorno in giorno il novero di tali accoliti pigri e creduloni: infatti, una volta che l’opinione ebbe dalla sua parte un buon numero di voci, quelli che vennero dopo l’attribuirono al fatto che essa aveva potuto guadagnare a sé quelle voci solo per la fondatezza delle sue ragioni. I rimanenti, per non passare per teste irrequiete che si ribellano verso opinioni universalmente accettate e per saputelli che vogliono essere più intelligenti del mondo intero, furono costretti ad ammettere ciò che era già da tutti considerato giusto. A questo punto il consenso divenne un obbligo. D’ora in poi, i pochi che sono capaci di giudizio sono costretti a tacere e a poter parlare solo a chi è del tutto incapace di avere opinioni e giudizi propri, ed è la semplice eco di opinioni altrui: tuttavia, proprio costoro sono difensori tanto più zelanti e intolleranti di quelle opinioni; infatti, in colui che la pensa diversamente, essi odiano non tanto l’opinione diversa che egli professa, quanto l’audacia di voler giudicare da sé, cosa che essi stessi non provano mai a fare e in cuor loro ne sono consapevoli. Insomma: a esser capaci di pensare sono pochissimi, ma opinioni vogliono averne tutti: che cos’altro rimane se non accoglierle belle e fatte da altri, anziché formarsene di proprio conto? Poiché questo è ciò che accade, quanto può valere ancora la voce di cento milioni di persone? (dal libro L’arte di ottenere ragione di Arthur Schpenhauer)
– Il frutto della pace è appeso all’albero del silenzio (detto arabo citato sul libro L’arte di ottenere ragione di Arthur Schpenhauer)
– Essere irragionevoli è un diritto umano (dal libro L’arte di ottenere ragione di Arthur Schpenhauer)
– La natura umana comporta che quando nel pensare A si accorge che i pensieri di B sul medesimo oggetto divergono dai suoi, egli non va per prima cosa a riesaminare il proprio pensiero per trovare l’errore, ma presuppone che questo si trovi nel pensiero dell’altro; cioè l’uomo è per natura prepotente, vuole aver ragione (dal libro L’arte di ottenere ragione di Arthur Schpenhauer)
– Dobbiamo dire con Ponzio Pilato Che cos’è la verità? Democrito dice che la verità sta nel profondo: il fatto è che spesso non si sa dove essa sia e in effetti si viene fuorviati dagli argomenti dell’avversario e anche dai propri
– La Cosmologia è una religione per atei intelligenti (dal film La teoria del tutto)
– Quello che uno crede è irrilevante in Fisica ((dal film La teoria del tutto)
– Platone illustra i gradi del conoscere paragonando quest’ultimo a una linea, divisa in quattro segmenti, corrispondenti rispettivamente ai quattro gradi della conoscenza: i primi due che formano l’opinione, cioè l’immaginazione e la credenza, e gli altri due che formano la scienza, cioè il ragionamento e l’intelligenza (citazione sul libro L’arte di ottenere ragione di Arthur Schpenhauer)
– L’uomo è quell’essere a cui gli dei hanno donato la parola affinché possa nascondere il suo pensiero ((dal libro L’arte di ottenere ragione di Arthur Schpenhauer)
– Speranza e risultati sono differenti: l’una non crea necessariamente gli altri (dal film Bright Star)
– C’è sacralità negli affetti del cuore (dal film Bright Star)
– Atene non è né una città né uno Stato: Atene è un’idea. E Aristotele mi ha insegnato che un’idea è più di un uomo; un’idea è divina (dal film Alessandro il grande)
– Se Dio è padre, è padre di tutti (dal film Alessandro il grande)
– Non solo l’opposizione ai vangeli apocrifi, scatenatasi a cominciare in Occidente dal IV secolo, non poté distruggere la grande vitalità di questa letteratura, ma essa influì non poco nella stessa liturgia: dagli apocrifi si hanno i nomi di Maria (Gioacchino e Anna), la nascita di Gesù in una grotta con la presenza del bue e dell’asino, la visita e i nomi dei tre re magi, i nomi dei due malfattori crocifissi con Gesù (Dima e Gesta), il nome del soldato che colpì Gesù con la lancia (Longino) (dal libro Vangeli Apocrifi di Luigi Moraldi)
– Gesù disse: Se coloro che vi guidano vi dicono: Ecco il Regno di Dio è in cielo! Allora gli uccelli vi precederanno. Se vi dicono: E’ nel mare! Allora i pesci del mare vi precederanno. Il Regno è invece dentro di voi e fuori di voi (dal Vangelo copto di Tomaso, citato sul libro Vangeli Apocrifi di Luigi Moraldi)
– Gesù disse: I Farisei e gli scribi hanno preso le chiavi della conoscenza e le hanno nacoste. Essi non sono entrati e non hanno lasciato entrare quelli che lo volevano. Voi, però, siate prudenti come serpenti e semplici come colombe (dal Vangelo copto di Tomaso, citato sul libro Vangeli Apocrifi di Luigi Moraldi)
– Gesù disse: Colui che conosce il tutto, ma è privo della conoscenza di se stesso, è privo del tutto (dal Vangelo copto di Tomaso, citato sul libro Vangeli Apocrifi di Luigi Moraldi)
– Gesù disse: Misero è il corpo che dipende dal un corpo e misera è l’anima che dipende da ambedue (dal Vangelo copto di Tomaso, citato sul libro Vangeli Apocrifi di Luigi Moraldi)
– Gesù disse: Guai ai Farisei! Sono infatti come un cane accovacciato su una mangiatoia di buoi: né mangia, né lascia che mangino i buoi (dal Vangelo copto di Tomaso, citato sul libro Vangeli Apocrifi di Luigi Moraldi)
– I discepoli gli domandarono: In quale giorno verrà il regno? Gesù rispose: Non verrà mentre lo si aspetta. Non diranno: Ecco, è qui. Oppure: Ecco, è là. Bensì il Regno del Padre è diffuso su tutta la terra e gli uomini non lo vedono (dal Vangelo copto di Tomaso, citato sul libro Vangeli Apocrifi di Luigi Moraldi)
– I sommi sacerdoti e scribi andarono da Pilato ad accusare Gesù di molte azioni malvagie, dicendo: Egli afferma di essere il figlio di Dio e re; non solo, ma viola il sabato e dissolve la legge dei nostri padri. Domandò Pilato: Che cosa fa dunque, che cos’è che vuole distruggere?. Risposero gli Ebrei: Noi abbiamo una legge che ci proibisce di guarire qualsiasi persona nel giorno di sabato. Ma costui ha guarito, maliziosamente, nel giorno di sabato, zoppi, sordi,impotenti, paralitici, ciechi, lebbrosi e indemoniati. Pilato domandò: In che modo maliziosamente?. Essi gli risposero: E’ un mago ed in nome di Beelzebub scaccia i demoni e gli sono soggette tutte le cose. Pilato disse loro: Lo scacciare i demoni non è un’azione di spiritpo immondo, ma della potenza del dio Esculapio (dal Vangelo di Nicodemo, citato sul libro Vangeli Apocrifi di Luigi Moraldi)
– Pilato ordinò a tutta la moltitudine di andarsene e, tenendo solo i dodici uomini che avevano detto che Gesù non era nato da fornicazione, disse loro: Per qual motivo quelli desiderano che sia messo a morte? Risposero a Pilato: Essi sono gelosi perché egli guarì di sabato. Rispose Pilato: Desiderano metterlo a morte per un’opera buona. Gli risposero: Sì (dal Vangelo di Nicodemo, citato sul libro Vangeli Apocrifi di Luigi Moraldi)
– Anche io ne ho sopportate tante: significa essere adulti (dal film Eredità criminale)
– Hai un bel corpo anche se lo copri sempre: si chiamano vestiti. Perché non te ne togli qualcuno? Se qualcuno mi aiutasse! (dal film Plus one)
– Ogni secondo passato è passato per sempre ((dal film Plus one)
Effemeridi di Stefano del 2021
– Per andare in taxi a Dublino ci vorrebbero 500 euro; 500 euro! …io per 500 euro venderei mia moglie! Sì, ma tieni conto che avresti poche offerte (dal film Una proposta per dire sì)
– Vuoi ballare? Te l’ho già detto prima di no; cosa ti fa pensare che possa aver cambiato idea? Magari hai bevuto di più (dal film Palm Spring)
– Ho dei figli, quindi so contrattare molto bene (dal film Garage sale mistery)
– Tu ci credi all’amore a prima vista? Sì, dopo parecchio champagne (dal film Non dire sì)
– La nobiltà francese, colta e illuminista, credeva nelle virtù morali e non nel colore del sangue; aveva una sola aspirazione: diventare borghese. Mentre la borghesia non chiedeva altro che di vivere come i nobili, more nobilium. Ciò creò un corto circuito, liberò la scintilla rivoluzionaria, mentre la gran parte del popolo francese assistette indifferente a questo problematico gioco delle parti. E’ il paradosso dei paradossi che è all’origine della Rivoluzione (Dal fascicoli di Repubblica, I dieci anni che sconvolsero il mondo)
– Forse aveva ragione Napoleone a dire che a scatenare la Rivoluzione “ è stata la vanità, la libertà era solo un pretesto”. Eppure tante volte si sente affermare che le rivoluzioni scoppiano perché il popolo sta male. Non è sempre così. Spesso a muoversi è chi sta abbastanza bene ma vorrebbe star meglio e soprattutto vorrebbe veder riconosciuto il suo rango sociale (Dai fascicoli di Repubblica, I dieci anni che sconvolsero il mondo)
– La libertà non è un qualcosa che si può dare, ma che bisogna prendere (dal film, Giulio Cesare)
– L’amore è pazzo; la vita è pazza; io sono pazzo (scritta su casetta alla Fortezza da Basso)
– Vedi Margherita (mia nipote di 3 anni), mezzo gelato è meglio di nulla; nonno, è meglio il gelato tutto intero
– Sei così irresistibile che faresti uscire la luna dal pozzo (dal film, La contessa scalza)
– Che sarà, sarà … (da canzone anni ’60)
– Federico II di Prussia, a proposito del fatto che lasciava al popolo la libertà di culto, soleva dire: Ognuno deve andare in paradiso a modo suo (da video su You tube)
– Un dio che non può essere compreso non è un dio (dal film, Il primo re)
– L’amore è una clessidra: quando riempie il cuore svuota il cervello (dal film, Una vita da sogno)
– E se avessi un’emorragia interna?! Meglio, così avresti qualcosa in questa testa vuota (dal film, Una vita da sogno)
– L’unica cosa di un certo peso che hai è l’alito pesante (dal film, Una vita da sogno)
– L’unica volta che mi hai fatto ridere è quando ti ho visto per la prima volta in mutande (dal film, Una vita da sogno)
– Entrando in un locale …questo è il regno della stupidità fatta culo (dal film, Ti odio, ti lascio, ti…)
– Chi è stato punito da bambino perché ha disobbedito ai suoi genitori, oggi soffre di un trauma psicologico molto raro chiamato educazione (su Facebook)
– Il Comunismo fu una bella idea, ma non è durato per molto (dal film 7 giorni per cambiare)
– In fondo anche un calcio in culo ci manda avanti (dal film, Modalità aereo)
– L’hostess chiede: Ha paura di volare? No, di cascare ((dal film, Modalità aereo)
– Con i soldi si può magari comprare un bel cane; ma per farlo scodinzolare serve il tuo amore (dal film, Modalità aereo)
– Ricordati che ti devi innamorare dei difetti delle donne; delle cose belle non c’è merito (dal film, Modalità aereo)
– Sono sposato, ma sono umano (dal film, The Girl’s Life)
– Cercherò di aiutarti a diventare uomo; sarà un viaggio molto difficile e io ti sarò guida (dal film, D’Artagnan)
– Non guardatemi con quegl’occhi; sono gli unici che ho (Dal film,, D’Artagnan)
– Un uomo con la Bibbia è più pericoloso di un uomo con il fucile (dal film, Il fiume delle verità)
– Tanto cosa ho da perdere?! …la tua infelicità (dal film, il fiume delle verità)
– L’incoerenza è prerogativa della genialità (dal film, D’Annunzio)
– I matrimoni d’interesse sono gli unici che hanno una buona possibilità di riuscita (dal film, D’Annunzio)
– Tu pensa alle cose peggiori …quasi sempre sono quelle giuste (dal film, D’Annunzio)
– Se tu non parlassi saresti soltanto un semplice cretino; invece vuoi strafare (dal film, D’Annunzio)
– Il secondo errore di Dio fu di creare la donna; certo il primo è stato di creare l’uomo. No, non l’uomo, ma la sua intelligenza che lo obbliga a confrontarsi ogni giorno con la stupidità altrui (dal film, D’Annunzio)
– Regolamento degli Stati Generali francesi: i tre Stati dovevano avere ciascuno pari numero di deputati e le loro decisioni potevano solo essere unanimi; in pratica gli aristocratici ed il clero schiacciavano il terzo stato, cioè la borghesia e i contadini. I 5 dicembre 1789 fu concesso il raddoppio dei rappresentanti del terzo Stato, ma non cambiò nulla perché si continuò a decidere per ordine e non per testa (Dai fascicoli di Repubblica, I dieci anni che sconvolsero il mondo)
– Il meccanismo per l’elezione dei deputati agli Stati Generali durante l’Ancien Règime era relativamente più libero e democratico rispetto a quello che verrà adottato in epoca rivoluzionaria (Dai fascicoli di Repubblica, I dieci anni che sconvolsero il mondo)
– Chi ero? Ero me stesso, così come sono sempre stato, libero in prigione, sereno fra i più grandi pericoli, facendo fronte a tutte le tempeste, pigro come un asino e sempre al lavoro, in preda a mille calunnie, ma felice nel mio intimo, non essendo mai appartenuto ad alcuna fazione, né letteraria, né politica, né mistica, non avendo corteggiato nessuno ed essendo tuttavia respinto da tutti (Autobiografia di Pierre-Augustin Caron, chiamato Beaumarchais, dai fascicoli di Repubblica, I dieci anni che sconvolsero il mondo)
– Qualcuno l’ha messa in cinta e di certo non è stata la cicogna (dal film, Un bacio prima di morire)
– La fine della monarchia di diritto divino: questo diritto assurdo obbliga senza impegnare, ed è l’opposto dell’autorità regale, fondata non sulla forza, ma sulla giustizia: questa autorità impegna tutti i sudditi verso il sovrano, in virtù di patti giusti, ragionevoli e sacri, che a loro volta impegnano il sovrano verso i sudditi e che sono giustamente chiamati leggi fondamentali del regno (Pensiero di Pierre-Augustin Caron, chiamato Beaumarchais, dai fascicoli di Repubblica, I dieci anni che sconvolsero il mondo)
– L’ala più avanzata della nobiltà si qualificava dunque, in questa fase politica, come asse portante della Rivoluzione (Dai fascicoli di Repubblica, I dieci anni che sconvolsero il mondo)
– La Dichiarazione dei diritti delle libertà sancì che la legge è uguale per tutti (articolo 6) e sancì l’uguaglianza fiscale; ma l’uguaglianza poteva essere solo dei diritti, non certo dei mezzi ( i costituenti non erano certo socialisti). Questa carta diverrà il punto di riferimento del liberalismo ottocentesco (Dai fascicoli di Repubblica, I dieci anni che sconvolsero il mondo)
– Attraverso gli Assegnati (titoli al portatore), che derivavano dalla confisca dei beni immobiliari ecclesiastici (il 20% della Francia), si consolidava e si ampliava l’istituto della proprietà privata terriera; rafforzandosi il fronte dei proprietari, si rafforzava la Conservazione (Dai fascicoli di Repubblica, I dieci anni che sconvolsero il mondo)
– Nel marzo del 1790 in un concistoro il Papa aveva condannato la Dichiarazione dei diritti dell’uomo (Dai fascicoli di Repubblica, I dieci anni che sconvolsero il mondo)
– I rivoluzionari francesi proclamavano i diritti dell’uomo, ma reprimevano le lotte degli schiavi, negri e meticci soprattutto di Santo Domingo (Dai fascicoli di Repubblica, I dieci anni che sconvolsero il mondo)
– Scegli un lavoro che ami e non dovrai lavorare nemmeno un giorno in vita tua (Confucio)
– E tu continui a scopare tutto quello che si muove? (dal film, Love is in hear)
– Non ho mai passato un’ora con un idiota; lei ha un’ora (dal film, Love is in hear)
– Sono sposata con mio marito da trent’anni; è un miracolo! Sì, è un miracolo che non lo abbia ucciso nel sonno (dal film, Sex monster)
– Sei un orgasmo che cammina (dal film, Sex monster)
– Il gioco che fai al computer è violento – Anche tu guardi il telegiornale che è violento; il telegiornale è reale il mio gioco invece è solo virtuale (dal film, Infection)
– E l’anima? Ma che anima! L’anima è il corpo che funziona (dal libro, Il Marchese di rocca verdina di Luigi Capuana)
– Gesù Cristo era un uomo come voi e me, bravo, caritatevole, che odiava i sacerdoti, che non voleva templi …Che ne hanno fatto i preti? Un Dio, col papa, coi cardinali,, con chiese piene di fantocci, di madonne e di santi… (dal libro, Il Marchese di rocca verdina di Luigi Capuana)
– In Francia preferiamo gli eretici ai fanatici perché sono pericolosi (dal film, Dangerous Beauty)
– Altro che le misere beghe municipali di sindaco, ch significavano soltanto: levati di lì, che mi ci metto io (dal libro, Il Marchese di rocca verdina di Luigi Capuana)
– Così è il mondo! Tutta apparenza. Mi credono onesto, irreprensibile perché ignorano. Così è il mondo! Forse parecchi di questi qui hanno fatto peggio di me, e, ignorando, anche io li stimo e li rispetto. Forse, non hanno avuto coraggio, ardire, astuzia, onesti loro malgrado; forse, loro è mancata l’occasione, onesti per caso! (dal libro, Il Marchese di rocca verdina di Luigi Capuana)
– Sappiamo forse, spesso, perché ci siamo risoluti ad agire in una maniera piuttosto che in un’altra? Siamo fragili steli che il vento fa piegare di qua e di là secondo la parte da cui soffia (dal libro, Il Marchese di rocca verdina di Luigi Capuana)
– La scienza non riesce a spiegarlo e quindi si tratta di un fenomeno soprannaturale! La gente non ha idea di cosa la scienza faccia. E’ stato Einstein adire che in realtà ci dobbiamo stupire di riuscire a capire qualcosa della Natura e non del fatto che ci sono delle cose che non capiamo. La Fisica moderna afferma che noi conosciamo solo il 5% della materia esistente; il rimanente 95%, per il 25% si tratta di materia cosiddetta oscura e il rimanente 75% di cosiddetta energia oscura. Quindi c’è qualcosa che la scienza non ha capito e questo lo si vuol chiamare miracolo?! (intervento di Piergiorgio Odifreddi ad una conferenza su You-tube)
– Anche i dolori sono, dopo lungo tempo, una gioia: per chi ricorda tutto ciò che ha passato e sopportato (dall’Odissea di Omero)
– La bella lettera di un insegnante… “ IO VI ACCUSO ” …
Barbara D’Urso, Maria De Filippi, Alfonso Signorini, Alessia Marcuzzi e tutta la schiera della vostra bolgia infernale… io vi accuso.
Vi accuso di essere tra i principali responsabili del decadimento culturale del nostro Paese, del suo imbarbarimento sociale, della sua corruzione e corrosione morale, della destabilizzazione mentale delle nuove generazioni, dell’impoverimento etico dei nostri giovani, della distorsione educativa dei nostri ragazzi.
Voi, con la vostra televisione trash, i vostri programmi spazzatura, i vostri pseudo spettacoli artefatti, falsi, ingannevoli, meschini, avete contribuito in prima persona e senza scrupoli al Decadentismo del terzo millennio che stavolta, purtroppo, non porta con sé alcun valore ma solo il nulla cosmico.
Siete complici e consapevoli promotori di quel perverso processo mediatico che ha inculcato la convinzione di una realizzazione di sé stessi basata esclusivamente sull’apparenza, sull’ostentazione della fama, del successo e della bellezza, sulla costante ricerca dell’applauso, sull’approvazione del pubblico, sulla costruzione di ciò che gli altri vogliono e non di ciò che siamo.
Avete sdoganato la maleducazione, l’ignoranza, la povertà morale e culturale come modelli di relazioni e riconoscimento sociale, perché i vostri programmi abbondano con il vostro consenso di cafoni, ignoranti e maleducati. Avete regalato fama e trasformato in modelli da imitare personaggi che non hanno valori, non hanno cultura, non hanno alcuno spessore morale.
Rappresentate l’umiliazione dei laureati, la mortificazione di chi studia, di chi investe tempo e risorse nella cultura, di chi frustrato abbandona infine l’Italia perché la ribalta e l’attenzione sono per i teatranti dei vostri programmi.
Parlo da insegnante,
che vede i propri alunni emulare esasperatamente gli atteggiamenti di boria, di falsità, di apparenza, di provocazione, di ostentazione, di maleducazione che diffondono i personaggi della vostra televisione;
che vede replicare nelle proprie aule le stesse tristi e squallide dinamiche da reality, nella convinzione che sia questo e solo questo il modo di relazionarsi con i propri coetanei e di guadagnarsi la loro accettazione e la loro stima;
che vede lo smarrimento, la paura, l’isolamento negli occhi di quei ragazzi che invece non si adeguano, non cedono alla seduzione di questo orribile mondo, ma per questo vengono ripagati con l’emarginazione e la derisione.
Ho visto nei miei anni di insegnamento prima con perplessità, poi con preoccupazione, ora con terrore centinaia di alunni comportarsi come replicanti degli imbarazzanti personaggi che popolano le vostre trasmissioni, per cercare di essere come loro. E provo orrore per il compiacimento che trasudano le vostre conduzioni al cospetto di certi personaggi.
Io vi accuso, dunque, perché di tutto ciò siete responsabili in prima persona.
Spero nella vostra fine professionale e nella vostra estinzione mediatica, perché solo queste potranno essere le giuste pene per gli irreparabili danni causati al Paese.”
Marco Galice (da Facebook)
– Don Ciccillo volle che il figlio restasse in Toscana, vietandogli la “barbara terra d’Abruzzi” perché potesse “intoscanirsi” a fondo (dal libro, Vita di Gabriele D’Annunzio di Piero Chiara
– Domani vieni dai nonni? Voglio venirci ora (nipote Margherita)
– Su una toma: Nessuna paura che mi calpestino l’erba: l’erba calpestata diventa sentiero (dal film, Addio al celibato)
– Il sapere non ha limiti, ma tu puoi sicuramente superare i tuoi (dal film 2035 The Mind Jumper)
– Non venderebbe una fica su una nave di pirati (dal film The Good Guy)
– Se la nostra idea di Assoluto non dovesse superare le capacità del nostro intelletto, se l’intelletto dell’uomo ne avesse un concetto adeguato e non approssimativo, esso sarebbe della stessa natura di quella di Dio,per cui Dio non sarebbe la perfezione infinita, come noi non lo siamo (dal libro De docta ignorantia di Nicola Cusano)
– Se il nostro desiderio non è vano, ciò che desideriamo è sapere di non sapere; se potremo giungere a tanto, avremo raggiunto da dotta ignoranza. Nessun’altra dottrina più perfetta può sopraggiungere all’uomo (anche al più diligente) oltre quella di scoprire di essere dottissimo nella sua propria ignoranza: e tanto più uno sarà dotto, quanto più si saprà ignorane (dal libro De docta ignorantia di Nicola Cusano)
– Gli abissi dell’infinito si aprono invano attorno a noi: un bambino non ne è spaventato, i suoi deboli occhi non possono sondarne la profondità. Per i bambini tutto è infinito, essi non sanno porre un limite a nulla (dal libro Emilio o dell’educazione di Jean-Jacques Rousseau, citazione su Ritratti dell’infinito di Piergiorgio Odifreddi)
– La parola infinito non esprime affatto un’idea, ma lo sforzo di arrivarci. L’uomo aveva bisogno di un termine per segnalare la direzione di questo sforzo, la fitta nebbia dietro la quale sta, per sempre invisibile, l’oggetto di questo sforzo (dal libro Eureka di Edgar Allan Poe, citazione su Ritratti dell’infinito di Piergiorgio Odifreddi)
– La distanza tra due punti, per quanto vicini, è infinitamente divisibile, e dunque infinita: noi attraversiamo l’infinito a ogni passo, incontriamo l’eterno in ogni secondo. Quindi il finito non c’è: è solo un’illusione. Il reale è l’infinito (dal libro Sadhana di Rabindranath Tagore, citazione su Ritratti dell’infinito di Piergiorgio Odifreddi)
-Dammi mille baci, poi cento; poi altri mille, a seguire poi cento; poi ancora altri mille, e poi cento. Poi, quando raggiungeremo molte migliaia, ne falsificheremo il conto, per disconoscerlo, o perché nessun malevolo ci possa invidiare, sapendo che
ci sono così tanti baci( da Quinto Carme di Catullo, citazione su Ritratti dell’infinito di Piergiorgio Odifreddi)
– Un anno, due anni, dieci, che importa? Tutto ciò che si misura passa, tutto ciò che conta ha termine. D’infinito non c’è altro che il cielo, che lo è per le sue stelle, il mare, per le sue gocce d’acqua; e il cuore, a causa delle sue lacrime (Gustave Flaubert, citazione su Ritratti dell’infinito di Piergiorgio Odifreddi)
– Al mondo non c’è nulla di infinito, né in grande, né in piccolo: da un secolo la cosmologia relativistica e la fisica quantistica ci hanno insegnato che tutto è finito. Addirittura, ci sono grandezze oltre le quali non si può andare, pena la dissolvenza delle nozioni stesse della fisica: spazio e tempo, da un lato, e materia ed energia, dall’altro (dal libro, Ritratti dell’infinito di Piergiorgio Odifreddi)
– Secoli prima dei Greci gli Indiani avevano già coniato parole che descrivevano tutte le possibili combinazioni di limiti riguardanti l’inizio e la fine:
antya per ciò che ha sia inizio che fine
ananta per ciò che ha inizio, ma non fine
anadi per ciò che non ha inizio, ma ha fine
nitya per ciò che non ha né inizio, né fine
– Detto danna nonna: Come faccio a dirti se sei pazzo; io penso ancora di star bene in bikini (dal film, Stregato da una stella)
– Ho un debole per gli uomini che hanno un qualcosa di grande (dal film, Stregato da una stella)
– La cosa bella è che mi ricordi me da giovane; allora non è bella per niente (dal film, Stregato da una stella)
– Mia nonna mi ha insegnato tante cose: ad amare lo sport e la poesia, una volta è riuscita anche a farmi togliere una multa (dal film, Stregato da una stella)
– Sono sentimenti che si provano per una sola persona e non ho voluto sprecarli (dal film, Stregato da una stella)
E’ la prima volta che pago la cauzione per un altro (dal film, Stregato da una stella)
– Il marito parla con la moglie incinta del figlio nascituro: Da dove uscirà? Da dove è entrato (dal film, Rob Roy)
– La musica è un esercizio occulto di aritmetica, effettuato da uno spirito ignaro del proprio enumerare (Leibniz, citazione su Ritratti dell’infinito di Piergiorgio Odifreddi)
– In quanto assenza di un limite, l’infinito è una privazione, non una perfezione (Aristotele, citazione su Ritratti dell’infinito di Piergiorgio Odifreddi)
…1/4 1/3 ½ 1 2 3 4 … Dal punto di vista dell’ordine, la lista a sinistra dell’1 costituisce un regresso all’infinito e quella a destra un progresso all’infinito. La domanda è a cosa tendano questo regresso e questo progresso; oggi uno studente delle superiori direbbe senza esitazioni che il primo tende ovviamente a zero, mentre sul secondo potrebbe avere dei dubbi (dal libro, Ritratti dell’infinito di Piergiorgio Odifreddi)
– Ogni cosa mortal tempo interrompe (dallo sceneggiato TV, Leonardo)
– Non lascerò il segno con quello che fanno tutti (dallo sceneggiato TV, Leonardo)
– Non mangi carne? No perché non voglio essere la loro tomba (dallo sceneggiato
TV, Leonardo)
– Il metodo corretto della filosofia dovrebbe veramente essere questo: non dire nulla, se non ciò che si può dire. Dunque, fare soltanto affermazioni scientifiche: cioè, qualcosa che con la filosofia non ha nulla a che vedere. E poi, ogni volta che qualcuno volesse fare affermazioni metafisiche, mostrargli che sta dicendo cose letteralmente senza senso. Non sarebbe soddisfacente, ma proprio questa sarebbe l’unica cosa rigorosamente corretta. Su ciò di cui non si può parlare, bisogna tacere
(dal Trattato di Wittgenstein, citazione su Ritratti dell’infinito di Piergiorgio Odifreddi)
– La matematica non si capisce, alla matematica ci si abitua (John von Neumann, citato da Piergiorgio Odifreddi su you tube)
– Non mi fido della “storia degli storici”. La storia è una grande menzogna. I fatti nudi e crudi sono veri, ma le connessioni che vengono presentate sono di solito inventate (Pensiero di Kurt Godel, citazione sul libro Il Dio della logica di Piergiorgio Odifreddi)
– Più penso al linguaggio, più mi stupisco che la gente riesca a capirsi quando parla (Pensiero di Kurt Godel, citazione sul libro Il Dio della logica di Piergiorgio Odifreddi)
– Non dobbiamo chiedere la luna, abbiamo le stelle (dal film Come Cenerentola)
– Tu non saresti romantico nemmeno dopo un trapianto (dal film Cenerentola)
– Un anziano incontra un giovane che gli chiede:
– Si ricorda di me? E il vecchio gli dice di no.
Allora il giovane gli dice che è stato il suo studente. E il professore gli chiede:
Ah sì? E che lavoro fai adesso?
Il giovane risponde:
Beh, faccio l’insegnante.
Oh, che bello come me? gli ha detto il vecchio
Beh, sì. In realtà, sono diventato un insegnante perché mi hai ispirato ad essere come te.
L’anziano, curioso, chiede al giovane di raccontargli come mai. E il giovane gli racconta questa storia:
Un giorno, un mio amico, anch’egli studente, è arrivato a scuola con un bellissimo orologio, nuovo e io l’ho rubato. Poco dopo, il mio amico ha notato il furto e subito si è lamentato con il nostro insegnante, che era lei. Allora, lei ha detto alla classe:
L’orologio del vostro compagno è stato rubato durante la lezione di oggi. Chi l’ha rubato, per favore, lo restituisca.
Ma io non l’ho restituito perché non volevo farlo.
Poi lei hai chiuso la porta e ci ha detto a tutti di alzarci in piedi perché avrebbe controllato le nostre tasche una per una. Ma, prima, ci ha detto di chiudere gli occhi. Così abbiamo fatto e lei ha cercato tasca per tasca e, quando è arrivato da me, ha trovato l’orologio e l’ha preso.
Hai continuato a cercare nelle tasche di tutti e, quando ha finito, ha detto:
Aprite gli occhi. Ho trovato l’orologio. Non mi ha mai detto niente e non ha mai menzionato l’episodio. Non ha mai fatto il nome di chi era stato quello che aveva rubato. Quel giorno, lei ha salvato la mia dignità per sempre. È stato il giorno più vergognoso della mia vita. Non mi hai mai detto nulla e, anche se non mi ha mai sgridato né mi ha mai chiamato per darmi una lezione morale, ho ricevuto il messaggio chiaramente. E grazie a lei ho capito che questo è quello che deve fare un vero educatore. Si ricorda di questo episodio, professore?
E il professore rispose:
Io ricordo la situazione, l’orologio rubato, di aver cercato nelle tasche di tutti ma non ti ricordavo, perché anche io ho chiuso gli occhi mentre cercavo.
Questo è l’essenza della decenza. Se per correggere hai bisogno di umiliare, allora non sai insegnare (dal face book)
– Chi è senza colpa scagli la prima pietra ( dal Vangelo secondo Giovanni 8,3)
– Il gioco leale è stato inventato dai ricchi per far restare gli altri poveri (dal film I Can A Lot)
– Tommaso d’Aquino ha fatto una carriera postuma: dopo la sua morte nel 1274 inizialmente venne condannato nel 1277, ma poi fu proclamato santo nel 1323 e teologo ufficiale della Chiesa nel 1879 (dal libro Il Dio della logica di Piergiorgio Odifreddi)
– Ogni uomo nasce o aristotelico o platonico. E mentre è difficile che un aristotelico possa diventare platonico, è impossibile che platonico possa diventare aristotelico
(Pensiero di Kurt Godel, citazione sul libro Il Dio della logica di Piergiorgio Odifreddi)
– La cattiva fede di convenienza non permette di raggiungere gli stessi risultati della buona fede disinteressata, per lo stesso motivo per cui i migliori mentitori sono quelli che credono alle proprie menzogne (Pensiero di Kurt Godel, citazione sul libro Il Dio della logica di Piergiorgio Odifreddi)
– La filosofia è comunque salutare. Anche quando non porta a nessun risultato positivo e lascia perplessi come prima, ha almeno l’effetto di rendere i colori più vivaci, nel senso di far apparire la realtà più chiara. Non sarà molto, ma è già qualcosa. E forse è tutto ciò che ci si può sensatamente aspettare dalla filosofia (dal libro Il Dio della logica di Piergiorgio Odifreddi)
– Le religioni sono quasi tutte cattive, ma la religione no (Pensiero di Kurt Godel, citazione sul libro Il Dio della logica di Piergiorgio Odifreddi)
– Il determinare cosa è accaduto è compito della conoscenza e non del giudizio
(citazione di Johann Gottlieb Fichte sugli inserti “I dieci anni che sconvolsero il mondo 1789 – 1799”)
– La famiglia di Danton è più borghese o più contadina, secondo la tendenza dei biografi. Coloro che vorranno dimostrare l’illecito arricchimento del rivoluzionario sottolineeranno la povertà dei suoi genitori; gli altri, i difensori, il loro relativo benessere (da inserti “I dieci anni che sconvolsero il mondo 1789 – 1799”)
– Ti desidera quanto un attacco di appendicite (dal film Un minuto dopo mezzanotte)
– Il modo migliore per realizzare un sogno è svegliarsi (dal film L’uomo della fortuna)
– Per la maggioranza degli uomini solo il castigo crea il delitto e che una scelleratezza impunita cessa ben presto di essere una scelleratezza (Pensiero dello storico Quinet, citazione sugli inserti “I dieci anni che sconvolsero il mondo 1789 – 1799”)
– Sai cosa dicono delle tentazioni? Se si vuole che spariscano, bisogna cedere (dal film L’apparenza delle cose)
– Sua zia non ha mai lavorato: non sapeva distinguere un martello da un frullatore (dal film A Natale tutto è possibile)
– Come si esprimeva nella politica economica la difesa degli interessi borghesi? Con una netta riduzione dei controlli governativi sulle attività commerciali e sulla circolazione dei capitali e delle merci, con l’abolizione delle imposte sulla proprietà, con la restituzione ai privati di alcune manifatture nazionalizzate. Fu soppresso il calmiere dei prezzi e i prezzi andarono alle stelle. Solo la guerra riduceva la disoccupazione e alimentava l’occupazione nell’industria bellica producendo una forzosa circolazione di ricchezza (da inserti “I dieci anni che sconvolsero il mondo 1789 – 1799”)
– L’eguaglianza cambia significato: essa consiste nel fatto che la legge è uguale per tutti; così il concetto di égalité perdeva la connotazione democratico-sociale per assumere un carattere puramente giuridico; l’eguaglianza diventava un semplice attributo della libertà (da inserti “I dieci anni che sconvolsero il mondo 1789 – 1799”)
– Boissy d’Anglais: Noi dobbiamo essere governati dai migliori e i migliori sono i più istruiti e i più interessati al mantenimento delle leggi: un Paese governato dai proprietari è nell’ordine sociale, mentre quello retto dai non-proprietari è nello stato di natura (da inserti “I dieci anni che sconvolsero il mondo 1789 – 1799”)
– I grandi ci sembrano grandi perché noi siamo in ginocchio. Solleviamoci (da inserti “I dieci anni che sconvolsero il mondo 1789 – 1799”)
– I giornali esercitano funzioni di pubblico ministero: denunciano, decretano, dettano provvedimenti d’emergenza, assolvono o condannano (da inserti “I dieci anni che sconvolsero il mondo 1789 – 1799”)
– La vita ci offre molto di più di quello che ci basta (dal film Tutti pazzi per Elin)
– Se ti toccasse come ti guarda, avresti lividi ovunque (dal film Il profumo della paura)
– Chi dice la verità prima o poi viene scoperto (Oscar White, citato da Piergiorgio Odifreddi su you tube)
– Il passato è un sogno da cui ci svegliamo ogni nuova mattina (dal film La voce della pietra)
– Ciò che il gregge odia di più è chi la pensa diversamente; non è tanto l’idea in sé, ma l’audacia di voler pensare da sé, qualcosa che non sanno fare (Su you tube pensiero di Arthur Scopenhauer)
– Non è importante come mi vedono le persone, è importante come mi vedo io (dal film Beastly)
– Si metta degli abiti che non sembrino sul punto di esplodere (dal film Sesso, amore e terapia)
– Non cerco una serata una botta e via; certo, è meglio molte serate una botta e via (dal film Sesso, amore e terapia)
– Quando la tua educazione limita la tua immaginazione si chiama indottrinamento (da you tube frasi di Nikola Tesla)
– E’ molto più facile ingannare la gente, che convincerla di essere stata ingannata (da you tube Mark Twain)
– Ti svelerò il segreto per capire le donne: ascoltale (dal film Non puoi comprare il mio amore)
– Un uomo modesto è un uomo che vuole essere elogiato due volte (dal film Il principe del deserto)
– Dio c’era (letto sulle due parti di un cancello a Firenze)
– Tante volte conviene dimenticare (da canzone sentita alla radio)
– Cambi regole per non cambiare idea (da canzone sentita alla radio)
– Nulla è duraturo, nemmeno la morte (Une grand-mère di Marcel Proust)
– Quello che gli altri raccontavano mi sfuggiva, perché a interessarmi non era quello che volevano dire, bensì la maniera in cui lo dicevano, in quanto rivelatrice del loro carattere o degli aspetti ridicoli della loro personalità (Marcel Proust)
– Penso troppo al mio futuro, ci penso troppo e vivo male; penso che fra più di un anno cambieranno i miei progetti, penso che fra più di un anno avrò nuove verità; ma tu non farmi questo errore, vivi sempre nel momento, cogli il giorno e tanto amore, cogli i fiori di lillà (Canzone La sedia di lillà)
– La tolleranza arriverà ad un tale livello che alle persone intelligenti sarà vietato fare qualsiasi riflessione per non offendere gli imbecilli (su Facebook Fedor Dostoevskij)
– La nostra personalità sociale è una creazione del pensiero degli altri. Persino l’atto così elementare che chiamiamo “vedere una persona conosciuta” è in parte un atto intellettuale Noi riempiamo l’apparenza fisica dell’individuo con tutte le nozioni che possediamo sul suo conto e nell’immagine totale che lui che ci rappresentiamo queste nozioni hanno senza alcun dubbio la parte più considerevole (Dalla parte di Swann di Marcel Proust)
– Quel che io rimprovero ai giornali è di farci prestare attenzione ogni giorno a cose insignificanti, mentre non leggiamo che tre o quattro volte in tutta la vita i libri dove ci sono cose essenziali (Dalla parte di Swann di Marcel Proust)
– Sono tranquillo perché peggio di così Commisso non può fare (Il calciatore Giancarlo Antonioni, letto su face book)
– Come va il tuo nuovo lavoro? Non mi posso lamentare. Bene! No, è che proprio non mi posso lamentare! (dal film Baciati dalla sfortuna)
– Se rimugino su tutte le cose della vita, ti perdi anche quelle belle (sentito alla radio)
– Non fermatevi dove siete arrivati (frase di Pitagora citata sul libro Dante e lo sport nella Divina Commedia di Alfonso Vigorita)
– …Con l’animo colmo di speranze e di fede in un mondo in cui l’Idra della politica e il drago del denaro accrescono la loro voracità insaziabile…(1990 !!! dal libro Dante e lo sport nella Divina Commedia di Alfonso Vigorita)
– Chi ha un perché abbastanza forte può superare qualsiasi come (frase di Friedrick Nietzsche dal libro Dante e lo sport nella Divina Commedia di Alfonso Vigorita)
– …contribuire alla custodia e allo sviluppo di quei beni che, per essere radicati nel più intimo del nostro spirito, sono eterni e non hanno tramonto nel cuore dell’uomo (dal libro Dante e lo sport nella Divina Commedia di Alfonso Vigorita)
– Le mete che l’uomo deve nella sua vita perseguire, onde lasciare di sé degna orma e durevole fama (dal libro Dante e lo sport nella Divina Commedia di Alfonso Vigorita)
– Il corso di un vero amore non è mai semplice (William Shakespeare)
– Ma ti masturbi? Penso a non farlo (dal film Volo notturno)
– Il conte diceva: meno, ma meglio (dal film Finché c’è prosecco c’è speranza)
– La felicità può arrivare domani (dal film La vergine di Cheronea)
– Se avete fretta mettetevi a correre (letto su face book)
– Odio la crudeltà. Non è comune in una donna (dal film La bella avventura)
– Se sui miei occhi è sceso un velo, se nel mio cuor non c’è più fuoco, se sulla mia testa non c’è più cielo (dalla canzone La folle corsa di Mogol-Battisti)
– Il caos è un ordine non ancora decifrato (dal film Enemy)
– Fra tutti i dubbi l’unica cosa certa è il dubbio (dal film Enemy)
– Alla vista di una cascata noi crediamo di vedere negli innumerevoli incurvamenti delle onde, la libertà della volontà e dell’arbitrio; invece tutto è necessario, ogni movimento è matematicamente calcolabile. Così è anche delle azioni umane; si dovrebbe poter calcolare prima ogni singola azione, se si fosse onniscienti, come pure ogni progresso della conoscenza, ogni errore, ogni cattiveria.
Chi agisce è veramente egli stesso nell’illusione della libertà; se in un momento la ruota del mondo si fermasse, e ci fosse un intelletto calcolatore e onnisciente per utilizzare questa pausa, esso potrebbe predire l’avvenire di ogni essere fin nei tempi più lontani, e indicare ogni traccia su cui quella ruota girerà ancora. L’illusione di chi agisce su se stesso, l’ammissione della volontà libera, fanno parte anch’esse di questo calcolabile meccanismo (su Facebook citazione di Friedrich Nietzsche)
– Ho studiato profondamente la materia, ma voi non mi capireste: perciò non ho nulla da dirvi (Emanuel-Joseph Sieyès, da inserti “I dieci anni che sconvolsero il mondo 1789 – 1799”)
– La libertà non è l’oggetto di una graduale conquista, ma un presupposto; non un bene collettivo, ma individuale (Da Della tirannide di Vittorio Alfieri, da inserti “I dieci anni che sconvolsero il mondo 1789 – 1799”)
– …destinata a rinascere solo con essi, impregnata un po’ della loro essenza, non si limita a ridestarne l’immagine nella nostra memoria, ma ne certifica il ritorno, la presenza effettiva, immediatamente accessibile (Dalla parte di Swann di Marcel Proust)
– Erano i giorni in cui i soldati attraversavano Combray; poveri ragazzi, diceva Francoise, povera gioventù che sarà falciata come un prato (Dalla parte di Swann di Marcel Proust)
– Non puoi dominare il vento, ma puoi regolare le vele (dal film Cate McCall – Il confine della verità)
– Il bello delle opinioni è che possono essere cambiate (da pubblicità alla TV)
– O Everest o nulla, vero?! (dal film Hitch, lui sì che capisce le donne)
– Da quando ti sei lasciata con Philip? Un anno. Ecco, non ti far bloccare dalla sua ombra (dal film Un principe per Natale)
– E perché tanta angoscia hai diviso? Perché un dì nella reggia mi hai sorriso (da Turandot di Giacomo Puccini)
– Trascinati nel cestino, altrimenti ti ci infilo io (dal film Pane e Burlesque)
– E’ come dire: Come è bello il tuo bambino oppure Domani comincio la dieta (dal film Love Hard)
– Ha visto più culi lui che una panca di chiesa (dal film Love Hard)
– L’amore non deve essere perfetto, deve solo essere onesto (dal film Love Hard)
– NON SI DISCUTE CON GLI ASINI L’asino disse alla tigre: – “L’erba è blu.” La tigre rispose: – “No, l’erba è verde.” La discussione si accese e i due decisero di sottoporla ad arbitrato, e per questo si accordarono davanti al leone, il re della giungla. Ancor prima di raggiungere la radura nella foresta, dove il leone era seduto sul suo trono, l’asino cominciò a gridare: – “Vostra Altezza, è vero che l’erba è blu?” Il leone ha risposto: – “Giusto, l’erba è blu.” L’asino si affrettò e continuò: – “La tigre non è d’accordo con me e mi contraddice e mi infastidisce, per favore punitela.” Il re allora dichiarò: – “La tigre sarà punita con 5 anni di silenzio.” L’asino saltò felice e continuò il suo cammino, felice e ripetendo: – “L’erba è blu” … La tigre accettò la sua punizione, ma prima chiese al leone: – “Sua Maestà, perché mi ha punito? Dopo tutto, l’erba è verde.” Il leone ha risposto: – “In realtà, l’erba è verde.” La tigre chiese: – “Allora perché mi stai punendo?” Il leone ha risposto: – “Questo non ha nulla a che fare con la questione se l’erba è blu o verde. La punizione è dovuta al fatto che non è possibile per una creatura coraggiosa e intelligente come te perdere tempo a discutere con un asino, e poi venire per infastidirmi con quella domanda.” La peggiore perdita di tempo è litigare con lo sciocco e il fanatico che non si preoccupa della verità o della realtà, ma solo della vittoria delle sue convinzioni e illusioni. Non perdere mai tempo in discussioni che non hanno senso… Ci sono persone che, non importa quante prove e prove presentiamo, non sono in grado di capire, e altre sono accecate dall’ego, dall’odio e dal risentimento, e l’unica cosa che vogliono è avere ragione anche se non l’hanno. Quando l’ignoranza urla, l’intelligenza tace. La tua pace e tranquillità valgono di più (da face book)
– Sono dinosauri e non sanno che si sono estinti; i loro piccoli occhi spenti senza curiosità (dal film La macchina del tempo)
– Boschi abbandonati e perciò sopravvissuti vergini (dalla canzone Il mio canto libero di Mogol-Battisti)
– Come sapevate che Molly era la donna della vostra vita? Faceva uno sformato di patate sublime (dal film La macchina del tempo)
– Abbiamo tutti le macchine del tempo: quella che riporta indietro, i ricordi, e quella che ci spinge in avanti, i sogni (dal film La macchina del tempo)
– Perdonare se stessi è l’unica cosa che una persona non può fare (dal film Nella morsa del ragno)
– Uno fa quello che è (dal film Nella morsa del ragno)
– Ti piace la tua bambola? Vorresti giocare tutta la vita con la stessa bambola o preferiresti quella altre che ci sono sugli scaffali? (dal film Un disastro di ragazza)
– Brindiamo: all’avere ha già tutto e desidera ancora qualcosa (dal film Sembra perfetto …invece)
– Chi ti difenderà dal buoi della notte (dalla canzone Ti innamorerai di Marco Masini)
Effemeridi di Stefano del 2022
– Dio li benedì e disse loro: Crescete e moltiplicatevi. Riempite la Terra e soggiogatela. Dominate sui pesci del mare, sugli uccelli del cielo e su ogni animale che si muove sulla Terra. Sarebbe difficile immaginare un passo più infausto per il nostro pianeta e per i suoi animali di quello che conclude il primo capitolo del Genesi: decreta il dominio dell’uomo sull’intera Natura e innesca la bomba demografica che ha portato all’odierna esplosione della popolazione mondiale. L’Occidente giudaico-cristiano ha fondato su questo editto le sue pretese di sfruttamento intensivo degli animali e delle risorse a proprio uso e consumo, a differenza di altre culture religiose (dal libro Sorella scimmia, fratello verme di Piergiorgio Odifreddi)
– Oggi vengono uccisi ogni giorno 3 miliardi di animali, 1.200 miliardi all’anno, pari ad una media di 150 animali per persona all’anno (dal libro Sorella scimmia, fratello verme di Piergiorgio Odifreddi)
– Ciò che dovrà accadere accadrà e noi abbiamo una scelta: andarci insieme o andarci contro (da un calendario)
– Il Cantico delle creature di Francesco d’Assisi che sorprendentemente non fa alcuna menzione degli animali: soltanto dei corpi celesti, dei quattro elementi, dei vegetali e dell’uomo. Il che contrasta con la leggenda che, forse proprio per rimediare a questo peccato di omissione, ci presenta invece il fraticello come predicatore agli uccelli e un ammansitore di lupi (dal libro Sorella scimmia, fratello verme di Piergiorgio Odifreddi)
– Si perdona per quanto si ama (dal film L’agenzia dei bugiardi)
– Diceva che la sua opinione non era campata in aria, che però non bastava semplicemente affermare, ma invece spiegare e dimostrare (Citazione di Robert Boyle, dal libro Sorella scimmia, fratello verme di Piergiorgio Odifreddi)
– Attenta sono forte! Non quanto la mia debolezza (dal film Teodora imperatrice di Bisanzio)
– Vuoi che vada in giro nuda?! Sarebbe un bellissimo spettacolo e anche poco costoso (dal film Teodora imperatrice di Bisanzio)
– Te lo sei scordato (la moglie)? (Il marito) Ma come anche oggi è il tuo compleanno?! (dal film Un fantastico via vai)
– I colpi di fulmine dopo un po’ ci bruciacchiano (dal film Un fantastico via vai)
– Nei rapporti matrimoniali dopo un po’ di anni quando si fa sesso consigliano di
Eccitarsi con le parolacce; tu cosa mi dici, amore, testa di cazzo! (dal film Un
fantastico via vai)
– Non puoi sprecarlo come se fosse una pisciata nella sabbia (dal film Morte di uno scrittore)
– Margherita, se nel frigorifero ci sono tre gelati e passano tre bambini che ne mangiano uno a testa, quanti gelati restano? Zero (si noti zero e non nessuno= linguaggio galileiano) (un nonno innamorato)
– Achille era il cane più feroce del paese, mordeva anche se stesso (dal film Una moglie bellissima)
– Scappando da un problema aumenti solo la distanza della soluzione (da un calendario)
– Sei peggio di un gatto attaccato ai coglioni (dal film Una moglie bellissima)
– …tutti questi progetti derivano dall’audacia dell’uomo che eccede le sue modeste capacità e lo riconducono a quell’umile constatazione da cui dovrebbe sempre partire: che l’uomo non potrà mai essere nient’altro che u uomo (citazione di Immanuel Kant su Fratello verme, sorella scimmia di Piergiorgio Odifreddi)
– Egli (Charles Darwin) per primo rese alla scienza il grande servizio di richiamare l’attenzione sulla possibilità che qualunque cambiamento nel mondo organico, così come nel mondo inorganico, fosse il risultato di una legge e non di un intervento miracoloso (dal libro Fratello verme, sorella scimmia di Piergiorgio Odifreddi)
– Ammetto, benché controvoglia, di non vedere così chiaramente come altri un’evidenza di pianificazione e di beneficenza attorno a noi. A ,e sembra che nel mondo ci sia troppa miseria. Non riesco a persuadermi che un Dio beneficente e onnipotente possa aver pianificato le vespe parassite con l’espressa intenzione che esse si cibassero dei corpi vivi degli ortotteri o che un gatto dovesse giocare con il topo (citazione della naturalista Asa Gray sul libro Fratello verme, sorella scimmia di Piergiorgio Odifreddi)
– Di fronte a situazioni che richiedono innovazioni gli insetti non si comportano tutti allo stesso modo, come d’altronde non fanno neppure gli uomini. I rivoluzionari, adatti al progresso, sono la minoranza. La maggioranza, la folla, sono gli altri, i conservatori abbarbicati a vecchi usi e costumi (dal libro Fratello verme, sorella scimmia di Piergiorgio Odifreddi)
– Gli uomini preferiscono il credere al sapere (citazione di AllanWilson sul libro Fratello verme, sorella scimmia di Piergiorgio Odifreddi)
– Ciascuno di noi ospita nell’intestino una colonia di cento miliardi di Bacterium coli communis; un numero che benché enorme, costituisce solo un millesimo dell’esercito di microbi che occupa il nostro spazio interno (dal libro Fratello verme, sorella scimmia di Piergiorgio Odifreddi)
– Il difficile arriva quando cuore e cervello vogliono due cose diverse (da un calendario)
– E’ come se Dio si facesse dare dei consigli da un prete (dal film Black Butterfly)
– Una nuova verità scientifica non trionfa perché i suoi oppositori si convincono e vedono la luce, quanto piuttosto perché alla fine muoiono e al loro posto si forma una generazione a cui i nuovi concetti diventano familiari (citazione di Max Planck sul libro In un volo di storni di Giorgio Parisi)
– Ma sarai ricco! Io sono già ricco della sola ricchezza che voglio e che è intorno a me (dal film Il cacciatore di indiani)
– Queste cose vanno fatto con cura, al momento opportuno. Il momento è ora! (dal film Emiliano Zapata)
– E del sole che trafigge i solai che ne sai? (dalla canzone Pensieri e parole di Mogol- Battisti)
– Per mettere alla berlina i procedimenti pseudofilosofici e pseudoscientifici, il fisico americano Alan Sokal scrisse un articolo utilizzando questo stile, sapendo benissimo che quello che scriveva non aveva senso: aveva costruito una serie di paragoni folli con un poderoso apparato critico, curando lo stile forbito e accademico. Incredibilmente questo articolo fu accettato dal comitato di redazione e pubblicato su una delle riviste scientifiche del settore (dal libro In un volo di storni di Giorgio Parisi)
– Nella ricerca le nuove domande che nascono via via sono sempre più numerose delle risposte che riusciamo a ottenere (dal libro In un volo di storni di Giorgio Parisi)
– E’ famosa la risposta di Faraday al primo ministro britannico che gli chiedeva a cosa servissero i suoi esperimenti sull’elettromagnetismo: Al momento non saprei, disse, ma è assai probabile che in futuro ci metterete una tassa sopra (dal libro In un volo di storni di Giorgio Parisi)
– Confidare ciecamente nell’ineluttabilità del bisogno che lo sviluppo tecnologico ha dello sviluppo scientifico può essere un tragico errore. I romani hanno conservato la tecnologia greca senza curarsi molto della scienza e i fanatici cristiani, comandati dal santo vescovo e padre della Chiesa Cirillo si Alessandria, hanno tranquillamente fatto a pezzi la matematica-astronoma Ipazia, senza preoccuparsi delle conseguenze a lungo termine, anzi rallegrandosi della scomparsa di un sapere profano, ritenuto inutile se non dannoso (dal libro In un volo di storni di Giorgio Parisi)
– Quanti anni ho? 70, meglio 70 primavere, ancora meglio 79 giri attorno al sole (da Facebook)
– L’importante è mettersi in cammino, altrimenti non arriverai da nessun parte (da un calendario)
– Bisogna essere giusti con se stessi, riconoscendo le proprie virtù così come i propri difetti e, se le convenienze impediscono di diffonderle,, non impediscono tuttavia di esserne coscienti (Dal libro Discorso sul metodo di Cartesio)
– Poiché giudica oscuro, incerto e vano quasi tutto ciò che gli è stato insegnato dice a se stesso: dovrò trovare da me ciò che per me sarà l’evidenza assoluta, la certezza imperiosa a cui non potrò sottrarmi se non per un suicidio intellettuale. Quando arriverò là, sarò dove io voglio: crederò senza riserve; sarò libero dall’incertezza e affrancato dall’oscurità (Dal libro Discorso sul metodo di Cartesio)
– Il primo livello di sapienza è saper tacere, il secondo è saper esprimere molte idee con poche parole, il terzo è saper parlare senza dire troppo e male. Si deve parlare solo quando si ha qualcosa da dire, che valga veramente la pena, o, perlomeno, che valga più del silenzio (Hernàn Huarache Mamani, citazione su Facebook)
– La solitudine si paga in lacrime (canzone di Mogol – Battisti Nel sole, nel vento, nel sorriso, nel pianto)
– Perché lei è vicina a me nel sole e nel vento, nel sorriso e nel pianto (canzone di Mogol – Battisti Nel sole, nel vento, nel sorriso, nel pianto)
– Non c’è niente di più bello di come il mare cerca di baciare la spiaggia e non importa se viene mandato via tutte le volte (dal film Le tre sorelle)
– La calma è la vigliaccheria dell’anima (dal film Le tre sorelle)
– Sono cinque minuti ch suonano alla porta; allora vuol dire che sono musicisti oppure vai ad aprire (dal film Se son rose)
– I difetti che trovi negli altri non sono altro che i tuoi (dal film Se son rose)
– Quando la tua educazione limita la tua immaginazione si chiama indottrinamento (da Facebook frase di Nikola Tesla)
– La conoscenza non ha limiti, ma tu puoi superre i tuoi (dal film Space Odissey)
– Tu non sai chi sono io! No, io non ti conosco. …allora cerca qualcuno che mi conosca (dal film Tutta colpa di Sara)
– Ehi, baciami il culo! No non ho la bocca abbastanza grossa ((dal film Tutta colpa di Sara)
– Succhiamelo! No, ci metterei tre mesi a trovarlo (dal film Tutta colpa di Sara)
– Come ho fatto ad uscire con te che mi sembri uno spreco di carne ( dal film I love you)
– Qualunque quantità di finito aggiungiate al finito non uscite mai dal finito, siete sempre nel finito. Il finito prolungato senza interruzioni è l’indefinito; l’infinito invece è ciò che non è composto da finiti, per quanto numerosi siano (dal libro Discorso sul metodo di René Cartesio)
– L’indipendenza dello spirito umano era stata proclamata nel Rinascimento da Tommaso Campanella, Giordano Bruno, Leonardo da Vinci, che avevano provato l’infondatezza del sapere naturalistico del loro tempo e avevano individuato nell’esperienza l’unica possibilità di interpretare i fenomeni naturali: la solo autorità è la ragione illuminata dall’esperienza (dal libro Discorso sul metodo di René Cartesio)
– Fu la convinzione di poter finalmente trovare la verità in se stesso o nel gran libro della mondo a spingerlo a viaggiare e a raccogliere esperienze differenti: la sua più grande speranza era infatti quella di riuscire a distinguere senza più alcun dubbio il vero dal falso e di poter vedere il più chiaramente possibile nelle sue azioni avanzando con maggiore sicurezza nella vita (dal libro Discorso sul metodo di René Cartesio)
– La fortuna è un optional (dal fil Una proposta per dire si)
– Per me anche Dio si annoia in chiesa (dal film Il pane mio dolce)
– Mi piaci più di quanto tu possa immaginare; mi piaci (dal film Amore e guinzagli)
– E chiudere gli occhi per fermare qualcosa che è dentro me, ma nella mente tua non c’è ( Dalla canzone di Mogol-Battisti Emozioni)
– Il buon senso è la cosa più equamente distribuita a questo mondo: ognuno, infatti, pensa di esserne così ben provvisto che non è solito desiderare di possederne più di quanto in effetti già ne posseggano (dal libro Discorso sul metodo di René Cartesio)
– La diversità di opinioni non deriva dal fatto che taluni siano più ragionevoli degli altri, ma solamente dl fatto che dirigiamo i nostri pensieri lungo percorsi diversi e non prendiamo in considerazione le stesse cose. Non basta essere dotati di uno spirito retto: la cosa importante è applicarlo correttamente (dal libro Discorso sul metodo di René Cartesio)
– La mia intenzione non è d’insegnare il metodo che tutti devono seguire per dirigere la propria ragione, bensì soltanto di mostrare in che modo ho cercato di dirigere la mia (dal libro Discorso sul metodo di René Cartesio)
– La lettura dei libri antichi ci permette di conversare con gli uomini dei secoli passati (dal libro Discorso sul metodo di René Cartesio)
– Se cinquanta milioni di persone dicono una cosa stupida, rimane pur sempre una cosa stupida (da facebook, frase di Anatole France)
– E’ bene sapere qualcosa dei costumi dei diversi popoli per poter giudicare i nostri più correttamente e per non credere che tutto ciò che contrasta con le nostre maniere sia ridicolo e irragionevole, come fanno abitualmente coloro che non hanno mai visto niente; ma quando si spende troppo tempo a viaggiare si diventa alla fine stranieri rispetto al proprio paese e quando si è troppo curiosi delle usanze praticate nei secoli passati si resta di solito molto ignoranti a proposito di quelle che si praticano nel nostro. Inoltre le favole inducono a immaginare come possibili certi eventi che non lo sono affatto; e anche le storie più fedeli, se non alterano o accrescono il valore dei fatti per renderli più degni di essere letti, quando meno ne omettono quasi sempre le circostanze più basse e meno nobili, per cui il resto non viene mostrato com’è (dal libro Discorso sul metodo di René Cartesio)
– E’ ciò che uno fa che definisce ciò che uno è (da un calendario)
– Dicono che Dio non poteva essere dappertutto e così ha inventato la mamma (da facebook)
– La lettura dei libri antichi ti permette di conversare con gli uomini dei secoli passati (dal libro Discorso sul metodo di René Cartesio)
– E’ bene sapere qualcosa dei costumi dei diversi popoli per poter giudicare i nostri più correttamente e per non credere che tutto ciò che contrasta con le nostre maniere sia ridicolo e irragionevole, come fanno abitualmente coloro che non hanno mai visto niente (dal libro Discorso sul metodo di René Cartesio)
– Mi pareva di poter trovare più verità nei ragionamenti che ognuno compie a proposito dei propri affari che lo riguardano e il cui esito lo punisce immediatamente nel caso abbia mal giudicato, che in quelli di un uomo di lettere, chiuso nel suo studio, a proposito di elucubrazioni che non producono alcun effetto e che per lui non comportano alcuna conseguenza, se non forse ch’egli ne trarrà tanta più vanità quanta più esse si discosteranno dal senso comune, perché egli sarà allora costretto a dispiegare tanto più ingegno e abilità nel tentativo di renderle verosimili. Questo perché nutrivo un estremo desiderio d’imparare a distinguere il vero dal falso, per vederci chiaro nelle mie azioni e procedere con sicurezza in questa vita (dal libro Discorso sul metodo di René Cartesio)
– Non mi è mai capitato di vedere che per mezzo delle diatribe che si praticano nelle scuole si sia scoperta qualche verità precedentemente ignorata: poiché, dato che ognuno cerca di vincere, ci si sforza più a far valere la verosimiglianza che a soppesare le ragioni di entrambe le parti; in effetti chi è stato a lungo buon avvocato non diventa poi per questo un giudice migliore (dal libro Discorso sul metodo di René Cartesio)
– Non è il fiume che passa bensì l’acqua; non sono gli anni che passano, ma noi (su you tube CURIUSS, citazione di Hervé Bazin)
– Ma non ci siamo visti da qualche parte! Ecco perché non ci sono più tornata! (dal film Tattiche d’amore)
– Buongiorno signor Servet. Non badiamo alle formalità, chiamami solo Servet (dal film Tattiche d’amore)
– Ragione più deduzione fanno scoprire la verità (dal film Sleepy Hollow)
– Ho per patria il mondo come i pesci il mare (da you tube citazione di Dante Alighieri nel De vulgari eloquentia)
– La televisione è lo specchio dove si trasmette la sconfitta di tutto il nostro sistema culturale (citazione di Federico Fellini su Facebook)
– Non sono andato matto per niente, ho preso solo un’altra strada: voglio vedere cosa c’è sui sentieri, ecco perché ho lasciato l’autostrada; non mi interessano più gli autogrill e camminare a 130 all’ora. Voglio andare più piano su altre strade che forse conducono altrove o forse non conducono da nessuna parte …ma almeno ho provato (citazione di Tiziano Terzani da facebook)
– Io non sapevo ancora cosa volevo dalle ragazze, ma lo volevo tanto (dal film Ovo sodo)
– Tutti gli imperi sino fondati sul sangue. E tutti gli imperi sono destinati a cadere. In questo Roma non fa differenza. Ciò che fa differenza, invece, è quello che rimane. Molti imperi scompaiono avendo lasciato dietro di sé un campo di sterminio, rovine, massacri e niente altro. Roma ha lasciato una civiltà (dal libro Come Roma insegna di Valerio Massimo Manfredi)
– “sono un cittadino romano”, una frase sufficiente a fermare l’arbitrio e gli abusi. La legge, da sempre così, centrale nella cultura romana, era in modo particolare uno strumento avanzatissimo di difesa dei diritti dei cittadini, un efficace scudo di protezione come mai se ne videro di simili nell’antichità ((dal libro Come Roma insegna di Valerio Massimo Manfredi)
– Non è costume dei romani condannare alcuno prima che l’accusato sia messo a confronto con i suoi accusatori e possa aver modo di difendersi dall’accusa (dal libro Come Roma insegna di Valerio Massimo Manfredi)
– Certo, Roma era un’entità autoritaria, e la democrazia moderna era di là da venire. Tuttavia resta un modello notevole, con quella sua spinta pragmatica al meticciato e all’inclusione che, tramite la concessione della cittadinanza romana, si traduceva nella costante incorporazione di energie nuove, vive e fresche, che era necessario fare proprie affinché risultassero proficue alla sopravvivenza in buona salute dello Stato (dal libro Come Roma insegna di Valerio Massimo Manfredi)
– Quanto è ampio il divario tra la proclamazione di un diritto e la sua applicazione (dal libro Come Roma insegna di Valerio Massimo Manfredi)
– A Roma la Cloaca Maxima, la prima condotta fognaria di Roma, risale al VI secolo a.c.; dopo 2.500.00 anni è ancora in funzione e perfetta,ente efficiente (dal libro Come Roma insegna di Valerio Massimo Manfredi)
– Roma ci insegna che l’integrazione non è una favola politicamente corretta o una trappola suicida, ma l’unica via efficace per garantire vitalità e longevità al nostro mondo: creare un legame sociale che sia il risultato di tante identità diverse, non snaturate e cancellate, ma armonizzate e racchiuse in una specie di identità superiore, molteplice e sfaccettata, è il miglior modo per mantenere viva una civiltà (dal libro Come Roma insegna di Valerio Massimo Manfredi)
– E la stagione nuova dietro al vetro che appannava fiorì (dalla canzone Vento nel vento di Mogol – Battisti)
– A Roma il progresso tecnologico fu in gran parte possibile grazie alla manodopera servile. Ma con alcune particolarità che resero il caso romano decisamente diverso da quello di altre società schiavistiche dell’epoca: comprensibilmente, uno schiavo lavora e rende solo quel tanto che gli evita di essere punito; per questo i romani incentivarono il rendimento della manodopera servile permettendo agli schiavi di lavorare part-time e di mettere da parte i risparmi che sarebbero serviti in futuro per riscattarsi dal padrone (dal libro Come Roma insegna di Valerio Massimo Manfredi)
– In epoca imperiale la rete viaria romana raggiunse un’estensione davvero impressionante: 100.000 chilometri di strade in gran parte lastricate (dal libro Come Roma insegna di Valerio Massimo Manfredi)
– Oggi la sola University of California, che rappresenta una minima parte delle università pubbliche statunitensi, spende per la ricerca scientifica più di tutto il sistema Italia, imprese e atenei messi insieme. Ma non si tratta solo di maggiori risorse economiche, è tutto il sistema a essere imparagonabile: certezza del riconoscimento del merito, percorsi universitari affidabili, assenza di favoritismi e familismi… (dal libro Come Roma insegna di Valerio Massimo Manfredi)
– Racconta Svetonio che un giorno un tecnico chiese udienza all’imperatore Tiberio e gli rivelò di aver inventato una macchina che poteva fare il lavoro di cento uomini. Tiberio gli domandò quanto valesse il progetto, perché era interessato a comprarlo, ma non appena l’ebbe acquistato lo bruciò; inoltre pretese che il suo autore si impegnasse per iscritto a non realizzarlo mai. L’uomo firmò il documento, ma poi chiese all’imperatore il motivo di quello strano comportamento. Rispose Tiberio: Se la tua macchina potrà davvero fare il lavoro di cento persone, come faranno i miei operai e i miei agricoltori a guadagnarsi da vivere? (dal libro Come Roma insegna di Valerio Massimo Manfredi)
– L’emozione è la conseguenza intrinseca di ogni evoluzione di sistema (dal film Invasion)
– La civiltà romana aveva goduto di un grande splendore culturale, ora le sue fondamenta cominciarono a vacillare: la paura della morte e i vaghi presagi della decadenza segnarono il progressivo abbandono del pensiero razionale di matrice ellenica in forme di spiritualità più o meno esotiche e irrazionaliste, impegnate di superstizione e di elementi magici; la filosofia cedette il posto all’esoterismo e a nuovi culti orientali cole il Mitraismo e il Cristianesimo, che non a caso si fondavano sulla promessa dell’immortalità (dal libro Come Roma insegna di Valerio Massimo Manfredi)
– Mai, nell’arco dello loro lunga storia, i Romani combatterono guerre di religione. Un concetto come quello di tolleranza non sfiorò mai la loro mente perché, essendo la loro cultura tollerante per natura, non vi fu mai bisogno di definirlo (dal libro Come Roma insegna di Valerio Massimo Manfredi)
– Nel 313 l’imperatore Costantino cambiò il corso della storia e con l’editto di Milano concesse ai cristiani la piena libertà di culto. I successivi ottant’anni videro un progressivo invertirsi dei ruoli: chiunque non aderisse al loro credo veniva arrestato, torturato e sottoposto a pene non meno crudeli di quelle escogitate dall’imperatore pazzo Nerone.Non solo le persone, ma anche i libri, le opere d’arte, le meraviglie architettoniche: lo zelo cristiano devastò i santuari di Olimpia, di Corinto, di Delfi, di Pergamo; molti capolavori della scultura finirono distrutti, perché raffiguravano gli immondi déi pagani (dal libro Come Roma insegna di Valerio Massimo Manfredi)
– Il senso dei giudizi di Tacito, Plinio il giovane e Svetonio circa la fede cristiana: Odio per il genere umano, credenza balorda e smodata, malefica superstizione. Ne ricaviamo un’immagine sbalorditivamente diversa da quella che l’agiografia cristiana ci ha tramandato: non solo poveri esseri sbranati dalle belve nel circo, ma anche lugubri invasati smaniosi di spazzare via ogni forma di fede non conforme alla loro verità (dal libro Come Roma insegna di Valerio Massimo Manfredi)
– Secondo uno studio promosso dall’OCSE nel 2016 il 28 per cento degli italiani e degli spagnoli di età compresa tra i sedici e i sessantacinque anni non è in grado di decifrare correttamente le comunicazioni linguistiche più elementari. Questo fenomeno ha ovviamente un forte impatto sulla tenuta democratica e sulla salute intellettuale dell’opinione pubblica, che si trova così esposta a ogni forma di propaganda e alla mercé dei demagoghi più spregiudicati (dal libro Come Roma insegna di Valerio Massimo Manfredi)
– Manifestare ea quae sunt sicut sunt (E’nostro scopo di render manifeste le cose così come sono), dice Federico II nell’arte di cacciare con gli uccelli; il libro che segna l’inizio della scienza sperimentale in Occidente. Non per nulla Nietzsche lo appaia a Leonardo: l’uno il principio, l’altro la fine della medesima epoca; la stessa curiosità di sapere, lo stesso occhio nuovo usato come scandaglio (articolo del Giornale del 3/11/1998, ritagliato e conservato da mio padre, Giovanni)
– Chiedere scusa è diventato uno sport, ma lo si fa solo per gli errori altrui (titolo). Il lato comico di questa ondata perdonista è che nessuno chiede scusa per errori propri ma sempre e solo per orrori altrui: ci si scusa perché cent’anni fa un altro ha compiuto un qualcosa di tragico, tutti crimini caduti rigorosamente in prescrizione in cui le vittime sono quasi tutte scomparse, come i colpevoli. Questo perdonismo per conto terzi è grottesco e furbesco. Che senso ha chiedere l’estensione universale del mea culpa per la storia del passato? La storia non è un film giunto alla conclusione in cui scorrono i titoli di coda con i relativi ringraziamenti e scuse per la realizzazione dello spettacolo. Non redime nessuno, non cancella il male fatto e non salva la vita né delle vittime, né l’anima dei colpevoli. Scusarsi in questo modo è da cialtroni, perché baratta la responsabilità di una provenienza, di una discendenza, con la voglia di piacere, di avere consenso, di fare bella figura. Non costa niente scusarsi di questi eventi lontani nel passato perché non comporta nessuna umiliazione, nessun cambiamento di vita, nessuna riparazione. Non è un atto di onestà, ma di viltà. Non è un atto di pentimento, ma di non curanza perché scarica sulle spalle curve del passato le piccole convenienze del presente. E poi non è un atto di umiltà, come vogliono far credere, ma di orgoglio: è la presunzione infinita di credersi superiori a tutte le epoche e a tutti gli avi, di capire più di loro, di scusarsi, per conto loro, come se fossero barbari e imbecilli. Scusateli, erano rozzi, ignoranti, magari cretini. Chi siamo noi per ergerci a giudici dei predecessori e riscattarli dalle loro colpe e miserie? Chi pretendiamo d’essere con questa smisurata presunzione di ritenerci il frutto finale e supremo del genere umano che sanziona il giusto e l’ingiusto del passato? Via, lasciate perdere le scuse: excusatio non petita accusatio manifesta. Ogni epoca e ogni persona deve rispondere dei propri mali. Il resto sono scuse, nel senso di pretesti (articolo di giornale del 3/11/1997, ritagliato e conservato da mio padre, Giovanni)
– I sogni sono per chi dorme (da canzone sentita alla radio)
– Ho amato tutto di te, anche quello che non ho capito (frase su Facebook)
– Bisogna educare alla bellezza per allontanare l’abitudine e mantenere viva la curiosità e lo stupore (frase su Facebook)
– Quanti cuori farò soffrire per riuscire a dimenticare (frase scritta su muretto castello di Subbiano)
– Fai qualcosa oltre che star a sedere sui tuoi glutei (da canzone sentita alla radio)
– E l’uomo e le sue tombe e le estreme sembianze tutto muta e traveste il tempo (dai Sepolcri di Ugo Foscolo)
– I veri amici sono come le stelle: li vedi quando attorno a te c’è il buio (frase di Bob Marley sentita alla radio)
– Molti che commettono le azioni più vergognose sostengono le ragioni migliori (frase di Democrito letta su Facebook)
– La cosa strana di chi ha tanti libri è che ne sogna molti di più (letta su facebook)
– Meglio un po’ che sia ben fatto, che una grande quantità imperfetta ( pensiero di Platone, letto su facebook
– Quando tutti hanno detto no, tu chiedilo ai nonni (letto su facebook, di anonimo)
– C’è una differenza universale ed essenziale tra le azioni della volontà e tutte le altre. La volontà è uno dei principali organi della credenza; non già che formi la credenza, ma perché le cose sono vere o false secondo il lato da cui si considerano. La volontà, che si compiace più di una cosa che di un’altra, distoglie la mente dal considerare le qualità di quelle cose che essa non ama vedere; e così la mente, che cammina di pari passo con la volontà, si ferma a guardare il lato che piace a questa e così giudica da quel che vede (letto su Facebook, di Blaise Pascal)
– Fu una bastonata dura per me. Ma poi, che farci? Continuai la mia strada, in mezzo alle trasformazioni del mondo, anch’io trasformandomi (su Facebook frase di Italo Calvino)
– I vecchi sognano, i giovani hanno visioni (da canzone sentita alla radio)
– Anche se incontrassi un angelo non mi farebbe volare in alto come lei (da canzone sentita alla trasmissione TV Stai sul pezzo)
– La specie umana è l’unica che ha la consapevolezza di morire e l’inevitabile paura della morte la spinge a cercare il senso della vita. Se la vita fosse eterna le persone perderebbero il loro lato umano e non rimarrebbe altro che l’avidità e il desiderio. L’immortalità produce desideri impossibili da realizzare e continui conflitti. Quindi paradossalmente la morte è l’elemento fondamentale che definisce la vita. Infatti se le persone diventassero immortali la specie umana trascinerebbe se stessa verso l’estinzione (dal film The clone)
– I sogni sono le menzogne della notte (dal Film Freud)
– La felicità è un uccellino e vola via molto in fretta; e il cuore è una gabbia (dal film Freud)
– Anche tu vuoi cambiare il mondo? Le cose veramente importanti non cambiano mai (dal film Quando Dio imparò a scrivere)
– Nulla è più sicuro di un uomo la cui fiducia può essere comprata col denaro ( dal fil La nona porta)
Effemeridi di Stefano
2023
– Da ciò che ostentano capirai di cosa sono privi (frase letta su Facebook)
– Hegel teorizza la dialettica come metodo della filosofia: su ogni questione vede la forza di una posizione, ma anche quella di una posizione diversa e tendenzialmente opposta e tende a ricercare una terza posizione (sintesi) che renda ragione di entrambe e al tempo stesso se le lasci alle spalle (dal libro Verità di Diego Marconi)
– Nessun altro uomo come Alessandro il Macedone giunse forse a comprendere in sé tante persone diverse, distribuite attorno ad un centro, che continua sfuggirci. Fu multiforme, molteplice: un nodo imprevedibile di contraddizioni; così che egli non ci sembra appartenere alla razza dei potenti, ma a quella degli scrittori immensi ed anonimi, Shakespeare e Balzac, che portano nel proprio grembo tutte le creature umane, le cose possibili e impossibili, le città reali e immaginarie (dal libro Alessandro di Pietro Citati)
– L’intreccio tra le testimonianze su Alessandro di Diodoro Siculo e di Plutarco e i modelli religiosi è così perfettamente congegnato da convincere ogni lettore moderno, abituato a spiegare tutte le cose. Ma non sempre quello che è perfettamente congegnato è vero; nessuno di noi può essere certo di quanto accadde ((dal libro Alessandro di Pietro Citati)
– …persino gli uccelli che, altissimi, rigano il cielo ((dal libro Alessandro di Pietro Citati)
– Alessandro non riuscì a comprendere perché i saggi indiani trascorressero immobili le giornate sotto i rami di un albero, mentre lui si agitava come un invasato, percorreva la terra e combatteva senza sosta né requie. O invece capì con tutto l’animo che ogni uomo è simile all’altro e, anche signore del mondo, possiede soltanto il piccolo pezzo di terra dove il suo corpo verrà seppellito (dal libro Alessandro di Pietro Citati)
– La guerra è un omicidio di massa (dal libro Federico II Ragione e Fortuna)
– Dio ha istituito due dignità eminenti sopra le altre, la maggior che presiede alle anime come fossero i giorni, la seconda che governa i corpi come se fossero le notti… Esse sono la dignità del pontefice e quella dell’imperatore. Come la luna trae la sua luminosità dal sole a cui è inferiore per quantità e qualità della luce così il potere imperiale trae lo splendore dall’autorità pontificia (Lotario di Segni, dal libro Federico II Ragione e fortuna)
– A cominciare dal XII secolo inizia nell’Occidente una vera rivoluzione intellettuale, connessa anche ai nuovi protagonisti del sapere, i musulmani arrivati in Occidente. Gli arabi vengono assunti come esempi di un atteggiamento intellettuale più aperto, vivace e fecondo di quello occidentale e cristiano (dal libro Federico II Ragione e fortuna)
– Bacia come una ninfomane nel braccio della morte (dal film Notting Hill)
– L’università di Napoli aveva dunque il fine di trattenere in patria i migliori intelletti e di chiamare gli stranieri più dotati con un’offerta sicura e generosa (dal libro Federico II Ragione e fortuna)
– Chi chiede di essere guidato deve astenersi dai termini equivoci e …deve diffidare dei concetti che si prestano al falso ragionamento. Il significato del discorso non si comprende dalla sua espressione linguistica senza un esame particolareggiato dal libro Federico II Ragione e fortuna)
– Non badare alle origini del corpo ma a quella dello spirito perché la nobiltà non ha alcun valore se sei privo di spirito; al contrario se un uomo dotato di ingegno è nato nel fango e nel letame la sua nobiltà è autentica. La stirpe non è superiore all’ingegno ma l’ingegno lo è alla stirpe: così è per il vero nobile dal libro Federico II Ragione e fortuna)
– Il mio futuro è quello che mi succederà domani (da pubblicità sentita alla TV)
– Sii fedele a te stesso (dal film Ofelia)
– Forte come la morte è l’amore (dal film Ofelia)
– Quando le persone erano cattive e basta, prima delle diagnosi e delle giustificazioni (dal film Case 39)
– Affrontare le nostre paure e vincerle; così miglioriamo (dal film Case 39)
– La storia non si snoda come una catena di anelli ininterrotta. In ogni caso molti anelli non tengono… La storia non è prodotta da chi la pensa e neppure da chi l’ignora… La storia gratta il fondo come una rete a strascico con qualche strappo e più di un pesce sfugge. Qualche volta s’incontra l’ectoplasma d’uno scampato e non sembra particolarmente felice. Ignora di essere fuori, nessuno glie’ha parlato (di Eugenio Montale, citazione del libro Federico II Ragione e fortuna)
– Un gruppo di uomini poteva essere per motivi generali o contingenti considerato nemico o comunque pericoloso, ma l’appartenenza al gruppo per nascita o per fede non intaccava il rispetto per la cultura e la sapienza di alcuni fra loro. La cultura era un bene prezioso e come tale quasi sempre riconosciuto nella sua utilità generale: impensabile disprezzarlo e sciocco farne a meno (dal libro Federico II Ragione e fortuna)
– Anche i saraceni e gli ebrei sono pari di fronte alla legge: non vogliamo che essi se innocenti vengano perseguitati perché appunto sono ebrei o saraceni. Le vessazioni dei cristiani contro di essi sono state finora enormi (dal libro Federico II Ragione e fortuna)
– L’occidente aveva sempre sostenuto, sulla scia di Agostino, il tema della guerra giusta: con Bernardo di Clairvaux si afferma che nella morte del pagano il cristiano si gloria perché è Cristo stesso ad essere glorificato (dal libro Federico II Ragione e fortuna)
– Sono venuto per trovare una risposta. Molte volte si tratta invece di trovare la domanda giusta (dalla serie TV La cucinera di Castamar)
– Nascondere la verità sembra sempre la strada più facile, ma invece poi non lo è (dalla serie TV La cucinera di Castamar)
– La differenza tra uno stupido e un ignorante è che quest’ultimo può imparare (dalla serie TV L’altra Grace)
– Non abbiamo perso; è solo che ancora non abbiamo vinto (dalla serie TV L’altra Grace)
– Siamo noi a dare importanza a qualcuno e a chi (dalla serie TV La porta rossa)
– Mal voluto non è mai troppo (da Moreno durante una gita in macchina)
– Ti nasconderai nei sogni miei (Dal testo della canzone Cambiare)
– La tua mente è tranquilla, praticamente inutilizzata (dalla serie TV Sherlock Holmes)
– E’ contro le regole: Allora le regole sono sbagliate ((dalla serie TV Sherlock Holmes)
– Si è pazzi solo quando si sbaglia (dalla serie TV Sherlock Holmes)
– La paura è saggezza di fronte al nemico (dalla serie TV Sherlock Holmes)
– Gli domandai cosa fosse il Sole e perché se ne stava andando. “Chiedilo al tuo cuore”, rispose, “Molte cose diventano chiare a coloro che imparano a interrogare il proprio cuore in silenzio” (dal libro Hannibal, il conquistatore di Ross Leckie)
La prima esperienza di ogni cosa è insieme la migliore e la peggiore (dal libro Hannibal, il conquistatore di Ross Leckie)
– La battaglia è come la lussuria: la frenesia passa e le conseguenze restano (dal libro Hannibal, il conquistatore di Ross Leckie)
– Un sistema per trattare i nemici è farseli amici (dal libro Hannibal, il conquistatore di Ross Leckie)
– Perché certe cose devono essere incomprensibili? Non possono essere semplicemente inaccettabili?! (dalla serie TV Sherlock Holmes)
– Siamo come il purè, siamo di contorno (dalla trasmissione TV Don’t forget the lyrics)
– Il tempo è una cosa di cui nessuno ne ha abbastanza ((dalla serie TV Sherlock Holmes)
– La verità è raramente pura e mai semplice (Oscar White, dalla serie TV Sherlock Holmes)
– Ci sono più cose in Terra di quante ne immagini la tua filosofia (Orazio, dalla serie TV Lidia Poet)
– Starò sveglio per guardarti nella luce del mattino (dalla canzone Vorrei incontrarti tra cent’anni)
– L’amore è cieco o noi siamo di sbieco (dalla canzone Viceversa)
– Calen di maggio
Dove sta la verità? Da nessuna parte a volte (dalla serie TV Il nome della rosa)
– Il mondo è un grande libro, impariamo a leggerlo (dalla serie TV Il nome della rosa)
– Perché mi segui? Perchè sei interessante (dalla serie TV Il nome della rosa)
– La religione è politica (dalla serie TV Il nome della rosa)
– Quando studiavo filosofia dubitavo che il mondo avesse un ordine. Adesso mi consolo nello scoprire che se non un ordine esistono però connessioni essenziali con le aree degli affari del mondo (dalla serie TV Il nome della rosa)
– Governanti ciechi guidano popoli ciechi verso l’abisso (dalla serie TV Il nome della rosa)
– Cerca di pensare come il tuo nemico (dalla serie TV Il nome della rosa)
– Quando una porta sembra chiusa attraversala senza paura (dal libro Hannibal, il conquistatore di Ross Leckie)
– Tre cose non possono essere nascoste a lungo: Il Sole, la Luna e la verità (dalla serie TV Il nome della rosa)
– Non ho mai capito lo stordimento: i casi della vita sono già strani e oscuri per voler desiderare di annebbiarne ulteriormente la nostra comprensione (dal libro Hannibal il conquistatore di Ross Leckie)
– Il battito d’ali di una libellula non è più rapido del destino di un uomo (dal libro Hannibal il conquistatore di Ross Leckie)
– Sempre le esigenze del corpo: tante vite si risolvono nel cibo, nel sesso, nel bere e in tutte le piccole indulgenze dell’esistenza (dal libro Hannibal il conquistatore di Ross Leckie)
– Prima impara dagli altri, poi impara per te stesso (dal libro Hannibal il conquistatore di Ross Leckie)
– Pesrino ora le lacrime mi accecano mentre penso a queste cose; lacrime per tutte le cose che sono state e per tutte le cose che avrebbero potuto essere (dal libro Hannibal il conquistatore di Ross Leckie)
– La scelta di una filosofia dipende da quel che si è come uomo, perché un sistema filosofico non è un inerte suppellettile, che si possa prendere o lasciare a piacere, ma è animato dallo spirito dell’uomo che l’ha (da facebook, frase di Johann Gottlieb Fichte
– Senza la compassione cosa distingue l’uomo dalla bestia?! (dalla serie TV Marco Polo)
– Quando l’acqua si versa nel vaso diventa il vaso (dalla serie TV Marco Polo)
– Ciò che la porta del cuore cela non riguarda nessuno, solo noi stessi (dalla serie TV Marco Polo)
– La verità dura per sempre, la menzogna solo per un attimo (dalla serie TV Marco Polo)
– Nessuna cosa è buona finché non la si porta a termine (dalla serie TV Marco Polo)
– Mi svegliai prima del solito, quando la luce sembra non avere peso, il mondo è nuovo e il cuore canta. Sono sempre stato una creatura del mattino (dal libro Hannibal il conquistatore di Ross Leckie)
– La G era causata dalla F e la F dalla E, la E dalla D e così via,per quanto complessa possa essere una causa, è possibile un ritorno indietro all’infinito? Qualcosa deve guidare tutto (dal libro Hannibal il conquistatore di Ross Leckie)
– La vita come mezzo della conoscenza”: con questo principio nel cuore si può non soltanto valorosamente, ma perfino gioiosamente vivere e gioiosamente ridere (da facebook, frase di Friedrich Nietzsche)
– Perché le masse preferiscono non essere coscienti, così per loro scelta si pongono alla pari degli altri componenti del regno animale; volete del mangime? Dite grazie! Dove finisce l’anima e l’immaginazione?! (dal film Frequences)
– Io vengo a seppellire Cesare, non a lodarlo.
Il male che l’uomo fa vive oltre di lui.
Il bene sovente, rimane sepolto con le sue ossa… e sia così di Cesare.
Il nobile Bruto vi ha detto che Cesare era ambizioso. Grave colpa se ciò fosse vero e Cesare con grave pena l’avrebbe scontata.
Ora io con il consenso di Bruto e degli altri, poiché Bruto è uomo d’onore, e anche gli altri, tutti, tutti uomini d’onore… (William Shakespeare, Giulio Cesare)
– Un uomo che vuole essere infelice trova molti versi per il suo intento (dalla serie TV Marco Polo)
– L’innocenza in tutte le cose è bella e terribile (dalla serie TV Marco Polo)
– Nessun uomo che comanda è puro di cuore (dalla serie TV Marco Polo)
– ll saggio agisce anche senza far niente (dalla serie TV Marco Polo)
– Perché mi dici questo? Perché meriti di sentirlo (dalla serie TV Marco Polo)
– L’uomo non ama il cambiamento, perché cambiare significa guardare in fondo alla propria anima con sincerità mettendo in contesa se stessi e la propria vita. Bisogna essere coraggiosi per farlo, avere grandi ideali. La maggior parte degli uomini preferisce crogiolarsi nella mediocrità e fare del tempo lo stagno della propria esistenza (da facebook, Erasmo da Rotterdam)
– Epimenide il cretese dice: tutti i cretesi sono bugiardi; se sta dicendo la verità, mente – se sta mentendo, dice la verità (dal libro Hannibal il conquistatore di Ross Leckie)
– Un bravo oratore non parla mai a un pubblico, ma parla con il pubblico (frase di Demostene, dal libro Hannibal il conquistatore di Ross Leckie)
– La Scienza non è accumulo di nuove idee, quanto piuttosto il ripensare il già scoperto (frase di Carlo Rovelli) dalla trasmissione TV Quante Storie
– Che orrore, avere un prezzo per il quale non si è più una persona, ma si diventa un ingranaggio. Siete voi i cospiratori, nell’attuale imbecillità delle nazioni, che vogliono soprattutto produrre il più possibile e arricchirsi il più possibile? La vostra causa sarebbe di presentare il conto di risarcimento: per le grandi somme di valore interiore che vengono buttate via per un tale scopo esteriore! Dove sta allora il vostro valore interiore, se non sapete più che cosa significhi respirare liberamente? Se non avete, neanche un poco, in vostro potere voi stessi? (su Facebook, Friedrich Nietzsche, “Aurora”, 1881)
– I fiumi, lo sanno, non hanno fretta; arriveranno laggiù alla fine (dal film Era ora)
– La vita è quello che ti succede mentre sei impegnato a fare altre cose (dal film Era ora)
– Ci sono due giorni all’anno in cui non si può fare niente: uno è ieri, l’altro è domani (dal film Era ora)
– …circondati dai premi che sarebbero sati dati ai vincitori: grandi vasi d’oro, tripodi di bronzo battuto, lance di legno di frassino dalle punte di ferro prezioso; ma il vero premio era tra le mie mani, una corona di foglie color verde tagliate di fresco (dal libro La canzone di Achille di Madeline Miller)
– Nessuno che impari a pensare può tornare a obbedire come faceva prima, non per spirito ribelle, ma per l’abitudine ormai acquisita di mettere in dubbio ed esaminare ogni cosa (da facebook, Hannah Arendt, Alcune questioni di filosofia morale)
– Sai cosa penso? Che non dovrei pensare (dalla canzone Fai rumore)
– Non lo so, disse. Questa per ora è una risposta, ma un giorno non basterà (dal libro La canzone di Achille di Madeline Miller)
– Noi greci obbediamo ai nostri re, ma solo nei limiti della ragione (dal libro La canzone di Achille di Madeline Miller)
– Una volta Chirone ci aveva detto che le nazioni sono la più sciocca invenzione dei mortali: non c’è uomo che valga più di un altro e non importa da dove proviene. Ma se quell’uomo fosse mio amico o mio fratello? Dovrei trattarlo come uno sconosciuto? La tua è una domanda su cui s’interrogano i filosofi, aveva detto Chirone. Vale di più per te, forse, ma lo sconosciuto è l’amico o il fratello di qualcun altro. Quindi quale vita è più importante? Eravamo rimasti i silenzio, avevamo quattordici anni e quei discorsi erano troppo difficili per noi e adesso, a ventotto, sembrano ancora troppo difficili; ma ora so cosa risponderei a Chirone: gli risponderei che non c’è risposta,quale che sia la tua scelta, sarà sbagliata (dal libro La canzone di Achille di Madeline Miller)
– Parole che frustano (dal libro La canzone di Achille di Madeline Miller)
– Cicerone aveva un genuino e istintivo orrore per la plebe,la feccia di Romolo come la chiamava, ed era dell’idea, peraltro assai diffusa all’epoca, che se i poveri sono tali è solo per colpa loro (dal libro Catilina, ritratto di un uomo in rivolta di Massimo Fini)
– Catilina è davvero il campione dei campioni del benpensantismo ipocrita e sostanzialmente violento: un continuo arrocco a difesa dei propri interessi e mascherato con nobili parole sulla amanita, la dignitas, la virtus, l’amor di Patria, delle tradizioni, dei penati e degli Dei (dal libro Catilina, ritratto di un uomo in rivolta di Massimo Fini)
– Un uomo gretto non concepisce che si possa condividere i propri averi con gli amici e spendersi generosamente per loro (dal libro Catilina, ritratto di un uomo in rivolta di Massimo Fini)
– Cominciò a intensificarsi la passione per il denaro, poi quella per il potere: furono esse la causa di ogni male. Perché l’avidità del denaro sovvertì la lealtà e tutte le altre virtù e fu maestra, in vece loro, di superbia, di crudeltà, di venalità universale. E l’ambizione indusse molti a diventare falsi, a pensare in un modo e a parlare in un altro, a giudicare delle amicizie e delle inimicizie non per se stesse ma secondo il tornaconto, ad avere più cara l’apparenza dell’onestà che non l’onestà. Salita la ricchezza a grado di onore, la povertà cominciò a essere considerata un disonore (Sallustio, citato sul libro Catilina, ritratto di un uomo in rivolta di Massimo Fini)
– L’oligarchia dominante continuava a richiamarsi alle antiche virtù e all’amor di patria nel cui nome chiedeva ogni sorta di sacrifici al popolo, a cominciare da quello di combattere e morire per gli eterni destini di Roma, ma nel concreto era animata solo da sete di potere personale e praticava la corruzione sistematica (dal libro Catilina, ritratto di un uomo in rivolta di Massimo Fini)
– La vicenda dei Gracchi costituì una rottura, sino alla caduta della Repubblica e all’avvento del principato: da allora per quasi un secolo la politica romana si divide in due partiti, gli optimates e i populares. I primi difendevano gli interessi degli aristocratici, i secondi quelli della plebe, a parole. Infatti i capi dei populares erano degli aristocratici e fu presto chiaro che si servivano del nome dei Gracchi e dell’appoggio della plebe che esso garantiva, solo per combattere la fazione avversa. In settant’ anni non affrontarono mai in modo serio la questione sociale, limitandosi solo a qualche concessione marginale. La plebe trovo solo un leader: Catilina (dal libro Catilina, ritratto di un uomo in rivolta di Massimo Fini)
– Le paure che non affronti diventeranno i tuoi limiti (su facebook citazione di Robin Sharma)
– Nei discorsi di Catilina è costante, quasi ossessiva, la rivendicazione del diritto di tutti a una pari dignità sociale e alla libertà, che è tale se è anche libertà dal bisogno. Il suo potente richiamo alla Repubblica delle origini è il richiamo a un tempo in cui a tutti i cittadini, ricchi e poveri, patrizi e plebei, era dovuto il rispetto e l’esibizione di arroganti disuguaglianze era considerata un’offesa al costume e alla stessa legge: la dignitas era fondata su valori morali e di coerenza di vita e non invece materiali (dal libro Catilina, ritratto di un uomo in rivolta di Massimo Fini)
– Non conosco una via infallibile per il successo, ma una per l’insuccesso sicuro : voler accontentare tutti (da facebook, pensiero di Platone)
– Anche quando i poteri eccezionali vengono concessi spontaneamente dalla massa, ugualmente si ingenera il sospetto che siano stati estorti con la forza e perciò non portano buona fama a chi li assume perché c’è sempre il sospetto che siano stati concessi per servilismo (dal libro Catilina una rivoluzione mancata di Luciano Canfora)
– L’epoca attuale è l’epoca dell’aurea mediocrità e dell’insensibilità, della passione per l’ignoranza, della pigrizia, dell’inettitudine all’azione e dell’aspirazione a trovare tutto già bell’e pronto. Nessuno riflette; raramente qualcuno matura una propria idea (su facebook Fëdor Dostoevskij)
– Per chi vola non c’è frontiera (dalla canzone dei Pooh Chi fermerà la musica)
– Diventa quel che sei (da facebook, frase di Friedrich Nietzsche)
– Sai cosa penso? Che non dovrei pensare (dalla canzone Fai rumore)
– Puoi prendere due strade: quella che gli altri hanno scelto per te oppure la tua (dal film Enola Holmes)
– La mia vita è solo mia; il nostro futuro dipende solo da noi (dal fil Enola Holmes)
– Sotto una montagna di paure e di ambizioni
C’è nascosto qualche cosa che non muore
Se cercate in ogni sguardo, dietro un muro di cartone
Troverete tanta luce e tanto amore
Il mondo ormai sta cambiando
E cambierà di più
Ma non vedete nel cielo
Quelle macchie di blu?
È la pioggia che va, e ritorna il sereno
Quante volte ci hanno detto sorridendo tristemente
Le speranze dei ragazzi sono fumo
Sono stanchi di lottare e non credono più a niente
Proprio adesso che la meta è qui vicino
Ma noi che stiamo correndo
Avanzeremo di più
Ma non vedete che il cielo
Ogni giorno diventa più blu
È la pioggia che va, e ritorna il sereno, oh yeah yeah
È la pioggia che va, e ritorna il sereno
Non importa se qualcuno sul cammino della vita
Sarà preda dei fantasmi del passato
Il denaro ed il potere sono trappole mortali
Che per tanto e tanto tempo han funzionato
Noi non vogliamo cadere
Non possiamo cadere più giù
Ma non vedete nel cielo
Quelle macchie di azzurro e di blu?
È la pioggia che va, e ritorna il sereno
È la pioggia che va, e ritorna il sereno, yeah
È la pioggia che va
(dalla canzone E la pioggia che va di Mogol – Peter Lind)
– Più intelligenza avrai, più infelice sarai (da facebook, frase di Arthur Schopenhauer)
– L’odiatore delle grida urlava lui stesso con tutto il fiato dello smisurato torace (dal libro Il Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa)
– Il coniglio selvatico ebbe un ultimo sussulto e morì; ma don Fabrizio e Tumeo avevano avuto il loro passatempo di caccia; il primo anzi aveva provato, in aggiunta al piacere di uccidere, anche quello rassicurante di compatire (dal libro Il Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa)
– Venere brillava, chicco d’uva sbucciato, trasparente e umido e di già sembrava di udire il rombo del carro solare che saliva l’erta sotto l’orizzonte (dal libro Il Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa)
– Trovò rifugio nella Prudenza fra le virtù cardinali la più duttile e quella di più agile maneggio (dal libro Il Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa)
– Come quelle sinfonie che sopravvivono alle opere dimenticate e che contengono, accennate e con la loro giocosità velata di pudore, tutte quelle arie che poi nell’opera dovevano essere sviluppate senza destrezza, e fallire (dal libro Il Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa)
– Debbo recitare per qualche ora la parte di uomo civile (dal libro Il Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa)
– Perché adesso avrebbe potuto parlare libero senza timore di essere frainteso; e parlare voleva, fissare nelle volute concrete delle frasi le idee che oscuramente gli si agitavano dentro (dal libro Il Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa)
– Faceva un gran freddo, ma le stelle brillavano con furia, producevano migliaia di gradi di calore, non riuscendo a riscaldare il povero vecchio (dal libro Il Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa)
– Né vincitori né vinti, si esce sconfitti a metà (dalla canzone La notte)
– …con sul volto i solchi sinistri che i guai tracciano sulle persone non buone (dal libro Il Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa)
– Il che era soltanto una favola, meno grossa quindi di una menzogna (dal libro Il Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa)
– Non c’è che l’acqua a esser veramente buona (dal libro Il Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa)
– La consolazione di poter attribuire ad altri la propria infelicità, consolazione che è l’ultimo ingannevole filtro dei disperati (dal libro Il Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa)
– Composta di quella materia della quale son tessuti i ricordi perenni che è più labile ancora di quella che ci turba nei sogni (dal libro Il Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa)
– Ora si è riceduto anche lui. Non è una critica, è il bello della scienza, non c’è nulla di male nel ricredersi: impariamo. Gli scienziati migliori sono quelli che si ricredono spesso, come faceva Einstein (dal libro Buchi bianchi – dentro l’orizzonte di Carlo Rovelli)
– E’ il modo in cui impariamo sul serio: cambiando alcune delle nostre idee di base che ci sembrano ovvie. Abbiamo capito che la terra è rotonda e che si muove, mentre a prima vista ci appare piatta e immobile. Per digerire simili idee la difficoltà non è stata l’idea nuova, è stato invece liberarsi da una vecchia credenza che sembrava ovvia. Siamo sempre convinti che le nostre intuizioni naturali siano giuste: è questo che talvolta ci impedisce di imparare. La difficoltà quindi non è imparare, ma invece è disimparare (dal libro Buchi bianchi – dentro l’orizzonte di Carlo Rovelli)
– Serve umiltà infinita per non fidarsi di se stessi, ma anche infinita arroganza per avere la forza di andare per lo solingo piano; lo hanno fatto tutti coloro che hanno aperto strade (dal libro Buchi bianchi – dentro l’orizzonte di Carlo Rovelli)
– Il senso della vita, secondo un anziano sioux, è rivolgersi con un canto a tutte le cose che incontriamo (dal libro Buchi bianchi – dentro l’orizzonte di Carlo Rovelli)
– Come può un Dio al contempo onnipotente e infinitamente buono operare per mezzo di processi che implicano una quantità sconcertante di sofferenza di crudeltà, di ingiustizia e di spreco? Non mi riesce proprio di vedere, con la chiarezza che altri hanno, l’evidenza di un progetto e di benevolenza tutto attorno a noi. Non riesco a convincermi che un Dio benevolo e onnipotente possa avere creato di proposito gli Icneumonidi con l’esplicita intenzione che si alimentassero all’interno dei corpi ancora vivi dei bruchi o che un gatto dovesse giocherellare con il topo (Pensiero di Charles Robert Darwin, citato sul libro La vita inaspettata – il fascino di un’evoluzione che non ci aveva previsto di Telmo Pievani)
– E forse quello che cerco neanche c’è (da facebook)
– La maledizione degli uomini è che scordano (dal film Excalibur)
– Non mi ero accorto di quanto fosse vuota la mia anima sino a quando riuscii a riempirla (dal film Excalibur)
– Mangia la metà, cammina il doppio, ridi il triplo e ama senza misura
(da facebook, proverbio tibetano per vivere bene e a lungo)
– Non è vero che abbiamo poco tempo: la verità è che ne sprechiamo molto (da facebook, frase di Seneca)
– Dove tutto è nulla e nulla è tutto (da canzone di Cocciante)
– Il 50% delle coppie divorzia; sì, ma l’altro 50% no (dal film La probabilità statistica dell’amore a prima vista)
– E’ bello avere avuto una bella cosa e averla perduta, invece di non averla mai posseduta (dal film La probabilità statistica dell’amore a prima vista)
– Nuvole cumuliformi, le uniche che sono uguali a come si disegnano da piccoli (dal film La probabilità statistica dell’amore a prima vista)
– Il destino può essere il destino solo se lo vogliamo davvero (dal film La probabilità
statistica dell’amore a prima vista)
– Siamo un mammifero africano nato l’altro ieri e ci stiamo mettendo nei guai; cerchiamo di capire che siamo dentro lo stesso destino (Telmo Pievani durante conferenza)
– Come raggiungere un traguardo? Senza fretta, ma senza sosta (su facebook, pensiero di Johann Wolfgang Goethe)
– Io che sono nullità in questa immensità (da Canzone di Don Backy)
– Inzuppò la voce nel miele (dal libro Circe di Madeline Miller)
– Dopo la vittoria dei fiorentini sui senesi a Colle Val d’Elsa nel 1269 fu scritto su una lapide: V’avete Santo Sano e v’ammalate – v’avete San Savino e matti siete – v’avete San Vincenzo e non vincete – v’avete San Crescenzio e non crescete – ma che razza di santi vu ciavéte? (dal libro A tutto spiano di Luciano e Ricciardo Artusi)
– Tutto ciò che l’uomo ha imparato dalla storia, è che l’uomo dalla storia non ha imparato niente (su facebook frase di Georg Wilhelm Hegel)
– Bella come nulla al mondo eri per me (dalla canzone Un sorriso di Don Backy)
– Il vantaggio di essere intelligente è che si sempre far l’imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (Woody Allen)
– L’uomo ha inventato la bomba atomica, ma nessun topo al mondo costruirebbe una trappola per topi (su facebook frase di Albert Einstein)
– Spesso combattiamo un’idea solo perché non l’abbiamo avuta noi (da facebook)
– Uno scienziato leggerà centinaio di libri nella sua vita, ma sarà sempre convinto di avere ancora tanto da imparare …un fanatico religioso ne leggerà uno solo e sarà convinto di aver capito tutto ( su facebook frase di Stephen Hawking)
– La fatica non è mai sprecata: soffri, ma sogni (Pietro Mennea)
– La fiducia cresce con la lentezza di una palma, ma cade con la velocità di una noce di cocco (dalla serie TV El Cid)
– …ti entro nel cervello e ti raggiungo il cuore, proprio in fondo al cuore, senza pudore (dalla canzone Respirando di Mogol-Battisti)
– Per me non c’è niente di più sciocco che vivere nell’ignoranza (dalla serie TV El Cid)
– La tolleranza arriverà ad un tale livello che alle persone intelligenti sarà vietato fare qualsiasi riflessione per non offendere gli imbecilli (Fedor Dostoewskiy)
– Non si smette di giocare perché s’invecchia, s’invecchia perché si smette di giocare (frase detta da Gabriele Corsia Don’t forget the lyrix)
– Saper ascoltare significa possedere, oltre al proprio, il cervello degli altri (da facebook frase di Leonardo da Vinci)
– Se non hai nemici, non hai carattere (dalla serie TV Biohacker)
– Arrivare secondo significa essere il primo a perdere (dal film Wife Like)
– Noi non cambiamo il mondo, è il mondo che cambia noi (dal film Wife Like)
– La solitudine è il campo di gioco dei demoni (dal film Il mammone)
Effemeridi di Stefano
2024
– Un uomo non è definito solo dai suoi errori (dalla serie TV Into the night)
– Gli indiani aspettano Kalki da 3.700 anni.
I buddisti aspettano Maitreya da 2.600 anni.
Gli ebrei aspettano il Messia da 2500 anni.
I cristiani aspettano Gesù da 2000 anni.
Sunnah aspetta il Profeta Issa 1400 anni.
I musulmani aspettano un messia dalla linea di Maometto da 1300 anni.
Gli sciiti aspettano Mandi da 1080 anni.
I drussi aspettano Hamza ibn Ali per 1000 anni.
La maggior parte delle religioni adotta l’idea di un “salvatore” e afferma che il mondo rimarrà pieno di male finché questo salvatore non verrà e lo riempirà di bontà e giustizia.
Forse il nostro problema su questo pianeta è che la gente si aspetta che qualcun altro venga a risolvere i propri problemi invece di farlo da soli! ”( su facebook Riccardo Dablah)
– A casa nostra dei nonni (lo hanno sentito una nonna e un nonno felice)
– Ai bambini bisogna insegnare a rispettare le culture e non a cancellarle (su facebook, un ateo)
– Mi chinai e colsi un papavero, per tenere nella mano il suo colore (dal libro Circe di Madeline Miller)
– Ne avevo parlato con un espressione cauta, collocando le parole quasi fossero tessere dio un mosaico (dal libro Circe di Madeline Miller)
– Chi non è stupido prima o poi viene scoperto (Oscar Wilde)
– In politica la stupidità non è un handicap (Napoleone Bonaparte)
– Un soldato che non teme la morte è un coraggioso, un uomo che teme la vita è un codardo (dalla serie TV La cattedrale del Mare)
– Come potete sopportarlo? Facendo del nostro meglio (dal libro Circe di Madeline Miller)
– Il pipistrello vola, ma la sorte gli nega il canto ed egli, vergognoso del suo strido, arrampicandosi irosamente per i giri del cielo in cui la rondine ha lasciato il suo garrito e l’allodola il suo trillo (dal libro Il bell’Antonio di Vitaliano Brancati)
– Una rassegnata filosofia che si accontenta di chiamare verità le nostre disgraziate domande senza risposta (dal libro Il bell’Antonio di Vitaliano Brancati)
– Si è diffuso il pericoloso e falso concetto che democrazia significhi che la mia ignoranza vale quanto la tua cultura (da facebook frase di Isaac Asimov)
– Senza difficoltà non c’è nulla che abbia valore (da facebook frase di Ovidio)
– Il mondo non è un posto per i giusti (citazione di Voltaire dal libro Serendipità di Telmo Pievani)
– Zadig capisce quanto sia pericoloso essere saggi e si ripromette che la prossima volta se ne starà zitto (citazione di Voltaire dal libro Serendipità di Telmo Pievani)
– Quanto è arduo essere felici in questa vita, non solo a causa della malvagità umana e delle contraddittorie emozioni che ci pervadono, ma anche del fanatismo religioso, dell’ottusità dei credenti, di barbare usanze e superstizioni sciocche (citazione di Voltaire dal libro Serendipità di Telmo Pievani)
– Gli uomini sono insetti divorantisi l’un l’altro su un piccolo atomo di fango (citazione di Voltaire dal libro Serendipità di Telmo Pievani)
– Il caso favorisce solo la mente preparata (dal libro Serendipità di Telmo Pievani)
– Che cosa facevi, Ulisse, quando non riuscivi a farti ascoltare da Achille e da Agamennone? E’ facile, concepivo un piano in cui era previsto che non mi ascoltassero (dal libro Circe di Madelaine Miller)
– E’ un dono della gioventù non sentirsi mai in debito (dal libro Circe di Madelaine Miller)
– Se ero vecchia avrei dovuto essere saggia (dal libro Circe di Madelaine Miller)
– Ma forse nessun genitore riesce a vedere davvero i propri figli. Quando li guariamo vediamo solo lo specchio dei nostri stessi errori (dal libro Circe di Madelaine Miller)
– Un uomo che non ride mai non è necessariamente un uomo serio ( sentito alla radio Fryderyk Chopin)
– un tempo pensavo che gli dei fossero opposti alla morte, ma adesso vedo che sono più morti che altro, perchè sono immutabili e non possono trattenere nulla nelle mani (dal libro Circe di Madelaine Miller)
– …e gli orecchi non possono più ascoltare altra musica che quella suonata dal chiaro di luna sul flauto del silenzio (da libro Alla ricerca del tempo perduto di Marcel Proust)
– Io la guardavo con quello sguardo che non è soltanto il portavoce degli occhi, ma la finestra dalla quale si sporgono tutti i sensi (da libro Alla ricerca del tempo perduto di Marcel Proust)
– Più piccola è la mente, più grande è la presunzione (frase si facebook?)
– Le circostanze favorevoli premiano con frutti inattesi gli sforzi intrapresi, il duro lavoro e la competenza (dal libro Serendipità di Temo Pievani)
– Chi non ha mai sbagliato è perché non ha combinato nulla nella vita (dal libro Serendipità di Temo Pievani)
– Il navigatore su interne è profilato come un cliente da spennare, da denudare di ogni informazione personale circa gusti e preferenze. Pensiamo di pascolare gratis e in realtà abbiamo già svenduto tutte le nostre unicità (dal libro Serendipità di Temo Pievani)
– Nel cosmo digitale è sempre più raro che si trovi qualcosa che non si stava cercando, tanto più che a ogni passo l’algoritmo ci propone connessioni prevedibili, scontate, ovvie, fastidiosamente fondate sul pregresso cumulo delle nostre scelte e navigazioni; ci inchioda in una bolla di conformismo dentro noi stessi o dentro la chat (dal libro Serendipità di Temo Pievani)
– L’algoritmo ci offre solo ciò che presume ci interessi già o che ha suggerito il nostro influenzer preferito; e spetta a noi evadere e ribellarci, se ancora ne abbiamo le forse (dal libro Serendipità di Temo Pievani)
– Io apprezzo tanto due piccole paroline: Non so; piccole, ma alate (citazione di Wislawa Szymborska sul libro Serendipità di Temo Pievani)
– La realtà là fuori è così esuberante che permane sempre una sproporzione tra ciò che sappiamo e ciò che non sappiamo (dal libro Serendipità di Temo Pievani)
– Esistono due tipi di ignoranza. L’ignoranza cattiva è quella di chi è convinto di sapere già e cerca di forzare ogni novità dentro i propri preconcetti; chi è affetto da cattiva ignoranza di solito si nutre di certezze, di slogan e di semplificazioni. L’ignoranza buona è quella di chi, al contrario, sa di non sapere e proprio per questo continua la ricerca, senza fine, imparando sempre più dai propri errori; chi è affetto da questa dotto ignoranza si nutre di solito di dubbi, di curiosità e di scoperte inattese (citazione di Kark Popper sul libro Serendipità di Temo Pievani)
– Se accanto alla biblioteca avrai l’orto, non ti mancherà nulla (su facebook frase di Marco Tullio Cicerone)
– Si è intelligenti nella misura in cui si dubita (da libro Alla ricerca del tempo perduto di Marcel Proust)
– La brevità è sorella del talento (frase di Anton Cechov detta nella serie TV Alphonse)
– Siamo stati abituati a esprimere noi stessi attraverso i consumi, è ora di esprimerci attraverso le nostre relazioni (Dal libro Il maschio inutile di Telmo Pievani)
– Mi annuso le mani e godo dell’odore di grasso e fatica: è quella la sintesi perfetta della mia vita (Dal libro Il maschio inutile di Telmo Pievani)
– La competizione spermatica genera un’infinità di situazioni in cui gli interessi delle femmine (accoppiarsi con più maschi o con i migliori) e gli interessi dei maschi (accertarsi della propria paternità) entrano in conflitto ((Dal libro Il maschio inutile di Telmo Pievani)
– La femmina fidelizza un maschio e se ne assicura il contributo nell’oneroso mantenimento della prole; la strada è aperta verso una prevalente, sia pur non necessaria, monogamia (Dal libro Il maschio inutile di Telmo Pievani)
– Tu sei una brava persona perché la tua vita te l’ha permesso (dalla serie TV You dont’t know me)
– Voterò per gli altri, ma conserverò tutti i diritti sulle mie sensazioni, i miei sentimenti, i miei ricordi e le mie immaginazioni. Riconosco l’ingiustizia dello sfruttamento dell’uomo, il mio voto è per chi la cancella (dal Libro Paolo il caldo di Vitaliano Brancati)
– Ho attraversato in alcune città d’Europa i giardini pubblici verso il tramonto; la voluttà lasciava dappertutto le sue strisce luccicanti, ma per trovare l’oscenità bisognava cercarla, non più nei volti giovani appoggiati sull’erba, bensì nella faccia corrugata di qualche moralista, che invocava, da tutte le sue rughe contratte, la punizione e la vendetta. In quella faccia, un peccato sconcio, la menzogna, nel tentativo di spacciare l’invidia per collera sacra, dava essa sì, una sensazione disgustosa del male (dal Libro Paolo il caldo di Vitaliano Brancati)
– Ho l’impressione che quello che noi chiamiamo il presente sia la coscienza che abbiamo di uno spazio limitato della realtà. La realtà è smisurata, immobile ed eterna. Noi passiamo, come dei ciechi, la punta del dito sulla riga dei fatti, e ogni volta che ne percepiamo uno, diciamo che sta accadendo. Ho l’impressione che la mia futura giovinezza, la mia maturità, la mia vecchiaia e la mia morte esistano già e da sempre, e che io me ne vada accorgendo progressivamente. La successione del tempo è l’incapacità che abbiamo di raccogliere tutto in un solo sguardo: la realtà penetra a goccia a goccia nel nostro essere (dal Libro Paolo il caldo di Vitaliano Brancati)
– Uno di quei giorni che non assomigliano agli altri, in cui il tempo ricomincia da zero rifiutando l’eredità del passato, non accettando i legati delle sue malinconie (dal libro Alla ricerca del tempo perduto di Marcel Proust)
– I luoghi che abbiamo conosciuti non appartengono solo al mondo dello spazio dove per semplicità li collochiamo. Essi non erano che una parte esigua del complesso di sensazioni confinanti che formavano la nostra vota d’allora; il ricordo di una certa immagine non è che il rimpianto d’un certo istante; e le case, le strade, i vili sono,ahimè, fugaci come gli anni (dal libro Alla ricerca del tempo perduto di Marcel Proust)
– Il pensiero di lui si vestiva della voce (dal Libro Paolo il caldo di Vitaliano Brancati)
– Sono ancora vivo, e posso esaminare il mio corpo, questo strumento della mia vita, ma in cui per parecchi anni abiterà la mia morte (dal Libro Paolo il caldo di Vitaliano Brancati)
– S’invecchia presto quando il cervello è piccolo, perché la giovinezza è una pianta che ha radici nell’intelligenza (dal Libro Paolo il caldo di Vitaliano Brancati)
– Tu penserai che lo spazzacamin si trovi del mondo al più basso gradin; io sto con la cenere eppure non c’è nessuno quaggiù più felice di me. E allegro e felice pensieri non ho (dal film Mary Poppins)
– La perfetta interdipendenza dei muscoli facciali raggiunta dal signor di Norpis gli consentiva di ascoltare senza aver l’aria di udire (dal libro Alla ricerca del tempo perduto di Marcel Proust)
– Perché so, io lo so, io so che non tornerai (dalla canzone Io vivrò, senza te)
– Margherita, ragioni come un babbuino, dice una sua compagna di classe; lei risponde: guarda che tutti noi deriviamo dalle scimmie (Margherita, orgoglio dei nonni)
– Un giorno mi hai detto di misurare le parola, ma oggi, a furia di misurarle, non so più cosa dirti (dal Libro Paolo il caldo di Vitaliano Brancati)
– Ho domandato perché andassero a letto così presto, alle cinque; mi hanno risposto che cercavano di addormentarsi prima che nel loro stomaco si svegliasse la fame della sera (dal Libro Paolo il caldo di Vitaliano Brancati)
– Il macellaio macella, ma la carne è esclusivamente per i carabinieri che arrestano lo straccione che ha rubato un pezzo di formaggio, per il prete che la domenica raccomanda il digiuno, per le mosche che portano il tifo (dal Libro Paolo il caldo di Vitaliano Brancati)
– Voi liberali vedete la libertà anche dove non c’è (dal Libro Paolo il caldo di Vitaliano Brancati)
– Mi dispiace che Leopardi non sia venuto a Roma; mi sarei incaricato io di presentargli una decina di belle ragazze con le quali avrebbe avuto fortuna (dal Libro Paolo il caldo di Vitaliano Brancati)
– Niente altera le qualità materiali della voce quanto il fatto di contenere un pensiero (dal libro Alla ricerca del tempo perduto di Marcel Proust)
– Se continui a tenermi gli occhi addosso, ti dovrò chiedere l’affitto (dal film Orient Express)
– Se l’inferno ha i suoi santi, io sarò uno dei maggiori (dal Libro Paolo il caldo di Vitaliano Brancati)
– La mamma, passandomi le dita fra i capelli, lasciò indugiare su di me un lungo sguardo sognante (dal libro Alla ricerca del tempo perduto di Marcel Proust)
– Orribile quel tempo in cui tocca sguainare la spa per affermare che l’erba è verde e la neve bianca (da facebook frase di Publio Cornelio Tacito)
– Prima che scienza si costituisse e gettasse un po’ di lune nell’ignoto (dal libro Alla ricerca del tempo perduto di Marcel Proust)
– Le nudità dell’inverno (dal libro Alla ricerca del tempo perduto di Marcel Proust)
– …Ahi, lice in terra provar felicità. Ciò seppe il giorno che fiso io ti rimirai… (citazione su facebook di Giacomo Leopardi)
– Lo sforzo per non piangere gli arrossò gli occhi (dal Libro Paolo il caldo di Vitaliano Brancati)
– Il tempo di cui disponiamo ogni giorno è elastico: le passioni che proviamo lo dilatano, quelle che ispiriamo lo restringono e l’abitudine lo riempie (dal libro Alla ricerca del tempo perduto di Marcel Proust)
– L’inflessione di un corpo capace di far palpitare la seta come una sirena che percuote l’onda – Com’è preferibile la docilità del ricordo, che possiamo completare a nostro piacimento con fantasticherie nelle quali colei che in realtà non ci ama ci fa invece, quando siamo in perfetta solitudine, delle dichiarazioni d’amore (dal libro Alla ricerca del tempo perduto di Marcel Proust)
– L’ipotesi che il nostro universo non sia altro che l’incessante metamorfosi di uno stato di vuoto perfetto (dal libro Imperfezione, una storia naturale di Telmo Pievani)
– L’universo è un posto pericoloso, dove tutto è precario: è nato, si è evoluto, scomparirà per morte lenta e fredda o in un gran botto finale (dal libro Imperfezione, una storia naturale di Telmo Pievani)
– Il senno del poi è il peggior nemico per la comprensione dell’evoluzione dell’universo, perché tende a sottostimare tutti gli innumerevoli esiti alternativi che sarebbero stati possibili a partire dalle stesse condizioni. Il senno di poi fa apparire necessario e compiuto, cioè perfetto, ciò che non lo è per nulla; ci induce persino a rovesciare la realtà (dal libro Imperfezione, una storia naturale di Telmo Pievani)
– Tutto lascia pensare che persino questa stupefacente diversità reale sia soltanto un piccolo sottoinsieme di quella possibile. Fin dall’inizio, le combinazioni potenziali erano molte di più e solo alcune sono state esplorate. Tra quelle realizzate, il 99,99% delle specie esistite sulla Terra si sono già estinte, quindi uno spreco colossale. Il sedicente homo sapiens adesso ci sta mettendo del suo in quanto negli ultimi cinque secoli ha già sterminato più di un terzo di tutte le altre forme di vita (dal libro Imperfezione, una storia naturale di Telmo Pievani)
– I microbi hanno reso la Terra per noi abitabile: anche se ciò ferisce il nostro antropocentrismo ci accorgiamo che senza la loro imponente biomassa non potremmo esistere; al contrario loro non hanno alcun bisogno della presenza di assemblee chiassose di tipi cellulari, tessuti e organi diversi quali siamo noi (dal libro Imperfezione, una storia naturale di Telmo Pievani)
– Il sesso è il trucco attraverso il quale il DNA a ogni generazione produce diversità e la diversità in natura è un’assicurazione sulla vita e sul futuro (dal libro Imperfezione, una storia naturale di Telmo Pievani)
– La Terra è un pianeta spietato, che periodicamente può dare mazzate tremende alle fragili forme di vita che la abitano (dal libro Imperfezione, una storia naturale di Telmo Pievani)
– …assaporare lo scorcio di esistenza che è dato a ogni essere vivente (dal libro Imperfezione, una storia naturale di Telmo Pievani)
– Diventa piuttosto irragionevole (oltreché presuntuoso) pensare che il nascere di forme di vita auto replicanti a partire dalla chimica della materia inanimata, sia andata a buon fine esclusivamente sulla nostra palla di roccia e metallo sperduta nella cintura di Orione (dal libro Imperfezione, una storia naturale di Telmo Pievani)
– La selezione naturale non è onnipotente e non è il sostituto laico del grande progettista: deve scendere a compromessi di volta in volta con il materiale a disposizione, che è pieno di vincoli interni e limiti fisici (dal libro Imperfezione, una storia naturale di Telmo Pievani)
– La storia naturale è sempre gravida di possibilità (dal libro Imperfezione, una storia naturale di Telmo Pievani)
– …ospitato nel suo pensiero (dal libro Alla ricerca del tempo perduto di Marcel Proust)
– Vox populi vox dei, non si applica alla scienza, che spesso è controintuitiva, soprattutto quando ci nega concetti consolatori come quello di perfezione; l’imperfezione sembra popolare (nessuno è perfetto e via banalizzando), ma in realtà è controintuitiva e fastidiosa (dal libro Imperfezione, una storia naturale di Telmo Pievani)
– In tutta la natura quasi ogni parte di ciascun essere vivente è probabilmente servita, con poche modifiche, ad altri scopi e ha funzionato come parte della macchina vivente di molte e diverse forme antiche (dal libro Imperfezione, una storia naturale di Telmo Pievani)
– La natura non fa progetti, trova espedienti (dal libro Imperfezione, una storia naturale di Telmo Pievani)
– Ci sono più cose in cielo e in terra, Orazio, di quante tu ne possa sognare nella tua filosofia, fece dire William Shakespeare ad Amleto. C’erano più cose in cielo e in terra di quelle che l’evoluzione abbia mai sognato. Il possibile è più vasto del reale. E la natura è più grande di tutte le nostre teorie per comprenderla (dal libro Imperfezione, una storia naturale di Telmo Pievani)
– Il genoma è un sistema evolutivo concreto e come tale imperfetto. Sarebbe bocciato in ingegneria, a riprova che è figlio dell’evoluzione darwiniana. Dimenticandosi questo aspetto, si corre il rischio di cadere vittime di apofenia, cioè dell’umana propensione a vedere figure e schemi pieni di significato in un mare di dati in realtà casuali o ugualmente a trovare funzionalità a tutti i costi anche laddove non ci siano affatto (dal libro Imperfezione, una storia naturale di Telmo Pievani)
– …concluse che l’uomo era nato per vivere nelle convulsioni dell’inquietudine o nel letargo della noia (citazione del libro Candido di Voltaire nel libro Imperfezione, una storia naturale di Telmo Pievani)
– Noi abbiamo un cervello selettivo e, come tale, parziale; percepiamo soltanto una piccola parte dello spettro elettromagnetico. In quanto primati puntiamo tutto su visione e tatto, un po’ meno sull’udito e lasciamo in subordine l’olfatto. Ma anche le informazioni del mondo esterno che ci arrivano tramite occhi e mani sono limitate sono limitate e frammentarie, tanto che il nostro cervello le filtra attivamente, le organizza e dà loro un senso internamente. L’interpretazione che risulta è pure parziale e fallace, perché a sua volta condizionata dalle esperienza pregresse e dall’evoluzione consumatasi in nicchie ecologiche che non esistono più; ne derivano illusioni ottiche ed errori percettivi a non finire. Non abbiamo sensi divini, ma al contrario sensazioni concretamente e materialmente limitate. Quindi è inevitabile per noi avere pregiudizi inconsci, spesso fuorvianti: vediamo il mondo da un pertugio tutto nostro, come del resto ogni animale lo vede a modo suo (dal libro Imperfezione, una storia naturale di Telmo Pievani)
– La colonna vertebrale umana non si è evoluta dal nulla; la spina dorsale flessuosa di un quadrupede è stata raddrizzata alla bell’e meglio e il peso dell’intero corpo grava ora su un unici asse, scaricandosi sulle gambe. Di conseguenza la colonna si incurva e le vertebre sono sottoposte a pressioni indebite. Nervi e muscoli si sono riadattati, ma non ci esimono da sciatiche, ernie e piedi piatti. Se poi quel bipede, dopo tutta questa fatica per ergersi verticale sugli arti inferiori passa le sue giornate seduto alla scrivania, allora vuol dire che i dispiacere dell’imperfezione andiamo pure a cercarceli. Ma siamo diventati bipedi per liberare le mani o ci siamo trovati le mani libere perché eravamo bipedi? I conti non tornano perché le prime tecnologie litiche comparvero in Africa ben 3,3 milioni di anni fa, quando mancavano 700.000 anni all’arrivo del genere homo e gironzolavano solo australopitecine e kenyantropi con ancora molti caratteri arboricoli (dal libro Imperfezione, una storia naturale di Telmo Pievani)
– Le tecnologie sono il modo attraverso il quale noi cambiamo il mondo e poi il mondo, senza preavviso, cambia noi (dal libro Imperfezione, una storia naturale di Telmo Pievani)
– Ogni popolo è convinto di possedere la cultura perfetta, la religione perfetta e il governo perfetto e usa la presunta imperfezione degli altri come pretesto per assoggettarli (dal libro Imperfezione, una storia naturale di Telmo Pievani)
– Siamo maestri nel razionalizzare a posteriori, cioè nel cercare giustificazioni (dal libro Imperfezione, una storia naturale di Telmo Pievani)
– Nel mondo umano non occorre essere delinquenti per fare il male, più spesso lo si infligge con la sciatteria, con l’ignoranza e con l’ignavia (dal libro Imperfezione, una storia naturale di Telmo Pievani)
– Preferiamo un prodotto magro all’80% piuttosto che uno grasso al 20% e un bene superfluo a 9,99 ci sembra assai più conveniente di uno che ne costa 10 (dal libro Imperfezione, una storia naturale di Telmo Pievani)
– Mi guarda un po’ strano, come Lilli guarda il Vagabondo (dalla serie TV Tho The Lake)
– Questa miserabile e meschina creatura che non è neppure padrona di se stessa tocca le corde del comico quando si crede padrona dell’universo. E tuttavia non per questo è disprezzabile. La coscienza dei propri limiti richiede un lungo lavoro,che non è mai finito. Tra paure e difese si rischia la frammentazione dell’IO, la perdita di orientamento, ben prima di giungere alla serena consapevolezza della nostra irrilevanza come singoli esseri temporaneamente coscienti nella grande storia dell’universo. E prima di trovare, nonostante tutto, motivi di sollievo in questa imperfezione (dal libro Imperfezione, una storia naturale di Telmo Pievani)
– Chi desidera filosofare, dubitando all’inizio di tutte le cose, non assuma alcuna passione in un dibattito prima di aver ascoltato le parti in contrasto e dopo aver bene considerato e confrontato il pro e il contro, giudichi e prenda posizione non per sentito dire, secondo le opinioni dei più, l’età, i meriti e il prestigio, ma sulla base della persuasività di una dottrina organica e aderente alla luce della ragione. Parole e dicerie non giovano alla sapienza e alla bontà più che all’ignoranza e all’iniquità. Dalla semplicità delle parole emergono verità e conoscenza; della loro ridondanza si compiacciono indolenza e furbizia; dalla loro varietà, accompagnata da interessata cupidigia, sgorga la vanità (da facebook frase di Giordano Bruno)
– Quanto alle belle ragazze che vedevo passare,dal giorno in cui avevo scoperto che le loro guance potevano essere baciate, ero diventato curioso della loro anima. E l’universo mi era parso più interessante (dal libro Alla ricerca del tempo perduto di Marcel Proust)
– …era analfabeta e aveva firmato l’atto nuziale con quella croce che assolve dall’ignoranza e invoca indulgenza (dal libro Vico dei miracoli di Maurizio Veneziani)
– La curiosità è figlia dell’ignoranza, ma è madre della sapienza (dal libro Vico dei miracoli di Maurizio Veneziani)
– La fotografia acquista un poco della dignità che le manca quando smette d’essere una riproduzione del reale per mostrarci cose che non esistono più (dal libro Alla ricerca del tempo perduto di Marcel Proust)
– …la moda il succo concentrato della stupidità del momento (dal libro Vico dei miracoli di Maurizio Veneziani)
– Nonna Elena chiede al nostro nipotino Leonardo: Vuoi un pezzetto di parmigiano o il formaggino mio? Lui risponde: Il tuo formaggino, nonna
– …il volo dolce e instancabile dei rondoni e delle rondinelle non si fosse levato come uno zampillo d’acqua come un fuoco d’artificio di vita (dal libro Alla ricerca del tempo perduto di Marcel Proust)
– …il mio passato non proiettava più davanti a me quell’ombra di se stesso che chiamiamo futuro (dal libro Alla ricerca del tempo perduto di Marcel Proust)
– Una povera vecchia, non so come, cadde in acqua; Senza por tempo in mezzo, sebbene non avessi che otto anni, mi gettai nel fosso e la salvai. Valga questo aneddoto a dimostrare che l’impulso a soccorrere il mio simile è in me naturale e che ho poco merito nel secondarlo (dal libro Garibaldi di Alexandre Dumas)
– Non esiste religione senza martiri (dal libro Garibaldi di Alexandre Dumas)
– La saggezza non la si riceve, bisogna scoprirla da soli al termine di un itinerario che nessuno può compiere per noi , nessuno può risparmiarci, perché è un modo di vedere le cose (dal libro Alla ricerca del tempo perduto di Marcel Proust)
– L’interesse dell’esistenza risiede quasi tutto nelle giornate in cui la polvere della realtà è mista a sabbia magica, in cui un banale incidente diventa una molla romanzesca. Un intero promontorio del mondo inaccessibile sorge allora dalla luce del sogno ed entra nella nostra vita (dal libro Alla ricerca del tempo perduto di Marcel Proust)
– La volontà è il servitore perseverante e immutabile delle nostre personalità successive; nascosta nell’ombra, disdegnata, essa lavora ininterrottamente, senza stancarsi della propria fedeltà e senza curarsi delle variazioni del nostro io, perché non gli manchi mai il necessario (dal libro Alla ricerca del tempo perduto di Marcel Proust)
– Impartii gli ordini più severi perché fossero rispettati i beni dei nemici che avevano abbandonato le loro case (dal libro Garibaldi di Alexandre Dumas)
– Fu lì che catturai quello stesso don Leonardo Milan che il altra epoca mi aveva fatto torturare. E’ inutile dire che gli resi la libertà senza fargli il più piccolo male, pago della paura che aveva provato nel riconoscermi (dal libro Garibaldi di Alexandre Dumas)
– Per quanto povero fosse Garibaldi, un giorno trovò un legionario più povero di lui. Quel legionario non aveva neppure la camicia. Garibaldi lo condusse in un angolo, si levò la sua e gliela donò. Ritornando a casa ne chiese un’altra ad Anita. Ma Anita, scuotendo il capo:”Sai pure che ne avevi una sola: l’hai regalata, tanto peggio per te!”: E Garibaldi a sua volta restò senza camicia almeno sino a quando Anzani non gliene procuro una (dal libro Garibaldi di Alexandre Dumas)
– Che le nostre parole, in generale, vengano riempite dalle persona cui le indirizziamo d’un senso che lei stessa trae dalla propria sostanza e che è molto diverso da quello che ci avevamo messo noi, è un fatto rivelatoci di continuo dalla vita quotidiana (dal libro Alla ricerca del tempo perduto di Marcel Proust)
– Se le guerre possono essere avviate dalle bugie, esse possono essere fermate dalla verità (da facebook Julian Assange)
– Amare aiuta a discernere, a differenziare (dal libro Alla ricerca del tempo perduto di Marcel Proust)
– …così, al sole, i grappoli d’uva si colmano di zucchero (dal libro Alla ricerca del tempo perduto di Marcel Proust)
– Un azzurro madido di luce (dal libro Alla ricerca del tempo perduto di Marcel Proust)
– Un giorno o l’altro Roma deve cadere: la sola speranza che le resta è di cadere gloriosamente (dal libro Garibaldi di Alexandre Dumas)
– Primus inter pares (nozione giuridica romana)
– Sono più le cose che ci spaventano, caro Lucillio, di quelle che ci minacciano effettivamente; e soffriamo più spesso per i nostri timori che per i fatti reali (da facebook, Seneca, Lettera a Lucilio)
– Emergendo dal pulviscolo del ricordo (dal libro Alla ricerca del tempo perduto di Marcel Proust)
– So io cosa devo o non devo fare e soprattutto so che cosa dovete fare voi: obbedire ai miei ordini (dal libro Germanico di Valerio Massimo Manfredi)
– La vendetta ha senso se è lo Stato a portarla a termine; se a farsi giustizia è un privato, la vendetta non ha più valore (dal libro Germanico di Valerio Massimo Manfredi)
– Le stelle sembravano sfidare il buio sconfinato in cui erano immerse, punteggiandolo con la loro fiera presenza (dal libro Germanico di Valerio Massimo Manfredi)
– Vennero abbattute le statue degli dei, colpevoli di non aver saputo salvare l’amato Germanico (dal libro Germanico di Valerio Massimo Manfredi)
– I muri abbracciavano la stanza, separandola dal resto del mondo (dal libro Alla ricerca del tempo perduto di Marcel Proust)
– I poeti pretendono che tornando in una certa casa, in un certo giardino dove siamo vissuti in gioventù, noi si ritrovi per un attimo quel che siamo stati allora; sono pellegrinaggi assai rischiosi, dai quali si può uscire con una delusione come con un successo; i punti fermi, contemporanei delle diverse età, è meglio cercarli dentro di noi (dal libro Alla ricerca del tempo perduto di Marcel Proust)
– Da oggi dovrò escogitare qualcos’altro che mi aiuti a trascorrere il tempo senza che il tempo mi rammenti a ogni passo quanto mi resta da vivere (dal libro Germanico di Valerio Massimo Manfredi)
– Il solo scienziato che i cittadini ascoltano non è un saggio ma un uomo che è impiegato del governo o di qualche grande complesso industriale (dal libro la Storia della Scienza di Boas Hall e Rupert Hall)
– Ciascuno è l’uomo della propria idea; ci sono molto meno idee che uomini e così tutti gli uomini che hanno una stessa idea si assomigliano (dal libro Alla ricerca del tempo perduto di Marcel Proust)
– Il problema dell’umanità è che gli stupidi sono molto sicuri, mentre gli intelligenti sono pieni di dubbi (da facebook frase di Bertrand Russel)
– Il dubbio è l’inizio della conoscenza (da facebook Cartesio)
– L’uomo non è né angelo né bestia, e disgrazia vuole che chi vuol fare l’angelo faccia la bestia (da facebook frase di Blaise Pascal)
– L’uomo a sempre cercato di dominare la natura; gradualmente provò a comprenderla. Molto tempo dopo egli imparò a combinare i due desideri: fu allora che la scienza moderna prese forma (dal libro la storia della Scienza di Boas Hall e Rupert Hall)
– Platone sosteneva che l’universo potesse essere creato ed essere eterno; invece Aristotele, comprendendo la contraddizione di tale pensiero, credeva che o fosse creato e quindi destinato alla distruzione oppure che fosse sempre esistito e quindi essere eterno (dal libro la Storia della Scienza di Boas Hall e Rupert Hall)
– O chiara stella che co’ raggi tuoi / togli alle vicine stelle il lume / perché splendi assai più del tuo costume? (sonetto di Lorenzo il Magnifico dedicato alla morte di Simonetta Vespucci)
– Epicuro credeva che la causa primaria del malessere dell’uomo in un mondo tormentato fosse la paura della morte e la paura della morte a sua volta poggiava sulla credenza in un aldilà ove gli dei giudicavano le anime degli uomini e le condannavano all’eterno tormento o all’eterna gloria. La risposta di Epicuro a tutto questo fu di negare sia l’esistenza di una vita dopo la morte, sia l’idea che gli dei si interessassero delle azioni degli uomini; nonostante questo non fu un vero ateo (dal libro la Storia della Scienza di Boas Hall e Rupert Hall)
– Fin da Augusto alcuni romani andavano profetizzando la grande decadenza delle virtù romane con la conseguenza dello sfacelo di tutto il mondo; questo clima alimentò la crescita di numerose religioni misteriche il cui scopo era la salvezza dell’anima nella vita ultraterrena attraverso l’iniziazione in un gruppo segreto e ristretto. La maniera per raggiungere la tranquillità d’animo i cristiani non considerarono più come i romani il vivere in armonia con la società, ma il vivere in maniera tale che la propria anima potesse trovare la felicità eterna nella vita ultraterrena (dal libro la Storia della Scienza di Boas Hall e Rupert Hall)
– Verso l’anno mille la vita intellettuale della Cina fu senza dubbio più avanzata di quella dell’Europa dei conventi dei copisti: la cultura era più profonda e lo spirito critico più acuto (dal libro la Storia della Scienza di Boas Hall e Rupert Hall)
– Alla fine del settino secolo l’arabo diventò con stupefacente rapidità il veicolo di scienza, cultura e letteratura, attingendo alla tradizione greca: i tesori dell’antichità rimanevano nelle terre di lingua greca governate a suo tempo da Roma, ma ora dagli arabi (dal libro la Storia della Scienza di Boas Hall e Rupert Hall)
– I Padri della chiesa avevano espresso tremende riserve sulle capacità astronomiche e filosofiche dei pagani e avevano ritenuto che fosse sufficiente imparare a leggere la Bibbia e conoscere come imparare a salvare la propria anima (dal libro la Storia della Scienza di Boas Hall e Rupert Hall)
– Lavoriamo di continuo a dare una forma alla nostra vita, ma nel farlo copiamo senza volerlo, come si copia un disegno, i tratti della persona che siamo e non di quella che ci piacerebbe essere (dal libro Alla ricerca del tempo perduto di Marcel Proust)
– Sono arrabbiato così da tanto che non mi ricordo nemmeno da quando (dal film Ironlad)
– Una vita combattuta per gli altri vale la pena di essere vissuta (dal film Ironlad)
– Nella guerra tra il bene ed il male non si può stare da parte (dallo sceneggiato TV Dante Alighieri)
– Sei un sentimentale, ti piacciono le cause perse (dalla serie TV La regina rossa)
– Se non arrivo in tempo per il bacio della notte, entro nei tuoi sogni per dartelo (dalla serie TV La regina rossa)
– La gente mente a se stessa e agli altri (dalla serie TV La regina rossa)
– Le persone si dividono in cattive e figlie di puttana (dalla serie TV La regina rossa)
– Non sono grasso, sono forte (dalla serie TV La regina rossa)
– Hai il metabolismo di un colibrì (dalla serie TV La regina rossa)
– Cosa hai fatto di male? Sono nato (dalla serie TV La regina rossa)
– Non presto attenzione ai giornali li leggo come mi lavo le mani, con la certezza che non valga la pena di interessarmene (dal libro Alla ricerca del tempo perduto di Marcel Proust)
– Solo quando ci ammaliamo ci rendiamo conto di non vivere soli , ma incatenati a un essere d’un altro regno, da cui ci separa un abisso, che non ci conosce e dal quale è impossibile farci capire: il nostro corpo (dal libro Alla ricerca del tempo perduto di Marcel Proust)
– Togli le prostitute dal mondo e ogni cosa sarà travolta dalla libidine (da facebook S.Agostino)
– Il mestiere di vivere (titolo del libro di Cesare Pavese)
– L’arte di vivere è l’arte di saper credere alle menzogne. Il tremendo è che, non sapendo quid sit veritas, sappiamo però che cos’è la menzogna (dal libro Il mestiere di vivere di Cesare Pavese)
– Questo per consolarti nei tuoi sforzi di non scoppiare: tu non sei nato olimpico e mai lo sarai, i tuoi sforzi sono inutili. Perché chi ha ceduto una sola volta al tumulto può sempre cedere un’altra. Problema d’ingegneria: ogni ponte ha una portata di là dalla quale non regge. E’ questione di tempra. La volontà è soltanto la tensione della propria tempra congenita. Non si può accrescerla di un’oncia (dal libro Il mestiere di vivere di Cesare Pavese)
– Sicuro che, essendo la volontà dell’adulto condizionata dalle centomila decisioni prese via via da bambino in stato d’irresponsabilità, è ridicolo parlare di libero arbitrio anche nell’adulto. Ci si trova poco a poco caratterizzati senza sapere nemmeno come ci siamo arrivati (dal libro Il mestiere di vivere di Cesare Pavese)
Quei filosofi che credono all’assoluto logico della verità non hanno mai avuto a che discorrere a ferri corti con una donna (dal libro Il mestiere di vivere di Cesare Pavese)
– Ragionamento innamorato: s’io fossi morto lei continuerebbe a vivere e ridere e correre la buona fortuna. Ma mi ha piantato e continua a vivere e ridere, ecc. Dunque, io sono come morto (dal libro Il mestiere di vivere di Cesare Pavese)
– Tu metti il cuore in tutte le cose (dalla serie TV La regina rossa)
– La bruma aveva fatto di me, anziché l’essere centrifugo che si diventa nelle giornate di bel tempo, un uomo ripiegato su se stesso, desideroso dell’angolo accanto al fuoco e di compagnia a letto, un Adamo freddoloso in cerca di un’Eva sedentaria, nella cornice di quel mondo diverso (dal libro Alla ricerca del tempo perduto di Marcel Proust)
– … misteriosa vaghezza delle penombre, emergenti da un affresco sbiadito …le tende di tulle della finestra, vaporose e friabili come non sarebbero state in una giornata di cielo sereno, avevano la stessa apparenza, dolce e insieme tagliente, delle ali di libellula e dei vetri di Venezia (dal libro Alla ricerca del tempo perduto di Marcel Proust)
– Siccome Dio poteva creare una libertà che non consentisse il male, ne viene che il male l’ha voluto lui. Ma il male lo offende. E’ quindi un banale caso di masochismo (dal libro Il mestiere di vivere di Cesare Pavese)
– Tanto poco un uomo s’interessa dell’altro, che persino il Cristianesimo raccomanda di fare il bene per amore di Dio (dal libro Il mestiere di vivere di Cesare Pavese)
– La religione consiste nel credere che tutto quello che ci accade è straordinariamente importante. Non potrà mai sparire dal mondo, proprio per questa ragione (dal libro Il mestiere di vivere di Cesare Pavese)
– Passavo la sera seduto davanti allo specchio per tenermi compagnia (dal libro Il mestiere di vivere di Cesare Pavese)
– Ciascuno ha la filosofia delle proprie abitudini (dal libro Il mestiere di vivere di Cesare Pavese)
– Proust, il frantumatore degli schemi dell’esperienza in miriadi di istanti sensoriali (dal libro Il mestiere di vivere di Cesare Pavese)
– Vivete davvero con una donna e non vedrete più nulla di ciò che ve l’ha fatta amare; ma , beninteso, i due elementi disuniti possono essere nuovamente riuniti dalla gelosia (dal libro Alla ricerca del tempo perduto di Marcel Proust)
– Le frasi che le dicevo si riallacciavano a quelle dette nelle ore precedenti e non s’avvicinavano affatto a ciò che pensavo e desideravo, restandogli in definitivamente parallele (dal libro Alla ricerca del tempo perduto di Marcel Proust)
– Il matrimonio lo prendono più sul serio gli scapoli che non i coniugati (dal libro Il mestiere di vivere di Cesare Pavese)
– L’amore ha la virtù di denudare non i due amanti l’uno di fronte all’altro, ma ciascuno dei due davanti a sé (dal libro Il mestiere di vivere di Cesare Pavese)
– Nessuno rinuncia a ciò che conosce. Si rinuncia solo a ciò che si ignora. Ecco perchè i giovani sono meno egoisti degli adulti e dei vecchi (dal libro Il mestiere di vivere di Cesare Pavese)
– Nessuna donna fa un matrimonio d’interesse: tutte hanno l’accortezza, prima di sposare un milionario, d’innamorarsene (dal libro Il mestiere di vivere di Cesare Pavese)
– Non è bello esser bambini: è bello da anziani pensare a quando eravamo bambini (dal libro Il mestiere di vivere di Cesare Pavese)
– Le lezioni non si danno, si prendono (dal libro Il mestiere di vivere di Cesare Pavese)
– “Un pagano prima di Cristo si può salvare, purché segua il bene naturale”. Allora a che serve la rivelazione del Cristo? a) Se chi la ode e pratica ottiene più merito di chi non la ode – allora è un’ingiustizia. b) Se chi non la ode ma pratica il bene naturale ottiene lo stesso merito – allora è inutile (dal libro Il mestiere di vivere di Cesare Pavese)
– Prima di Cristo e del Logos, la vita era un continuo contatto e ricambio magico con la natura; di qui uscivano forze, determinazioni, destini; a lei si tornava, ci si rigenerava. Dopo Cristo e dopo il Logos, la natura si fa staccata dalla sorgente mistica della forza e della vita (che viene ora dallo Spirito), E’ pronto il campo per la scienza moderna che constata e codifica la materialità l’indifferenza della natura (dal libro Il mestiere di vivere di Cesare Pavese)
– Un giornale nero di titoli come un temporale (dal libro Il mestiere di vivere di Cesare Pavese)
– …una nuvola rosa mette un ultimo colore di vita nel cielo placato – …dopo che i gerani, intensificando la luminosità delle loto tinte, hanno lottato invano contro l’incupirsi del crepuscolo (dal libro Alla ricerca del tempo perduto di Marcel Proust)
– Ma a fare il proprio dovere, il più delle volte fastidioso, volgare, ignorato, co vuol forza di volontà, e persuasione che il dovere si deve adempiere non perché diverte o frutta, ma perché è dovere ; e questa forza di volontà, questa persuasione, è quella preziosa dote che con un solo vocabolo si chiama carattere (dal libro I miei ricordi di Massimo d’Azeglio)
– Delle cose serie mi vien fatto assai sovente di vedere il lato ridicolo, come delle cose ridicole mi si presenta il lato serio (dal libro I miei ricordi di Massimo d’Azeglio)
– Tutto è possibile, ma quanto è probabile? (dalla serie TV La terapia)
– Non aspettare che la passione ti divori, dominale, tra . Aspettare significa cibarsi di un dolore vuoto, di un piacere non ancora goduto (dalla sceneggiato TV Dante Alighieri)
– L’inferno è il piacere della disperazione – Non aspettare che la passione ti divori, dominale, troncala, immolala. Aspettare significa cibarsi di un dolore vuoto, di un piacere non ancora goduto (dalla sceneggiato TV Dante Alighieri)
– Lui è come me, siamo amici per questo – Non aspettare che la passione ti divori, dominale, tra . Aspettare significa cibarsi di un dolore vuoto, di un piacere non ancora goduto (dalla sceneggiato TV Dante Alighieri)
– E con ciascuno aveva l’affascinante cortesia che le persone ben educate hanno con gli inferiori (dal libro Alla ricerca del tempo perduto di Marcel Proust)
– La curva più bella di una donna è il suo sorriso (da facebook Bob Marley)
– Sarai nobile se sarai virtuoso (dal libro I miei ricordi di Massimo d’Azeglio)
– E’ nella nostra indole di italiani di non voler essere più credenti dei preti: e i preti di Roma mostrarono sempre coi fatti di creder poco (dal libro I miei ricordi di Massimo d’Azeglio)
– Aver in mano la Croce e poter con una parola mutarla nello scettro del mondo e non pronunziare questa parola (dal libro I miei ricordi di Massimo d’Azeglio)
– Lo spettacolo della Roma papale ha spenta in Italia la religione (dal libro I miei ricordi di Massimo d’Azeglio)
– A noi è patria il mondo come ai pesci il mare (dallo sceneggiato TV Dante Alighieri)
– …la moglie disincantata che non ha più illusioni da perdere (dal libro Alla ricerca del tempo perduto di Marcel Proust)
– Un po’ d’insonnia non guasta per apprezzare il buon sonno (dal libro Alla ricerca del tempo perduto di Marcel Proust)
– Non vi preoccupa la stupidità del popolo? (dalla serie TV Il problema dei tre corpi)
– se le navi vanno generalmente meglio che gli Stati,ciò accade per la sola ragione, che in esse ognuno accetta la parte che gli compete, mente negli Stati generalmente, meno se ne sa, e più s’ha la smania di comandare (dal libro I miei ricordi di Massimo d’Azeglio)
– Il trionfo del diritto comune sul privilegio (dal libro I miei ricordi di Massimo d’Azeglio)
– …il povero seme d’Adamo (dal libro I miei ricordi di Massimo d’Azeglio)
– E certo vi sono momenti nella vita che basterebbero a pagare, a compensare i tormenti d’una eternità
(dal libro I miei ricordi di Massimo d’Azeglio)
– Ma il giudicare l’uomo di un’età secondo le idee d’un’altra, è il più fallace ed ingiusto dei sistemi. Tanto pei meriti quanto per le colpe e gli errori, assai importa invece distinguer fra quelli che dipendono dall’uomo e quegli altri che dipendono dal tempo in cui vive (dal libro I miei ricordi di Massimo d’Azeglio)
– Ebbe l’onore d’esser detto talvolta esagerato o fanatico dalla generazione scettica e snervata, fra la quale gli toccò consumare la sua vita (dal libro I miei ricordi di Massimo d’Azeglio)
– Ingenuo come un elettore medio italiano (dalla trasmissione TV Forte e Chiara)
– Certe qualità ci aiutano a sopportare i difetti del prossimo più di quanto non contribuiscano a farcene soffrire; e, in genere, all’idiozia altrui un uomo di grande talento baderà meno di quanto non farebbe un idiota (dal libro Alla ricerca del tempo perduto di Marcel Proust)
– Non c’è peccato senza perdono (dal libro Alla ricerca del tempo perduto di Marcel Proust)
– In questo però non ho il minimo merito: la Provvidenza ha voluto farmi così (dal libro I miei ricordi di Massimo d’Azeglio)
– Tutti siamo d’una stoffa nella quale la prima piega non scompare più (dal libro I miei ricordi di Massimo d’Azeglio)
– Non ci veniva davvero in capo di crederci noi il, centro ed il resto del mondo la circonferenza (dal libro I miei ricordi di Massimo d’Azeglio)
– Ma la sua miopia, facendogli vedere ogni cosa rimpicciolita, creava l’illusione che egli scrutasse remote lontananze, di modo che nelle sue pupille si inscrivevano come delle distanti, enigmatiche stelle (dal libro Alla ricerca del tempo perduto di Marcel Proust)
– Si è improvvisamente stanchi non appena si teme di esserlo, e per riprendersi dalla stanchezza basta dimenticarla (dal libro Alla ricerca del tempo perduto di Marcel Proust)
– Dica pur chi mal vuol dire, noi faremo e voi direte (da facebook frase di Lorenzo il Magnifico)
– La falsa modestia è grave quanto l’arroganza ( frase di Aristotele in serie TV Il problema dei tre corpi)
– L’uomo non ama il cambiamento, perché cambiare significa guardare in fondo alla propria anima con sincerità mettendo in contesa se stessi e la propria vita. Bisogna essere coraggiosi per farlo, avere grandi ideali. La maggior parte degli uomini preferisce crogiolarsi nella mediocrità e fare del tempo lo stagno della propria esistenza ( da facebook frase di Erasmo da Rotterdam)
– …adesso che era per sempre impossibile la consolazione di mille baci (dal libro Alla ricerca del tempo perduto di Marcel Proust)
– Dammi retta, faresti meglio a non andare al cimitero; non le manca niente e vanno sempre a mettere in ordine. Ma resta spesso sola? Sì, ma è meglio così. E’ meglio che non pensi, potrebbe farla soffrire; spesso si soffre a pensare (dal libro Alla ricerca del tempo perduto di Marcel Proust)
– …azzurrità luminosa (dal libro Alla ricerca del tempo perduto di Marcel Proust)
– Ed anche sul più alto trono della Terra non siamo seduti che sul nostro culo (da facebook frase di Montaigne)
– E la ragione umana non essendosi finora saputa risolvere a dire quello che è realmente, cioè: “Non lo so, ha trovate, secondo i tempi, centinaia di risposte una più bella dell’altra; e ne seguiterà a trovare, suppongo, finché Iddio la manterrà usufruttuaria di questo pianeta
– Gli occhi servono per guardare e guardare serve per vedere e vedere serve per capite e capire serve per sapere e sapere serve a se stessi (dallo sceneggiato TV Leonardo da Vinci)
– Il teatro del mondo ha più attori che scene, e più situazioni che attori (dal libro Alla ricerca del tempo perduto di Marcel Proust)
– Il tempo senza senso che chiamiamo eternità (dalla canzone La logica del tempo di Renato Zero)
– L’istinto di imitazione e l’assenza di coraggio governano sia le società che le folle: e tutti ridono di qualcuno che vedano schernito da qualcun altro, salvo venerarlo dieci anni dopo in una cerchia dove sia ammirato (dal libro Alla ricerca del tempo perduto di Marcel Proust)
– …la valle sulla quale adesso era caduta la neve del chiaro di luna (dal libro Alla ricerca del tempo perduto di Marcel Proust)
– Dum differtur, vita transcurrit (Mentre si rinvia, la vita passa) (frase di Seneca)
– Spesso la gelosia è solo un inquieto bisogno di tirannia applicato alle cose dell’amore (dal libro Alla ricerca del tempo perduto di Marcel Proust)
– Davanti al telefono:sulle labbra dell’ascoltatrice potrebbe nascere spontaneamente un sorriso, reso tanto più vero dalla certezza di non essere visto (dal libro Alla ricerca del tempo perduto di Marcel Proust)
– …l’intervallo di un silenzio invalicabile (dal libro Alla ricerca del tempo perduto di Marcel Proust)
– …al solo mezzo che vi sia per essere effettivamente diversi: riunire diverse individualità (dal libro Alla ricerca del tempo perduto di Marcel Proust)
– La Società è come il sesso, dove non si sa a quali perversioni si può arrivare se si ammette che le scelte siano dettate da ragioni estetiche (dal libro Alla ricerca del tempo perduto di Marcel Proust)
– Un cretino è un cretino. Due cretini sono due cretini. Diecimila cretini sono un partito politico (da facebook frase di Franz Kafka)
– …annodandomi le braccia intorno al collo (dal libro Alla ricerca del tempo perduto di Marcel Proust)
– Gli asini non volano, ma purtroppo parlano (da facebook)
– Troviamo di tutto nella nostra memoria: è una specie di farmacia, di laboratorio chimico, dove capitano fra le mani, a caso, ora una droga calmante, ora un veleno pericoloso (dal libro Alla ricerca del tempo perduto di Marcel Proust)
– L’ignoto della vita delle persone è come quello della natura, , che ogni scoperta scientifica fa indietreggiare ma non annulla (dal libro Alla ricerca del tempo perduto di Marcel Proust)
– Cosa penso della civiltà occidentale? Penso che sarebbe una bella idea! (frase del Mahatma Ghandi sul libro C’è del marcio in occidente di Piergiorgio Odifreddi)
– Esistono tre verità: la mia verità, la tua verità e la Verità (frase di Tierno Bokar sul libro C’è del marcio in occidente di Piergiorgio Odifreddi)
– Primi anni 60: l’Algeria combatteva contro la Francia per conquistare l’indipendenza (dal libro C’è del marcio in occidente di Piergiorgio Odifreddi)
– Nel 1962 i preti del collegio dove facevo le medie ci chiesero di pregare per gli americani con l’ingenuo proposito di scongiurare il rischio della terza guerra mondiale ((dal libro C’è del marcio in occidente di Piergiorgio Odifreddi)
– Nella seconda metà degli anni ’60 gli Stati Uniti per difendere il mondo libero riapparvero in Vietnam per il pericolo dei “musi gialli rossi”; l’Indocina dista 10.000 chilometri dall’America (dal libro C’è del marcio in occidente di Piergiorgio Odifreddi)
– Gli anni ’70 della mia giovinezza furono dominati dalla guerra fredda tra capitalismo e comunismo; intanto c’era stato il colpo di Stato in Cile con l’assassinio di Allende, commissionati da Nixon e Kissinger nel 1973 (dal libro C’è del marcio in occidente di Piergiorgio Odifreddi)
– Ero contrario al servizio militare: l’obiezione di coscienza veniva punita severamente, con due condanne consecutive a cinque anni di carcere militare; gli imperdonabili venivano poi bollati a vita con una dichiarazione di infermità mentale. Poi ci fu il servizio civile in alternativa, ma durava 8 mesi in più delle leva ordinaria (dal libro C’è del marcio in occidente di Piergiorgio Odifreddi)
– Nel 2003 il Laos fu bombardato dall’America con più bombe (due milioni di tonnellate) di quelle sganciate nell’intera Guerra Mondiale (dal libro C’è del marcio in occidente di Piergiorgio Odifreddi)
– Alla fine degli anni ’70 ero a Menphis dove dieci anni prima era stato assassinato Martin Luther King; in Alabama vidi nei locali pubblici le scritte: riservato ai bianchi e vietato ai neri. Un suo discorso: Con la moltiplicazione delle vostre macchine siete diventati sempre più affaticati, ansiosi, nervosi e insoddisfatti. Qualunque cosa abbiate, ne volete di più. Dovunque siate, volete andare altrove. Le vostre macchine non vi permettono di salvare né il tempo, né l’anima. Vi stimolano solo a inventare altre macchine e fare più affari (dal libro C’è del marcio in occidente di Piergiorgio Odifreddi)
– Negli anni ’80 sono stato in Arizona, Colorado,New Mexico e Utha dove è stato commesso il genocidio dei pellerossa e la loro sostituzione con la razza bianca anglosassone (dal libro C’è del marcio in occidente di Piergiorgio Odifreddi)
– Scoprii che si era trattata di una “soluzione finale” più radicale e definitiva di quella dei turchi verso gli armeni e degli anglosassoni con gli aborigeni australiani e i maori neozelandesi (dal libro C’è del marcio in occidente di Piergiorgio Odifreddi)
– Capii che, oltre la California e il Nevada, gli Stati Uniti avevano anche prevaricato gli ispano-americani del sud (dal libro C’è del marcio in occidente di Piergiorgio Odifreddi)
– Dal 1985 al 2003 sono stato ad esplorare gli Stati del centro e sud America: Argentina, Guatemala El Salvador,Nicaragua, Colombia e Bolivia: tutti oggetto di colpi di stato invariabilmente imputabili alla longa manus degli Stati Uniti: Sfruttamento economico, embargo commerciale, deposizione o assassinio di leader democraticamente eletti, appoggio a dittatori, occupazione militare: la cosiddetta dottrina Monroe, l’America agli americani, cioè l’intero continente.(dal libro C’è del marcio in occidente di Piergiorgio Odifreddi)
– All’università chiesi ad un collega perché la sua moglie filippina non venisse mai in America: perché gli americani hanno occupato militarmente le Filippine per mezzo secolo, dal 1898 al 1946 (dal libro C’è del marcio in occidente di Piergiorgio Odifreddi)
– Ho passato alcuni anni in Russia, India e Cina e ho fatto delle puntatine in Africa e Oceania: dovunque mi sono imbattuto in cicatrici o ferire ancora aperte causate dall’imperialismo occidentale, europeo o statunitense che fosse (dal libro C’è del marcio in occidente di Piergiorgio Odifreddi)
– Oggi, continuando a viaggiare per il mondo con il corpo o con la mente, sento dentro di me la vergogna di appartenere ad una razza, una cultura e un blocco economico-politico-militare che ha cos’ tanto e così a lungo bistrattato il resto dell’umanità. Questo libro è la mia confessione dei peccati di pensieri, parole, opere e omissioni che pesano sulla coscienza di un bianco italiano, europeo occidentale. Non mi basta per autoassolvermi, pensare che delle stesse nefandezze che abbiamo commesso e commettiamo noi, si siano potuti macchiare anche altri. E meno che mai mi allevia la coscienza l’illusione che, forse, altri possono essere persino peggiori di noi. Un ladro ed un assassino, rimangono pur sempre un ladro e un assassino (dal libro C’è del marcio in occidente di Piergiorgio Odifreddi)
– Un uomo può fare ciò che vuole, ma non può volere ciò che vuole
– Io non posso concepire un Dio che ricompensa e punisce le creature e che esercita una volontà analoga a quella che sperimentiamo noi. E non riesco neppure a immaginare o desiderare un individuo che sopravviva alla propria morte fisica. Lasciate che di tali idee si nutrano, per paura o per egoismo, le anime fiacche (frase di Albert Einstein dal libro C’è del marcio in occidente di Piergiorgio Odifreddi)
– Nel 1960 Patrice Lumumba tenne il discorso di proclamazione di indipendenza del Congo; nel 1961 il Belgio e gli Stati Uniti organizzarono un colpo di stato e Lumumba fu fucilato e il suo corpo disciolto nell’acido (dal libro C’è del marcio in occidente di Piergiorgio Odifreddi)
– In Sud Africa Mandela fu tenuto in prigione dai bianchi per 27 anni e liberato nel 1990 (frase di Piergiorgio Odifreddi dal libro C’è del marcio in occidente di Piergiorgio Odifreddi)
– Il perfezionamento dei mezzi tecnici di persuasione dell’opinione pubblica provoca un’uniformità di idee mai vista in nessuna epoca della storia. E i sondaggi di opinione, la pubblicità e la moda permettono ai grandi industriali e politici dispotici di conquistare un identico tipo di potere sulle masse (frase del 1973 dell’etologo Konrad Lorenz dal libro C’è del marcio in occidente di Piergiorgio Odifreddi)
– Il dissidente sovietico Aleksandr Solzenicyn, condannato ad otto anni di lavori forzati per aver criticato Stalin in una lettera ed espulso poi nel 1974 dall’URSS e privato della cittadinanza,quando dopo anni ebbe l’opportunità di è parlare agli studenti americani disse: Una persistente cecità, che nasce da un illusorio senso di superiorità, induce l’Occidente a credere che tutte le vaste zone in cui è diviso il nostro pianeta debbano seguire uno sviluppo che le porterà a sistemi analoghi al suo. Ogni Paese viene giudicato sulla base del suo grado di avanzamento su questa via. Ma in realtà questa concezione nasce dall’incomprensione da parte dell’Occidente dell’essenza degli altri mondi, che vengono arbitrariamente misurati con il metro occidentale. Nessuno, spero, vorrà sospettarmi di criticare il sistema occidentale per promuovere al suo posto l’idea del socialismo reale. Ma, se mi chiedessero di proporre al mio paese l’Occidente come modello, dovrei rifiutare con franchezza. La trasformazione della nostra vita nella vostra significherebbe per certi aspetti un’elevazione, ma per altri e ben più importanti aspetti significherebbe invece un abbassamento. Un’anima umana piegata da decenni di violenza aspira a qualcosa di più elevato, di più caldo, di più puro della nauseante pressione della pubblicità e dell’abbrutimento della televisione (dal libro C’è del marcio in occidente di Piergiorgio Odifreddi)
– Il modello economico dell’Occidente non può essere buono per tutti, perché è un gioco a somma zero: quando qualcuno ci guadagna, gli altri ci perdono. Infatti la distribuzione della ricchezza nel mondo è completamente squilibrata a favore dell’Occidente, E per far sì che tale rimanga, ci siamo coalizzati fra ricchi, per tener meglio a bada i poveri (dal libro C’è del marcio in occidente di Piergiorgio Odifreddi)
– Un pallido fantasma della casa di fronte continuava in definitivamente ad acquerellare sul cielo il suo persistente biancore (dal libro Alla ricerca del tempo perduto di Marcel Proust)
– Per l’oblio così totale, sereno come quello dei cimiteri, con cui ci stacchiamo dalle persone che abbiamo smesso d’amare, il castigo più giusto e più crudele è proprio quello d’intravederlo come inevitabile, questo stesso oblio, nei confronti di quelle che ancora amiamo – Un pallido fantasma della casa di fronte continuava in definitivamente ad acquerellare sul cielo il suo persistente biancore (dal libro Alla ricerca del tempo perduto di Marcel Proust)
– Con una totale assenza di impazienza in cui non avevo saputo riconoscere la felicità – Un pallido fantasma della casa di fronte continuava in definitivamente ad acquerellare sul cielo il suo persistente biancore (dal libro Alla ricerca del tempo perduto di Marcel Proust)
– Dal 1998 al 2014 fece parte del G8 anche la Russia, che fu espulsa dopo l’invasione della Crimea, evidentemente considerata dagli occidentali più disdicevole delle loro ventennali invasioni dell’Afghanistan e dell’Iraq (dal libro C’è del marcio in occidente di Piergiorgio Odifreddi)
– La Corte Penale Internazionale dell’Aia, fondata nel 2003 per processare singoli individui per crimini di guerra, contro l’umanità e genocidio su proposta del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, finora è stata riconosciuta da 123 paesi, tra i quali non ci sono Stati Uniti, Russia, Cina, Israele ed Ucraina. Finora la corte ha processato soltanto leader dei paesi africani (dal libro C’è del marcio in occidente di Piergiorgio Odifreddi)
– Se fossimo tutti atei, il mondo sarebbe molto più pacifico (frase di Josè Saramago dal libro C’è del marcio in occidente di Piergiorgio Odifreddi)
– Un pallido fantasma della casa di fronte continuava in definitivamente ad acquerellare sul cielo il suo persistente biancore (dal libro Alla ricerca del tempo perduto di Marcel Proust)
– …in cui le ore non erano definite dalla posizione del sole, ma dall’attesa d’un incontro (dal libro Alla ricerca del tempo perduto di Marcel Proust)
– …una flotta di ricordi venuti ad incrociare dentro di me (dal libro Alla ricerca del tempo perduto di Marcel Proust)
– …in un buio che non sarebbe mai finito (dal libro Alla ricerca del tempo perduto di Marcel Proust)
– La gelosia non ha né passato né futuro e quel che immagina è sempre un Presente (dal libro Alla ricerca del tempo perduto di Marcel Proust)
– …lungo le oscure strade del sonno (dal libro Alla ricerca del tempo perduto di Marcel Proust)
– …nel mio ricordo sulla mappa degli anni (dal libro Alla ricerca del tempo perduto di Marcel Proust)
– L’idea è semplice e risale alla distinzione tra vero e falso nelle religioni effettuata da Mosè. Nel momento in cui un popolo inizia a pensare che c’è un unico vero Dio, ed è il suo, diventa una mina vagante pronta a detonare non appena entra in rotta di collisione con qualche altro popolo che la pensa alla stessa maniera, ma riguardo a un Dio diverso; non è un caso che le tre religioni del libro si siano massacrate a vicenda per due millenni. Tra l’altro il monoteismo non è stato inventato da Mosè, bensì da Akhenaton e dagli egizi (dal libro C’è del marcio in occidente di Piergiorgio Odifreddi)
– Circa la conquista della Terra Promessa, con l’incitamento di Dio “a votare allo sterminio senza lasciare alcun superstite”, i costi in vite umane come riporta maniacalmente l’Esodo e Giosuè ammontano a 770.359 vittime umane (dal libro C’è del marcio in occidente di Piergiorgio Odifreddi)
– Quanto alle regole imposte da Mosè al popolo ebraico: Le minacce punitive di Dio nei casi in cui la legge venga violata formano l’intero capitolo 28 del Deuteronomio: eliminazione. Distruzione e sterminio (dal libro C’è del marcio in occidente di Piergiorgio Odifreddi)
– L’israelita Begin fu il responsabile con Irgun del massacro dell’hotel King David in cui morirono circa 200 persone. Nel 1977 diventò primo ministro israeliano e nel 1978 vinse il premio Nobel per la pace. Il generale Arie Sharon, giustificò i massacri palestinesi di Sabra e Shatila e diventò anche lui primo ministro, pur essendo stato giudicato un criminale di guerra persino dalla commissione ministeriale israelita che indagò (dal libro C’è del marcio in occidente di Piergiorgio Odifreddi)
– Per definizione il giudaismo aveva mire egemoniche soltanto sulla Terra Promessa; inoltre, poiché l’appartenenza al popolo di Israele si ereditava per via materna, il semitismo si trasmetteva geneticamente. Il razzismo, il militarismo della Bibbia sarebbero dunque rimasti confinati in Israele e dintorni, se il Cristianesimo avesse rescisso nettamente i legami con il giudaismo; sicuramente questi legami non li scisse il Gesù evangelico, che era un ebreo dissidente, ma manteneva l’Antico Testamento come riferimento. Con le migliori intenzioni il cristianesimo si sarebbe potuto interpretare come una versione non violenta del giudaismo, una sorta di religione dell’amore, se il Gesù predicatore non avesse incitato gli apostoli ad “andare a predicare a tutte le creature” e minacciare che “chi non crederà sarà dannato” . Queste affermazioni facevano del cristianesimo una religione proseliti sta. Il pericolo si sarebbe potuto evitare effettuando una netta cesura tra Vecchio e Nuovo Testamento, che eliminasse ogni riferimento al sanguinario Dio sterminatore di Mosè e si concentrasse sul benevolo Dio Padre di Gesù. Questa sensata soluzione fu proposta nel secondo secolo dal vescovo Marcione, che invece fu scomunicato e ancor oggi l’Enciclopedia Cattolica lo definisce “il nemico più pericoloso che il cristianesimo abbia mai avuto”. Nonostante il suo totalitarismo il giudaismo aveva però un punto a proprio favore: presentava una divinità più astratta rispetto agli animali e uomini divinizzati dalle religioni naturalistiche precedenti. Il cristianesimo rappresentò da questo punto di vista un passo indietro, perché reintrodusse la concretezza di una divinità umana. L’errore fu poi rimediato dall’Islam di Maometto, che propose la divinità puramente spirituale di Allah (dal libro C’è del marcio in occidente di Piergiorgio Odifreddi)
– Per realizzare l conquista del mondo il monoteismo non poteva essere solo violento e proselitista: doveva essere anche armato. Ecco l’incesto tra religione e politica: nel 313 Costantino proclama la libertà di culto, pur non convertendosi alla nuova fede se non in articulo mortis; nel 381 Teodosio dichiarò il cristianesimo religione di Stato, trasformando la nuova religione da perseguitata in persecutrice. Senza l’impero Romano non ci sarebbe stato il papato (dal libro C’è del marcio in occidente di Piergiorgio Odifreddi)
– Con le crociate il Gesù predicatore del comandamento dell’amore e del Discorso della montagna venne così sostituito dal Gesù sobillatore e i cristiani combatterono le loro guerre di religione al grido di “Dio lo vuole”; ne fecero le spese Costantinopoli ed i Catari. Ed ecco la tradizione giudeo-cristiana che ha spianato la via al colonialismo, al militarismo e al razzismo dell’Occidente moderno (dal libro C’è del marcio in occidente di Piergiorgio Odifreddi)
– Le vicende delle colonie, per loro natura sterminate nello spazio e nel tempo, si possono icasticamente riassumere in poche righe: nel 1800 le potenze occidentali rivendicavano il 55 per cento delle terre emerse; nel 1878 tale percentuale era salita al 67 per cento; nel 1914 l’Europa controllava circa l’85 per cento delle terre emerse sotto forma di colonie, protettorati, possedimenti, domini e Commonwealth (dal libro C’è del marcio in occidente di Piergiorgio Odifreddi)
– Si desidera essere capiti perché si desidera essere amati e si desidera essere amati perché si ama (dal libro Alla ricerca del tempo perduto di Marcel Proust)
– Se siamo sdraiati in montagna il filo d’era che frema a pochi centimetri dal nostro occhio ci può nascondere il vertiginoso pinnacolo d’una vetta se questa sia distante parecchie leghe (dal libro Alla ricerca del tempo perduto di Marcel Proust)
– Oggi formalmente le colonie sono scomparse, ma informalmente ne rimangono parecchie anche con qualche patetica acrobazia linguistica: “dipartimenti d’oltremare” come la Guadalupa e la Martinica, “collettività d’oltremare” come Tahiti e le Marchesi, il “reame del Commonwealt” le Bahamas, “nazione costitutiva” l’Irlanda del Nord, “territorio non incorporato” Portorico, “stato federato” Le Hawaii. Quanto alle ex colonie che sono davvero divenute indipendenti risultano spesso essere nazioni fittizie (dal libro C’è del marcio in occidente di Piergiorgio Odifreddi)
– Il Consiglio per i Diritti umani delle Nazioni Unite, fondato nel 2006, ha emesso finora un centinaio di risoluzioni, la metà delle quali condannano non ascoltati Israele e l’altra metà riguardano i rimanenti 192 stati del mondo (dal libro C’è del marcio in occidente di Piergiorgio Odifreddi)
– Si può ritenere che nell’anno 1500 la popolazione del globo fosse di 400 milioni di abitanti, 80 dei quali residenti in America. Verso la metà del cinquecento di questi 80 milioni ne restavano 10. Limitando il discorso al Messico, alla vigilia della conquista la popolazione era di circa 25 milioni di abitanti e nel 1600 era ridotta a un milione. La popolazione del globo venne diminuita di 70 milioni di esseri umani, nessuno dei grandi massacri del Novecento può essere paragonato a questa ecatombe (dal libro C’è del marcio in occidente di Piergiorgio Odifreddi)
– Sembra che il 50% dei prigionieri schiavi neri sia morto durante le marce forzate verso il mare; il 10% sia morto a bordo delle navi e che il 20% sia morto per acclimatazione quando arrivato in America. Dunque per ogni africano sopravvissuto tre o quattro morivano. Il totale di 12-15 milioni sopravvissuti e divenuti schiavi indica che un numero di africani compreso fra i 36 e i 60 milioni morì prima di arrivare nel Nuovo Mondo (dal libro C’è del marcio in occidente di Piergiorgio Odifreddi)
– Viste le ultime note riportate e con senno storico di poi, si scopre dunque che l’Occidente coloniale ha praticato in grande l’ideologia, gli scopi, i metodi e i risultati ottenuti “in piccolo” dal Terzi Reich (dal libro C’è del marcio in occidente di Piergiorgio Odifreddi)
– Nei primi due anni di guerra in Ucraina tutti i paesi coinvolti hanno ovviamente aumentato le loro spese militari. La Russia le ha raddoppiate, arrivando a 120 miliardi di dollari; gli Stati Uniti sono saliti a 900 miliardi e l’Unione Europea a 350; quindi tutti insieme 10 volte più della Russia (dal libro C’è del marcio in occidente di Piergiorgio Odifreddi)
– L’Occidente attende la fine della guerra per permettere al proprio complesso militare-industriale di mostrare l’altra sua faccia: non quella tenebrosa della distruzione militare, ma quella luminosa dell’altrettanto lucrosa ricostruzione industriale, sul modello del celebre Piano Marshall (dal libro C’è del marcio in occidente di Piergiorgio Odifreddi)
– Se non ci fossero stati e non ci fossero scienziati collaborazionisti, le guerre le farebbero i capi di Stato a mani nude su un ring di pugilato, invece che gli eserciti armati sui campi di battaglia: uno dei primi fu Archimede al servizio del tiranno di Siracusa – Galileo con il suo lavoro sulla traiettoria dei proiettili – Keplero con il contributo di come impilare al meglio le palle di cannone – Il tedesco Wernher von Braun con i missili nazisti su Londra e poi con lo sbarco sulla Luna e le missioni Apollo che contribuirono allo sviluppo dei missili balistici intercontinentali (sviluppata la tecnologia, Nixon cancellò le ultime tre missioni lunari già pianificate) – il genio malefico della Chimica Fritz Haber, premio Nobel per la chimica, a cui si devono i gas tossici della prima guerra mondiale e l’acido cianidrico delle camere a gas – il megagruppo di scienziati di Los Alamos capeggiati da Robert Oppenheimer che lavorarono per sganciare una bomba atomica all’uranio su Hiroshima e tre giorni dopo una bomba atomica al plutonio su Nagasaki, 120.000 vittime in due secondi. Nel 1944 i servizi segreti inglesi informarono che i tedeschi non solo stavano costruendo la bomba atomica, ma non avevano addirittura alcun progetto nucleare in atto; la notizia fu comunicata a Los Alamos, ma delle centinaio di scienziati che lavoravano alla bomba , 31 dei quali passati o futuri premi Nobel, solo uno decise che in tal caso veniva meno la giustificazione morale dell’intera impresa e se ne andò. Era un ebreo polacco di nome Jozef Rotblat, che venne radiato con disonore dalla comunità e trattato da spia rossa, nel 1995 gli fu attribuito il premio Nobel per la pace (dal libro C’è del marcio in occidente di Piergiorgio Odifreddi)
– La memoria che non può uscire dal passato (dal libro Alla ricerca del tempo perduto di Marcel Proust)
– Sono stati gli Stati Uniti ad emanare le prime leggi razziali: negli anni trenta vennero sterilizzati 60.000 individui “criminali, idioti, stupratori ed imbecilli” per una legge esistente già nel 1907; ancora negli anni cinquanta, dopo la seconda guerra mondiale, furono castrati chimicamente 50.000 omosessuali (dal libro C’è del marcio in occidente di Piergiorgio Odifreddi)
– Suddivisa in tanti déi familiari, Albertine abitò a lungo nella fiamma della candela, nella maniglia della porta, nello schienale d’una sedia (dal libro Alla ricerca del tempo perduto di Marcel Proust)
– Si ama per un sorriso, per uno sguardo, per una spalla (dal libro Alla ricerca del tempo perduto di Marcel Proust)
– Un operaio conosce 100 parole, il padrone 1000. Per questo lui è il padrone (da facebook frase di don Lorenzo Milani)
– Le leggi contro l’immigrazione sono le leggi razziali dei nostri giorni. Esse stabiliscono un principio colonialista, secondo cui ciascuno dovrebbe stare a casa propria, mentre il colonialismo faceva esattamente il contrario, arrogandosi il diritto di andare a casa altrui. Ma quando eravamo noi ad andare a casa d’altri, a loro doveva piacere, mentre se ora sono gli altri che vengono a casa nostra, a noi non piace più (dal libro C’è del marcio in occidente di Piergiorgio Odifreddi)
– Il pensiero post moderno ha finito per creare la nuova ideologia: – Primo. Non esiste la Natura, solo la cultura – Secondo. Non esiste la realtà, solo la virtualità – Terzo. Non esiste l’oggettività, solo la soggettività – Quarto. Non esistono i fatti, solo le interpretazioni – Quinto. Non esistono le verità, solo le opinioni. A questo si devono aggiungere la realtà virtuale e l’intelligenza artificiale (dal libro C’è del marcio in occidente di Piergiorgio Odifreddi)
– Negli anni ottanta sono stato in Unione Sovietica e ho visto sui muri le scritte di Lenin e poi in Cina gli slogan di Mao; invece da noi sperimentiamo i manifesti e cartelloni pubblicitari, i consigli per gli acquisti inframmezzati ai programmi televisivi o ai video in rete, le molestie ai telefoni fissi e ai cellulari (dal libro C’è del marcio in occidente di Piergiorgio Odifreddi)
– In passato i regimi totalitari imponevano talvolta la propaganda in maniera attiva attraverso adunate obbligatorie; oggi i regimi commerciali lo fanno sistematicamente: sui giornali e sui siti per evitare la pubblicità si deve pagare un pizzo aggiuntivo oltre agli abbonamenti, come se una donna dovesse pagare i molestatori per non farsi palpeggiare per la strada (dal libro C’è del marcio in occidente di Piergiorgio Odifreddi)
– Il prodotto interno lordo, che indica il valore complessivo dei beni e dei servizi finali prodotti da un paese in un anno, è un indicatore puramente economico e quantitativo, che non si basa sulla qualità e la natura dei beni: un aumento dei consumi di alcool e di armamenti è considerato positivo (dal libro C’è del marcio in occidente di Piergiorgio Odifreddi)
– Il Terzo mondo chiede di poter effettuare l’accumulazione primitiva della propria ricchezza con gli stessi metodi antiecologici usati per due secoli dall’Occidente; che d’altronde, invece di ridurre drasticamente i propri consumi, pretende addirittura di farli crescere indefinitamente. Con queste premesse il problema delle risorse è semplicemente insolubile (dal libro C’è del marcio in occidente di Piergiorgio Odifreddi)
– L’Occidente si è convertito alla religione del capitalismo, elevando i produttori agli altari del mercato e dannando i cittadini alla pena perpetua del consumo seriale e compulsivo. Ogni aspetto della vita è monetizzato: dai bisogni primari al tempo libero, dalle disgrazie ai medicinali dalle case di riposo alle carceri (dal libro C’è del marcio in occidente di Piergiorgio Odifreddi)
– I difensori della società dei consumi forzati sono i profittatori del mercato e del commercio: questo esercito di parassiti prospera sulla pelle del mostruoso Leviatano del mercato globale, le cui membra sono gli imprenditori industriali delle multinazionali e gli speculatori finanziari delle grandi banche. Il loro motto è “profitti privati, perdite pubbliche”, in barba al cosiddetto rischio d’impresa, che in teoria dovrebbe giustificare i guadagni. A volte i grandi capitali privati derivano semplicemente dalle dismissioni e dalle privatizzazioni dei gioielli pubblici dei vari paesi, che in origine avevano gestito i servizi essenziali in nome e per conto dei cittadini (dal libro C’è del marcio in occidente di Piergiorgio Odifreddi)
– In Europa sono monarchie: il principato di Andorra, il Belgio, la Danimarca, il principato del Liechtenstein, il granducato di Lussemburgo, i Paesi Bassi, la Norvegia, la Spagna, la Svezia e il principato di Monaco, il Regno Unito il cui sovrano è tuttora re del Canada, del Belize, dell’Australia, della Nuova Zelanda, di Papua Nuova Guinea, e di una decina di isole sparse nei mari del globo (dal libro C’è del marcio in occidente di Piergiorgio Odifreddi)
– Nei saldi, quando a fine stagione la domanda scende, una merce viene scontata del 50 per cento o del 75 per cento, quindi prima veniva venduta almeno al doppio o al quadruplo del suo costo; si potrebbero considerare iniqui sia il prezzo pieno richiesto dal venditore, sia il suo guadagno; quindi nel Capitalismo esiste un’asimmetria strutturale tra produttori e compratori, venditori e compratori, speculatori e lavoratori, evasori e contribuenti e, in ultima analisi, tra ricchi e poveri. I governi conservatori si schierano più con i primi e quelli progressisti più con i secondi. Ma in fin dei conti si trovano sempre soldi pubblici per salvare le banche, finanziare le industrie e combattere le guerre e molto meno per sostenere le pensioni, il lavoro e i servizi. E il motivo è, semplicemente, che in Occidente contano i valori economici e non i valori etici (dal libro C’è del marcio in occidente di Piergiorgio Odifreddi)
– Il concetto di democrazia è in evoluzione: il concetto “un uomo, un voto” è messo in discussione con il sistema maggioritario, che assegna una maggioranza di seggi a partiti o coalizioni che hanno soltanto una minoranza di voti. Poiché l’ideale democratico è dimostrabilmente irraggiungibile, diventa impossibile parlare di democrazia al singolare, piuttosto ci sono varie democrazie che esplorano e sperimentano soluzioni diverse: tutte necessariamente imperfette e nessuna degna di arrogarsi la qualifica di “unica vera”. Purtroppo l’Occidente reclama questa qualifica e pretende di esportala dovunque e paradossalmente con le armi (dal libro C’è del marcio in occidente di Piergiorgio Odifreddi)
– I giornalisti sono i veri influencer dell’opinione pubblica e occupano militantemente l’intero campo dell’informazione: social media, Internet, televisioni, radio, giornali, divulga zio e saggistica. Un manipolo di inamovibili giornalisti danza da decenni un vorticoso ballo (dal libro C’è del marcio in occidente di Piergiorgio Odifreddi)
– Il sistema di Hollywood che ha riscritto la storia dal punto di vista dei produttori americani e occidentali in linea con i dettami di Orwell: chi controlla il passato storico controlla il presente e il futuro politico. Nel 1973 Marlon Brando rifiutò l’Oscar “per il trattamento degli indiani americani da parte dell’industria cinematografica” (dal libro C’è del marcio in occidente di Piergiorgio Odifreddi)
– Nella Voce del Padrone sono individuabili alcune parole d’ordine, per esempio: durante la guerra tra Russia e Ucraina la parola d’ordine è “c’è un aggressore e un aggredito”, ciò per stare dalla parte dell’aggredito e contro l’aggressore; ma durante le guerre degli Stati Uniti contro l’Afghanistan e l’Iraq la stessa espressione non impediva di stare dalla parte dell’aggressore e contro gli aggrediti (dal libro C’è del marcio in occidente di Piergiorgio Odifreddi)
– L’esempio più circense della cecità imposta dal mediaticamente corretto è forse il tentativo di abolire i riferimenti al genere nel discorso scritto, eliminando le desinenze maschili e femminili in favore della desinenza neutra. Sembra che ormai si sia dimenticato che il maschile e il femminile della lingua non hanno nulla a che fare con quelli della natura: in italiano Sole è maschile e Luna femminile, mentre il tedesco Sonne è femminile e Monf maschile; il buon senso dovrebbe far capite che i corpi celesti non sono né femminili, né maschili (dal libro C’è del marcio in occidente di Piergiorgio Odifreddi)
– Gli antichi pensatori come Epicuro e Seneca dicevano che il povero non è chi ha poco, ma chi ha bisogno di tanto e desidera sempre di più (dal libro C’è del marcio in occidente di Piergiorgio Odifreddi)
– Il premio Nobel per la letteratura Josè Saramago:Io dico chiaramente che non sono stati i popoli a eleggere i governi, affinché questi li portassero al mercato, ma è il mercato che ha condizionato i governi, affinché questi gli portassero i popoli. Ma il mercato è lo strumento per eccellenza del vero, unico e indiscutibile potere: la finanza mondiale. E la finanzia non è democratica, perché non è stata eletta dal popolo, non è controllata dal popolo e non si prefigge la felicità del popolo. Il mondo ha bisogno di molto di più di quell’illusione democratica a cui spesso si riduce la democrazia (dal libro C’è del marcio in occidente di Piergiorgio Odifreddi)
– L’Europa deve affrancarsi dalla mentalità che i problemi dell’Europa sono problemi del mondo, ma i problemi del mondo non sono problemi dell’Europa (dal libro C’è del marcio in occidente di Piergiorgio Odifreddi)
– “Verrà un giorno che l’uomo si sveglierà dall’oblio e finalmente comprenderà chi è veramente e a chi ha ceduto le redini della sua esistenza, a una mente fallace, menzognera, che lo rende e lo tiene schiavo… l’uomo non ha limiti e quando un giorno se ne renderà conto, sarà libero anche qui in questo mondo (frase di Giordano Bruno su facebook)
– Odio la sveglia che mi sveglia (sentito alla radio)
– …il tramonto faceva brillare, cime sospesa nel vuoto, l’orizzontalità del fogliame d’oro… (dal libro Alla ricerca del tempo perduto di Marcel Proust)
– Guardavo le fanciulle di cui quella bella giornata era innumerevolmente fiorita (dal libro Alla ricerca del tempo perduto di Marcel Proust)
– Mi aveva provocato lo stesso sbalordimento di un lettore che cercando sul Figaro, al solito posto, le ultime notizie della guerra russo-giapponese, ci trovi invece la lista delle persone che hanno inviato regali di nozze a Mademoiselle de Mortemart; l’importanza di un matrimonio aristocratico avendo fatto retrocedere in fondo al giornale le battaglie di terra e di mare (dal libro Alla ricerca del tempo perduto di Marcel Proust)
– Nel più bel sogno ci sei solamente tu (da la “Canzone” di Celentano)
– Perché a questo mondo dove tutto si consuma, tutto perisce, c’è qualcosa che cade in rovina, che si distrugge ancor più completamente, e lasciando ancor meno vestigia, della bellezza: il dolore (dal libro Alla ricerca del tempo perduto di Marcel Proust)
– La verità ci rende liberi (frase su Facebook)
– A che te serve?
a che te serve èsse arto
se poi nun sei all’artezza?
oppure esse bello
si drento de te nun c’è bellezza;
a che te servono li sordi
se nun conosci la ricchezza?
oppur ave’cento diplomi
si te manca la saggezza ?
a che te serve ‘na gran casa
ma nessuno che l’apprezza?
oppure tanta gente intorno
ma nemmeno… una carezza
(da facebook Gigi Proietti)
– Nonna non venderemo mai Villa Mara perchè io ci devo portare i miei bambini (nipote Margherita)
– Sui giornali lo metteranno per tenere buona la gente, così come da tre anni ci dicono che la guerra finirà domani ((dal libro Alla ricerca del tempo perduto di Marcel Proust)
– …mentre gli ultimi acquerelli del giorno erano ancora visibili in cielo (dal libro Alla ricerca del tempo perduto di Marcel Proust)
– Quanto i romanzi popolari annoiano la gente del popolo esattamente come i libri scritti per i bambini annoiano i bambini. Si cerca, leggendo, di spaesarsi e gli operai sono curiosi dei principi quanto i principi degli operai (dal libro Alla ricerca del tempo perduto di Marcel Proust)
– In realtà ogni lettore quando legge è il lettore di se stesso. L’opera è una specie di strumento ottico che lo scrittore offre al lettore per consentirgli di scoprire ciò che forse, senza il libro, non avrebbe visto in se stesso (dal libro Alla ricerca del tempo perduto di Marcel Proust)
– Quando si trattava di camminare, dapprima si pensava che avessero male alle gambe, solo dopo si capiva che la vecchiaia aveva messo del piombo nelle loro suole (dal libro Alla ricerca del tempo perduto di Marcel Proust)
– Quasi tutte le donne non si concedevano tregua nello sforzo di lottare contro l’età e tendevano lo specchio del loro viso verso la bellezza che s’allontanava come verso un sole al tramonto di cui volessero appassionatamente conservare gli ultimi raggi (dal libro Alla ricerca del tempo perduto di Marcel Proust)
– …giacché la memoria, introducendo il passato nel presente senza modificarlo, tale quale era nel momento in cui era il presente, sopprime appunto quella grande dimensione del Tempo che la vita segue nel realizzarsi (dal libro Alla ricerca del tempo perduto di Marcel Proust)
– Il corpo tiene chiuso lo spirito in una fortezza; presto la fortezza è assediata da ogni parte e alla fine bisogna che lo spirito si arrenda (dal libro Alla ricerca del tempo perduto di Marcel Proust)
– Nipote Leonardo: nonna, non riesco a dormire perché il cuscino è caldo; sorella e nipote Margherita: dammelo, così lo vado a mettere nel frigorifero (Montemignaio estate del 2024)
– Quando agisci cresce il coraggio. Quando rimandi cresce la paura (da facebook frase di Publilio Siro)
– Non è difficile leggere la vita quando accade (frase su facebook)
– Non riesco a far parte di un mondo, dove essere una persona gentile è uno svantaggio (da facebook frase dell’attore Keanu Reeves)
– Ma non ti accorgi che è solo la paura che inquina e uccide i sentimenti (Dalla canzone La collina dei ciliegi di Mogol-Battisti)
– L’uomo non smette di giocare perché invecchia, ma invecchia perché smette di giocare (George Bernard Shaw)
– La massa non sa cosa sta succedendo nel mondo; e per di più non sa di non saperlo (frase su facebook)
– Quando il dibattito è finito, la calunnia diventa lo strumento del perdente (da facebook, frase di Socrate)
– Chi po’ non vo’, chi vo’ non po’, chi sa non fa, chi fa non sa et così il mondo mal va (da facebook, targa ad Ascoli Piceno)
– Uomo è la specie più folle: venera un Dio invisibile e distrugge una Natura visibile, senza rendersi conto che la Natura che sta distruggendo è quel Dio che sta venerando (da facebook, frase di Hubert Reeves)
– Acta, non verba = azioni, non parole ( da facebook, detto latino)
– Si fanno le pizze tonde, per poi metterle in una scatola quadrata ed infine mangiarle a triangoli (da facebook)
– Essere felici è una condizione che parte da dentro e che non trovi lì fuori (frase su facebook)
– Vorrei che tutti leggessero, non per diventare letterati o poeti, ma perché nessuno sia più schiavo (su facebook frase di Gianni Rodari)
– Per un boccone di carne prediamo a un animale il sole la luce e quel poco di vita e di tempo, gioire dei quali sarebbe stata la sua destinazione (da facebook frase di Plutarco)
– Il mio cane non deve sapere se la mia casa e tonda o quadrata (frase di Enzo di Montemignaio)
– Aveva ragione lui (Lucio Battisti), non serve apparire, per entrare nel mito bastano le canzoni (da trasmissione RAI)
– Fino a per sempre (da canzone sentita alla radio)
– Il bene che fai ti torna didietro (frase su facebook)
– Ed Argo, il fido can, poscia che visto
ebbe dopo dieci anni e dieci Ulisse,
gli occhi nel sonno della morte chiuse.
(da facebook Odissea – Libro XVII – Pindemonte)
– E’ un sogno la pace assoluta, è un sogno il ritorno all’età dell’oro (dal libro I miei ricordi di Massimo d’Azeglio)
– Quante volte, invece di frustare gli educati, bisognerebbe frustare gli educatori (dal libro I miei ricordi di Massimo d’Azeglio)
– E la ragione umana non essendosi finora saputa risolvere a dire quello che è realmente, cioè Non lo so, ha trovate, secondo i tempi, centinaia di risposte una più bella dell’altra; e ne seguirà a trovare, suppongo, finché Iddio la manterrà usufruttuaria di questo pianeta (dal libro I miei ricordi di Massimo d’Azeglio)
– Sorge il dubbio che Homo sedicente sapiens non abbia ancora espresso il meglio della sua stupidità (dalla rivista Le scienze articolo di Telmo Pievani)
– Per onorare il nostro vivere (da canzone di Cocciante sentita alla radio)
– Me ne sto lì seduto e assente, con un cappello sulla fronte
e cose strane che mi passan per la mente
avrei una voglia di gridare, ma non capisco a quale scopo
poi d’improvviso piango un poco e rido quasi fosse un gioco
Se sento voci, non rispondo / Io vivo in uno strano mondo
Dove ci son pochi problemi / Dove la gente non ha schemi
Non ho futuro, né presente, e vivo adesso eternamente
il mio passato é ormai per me, distante
ma ho tutto quello che mi serve, nemmeno il mare nel suo scrigno
ha quelle cose che io sogno, e non capisco perché piango Non so che cosa sia
l’amore / E non conosco il batticuore
per me la donna rappresenta / Chi mi accudisce e mi sostenta
Ma ogni tanto sento che, gli artigli neri della notte
mi fanno fare azioni, non esatte
d’un tratto sento quella voce, e qui incomincia la mia croce
vorrei scordare e ricordare, la mente mia sta per scoppiare
E spacco tutto quel che trovo / Ed a finirla poi ci provo
Tanto per me non c’è speranza / Di uscire mai da questa stanza
Sopra un lettino cigolante, in questo posto allucinante
io cerco spesso di volare, nel cielo
non so che male posso fare, se cerco solo di volare
io non capisco i miei guardiani, perché mi legano le mani
E a tutti i costi voglion che / Indossi un camice per me
Le braccia indietro forte spingo / E a questo punto sempre piango
Mio Dio che grande confusione, e che magnifica visione
un’ombra chiara mi attraversa, la mente
le mani forte adesso mordo e per un attimo ricordo
che un tempo forse non lontano, qualcuno mi diceva: ‘t’amo’
In un addio svanì la voce / Scese nell’animo una pace
Ed è così che da quel dì / Io son seduto e fermo qui
(dalla canzone Sognando di don Backy)
– Il rispetto per ciò che è rispettabile, senza il quale diviene inutile uno dei maggiori istrumenti del bene: l’esempio (dal libro I miei ricordi di Massimo d’Azeglio)
– Il vero non è sicuramente né il mio né quello di molti in oggi; ma …diceva Ponzio
Pilato: quid est veritas? (dal libro I miei ricordi di Massimo d’Azeglio)
– Perché mi stai aiutando? Perché eri sul mio cammino (dal film Land)
– Io certo non sono gesuita: ho presente tutto il male che hanno fatto certi loro principii e certe loro arti (dal libro I miei ricordi di Massimo d’Azeglio)
– Tutto ciò che sentiamo è un’opinione, non un fatto. Tutti ciò che vediamo è una prospettiva, non la verità (da facebook frase di Marco Aurelia)
– Imparavo, a mano a mano, a pensare, a riflettere, a scartare le idee false, e farmene delle esatte (dal libro I miei ricordi di Massimo d’Azeglio)
– Più presto si impara che non tutti trovano il pranzo in tavola a suon di campanello meglio è (dal libro I miei ricordi di Massimo d’Azeglio)
– Tutte le verità attraversano tre stadi: prima vengono ridicolizzate, poi violentemente contrastate e infine accettate come ovvie (frase di Arthur Schopenhauer)
– Ce l’ho fatta: ho deciso (dal film quattro matrimoni e un funerale)
– Oggi è il giorno più vecchio che tu abbia mai vissuto, ma anche il più giovane che tu avrai mai; quindi goditi questo giorno finché dura (da facebook)
– E c’era il sole e avevi gli occhi belli (dalla Canzone di Marinella di Fabrizio De André)
– Non sono un cantante migliore di altri, sono le mie canzoni ad esser migliori di altre; parlo di amore: quello vero, sofferto da tutti( da facebook frase di Lucio Battisti)
– Grazie per i vostri servizi: siete stati cari, in ogni senso (dalla serie TV Lidia Poet)
– Tutte le frodi, pie e non pie che siano, hanno il gran difetto d’esser scopribili ed in effetto scoperte sempre; e invece si peggiora invece di migliorare i fatti propri (dal libro I miei ricordi di Massimo d’Azeglio)
– I principi, come i ministri reduci dagli esigli, trovarono comodo di accettare l’eredità di Napoleone con benefizio d’inventario: tenersi la polizia, la burocrazia; più, le imposte, gli eserciti fuor di proporzione e via via; ma il buon ordine giudiciario ed amministrativo, l’impulso alle scienze ed al merito, l’uguaglianza delle classi, il miglioramento e l’aumento delle comunicazioni, la libertà di coscienza e tant’altre ottime parti del governo del gran guerriero se le gettarono dietro le spalle (dal libro I miei ricordi di Massimo d’Azeglio). In Italia lo stato politico, il despotismo nuovo poté definirsi: Napoleone vestito da gesuita (dal libro I miei ricordi di Massimo d’Azeglio)
– Bisogna che io sia galantuomo non solo col lettore, ma anche con me stesso. Altrimenti farei della mia storia come delle pere che hanno il baco: monderei il fradicio e presenterei il sano! E potrei finire coll’imbrogliarmici anch’io! (dal libro I miei ricordi di Massimo d’Azeglio)
– In tempi di parti, oggi come allora, c’il vezzo di chiamare i nostri i buoni e gli avversari i tristi. Come se fosse tra i possibili che un paese si trovasse diviso in due brigate: metà, verbigrazia, di galantuomini di qua e metà di birbanti di là! A chi ha tali idee accade facilmente, com’è naturale, d’esser corbellato e peggio da un briccone, creduto onesto soltanto perché appartiene al medesimo suo partito. Perché ciò non accada, guardiamoci dunque dallo scegliere amici e confidenti in grazia soltanto della loro coccarda; e ricordiamoci che se due opinioni opposte professate da due partiti non possono essere ambedue egualmente vere, logiche e buone, due uomini appartenenti ai detti partiti opposti possono ambedue essere egualmente due birbi matricolati come due galantuomini (dal libro I miei ricordi di Massimo d’Azeglio)
– Non sarebbe la musica una lingua perduta, della quale abbiamo dimenticato il senso e serbata soltanto l’armonia? Non sarebbe una reminiscenza? La lingua di prima e forse anche la lingua di dopo? …Scendo dalle nuvole e torno sulla terra ferma. Povera mente umana! Star legata ad un punto fisso; avere un ristretto raggio nel quale vivere e raggirarsi; vedere e non andare più in là! Ecco la sua condanna (dal libro I miei ricordi di Massimo d’Azeglio)
– La politica è il mezzo attraverso il quale persone senza morale governano persone senza memoria (da facebook François Marie Arouet detto Voltaire)
– Più piccola è la mente più grande è la presunzione (da facebook Esopo)
– Se vuoi ascoltare il canto degli uccelli, non comprare gabbie, ma pianta alberi (da facebook pensiero di Confucio)
Non importa quanto pensi di essere occupato, devi trovare il tempo per leggere, altrimenti ti condanni all’ignoranza a cui ti sei destinato (da facebook pensiero di Confucio)
– Se pianifichi per un anno, pianta il riso; se pianifichi per dieci anni, pianta alberi; e se pianifichi per cento anni, educa i tuoi figli (da facebook pensiero di Confucio)
– Bisogna essere un mare per accogliere un fiume melmoso e non intorbidirsi (da facebook frase di Friedrich Nietzsche)
– se a sognare si è in due, la metà del sogno è già realizzata (da facebook)
– Colui che non prevede le cose lontane si espone ad infelicità ravvicinate (da facebook frase di Confucio)
– …basta volere ((dal libro I miei ricordi di Massimo d’Azeglio)
– Quante cose anderebbero meglio al mondo se la vanità si murasse in orgoglio. Questo basta a se stesso; la vanità vuol l’applauso (dal libro I miei ricordi di Massimo d’Azeglio)
– …io l’avevo per natura e senza nessun merito (dal libro I miei ricordi di Massimo d’Azeglio)
– Ho detto no, e se son uomo, no ha da essere e no fu (dal libro I miei ricordi di Massimo d’Azeglio)
– In quante cose di questo mondo chi sa non ha e chi ha non sa (dal libro I miei ricordi di Massimo d’Azeglio)
– Se tu cadi, io ci sarò sempre (da facebook)
– Il nipote Leonardo (4 anni) si sveglia e dice: Evviva, oggi si va dai nonni (da figlia Carlotta)
– …mediocremente intelligente ((dal libro I miei ricordi di Massimo d’Azeglio)
– Bisognerebbe che la maggiorità smettesse d’ammirare ed applaudire chi manomette o corbella il prossimo a proprio vantaggio per la sola ragione che è un uomo di genio e manomette e corbella con talento ed abilità. Vorrei invece che fosse più ammirato chi è più utile agli uomini (dal libro I miei ricordi di Massimo d’Azeglio)
– Ognuno deve saper vivere del suo; e chi fa debiti vive più o meno dell’altrui. Io ebbi, ed ho, debbo dirlo, per temperamento l’orrore dei debiti. Quindi, avendo poco, invece di farmene imprestare, imparai a vivere con quel che avevo. E così ho sempre fatto in appresso e fo tuttora. In questo caso come in tanti altri quel che rovina è la vanità: quello che salva è l’orgoglio. La vanità si umilia davanti al creditore, pur di comparire e sfoggiare. L’orgoglio va dimesso, e se ne tiene, pensando c’egli non s’inchina e non ha obblighi a veruno (dal libro I miei ricordi di Massimo d’Azeglio)
– Chi desidera conoscere, dubiti all’inizio di tutte le cose, non assuma alcuna posizione prima di aver ascoltato le parti e dopo aver bene considerato e confrontato, giudichi e prenda posizione non per sentito dire, secondo le opinioni dei più, l’età, i meriti e il prestigio, ma sulle basi di una visione aderente alla realtà, nonché di una verità che si comprenda alla luce della ragione (da facebook Giordano Bruno)
– La mancanza di riti d’iniziazione e di conversione, di un ordine sacerdotale, di una Chiesa e, soprattutto, di una comunità di fedeli che si ritenga veramente tale non consente, né prima né ora, di annoverare il confucianesimo tra le grandi religioni. Si diventa confuciani con l’educazione, osservando le pratiche rituali, aderendo a modelli di comportamento che esprimono una particolare concezione etica, non grazie ad un puro atto di fede, come ad esempio nelle religioni monoteiste; si può essere confuciani e al contempo atei o credenti (I dialoghi di Confucio autori vari)
– Solo una mente educata può capire un pensiero diverso dal suo senza aver bisogno di accettarlo ((I dialoghi di Confucio autori vari)
– La società occidentale e liberale, fondata sul primato dell’individuo che realizza la sua libertà slegandosi dai vincoli sociali e dalla loro forma rituale, risulta essere una società non armoniosa, caotica, votata all’ebbrezza, alla disgregazione, precipitando nel nichilismo (I dialoghi di Confucio autori vari)
– … solo per i grandi classici ad ogni nuova rilettura le parole assumono un sapore ed una luce sempre diversi (I dialoghi di Confucio autori vari)
– … se sbagli, non aver paura di correggerti (I dialoghi di Confucio)
– Se si guida con l leggi e si mantiene l’ordine con i castighi, il popolo si asterrà dalla colpa; se si guida con la virtù e si mantiene l’ordine per mezzo della morale, il popolo, allora, avrà coscienza e arriverà a migliorarsi (I dialoghi di Confucio autori vari)
– Stimar di sapere ciò che tu sai e non stimar di sapere ciò che tu non sai, questo è il sapere (I dialoghi di Confucio)
– Per le cerimonie, della prodigalità è meglio la parsimonia; per i riti funebri, dell’apparenza meglio è l’afflizione (I dialoghi di Confucio)
– L’uomo nobile ama la virtù interiore, l’uomo volgare ama le cose terrene; l’uomo nobile ama la legge, l’uomo volgare il favore (I dialoghi di Confucio)
– Il nobile è esperto nel dovere, il volgare è esperto nell’interesse (I dialoghi di Confucio)
– Gli antichi trattenevano le parole, perché avevano vergogna di lanciarle e poi di non raggiungerle (I dialoghi di Confucio)
– Il nobile uomo vuole esser tardo nel parlare e rapido nell’agire (I dialoghi di Confucio)
– Da principio io stavo in rapporto con gli uomini così: se udivo le loro parole credevo alle loro azioni: ora sto con gli uomini così: odo i loro detti e poi guardo i loro fatti (I dialoghi di Confucio)
– Ciò ch’io non voglio che gli altri infliggano a me, io pure non voglio infliggerlo agli altri (I dialoghi di Confucio)
– Si può udire la parola del Maestro sopra i culti e le arti, ma sopra la natura e la via del Cielo non si può udire (I dialoghi di Confucio)
– Perché lo chiamano il saggio? Il maestro disse: Era pronto d’ingegno e desideroso d’apprendere, né si vergognava di interrogare gli inferiori di lui, perciò lo chiamano il Saggio (I dialoghi di Confucio)
– Pensava tre volte e poi agiva. Il maestro disse: due volte basta (I dialoghi di Confucio)
– Voglio conoscere, io non so nulla: perché le stelle cadono e non cadono gli uccelli, da dove viene il vento …(dal film Spartacus)
– Dar pace ai vecchi, dar fiducia agli amici, dare amorosa cura ai fanciulli (I dialoghi di Confucio)
– Se la natura supera l’educazione, uno riesce rustico; se l’educazione supera la natura uno riesce un pedante; se tra educazione e natura c’è equilibrio allora uno è saggio (I dialoghi di Confucio)
– Nutrirsi di riso non raffinato; bere acqua; piegare il braccio e farsene capezzale; anche tra queste cose si può esser contenti: senza rettitudine, ricchezze e onori sono per me come fuggenti nuvole (I dialoghi di Confucio)
– Io non sono nato sapiente: amo l’antichità e mi applico a indagarla (I dialoghi di Confucio)
– Il maestro non parlava mai di prodigi, violenze, forze magiche e Spiriti (I dialoghi di Confucio)
– Se si viaggiasse in tre, vi avrei certo un maestro; sceglierei il buono dell’uno e lo seguirei e il non buono dell’altro per correggermi (I dialoghi di Confucio)
– Il maestro pescava all’amo, ma non alla rete; tirava contro gli uccelli, ma mai quando posavano nel nido (I dialoghi di Confucio)
– Forse vi sono alcuni che non sanno eppure operano (I dialoghi di Confucio)
– Un ragazzo chiese udienza al Maestro e i discepoli restarono incerti. Il Maestro disse: fate che il ragazzo venga; se uno si purifica per venire sino a me approvo la sua purificazione, senza chiedergli conto del suo passato! (I dialoghi di Confucio)
– Nelle preghiere funebri vien detto: preghiamo voi, o Dei dell’alto; e voi, Spiriti di sotto. Il maestro disse: Io ho pregato già da molto (I dialoghi di Confucio)
– Se un Paese segue la Via, la miseria e la bassezza sono una vergogna, se un paese non segue la Via, ricchezza e considerazione sono una vergogna (I dialoghi di Confucio)
– Il Maestro stando presso un fiume disse: Passa tutto così come quest’acqua, senza cessare giorno e notte (I dialoghi di Confucio)
– Non ho mai visto uno che ami la virtù al pari dell’apparenza seducente (I dialoghi di Confucio)