Chi sono i Veteres?
Per capire questa definizione bisogna rifarsi ai primi anni di questo secolo quando cominciava a prendere piede il movimento dei master, ex schermitori che, non volendo appendere le loro armi in una panoplia grondante di rimpianti, si organizzarono in un’associazione per continuare a combattere sulle pedane.
Io ho sempre amato la nostra disciplina e mi è sembrato del tutto naturale diffonderla anche tra coloro che per le loro primavere certo non avrebbero potuto aspirare alle vette dell’agonismo, anzi, andando appunto alle gare dei “vecchi volponi” master, sarebbero coraggiosamente saliti su una probabilissima ara sacrificale; d’altra parte io stesso ho vissuto la mia personale avventura nella scherma senza mettere più del dovuto nel tornaconto l’affermazione agonistica.
Quindi, al fine di distinguere questi specialissimi neofiti, diciamo dai venticinque anni sino ai cinquanta, sono ricorso con ironia tutta fiorentina al termine “veteres”, che, com’è noto, per antonomasia erano i legionari veterani appartenenti alla celebre X legio di Giulio Cesare; comunque non hanno mai costituito un gruppo chiuso, ma si sono sempre amalgamati anche con i compagni di sala più giovani.
Forse nella mia carriera di insegnante è stato il periodo più pregnante di rapporti umani e di soddisfazioni: non per nulla avevo a che fare con elementi che sicuramente non pensavano alla scherma come un mezzo, ma solo come un fine felice, felice dello stare insieme, di conoscere sempre più la disciplina e di combattere senza alcun altro scopo che il divertimento.
Il tempo poi è passato, ma restano i bei ricordi: ecco perché ho voluto parlarvi dei miei veteres.
Ecco alcuni esempi dei nostri momenti magici:
Excalibur 2007excalibur prima edizione
Devo ringraziare i miei allievi “veteres” anche per un altra cosa: mi hanno “sbloccato come scrittore” e da allora sono diventatao uno schermitore grafomane!